| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 14:19
Normale o con pixel shift, non cambia la natura del file sony. Ma solo la sua risoluzione. La gfx ha più sfumature. Ha 16 bit. Mi piace quantificare il vantaggio nell'ordine del 15%. |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 14:24
“ oggi ho provato la differenza tra un file a 60MXP scalato a 36MXP e un file a 36 MXP nativo da M11 e devo dire che una differenze c'è, ovviamente quello scalato è più rumoroso. „ ma la (minuscola) differenza è dovuta solo a una diversa quantità di riduzione rumore presente sul file ridotto in-camera, probabilmente l'algoritmo di ridimensionamento applica anche una leggera riduzione rumore (infatti il file meno rumoroso appare anche leggermente meno inciso). è in entrambi i casi un semplice ridimensionamento via software, con l'unica differenza che i due software hanno parametri leggermente diversi... anche perchè un vero pixel binning (intendo quello via hardware) si può fare a blocchi di 2x2 pixel, o 3x3 o 4x4, quindi ad esempio col 2x2 risulterebbe in un file di 15MP (perchè dai 60MP originali, servono 4 pixel per creare un singolo pixel "binnato"). ridurre da 60 a 36MP non può essere pixel binning... come si andrebbe a unirli? a gruppi di 1.66 pixel? ripeto, è solo una ricampionatura via software; se poi il marketing di Leica è riuscito a convincere che fa miracoli, bravi loro che sanno vendere bene i loro prodotti. con questo non voglio dire che sia un sensore scarso, tutt'altro, è uno dei migliori sul mercato; però l'unico vantaggio di scattare a risoluzione ridotta è avere file più leggeri e non una migliore qualità d'immagine rispetto a ridurre al computer. |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 14:28
Un altro approfondimento ancora: www.astroshop.it/rivista/la-pratica/i-consigli-tecnici-di-weigand/tecn Cito: “ Nei sensori a colori il binning vero e proprio non è possibile , perché i pixel vicini sono dotati di filtri colorati diversi e quindi non è utile combinarli. Anche se i programmi di elaborazione delle immagini offre questa possibilità, si tratta di software di binning successivi. Anche i sensori CMOS in genere non sono adatti al binning . „ ...e il sensore 60MP in questione è sia a colori che CMOS ;-) |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 14:57
Non ci siamo capiti, la foto meno rumorosa, quella a sinistra, è scattata a 36mxp quella di destra e la versione ridotta da un file a 60mxp. Il maggior rumore si nota anche sul file da 60mxp non ridimensionato. |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 17:25
Il punto è che non è meno rumorosa perché è scattata a 36mpx, è meno rumorosa perché c'è della riduzione rumore che viene applicata oltre alla riduzione (ed è il motivo per cui è anche meno nitida dato che in entrambi i casi il file di partenza è quello da 60mpx, solo che in un caso la riduzione l'ha fatta l'algoritmo più sulla macchina, nell'altro la fatta l'algoritmo del programma usato per ridurla) |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 17:38
Credo che il “vantaggio” sia dato dal fatto che nel tempo necessario a salvare i dati sulla schedina, il processore e il software Leica attuino un'operazione che altrimenti dobbiamo eseguire a casa sul software con tempi superiori. Niente magia o operazione hardware, ma comunque un risultato apprezzabile. Al di là di tutto, come sugli smartphone, la componente software delle future fotocamere sarà sempre più presente e caratterizzante |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 17:50
“ Credo che il “vantaggio” sia dato dal fatto che nel tempo necessario a salvare i dati sulla schedina, il processore e il software Leica attuino un'operazione che altrimenti dobbiamo eseguire a casa sul software con tempi superiori. „ Sì, alla fine l'unico vantaggio è un utilizzo minore della memoria che permette di risparmiare spazio e (in teoria) raffiche più veloci e con più scatti prima che si riempia il buffer, a parte quello se uno deve fare operazioni sul file sarebbe sempre meglio farle dopo e con più controllo piuttosto che farle in camera. |
| inviato il 17 Febbraio 2024 ore 17:54
La Q.I. è davvero molto alta (probabilmente la migliore su Full Frame, anche se Canon, Nikon, Sony e Panasonic non sono molto sotto nella loro offerta Top) e non molto lontana dal M.F., ma la differenza c'è SEMPRE, è SEMPRE stato così anche ai tempi della pellicola; Canon EOS 1V, Nikon F5 e Minolta Dynax 9 anche abbinate ad ottiche Top non potevano superare una fotocamera di formato più grande (nemmeno una Kiev 60) in termini di Q.I.; la superavano in versatilità e (soprattutto) velocità operativa ed è qui che questa SL3 deve surclassare Hasselbad e Fujifilm per essere competitiva, altrimenti uno (portafogli permettendo) inizia a guardare altrove. |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 11:08
Thinner5. In effetti una SL3 con alcune ottiche di pregio (non avrebbe senso abbinarla a ottiche mediocri) viene a costare più di una Fujifilm GFX100II con le sue ottiche più costose. E come dici tu la qualità del file non sarà all'altezza della Fuji o dell'Hasselblad a causa dei 16 bit, delle dimensioni del sensore e della risoluzione (mancano 40 mpx). Anche se la risoluzione non è tutto... Ad alti ISO la Fuji batte facilmente la Leica SL2. A sto punto per lavori particolari (riproduzione opere d'arte) forse solamente un ottimo pixel shift potrebbe avvicinare le due, pur restando i 16 bit vs 14 bit... Usando un 50 apo Summicron da 5 mila euro... Mah. |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 11:48
Secondo me Leica deve puntare su un sensore Stacked e ampliare l'offerta tele con qualche ottica luminosa in più. |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 12:05
I famosi 16bit Fuji |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 12:11
Come i famosi vetri leica... |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 12:25
Che dovrebbe farci Leica con lo stacked? |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 13:52
I Sigma e Panasonic rimarchiati li eviterei; chi vuole risparmiare per ottiche che non utilizza molto va direttamente su quelli spendendo molto meno. |
| inviato il 18 Febbraio 2024 ore 16:27
Una m12 senza otturatore meccanico avrebbe il suo senso. Una sl3 anche lei, come tutte le ml. | |

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