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Costo sviluppo rullino


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avatarjunior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 12:51

Non si fanno le foto a sta gente ... ma se proprio devi (perchè in qualche modo sono Amici) due foto so pure troppe.
Le proiezioni ? Ne ho solo una a catalogo di memoria, poi le ho evitate tutte.
Quelli più seri poi hanno imparato a stamparle.MrGreen
E' che per me la fotografia è stampata, indipendentemente dalla tecnologia usata.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 13:21

"E' che per me la fotografia è stampata... "

Idem

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 13:33

Ah guarda… con le stampe uguale…
Album sfogliato alla stessa velocità e ancora meno tempo impiegato dato che nn si stampano tutte…

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 13:43

Evidentemente, e me ne dolgo per voi, non avete mai visto una diaproiezione fatta bene.
Ai tempi degli audiovisivi FIAF si usava raccomare, CALDAMENTE, di non non andare oltre 25 o 30 diapositive, con 40 come limite assolutamente invalicabile.
Stessa cosa per durata complessiva... che era meglio non eccedesse i cinque minuti.
Orbene cinque minuti sono 300 secondi, ipotizzando un numero di diapositive da proiettare medio, diciamo 30, parliamo di circa dieci secondi a diapositiva.
Ipotizzando un tempo di dissolvenza di soli tre secondi, che onestamente serve a un caz.zo, restano poco più di tre secondi di stazionamento effettivo di ogni singola immagine.
Ovviamente è una proiezione che serve a NIENTE... ma quantomeno otterrà l'effetto di evitarvi la lapidazione.

MA NON È COSÌ CHE FUNZIONA! Triste

Perché una diapositiva possa essere bene apprezzata ha bisogno che resti sullo schermo almeno una decina di secondi; stesso discorso per la transizione la quale, soprattutto per i pochissimi che hanno ben chiaro il concetto basilare della "terza immagine", e vi assicuro che questi ultimi sono veramente POCHI, la dissolvenza non PUÒ durare meno di cinque o sei secondi più, è ovvio, la possibilità di bloccare eventualmente la dissolvenza per concedere agli astanti l'opportunità di godere del momento clou della dissolvenza stessa.
Trenta diapositive inoltre sono troppo poche, in particolare se si intende proporre una proiezione che abbia in minimo di senso compiuto, in questo caso infatti ne occorrono almeno il doppio... e parliamo quindi di sessanta diapositive.

Ora è chiaro che sessanta diapositive, che restano visibili per quindici secondi ognuna, portano la durata complessiva della serata alla bellezza di 900 secondi, ovverosia ben quindici minuti!

Ora è evidente che per far si che quindici minuti di "spettacolo" non ammorbino l'aria, soprattutto se si pretende di non ricorrere all'escamotage del sottofondo musicale che tutto amalgama e TUTTO PORTA VIA, occorre che OGNI SINGOLA IMMAGINE BRILLI DI LUCE PROPRIA in modo da creare quell'unicum - liscio e scorrevole - che deve essere una proiezione di diapositive... se si vuole che funzioni beninteso.

Ecco... questa è l'unica cosa un tantinello difficile!

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 13:49

Ovviamente io parlo di proiezione casalinga contornata da quanto si mangiava bene nel chioschetto che ho pure fotografato… che si va beh, in primo piano c'ho gli avanzi nei piatti del tavolo di fianco, ma era bello e ho mangiato bene…..
E amenità simili. Ma soprattutto situazioni in cui vieni incastrato…
Diverso è se vado a vedere una mostra… li mi posso fermare anche minuti davanti ad un'immagine

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 14:57

@Paolo e Schyter: 15 minuti per una cinquantina di diapositive mi sembrano ragionevoli. Con la dissolvenza, poi, stancano anche meno. Il problema era quando un amico introduceva diversi caricatori, uno dopo l'altro di quelli classici da 36 foto. Magari senza dissolvenza, con stacco netto e un po' fastidioso, stancante per la vista, foto ripetitive e simili tra loro.
Però, anche le stampe fatte vedere a casaccio e in quantità eccessiva, stancano. E anche io concepisco la fotografia solo come stampa. Le mie foto migliori sono solo stampate, e stampate da me. Di altre, segregate negli hard disk, non ho nemmeno il ricordo. Se qualcuno vuole vedere mie foto a monitor, gli dico di aprire Juza, altrimenti il riferimento sono le mie stampe

avatarjunior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 17:41

Boh ... quando vado a una mostra per una 50ina di foto (ammesso che ce ne siano una 50ina) mi ci vuole qualche ora ... in alcuni casi anche mezza giornata.
L'ultima cui sono stato dove c'erano "vetri" alcuni opportunamente retroilluminati (The Mimetic Observer - a visual reading on Dante's Divine Comedy) sono stato due ore per molto, molto, meno di 50 foto

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 18:17

Quando vai a visitare una mostra sei da solo, puoi anche fermarti un pomeriggio intero davanti a una sola fotografia!

