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Quale fotografia è vera arte? A. Adams, Salgado, McCurry Guidi, Krims, Araki


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avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 1:37

Un punto cruciale di questa discussione potrebbe essere invece: ci si pone la questione da un punto di vista storico o di quel che ha comportato soggettivamente l'incontro di una determinata cosa nella nostra esperienza?
In entrambi i casi non se ne esce perché ci sono margini troppo frastagliati ed inestricabili che non permettono di snocciolare una verità valida per tutti.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 2:37

...ci si pone la questione da un punto di vista storico o di quel che ha comportato soggettivamente l'incontro di una determinata cosa nella nostra esperienza?

Assolutamente, faccio l'esempio del fotografo Magnum A. d'Agata il quale dal punto di vista puramente obiettivo è un eccellente narratore delle "foreste della notte", per citare W. Blake, ma soggettivamente trovo respingente per il suo immergersi come cliente probabilmente compiaciuto nel mondo della prostituzione femminile, a quanto vedo anche di basso rango (non è moralismo d'accatto ma orrore verso lo sfruttamento delle donne prostituite); più sfumato il discorso sulle addictions, da consumatore abituale supposto di sostanze psicotrope varie (lui), perché lo fa sulla sua pelle, e c'è ancora - anche se a leggere certe risposte di questo gruppo di topic talora non si direbbe - facoltà di fare un po' ciò che si vuole, se si ha un minimo residuo di coscienza per poter decidere e non si lede l'altro.

Tutto ciò, in realtà, per introdurre astutamente un altro fattore, un autore controverso - almeno per chi resta nella sicura zona della fotografia storica, classica e per dirla tutta, ben noiosa - nell'equazione.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 2:50

Ad avercene di esseri umani che si immergono totalmente in quello che fanno, come D'Agata.
Qua invece siamo ancora ai livelli della fotografia ben composta tecnicamente con soggetto, contesto e significato perfettamente identificabile altrimenti è merda.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 2:54

poiché le mie foto sono tutte opere d'arte, cosa che potrei dimostrare, e questa è una foto di una scultura per la quale lo scultore ha certamente ricevuto del denaro, non è una foto di un'opera d'arte ma solo la mia arte.

Il che è logico, perché altrimenti sarebbe arte al quadrato, il che è impossibile e va oltre ogni immaginazione.







Cavoli però... Nella tua arte hai purtroppo trasformato una mirabile interpretazione di un volatile "post atomico" dalle ali spiegate in pieno planare... in una specie di pantegana sospesa a mezz'aria e che cancella terribilmente il pregevole palazzo ducale simbolo Unesco di quella cittadina. Sorriso

Pertanto si consiglia vivamente di tornare presso la fortezza Albornoz per porre rimedio, esercitandoti nuovamente nell'intento di restituire con la tua arte... il presente soggetto e sfondo riveduti e corretti. MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 3:03

Chissà Morton Feldman cosa avrebbe detto se avesse saputo che un giorno, in un forum qualunque, un Lollus qualunque avrebbe sperato che l'umanità un giorno possa ridere di Rothk



Secondo me ti sei un attimo confuso sui nomi di battesimo.
In realtà nel tuo concetto alludevi a questo Feldman:

i.pinimg.com/736x/4a/ea/37/4aea37418da3bd886c9591bd8970935b--marty-fel



Quindi Martin e non Morton. MrGreen


avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 3:08

In realtà nel tuo concetto alludevi a questo Feldman:
i.pinimg.com/736x/4a/ea/37/4aea37418da3bd886c9591bd8970935b--marty-fel
Quindi Martin e non Morton.

Grande consumatore di caffè come il sottoscritto, il che è stata la rovina di entrambi (andata un po' peggio a lui, almeno per il momento). Domando scusa per l'OT.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 3:32

Libri... sento spesso ripetere qui che bisogna studiare sui libri.
La trovo una CAZ ZATA SESQUIPEDALE.

Intendiamoci.. qualcuno puo' riempirsi la casa di libri e passare la vita a leggerli... Io ne ho stanze piene, li ho comprati negli anni (alcuni a peso da fallimenti di gallerie e librerie)


Quindi diciamo che ti sei riempito casa di libri... spinto e illuminato dal fatto che è la cassata che sostieni essere. Sorriso



Passare ore ad osservare foto non serve a nulla se poi non hai la pratica. Se poi non hai l'errore che ti costringe a capire la foto che vedi sul libro.

