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Questo non l'avevo mai visto


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avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 18:09

Paolo a Rino Tommasi è stato chiesto cosa caratterizzasse Ali. La velocità, rispose.
********************

Si Valerio... e aveva solo quella.
Che però gli è servita a poco visto come gli è andata a finire.
Suonato ben prima dei quaranta.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 19:29

@MaxVax ed ecco che ti sei svelato: sei un interista! Io milanista, ma non è una buona ragione per insultarci.
Il Marco aveva proibito al Massimo di occuparsi delle raffinerie, ma gli aveva lasciato il bottino della più colossale t*fa ai danni dello Stato della storia italiana. Alla fine ammetterà lo stesso Moratti di avere messo quasi mille miliardi (di lire...) nell'Inter. Tutto per fare soffrire noi cacciaviti e i gobbi...MrGreen
Nella villa di Imbersago aveva il bowling non meccanizzato con operai che rimettevano in piedi i birilli.
Per le partite di fröbi fra amici invitava il Gianni (Rivera) che era contento di giocare fra i ricchi (scanso equivoci, un Rivera vicino ai cinquanta).
"Radical-chic" fa coppia con "...col Rolex". È così, anche se non significa molto. Sono scorciatoie...

user203495
avatar
inviato il 12 Settembre 2023 ore 19:36

Ma,francamente quando io affermo che un soggetto è comunista aborro dall'idea che sia un criminale.
Ha solo idee da,appunto,comunista,ma questo non lo qualifica come un' ostile..Ho rispetto dell'uomo.Comunista o altro che sia..Ne condanno le idee.O,almeno non le condivido.Non capisco poi perché uno se non è comunista debba essere forzatamente fascista.
Ritengo che abbia ragione Val.Minà aveva del talento.Lo si può avere anche per cause discutibili.E non era certo Radical Chic.Assolutamente no.Io l'ho apprezzato.
A prescindere.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 20:30

“Suonato ben prima dei quaranta”
Ma ti riferisci al Parkinson? Mi stupirebbe molto da parte tua una caduta di stile così …

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 20:38

@Paolo lo sai che ti voglio bene...



avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 21:00

Valerio, anch'io ti voglio bene Sorriso ma in tutta onestà tu hai mai pensato che a uno come Oliviero Toscani potesse piacere, che so, un Floyd Patterson?
Dai...
Sii sincero... davvero ti aspettavi, da uno come Toscani, delle parole diverse da queste?
Sarebbe come se a Joyce Carroll Oates avessi chiesto di adoperare il cervello quando ha commentato, in maniera francamente spregevole, l'incontro Ali-Williams.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 22:08

"Suonato ben prima dei quaranta”
Ma ti riferisci al Parkinson? Mi stupirebbe molto da parte tua una caduta di stile così …
********************************"

Biga, perdonami, se io affemo che Ali era suonato prima dei quaranta questa mia è una caduta di stile... vai a leggerti il Re del Mondo e vedi cosa affermava Cassius Clay al riguardo dei pugili suonati.
Ah, dimenticavo, prima che toccasse ad Alì un pugile che dormiva in piedi come lui lo definìvano suonato... ed era una definizione comunemente accettata, poi è capitato a lui e si è scoperto che il problema si chiamava Parkinson.
Che strano però...

