| inviato il 19 Maggio 2023 ore 8:50
Si fanno cartello e vincolano gli acquirenti con brevetti inutili. Se avete tutto canon per passare a nikon o sony dovete vendere tutto obiettivi inclusi. Questo è un comportamento anticoncorrenziale. Un obiettivo è uguale per tutti, dove sta scritto che non si possono montare su altri: roba da antitrust. Il tutto complicato da un ambiente chiuso e terraterra che è il mondo dei fotografi. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 8:51
Chi ha fatto attività commerciale con aziende multinazionali, sa molto bene che la collaborazione tra ditte concorrenti è un fatto assolutamente normale: io do una cosa a te in cambio di qualcosa che dai a me. L'ho visto fare decine di volte nelle aziende in cui ho lavorato. Un vero e proprio cartello tra i tre produttori leader del mercato, non avrebbe alcuna possibilità di essere sottoscritto in quanto appiattirebbe le differenze e non ci sarebbe possibilità di crescita per nessuno. Il cartello può essere fatto solo per servizi dove il prodotto fornito è uguale, gas, corrente elettrica, acqua ecc., dove le aziende principali hanno interesse a tenersi i clienti, che consumano in continuazione a differenza dei compratori occasionali. Parlando di Nikon, che a sentire i suoi sostenitori sembra in gran spolvero grazie alla Z9, in realtà non ha aumentato la sua quota di mercato, nonostante il grandissimo successo della sua fotocamera di punta, semplicemente perché ha venduto a quelli che erano i suoi clienti per altri modelli. È migliorato il suo profitto ma unicamente a discapito degli utenti perché, e lo riporta Nikon rumors, continuerà ad aumentare il prezzo dei suoi prodotti. Se si guardano in dettaglio le posizioni dei singoli si vedranno le differenze di approccio al mercato. Qualche anno fa Sony sembrava la pigliatutto e Canon e Nikon dei pugili suonati che le prendevano senza reagire. Poi sono arrivati i nuovi modelli mirrorless e le cose si sono riequilibrare al punto che, mancando una netta supremazia di qualcuno, si arriva a supporre l'esistenza di un cartello. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:13
Il termine professionale, riferito alle macchine fotografiche, indica tutto ed il contrario di tutto. E' professionale un apparecchio che fa foto migliori? Oppure uno più robusto e che dura più a lungo? Oppure un apparecchio tropicalizzato (anche qui bisogna chiarire il livello di protezione dagli agenti atmosferici) o in grado di operare a temperature estreme? Siccome per professionale si intende usabile da un professionista, cioè da uno che si guadagna da vivere scattando foto, bisogna capire bene che tipo di foto scatterà questo benedetto professionista. Anche ammettendo che le Sony non siano protette da pioggia, umidità ecc ... come CaNikon, il 99% dei professionisti scatta a matrimoni, cerimonie, spettacoli ed eventi sportivi e può non preoccuparsi troppo della tropicalizzazione. I professionisti che collaborano a National Geografic e passano gran parte del tempo a fare servizi nel Mato Grosso, credo siano una minoranza. Attualmente ho un corpo Sony A7II (che credo non sia tropicalizzato), prima avevo Pentax (tropicalizzato), mi è capitato di prendere un po' d'acqua ma non ho mai avuto problemi. Credo che le elettroniche di oggi siano meno sensibili al problema. Ricordo che la mia videocamera mini DV (quindi parliamo di diversi anni fa), in ambiente molto umido, ma senza prendere acqua sull'involucro, smetteva di funzionare e mi segnalava il problema nel mirino. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:17
Professionale è quando funziona sempre. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:19
Un oggetto che funziona sempre è un qualcosa con specifiche militari, che sono ben definite, tra l'altro. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:47