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 19:26

Quando vai a visitare una mostra sei da solo, puoi anche fermarti un pomeriggio inyero davanti a una sola fotografia!


Per quello che ci vado, quando ci vado (raramente purtroppo) da solo...

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 21:26

E ovviamente è la cosa migliore...

avatarjunior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 7:51

Ragazzi, discorsi molto interessanti, ma forse ci stiamo discostando dal tema originario...

avatarjunior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 8:29

voi ci andate da soli ... io no, sempre in compagnia...in quella di Berengo mi pare fossimo in 8
Possibilmente col minor numero di fotografi perchè generalmente il fotografo medio tende a rompere il quatzo mentre si masturba con vani discorsi su leica, leitz, ed amenità simili.
MrGreen

avatarjunior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 11:51

In ogni caso, ritornando in tema.....
Le mie considerazioni del tutto personali e senza alcuna velleità fotografica sono le seguenti.

Premesso che scattare a pellicola per me è un più, un divertimento, un qualcosa di diverso e che mi piace l'imperfezione dell'analogico, il problema è il ciclo che difficilmente regge il confronto con il digitale....perché alla fine un povero cristo che di rivolge al lab di zona, al 99% dei casi si vedrà stampare le foto previa digitalizzazione.....e non discuto sul fatto che qualcuno possa avere tempo (soprattutto), mezzi e spazi per allestire una camera oscura in casa....ma non è il mio caso.

Quindi, fatta salva la premessa che fotografo per divertimento e che il tempo per gli hobby e le passioni è quello che è, come pure gli spazi in casa, come pure i $$$$ MrGreen , ne deriva che nel dominio del digitale si può avere pieno controllo dell'intero flusso, dallo scatto alla stampa o alla sola visione a schermo con relativa facilità, non che sia semplice ma oggi è sinceramente più semplice destreggiarsi tra file raw, post produzione ed eventualmente esportazione e stampa sia in casa che presso lab.

Discorso diverso, almeno sempre in ambito domestico la questione analogica. Dall'esperienza pregressa ne viene fuori che tutte le foto, alla fine pagate 90 centesimi (sviluppo e stampa 10x15) , le ultime altro non sono che stampe da digitale, un qualcosa di ibrido che francamente e personalmente poco mi interessa.

Ho digitalizzato i negativi fotografandoli con una d850 a 45 megapizze in formato raw+jpeg con apposito adattatore ES-2 in accoppiata con AF-S Micro NIKKOR 60mm f/2.8G ED.

La digitalizzazione vince 10 a 1 sulla stampa del lab, e questo non tanto per la mia bravura o altro, ma perché il lab ha fatto un lavoro da cane, con stampe al 90% sotto-esposte e perdita completa dei dettagli e ombre che invece sono del tutto presenti nel negativo. A questo punto come dicevo la stampa del lab per me perde di significato e per le prossime mi limiterò allo sviluppo del solo negativo, poi qualora per uno o più scatti valesse la pena cercherò qualcuno che stampi con un vero ingranditore con tutti i costi del caso.


avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 13:04

...e che mi piace l'imperfezione dell'analogico...

Questa non l'ho capitaConfuso

avatarjunior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 13:44

Il BN da pellicola deve essere sviluppato e stampato in proprio; altrimenti è solo una perdita di qualità e di tempo e di soldi.

In caso contrario, molto meglio il digitale.


Stavo per ripondere la stessa cosa.
Il digitale non vince 10 a 1, come si sente dire spesso, sulla pellicola, così a priori.
Nel 2023 non si può prescindere da
-sviluppo casalingo
-stampa in co, o in alternativa scansione, ma fatta bene. Non dai vari lab..

L'analogico ha una pasta diversa dal digitale, che puo' piacere o no, ma penso sia il motivo più valido per usarlo ancora. Ma non si puo' prescindere dai punti sopra. Se non potessi più scattare a pellicola userei i vari plugin di emulazione, ma allora mi sfugirebbe il senso, e probabilmente semtterei di fotografare..



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