Comunque se provi a ripercorrere la carriera di Ali noterai facilmente alcune cose: la prima è che dopo il match del Madison sia Frazier che Ali non erano più buoni... se si fossero fermati lì però si sarebbero salvati entrambi.
Frazier non ha avuto modo di salvarsi perché dopo di Ali volle affrontare Foreman... lì finì sia come pugile che come uomo.
Per Ali, dopo la battaglia del Madison, suonarono FORTE ben due campanelli d'allarme, ossia i due incontri con Norton, persi entrambi anche se il secondo glie lo regalarono, e fu in quel periodo che Ferdie Pancheco comprese che Ali aveva dei problemi.
Nessuno però si curò della salute di Ali... anche perché i Mussulmani Neri avevano una grassa vacca da continuare a mungere.
Dopo il match di Kinshasa Ali collassò, letteralmente, ma tutti fecero finta di niente, il caldo si disse, lo stress della battaglia, forse una disidratazione, insomma una cosa del genere ci poteva stare, e anche questo campanello d'allarme fu ignorato.
Ferdie Pacheco però era sempre più preoccupato.
Poi venne il Thrilla in Manila.
Alla fine della quattordicesima ripresa Ali era esausto.
Al suo angolo non sapevano cosa fare.
Frazier, nel suo angolo, scalpitava in attesa dell'ultima ripresa ma stava conciato molto male perché l'occhio sinistro era completamente tumefatto e da lì non ci vedeva più.
Il destro non stava male, ma purtroppo dall'occhio destro quasi non ci vedeva, in particolare aveva una visione laterale quasi nulla a causa di un incidente in allenamento rimediato all'inizio della sua carriera, in pratica per tutta la carriera ha di fatto combattuto con un occhio solo.
Questa cosa era stata, ovviamente, tenuta segreta, altrimenti la Commissione Pugilistica Statunitense gli avrebbe ritirato la licenza, però all'angolo di Frazier, a Manila, Yank Durham, che ovviamente era a conoscenza del problema, giustamente non volle farlo continuare e avvisò l'arbitro che pose fine all'incontro.
A questo punto Ali si alzò in piedi, fece due o tre passi e crollò letteralmente sulla stuoia... sfinito!
In pratica se Yank Durham si fosse comportato come Angelo Dundee e quindi, invece di indurre Frazier a rinunciare lo avesse spinto sul ring, questi avrebbe vinto il combattimento perché Ali non aveva più la forza di continuare.
Questo è stato di fatto l'ultimo combattimento di Frazier, e sarebbe dovuto essere anche l'ultimo di Ali che, forse, era ancora in tempo per salvarsi... anche se onestamente non ne sono del tutto certo.
In ogni caso, e questo È SICURO, fu unicamente il suo entourage a condannarlo alla triste fine che poi effettivamente ebbe.

Come ho sottolineato nel mio libro la differenza fra Liston e Clay/Ali fu che mentre il primo non poté fare altro che finire avvinghiato nell'abbraccio mortale della Mafia, il secondo potette tranquillamente scegliere il gruppo dal quale farsi amministrare e, autonomamente, decise di affidarsi ai Mussulmani Neri invece di restare legato agli undici di Louisville che, comunque sia, gli avevano consentito di divenire Campione del Mondo... in pratica scelse in assoluta libertà di fare la misera fine che poi effettivamente fece.
Tutto questo nonostante avesse, agli inizi della carriera, ripetutamente irriso tutti quei poveracci che dopo una vita di stenti sul ring si erano ritrovati suonati.

Come si suol dire: non si sputa in aria... perché ti torna in faccia!

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2023 ore 22:35

Paolo non sono un medico ma non credo proprio che esista una correlazione tra i traumi della box e il Parkinson.
A maggior ragione per questo dare del suonato ad un pugile affetto da Parkinson lo trovo “inappropriato”. Ma mi pare di capire che siamo d'accordo…
Sul carattere di Ali per quel poco che ne so posso solo dirti che a me è sempre sembrato un gran montato (questo indipendente dal valore di pugile) e non mi ha mai ispirato grande simpatia. Non faccio quindi fatica a crederti quando gli rimproveri cadute di stile.
Mi riservo di leggere il tuo libro per approfondire

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 7:20

Paolo non sono un medico ma non credo proprio che esista una correlazione tra i traumi della box e il Parkinson.
***********************

