| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:16
Menno, se riesci a leggere Nietzsche e Cioran, puoi leggere molto altro. Ma poi certe letture in realtà equivalgono ad un'amputazione. Anzi, ti demoliscono del tutto. Ma è questo il bello |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:38
Libri memorabili e belli ce ne sono tanti, non riuscirei a cavarne solo uno... Così di primo acchito direi: - Fondamenta degli Incurabili di I. Brodskij - Il conte di Montecristo, che un po' di evasione va sempre bene, poi Dumas in generale (trilogia dei moschettieri, più che altro...) - Il nome della Rosa di Eco - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale di Remarque - Marcovaldo + I Nostri Antenati di Calvino - Libera Nos a Malo + I Piccoli Maestri di Meneghello - Il Bosco degli Urogalli di Rigoni Stern - Il Moro della Cima di Meneguzzi - Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta, di Pirsig - la serie dedicata alla "straordinaria storia di..." del duo Piero & Alberto Angela, quando ero ragazzo... - un po' di Asimov, sempre da ragazzo... - Civiltà Sepolte di Ceram - Guerra e Pace + Anna Karenina di Tolstoj - Martin Eden + Il vagabondo delle Stelle di London - Mio Caro Neanderthal di Savatier & Condemi E diversi altri... |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:40
Rombè, il mio problema coi postmoderni non è la prosa ardua e involuta - è che proprio detesto il postmodernismo, in quanto tale avessi la Delorean, tornerei indietro nel tempo per rapire Foucault, portarlo nel sedicesimo secolo e venderlo schiavo al Sultano. Per dire. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:41
“ Credevo di essere l'unico ad aver letto Fenoglio, non se ne parla mai. „ Effettivamente l'avevo tralasciato, anche se ho preferito "La malora". |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:47
Menno, il fatto è che ci vivi dentro..."oscurare" certe letture vuol dire fregarsene della propria condizione. Comunque tu Nietzsche l'hai letto per via del BM, dì la verità |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:05
Cioran è un monumento imperituro, cosa che ritengo non gli sarebbe piaciuta. <Nonostante i capelli bianchi, batteva ancora il marciapiede. La incontravo spesso, nel Quartiere, verso le tre del mattino, e non mi piaceva tornare a casa senza averla sentita raccontare qualche sua prodezza o qualche aneddoto. Gli aneddoti li ho dimenticati, e anche le prodezze. Ma non ho dimenticato la prontezza con la quale, una notte in cui mi ero messo a tuonare contro tutti i "miserabili" che dormivano, lei replicò, con l'indice puntato contro il cielo: "E che cosa dice del miserabile di lassù?".> (da L'inconveniente di essere nati) |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:22
Cioran è un must per ogni adolescente disagiato che si rispetti. Comunque riacchiapparlo in età adulta fa sempre bene |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:29
Anche in terza età, purtroppo. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:04
Così al volo: Il Mulino di Amleto; quasi tutti quelli di Richard Dawkins; Armi , acciaio e malattie di J. Diamond. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:29
@Trystero a chi lo dici!!!! Sono appassionato di storia antica, per me è imprescindibile, apre un mondo. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:51
I primi 3 che mi vengono in mente (ormai la mia memoria è andata...) - L'uomo che metteva in ordine il mondo (Fredrik Backman) - La donna dei fiori di carta (Donato Carrisi) - Ogni piccola bugia (Alice Feeney) |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 17:13
“ Comunque tu Nietzsche l'hai letto per via del BM, dì la verità „ In verita', e' proprio cosi'. A quindici anni, se stai sotto col BM, non hai scelta. Poi lo rivisiti vent'anni piu' tardi e magari ne capisci anche qualcosa :D “ Menno, il fatto è che ci vivi dentro..."oscurare" certe letture vuol dire fregarsene della propria condizione. „ Ma sai, non e' tanto che le voglia oscurare - so bene di vivere nell'eta' postmoderna; ma la detesto. Cerco di fregarmene per non ritrovarmi esaurito a uscire per strada nudo con l'ascia in mano E Foucault e compagni, questa condizione non si sono limitati a descriverla, ma hanno contribuito a crearla, cosa per cui spero ci sia un posto speciale per loro all'Inferno, qualcosa come un'aula della Sorbona in cui si svolge un teknival eterno, nessuno li sente quando parlano, e i cani gabber gli pisciano sulle scarpe per sempre. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 17:24
ManInTheMaze“ E Foucault e compagni, questa condizione non si sono limitati a descriverla, ma hanno contribuito a crearla, cosa per cui spero ci sia un posto speciale per loro all'Inferno, qualcosa come un'aula della Sorbona in cui si svolge un teknival eterno, nessuno li sente quando parlano, e i cani gabber gli pisciano sulle scarpe per sempre. „ Allora ti consiglio "Imposture Intellettuali" di Alan Sokal e Jean Bricmont (Garzanti 1999): it.wikipedia.org/wiki/Affare_Sokal Su Deleuze e Guattari c'è un intero capitolo e sull'ascesa, impostura e decadenza del "postmoderno" tutto il libro. Ma io non avendo mai letto niente di nessuno di loro mi sono accorto di non avere le basi per poter provare un grande interesse per l' affare Sokal , se non dal punto di vista della cronaca di costume e società, senza indignarmi/divertirmi come invece avrebbe potuto fare chi conosce bene l'argomento. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 17:29
Personalmente vado a “cicli”, quando trovo un autore che mi interessa tendo a leggere tutto quello che trovo, con la consapevolezza e il livello di comprensione dell'epoca, per poi magari riprenderli quando più consapevole. Rileggere dà sia sorprese che maggiore comprensione con i propri limiti culturali del momento. Negli anni delle medie e liceo, puntualmente riletti dopo i 20: Tutto Hemingway, e qui cito Miopiartistica che chiedeva di Festa Mobile e Avere e non Avere, e pure Fenoglio, letti, senza dimenticare Cesare Pavese. Tutto Steinbeck, l'epica della grande depressione del '29 e dopo Più avanti … Tutto E.M. Remarque, partendo sì da Niente di nuovo sul Fronte Occidentale ma quelli che preferisco sono alcuni dopo Tutto Dino Buzzati, iniziando come logico dal Deserto dei Tartari ma non solo Ancora più avanti nel tempo … I sudamericani: partendo da Cent'anni di Solitudine di Garcìa Marquez per avvicinarsi a parte dell'opera di Jorge Amado e Isabel Allende. Dopo letture e tante riletture, da molto tempo seguo gialli, fantasy e SF d'autore, i già molto menzionati Tolkien, Asimov ed un maestro assoluto italiano del giallo, Giorgio Scerbanenco Dovendo citare i libri che hanno più segnato il percorso, direi: Per chi Suona la Campana di E. Hemingway, Tre Camerati e La Notte di Lisbona di E.M. Remarque, il prezioso e ormai introvabile “Centodelitti” di G. Scerbanenco (una testimonianza in racconti da poche pagine con lo sfondo protagonista dell'Italia anni '50/'60) e il Ciclo della Fondazione di Asimov. P.S. per mera vecchiaia ;-) avevo dimenticato i Nordici dell'ottima collana Iperborea: tra tutti spicca il geniale e visionario autore finlandese Arto Paasilinna con tutta la sua opera. Quindi aggiungo ai “preferiti” finali il suo memorabile L'anno della Lepre. |
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