Studiare decine di libiri ti riempie di nozioni inutili.


Beh, dal momento che qui si parla di libri di fotografia, ad esclusione dei manualoni di tecnica, nelle fotografie dei volumi fotografici mi pare che non vi siano granchè di nozioni da apprendere. MrGreen


Passare ore ad osservare foto non serve a nulla se poi non hai la pratica.



Eccome se serve.
Anzi di più, è fondamentale !

Importante per la formazione del proprio gusto, del proprio sapere, del proprio arricchimento fondamentale della materia.

E poi perchè mai una cosa deve escludere l'altra?

Non vedo per quale motivo non possano essere coltivate entrambe, e risultano complementari nel lungo cammino della vita fotografica, sia nella formazione che nel continuo progredire.


Voglio dire.. uno dei problemi di chiunque crei qualcosa e' esattamente quello di liberarsi dal gia' visto, dal gia' suonato, dal gia disegnato.

Alla fine quella e' spazzatura che ti intasa la testa ed ottunde la tua capacita' creativa.


In tutta franchezza quello che sostieni è un vero ossimoro.

Come diavolo si può sapere il già visto, se non lo conosci avendolo "studiato", vedendolo, e quindi aggiunto al proprio bagaglio culturale visivo?
(idem nella musica col già sentito... e in tutti gli altri settori delle arti)

Ottunde la capacità creativa in chi non ne dispone evidentemente già di suo, o ne ha di
assai debole. ;-)

Infatti guarda caso in genere tutti coloro che eccellono in questi campi, hanno un approfondita conoscenza della materia e degli altri autori, e della storia.
Di esempi ce ne sono a bizzeffe, inutile citarne.


avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 3:45

Grande consumatore di caffè come il sottoscritto, il che è stata la rovina di entrambi (andata un po' peggio a lui, almeno per il momento)


Quindi dopo ogni tazzina ti trasformi nella parte destra del tuo avatar, suppongo. Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 4:28

;-)

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 7:33

Di solito conviene aprire i topic con il nome identico al precedente comunque.


Sulla domanda posso tranquillamente affermare che quelle di Guidi non lo sono. Personaggio ambiguo, sempre spinto da una certa area e conosciuto solo perché continuamente nominato

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 7:41

Vedo che Remember legge ma travisa...Sorriso il che mi fa ben sperare...Cool

Quindi diciamo che ti sei riempito casa di libri... spinto e illuminato dal fatto che è la cassata che sostieni essere. Sorriso


Intendiamoci... stiamo parlando d'Arte e di Artisti. Non di Critici, galleristi e di Cultura.

E' evidente a chiunque che una galleria genera delle spese. Queste spese sono coperte da qualcuno (di solito un mecenate o la vendita di opere) Quindi:

Se sei gallerista e/o critico DEVI conoscere a menadito il tuo settore. Cataloghi e servizi come il Comanducci (alla cui stesura cui ho collaborato marginalmente in passato ) servono appunto come riferimento per la valutazione esatta di un'opera e alla conoscenza di un artista. E' comunque un successo personale. Una tappa. Che non sia sfruttabile commercialmente perche' qualche altro ne accampa i diritti e' fastidioso, ma ininfluente.

Se sei Artista di solito muori di fame o ti mantieni facendo altro. Fino a che non arriva un commerciante/appassionato che ti tira fuori dai guai commissinandoti opere.
Le famose tele bianche firmate dietro dal gallerista e consegnate all'artista a mo' di contratto sono un esempio piuttosto chiaro.. del resto funziona cosi' da sempre. La famiglia ordina l'affresco o l'opera per il suo palazzo e l'artista mangia bene per qualche tempo.

I libri servono ai critici... a te che sei artista non serve nulla di piu' che il tuo spirito di osservazione.

Leonardo non disponeva di libri per studiare la muscolatura e le proporzioni. Si basava sull'osservazione.
Qualcuno ha citato l'arte rupestre.. io citerei anche espressioni piu' contemporanee di artisti (Aborigeni, Africani, etc..) che davvero, pur producendo Arte riconosciuta, non sono certamente venuti in contatto con una enorme quantita di libri.