Non è necessario che esista una qualche correlazione.
Nella realtà dei fatti trascorrere una ventina d'anni a dare e prendere cazz.otti in testa porta inevitabilmente a subire dei danni neurologici.
Il punto piuttosto è che un tempo non si faceva distinzione sul tipo di danno neurologico subito dal pugile Tal dei Tali, pertanto un ex pugile cerebralmente non perfettamente in forma (eufemismo) era semplicemente un ex-pugile-suonato!
Solo quando è toccato ad Alì si è cominciato a indagare sul tipo di danno subito e su cosa potesse averlo scatenato, ma la realtà, Sic et simpliciter, e che i prodromi di un eventuale Parkinson non vengono certo alleviati dalla pratica pugilistica, soprattutto se ad alto o altissimo livello... semmai è il contrario!
Se poi la tecnica del pugile in oggetto, come nello specifico Ali, si basa unicamente sulla chiusura in difesa passiva per cercare di assorbire al meglio tutti i pugni in arrivo al fine di provocare il crollo per stanchezza dell'avversario, porta il soggetto ad accumulare una serie di danni, che sono appunto cumulativi, molto maggiore di quelli che accumulerebbe con una "normale" pratica pugilistica il conto da pagare è ancora maggiore... e in sostanza è questo che è accaduto ad Alì.
A questo punto quindi dovemmo piuttosto chiederci il motivo per il quale egli sia passato dal "mordi e fuggi", tanto caro a Cassius Clay, alla difesa passiva a oltranza adottata in seguito da Muhammad Ali.
Prova a interrogarti su questo e vedrai che le risposte verranno da sole.

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 7:24

E non dimenticare una cosa Biga...stiamo parlando di un Campione del Mondo, molto spesso considerato, chiaramente a sproposito, il migliore di tutti i tempi, non stiamo parlando quindi di un qualsiasi praticante pugilistico di terza o quarta categoria che potrebbe, in qualche modo distorto, giustificare un danno permanente di siffatta entità.

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 8:45




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Alternativamente si può scaricare da "Esquire" iscrivendosi al sito.
Resoconto del primo incontro Patterson-Liston. Imperdibile.

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 9:46

Povero Kid...

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 10:32

@Paolo al peso Kid Paret aveva rinfacciato a Griffith di essere un maricon. Emile non gliel'ha perdonato.
Cmq la sua morte è sulla coscienza dell'arbitro che non è intervenuto in tempo.

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 11:07

Per quel che mi riguarda che non sono esperto di pugilato e mi occupo di "individui" di età completamente diversa da quella di insorgenza del Parkinson, tra le cause della malattia, a parte le non frequenti predisposizioni genetiche e relative mutazioni, oltre all'esposizione a metalli pesanti, pesticidi e varie sostanze chimiche, gli stress ossidativi, fattori alimentari, invecchianento programmato, etc, ricordo che sono state descritte in qualche caso lesioni cerebrali con piccole manifestazioni emorragiche in aree specifiche Non so quanto queste segnalazioni possano ancora essere valide e in che percentuale di individui. In ogni caso, il Parkinson è una malattia degenerativa sicuramente multifattoriale e, quindi sicuramente non attribuibile a un singolo tipo di evento.
Interessante conversazione; non pensavo ci fossero tanti appassionati competenti di boxe.

avatarsenior
inviato il 13 Settembre 2023 ore 11:52

Paolo al peso Kid Paret aveva rinfacciato a Griffith di essere un maricon. Emile non gliel'ha perdonato.
Cmq la sua morte è sulla coscienza dell'arbitro...?
***************************************

Questo è verissimo Valerio.
Purtroppo la bella fra due grandissimi Welters fu condizionata, io credo, da una forte rivalità personale, da due personalità diverse, dall'indubbia classe pugilistica di entrambi, dalle attese del pubblico e dalle fazioni contrapposte.
Il clima intorno al ring era "effervescente", per usare un eufemismo, e di conseguenza anche l'ottimo Ruby Goldstein restò vittima della situazione.
Paret poi era anche un tantinello scorretto fingendo sul ring degli infortuni che in realtà non c'erano, quindi l'arbitro può essere stato tratto in inganno e non aver valutato compiutamente la situazione... certo però che ventinove colpi, portati in soli sei secondi e scagliatii da un fuoriclasse scatenato, per giunta pure accecato dall'ira... beh... tutto questo costituiva la cornice perfetta entro cui racchiudere la quasi inevitabile tragedia che ne seguì. Confuso




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