La più professionale delle mie Nikon moderne analogiche, la f4, oltre 4 milioni di vecchie lire del 1989, con specifiche da viaggi spaziali, smetteva di funzionare con un po' di umidità, mentre la mia amatoriale f501, che costava quasi un decimo, continuava a funzionare perfettamente Tutti questi discorsi sulla a1 dei soliti noti, "il mirino cesso della a1", "specifiche da giocattolo", "a soli 7.300€" , e tantissime altre, sono solo frasi sciocche come chi le dice, atte a sminuirla, consci del fatto che, come dimostrano benissimo le foto in galleria, è la migliore professionale per fotografia d'azione al momento disponibile |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:59
“ "il mirino cesso della a1", "specifiche da giocattolo", "a soli 7.300€" „ ...... Leone, non prendertela, quelle allocuzioni hanno un solo risultato, il categorizzare un certo personaggio, di conseguenza, la sua credibilità in successivi interventi, qualunque essi siano. Per cui ti chiedo; non è forse meglio ignorare le loro convinzioni e interloquire con altri ? |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 9:59
Uso Nikon dal 94, diversi corpi , parecchi, mai uno mi si è fermato per un po' di umidità, chissà se sono solo alcuni che sparano sciocchezze….. e altri la verità assoluta, io ho la mia opinione, non la dico però. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 10:05
Problemi di umidità, mai avuti, unica fotocamera che si bloccò; una Minolta srT303b, questo però nel Sinai, ma fu per pulviscolo impalpabile della sabbia, (almemo questo fu il verdetto di Rossi & C allora assistenza ufficiale Minolta. Per il resto due delle mie fotocamere hanno superato senza inconvenienti 12 giorni nella zona tropicale di Xishuangbanna, e si che erano solo protette contro polvere e umidità. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 10:15
Le vecchie macchine meccaniche non soffrivano l'umidità, al massimo si poteva bloccare l'esposimetro, unico elemento elettrico di cui disponevano. Il problema poteva essere la sabbia fine o al limite le temperature polari che potevano ghiacciare le piccole quantità di lubrificante presente sui meccanismi. Viceversa le prime macchine elettroniche potevano andare in blocco, per umidità o basse temperature, anche perché spesso andava KO la batteria. Le elettroniche di oggi sono molto più resistenti a temperature estreme e umidità. Detto ciò, i giudizi apocalittici emessi da fanboy sfegatati, di un marchio o di un altro, lasciano il tempo che trovano, e valgono meno di zero. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 10:31
Cavolo non me la prendo per niente, non me ne viene niente, non ho la macchina, e neanche ho in mente di prenderla. Però ho diversi amici che ce l'hanno (4, tutti sul forum, nessuno l'ha pagata più di 6K€) e con cui sono stato sul campo. Il che è meglio che averla "provata", qualche mezzora in una situazione qualsiasi. Me l'hanno data in mano, a volte, ma sono lento a dare giudizi, se una cosa non la possiedo e posso usarla quando voglio, non mi sento di valutarla, non la conosco abbastanza. Invece chi ce l'ha in mano la usa da tempo e la conosce bene. Inoltre i soggetti sono "veri", imprevedibili e per nulla addomesticati, e vedo man mano i risultati che vengono fuori. Nessuna delle mie 4 macchine, r5-r7-a6600-a7r5, pur ottime e con cui comunque con un po' di pazienza ed esperienza, dopo aver imparato a usarle, col tempo necessario, riesco a ottenere risultati per me soddisfacenti (e visibili a tutti), è lontanamente paragonabile per af e reattività. E devo leggere che è una macchinetta giocattolo . Angelo |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 10:41
Già, prezzo della A1, al day one (meglio al day two perché l'ho avuta dopo circa 40 gg) la pagai pochissimo meno di 6 k. |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 11:41
"E devo leggere che è una macchinetta giocattolo!!." Certe volte vale veramente la saggezza Napoletana, popolare ed antica: "Ogni scarrafone è bello a mamma soja" |
| inviato il 19 Maggio 2023 ore 12:02
Come al solito fuori strada. Qui la bellezza non c'entra nulla. Questa è una tecnologia di ultima generazione, che fornisce risultati spettacolari sul campo, non nelle chiacchiere e nei ciurlamenti di manico, cui gli altri competitors si sono dovuti inchinare (e andare a comprare, per non restare fuori ) |
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