In tutta franchezza quello che sostieni è un vero ossimoro. Come diavolo si può sapere il già visto, se non lo conosci avendolo "studiato", vedendolo, e quindi aggiunto al proprio bagaglio culturale visivo?

Non direi.. anzi direi che e' un ossimoro cio' che sostieni tu..

Come puoi avere la certezza che la tua cultura che, per quanto estesa e' comunque limitata, sia SUFFICIENTE ad eliminare il dubbio del gia sentito?.

Voglio dire... Ricadi nel primo caso. Se sei gallerista ricerchi qualcosa di originale e vendibile.. cioe' che non infranga copyright e simili. Se sei artista ti capitera' senz'altro di fare qualcosa che altri hanno gia fatto meglio.
E li' serve il critico o il gallerista che, avendo gli strumenti, ti cassano l'opera. Se sei Artista.. te ne freghi se arrivi (con i tuoi mezzi) allo stesso punto di un altro artista.

Altrimenti... se domani, per caso, di mia sponte, scattassi una fotografia esattamente uguale ad una di Adams...senza conoscere il lavoro di Adams. Beh ne potrei soltanto essere felice di essere giunto esattamente dove e' arrivato lui. E non sarebbe poi poco.

O se, per una mia spinta interiore, di punto in bianco mi mettessi a scorticare alberi di alto fusto. Lo scoprire che lo ha gia fatto Penone 30 anni fa e che qualche suo albero e' esposto a Rivoli, non potrebbe che farmi piacere. Sarebbe la conferma che io come artista valgo qualcosa. Sarebbe invece una vera disgrazia per il mio gallerista. Che procederebbe subito a rimettermi in carreggiata.

Alzi la mano chi non vorrebbe essere cosi' creativo da poter arrivare a comporre Imagine dei Beatles senza averli mai sentiti. Sorriso interamente con farina del suo sacco.





avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 7:42

"A me spiace molto per Fotocaldani, fautore delle precedenti discussioni, qui non ancora intervenuto.
Mi spiace perche' credo abbia una attivita' professionale a suo nome, ed e' anche un ottimo artigiano della fotografia.
Si e' esposto a figuracce, e francamente non ne capisco il motivo.
Sedicente 41enne poco importa: ha tutto il tempo di rimediare..Sorriso"


Non mi interessa un granché il tuo parere...fa un po pena la tua polemica e provocazione sterile. Il problema grosso è che mangiate pane e libri (senza capirli forse), ma non scattate e non avete autocritica necessaria per capire ciò che dovete buttare o ciò che potete evolvere.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 7:50

Piu che altro mi sembra che si sia in presenza di critici e non di fotografi.
Perlomeno l'atteggiamento, se non sono in errore, e' quello.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 8:14

Bhe si spera sempre con l'età di migliorare le passioni per questo pensavo potessi avere un futuro...invece...

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2023 ore 8:14

vorrei aggiungere una cosa...

Stiamo parlando d'Arte e non di fotografia commerciale.
L'arte e' al di sopra del denaro. Persino nell'immaginario dei profani l'artista e' povero e affamato, mentre il gallerista commercia e diviene ricco (spesso soltanto dopo la morte dell'artista).

E' chiaro che l'obiettivo di un Gallerista e' diverso da quello di un Artista. Ed entrambi sono diversi dall'obiettivo di un critico d'arte.

Un punto pero va sottolineato: Tutte queste categorie si rivolgono ad una quarta categoria IMPORTANTISSIMA.

Lo spettatore. Quello che guarda l'opera. Quello che in qualche modo rende l'opera un opera e non un sasso lanciato nello spazio.

Allora.. i libri di fotografia sono piacevoli da leggere. E' fantastico poter divenire per un pomeriggio spettatore. Andare al cinema o ad una mostra. A volte si esce delusi, a volte soddisfatti. Ma non e' li il punto.

Si e' ricevuto qualcosa.

A seconda di quale categoria si appartenga il punto di vista e gli obiettivi sono diversi. Spesso le categorie addirittura si sovrappongono e sfumano una nell'altra.

E' per questo motivo che e' impossibile ottenere una definizione unica e corretta alla domanda.
Si pensa di essere nel giusto. E lo si e'... ma solo perche il quel momento si vede la questione da un punto di vista preciso e si fa parte di una delle categorie suddette.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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