| inviato il 21 Aprile 2023 ore 10:39
“ @Carlmon: ok, ora ho capito. Con la mia Pentax K1 la cosa si chiama Pixel Shift Resolution, la macchina sposta il sensore, scatta più foto e poi le unisce. Ovviamente ci vuole il treppiede. Usata in macro fornisce effetti tangibili, qualcosa anche nei panorami (ma a mio parere lì non serve, il sensore della K1 è già più che sufficiente). Nelle foto ai negativi ho fatto qualche prova, non noto differenze a monitor, se non il file da 160mb... Non mi sono chiesto il motivo, se dovessi fare una supposizione direi che non ci sono differenze tra immagini normali e pixel shift perché - seppure con tutti gli accorgimenti di illuminazione, planarità etc - tutto il "sistema" che consiste nel fotografare un negativo 24*36 con una digitale raggiunge presto i suoi limiti fisici. Del resto se esistono soluzioni di scanning professionale da decine di migliaia di euro un motivo ci sarà. Lo stacking in post produzione non l'ho invece sperimentato, proverò, ora sono curioso. A sensazione direi che non si possano ottenere grandi miglioramenti, per i motivi di cui sopr” Perdona Enrico non sono stato chiaro io Una cosa e il pixel shifting e un altra La somma di immagini tutte uguali (30 , 60 etc ovviamente un numero abbondante non 2 o 3). Sono tecniche differenti ma per lo scopo qui discusso meglio la somma che il pixel shift. Comunque la tua k1 ha già un sensore al top e quindi nella maggior parte dei casi non ti servirà o non avrai un effetto WoW. Invece per me che uso m43 la differenza è molto più tangibile. Vuol dire immagini pulitissime e molto molto nitide. Prova a ridurre L immagine ottenuta in pixel shift con ricampionamento a 20mpx e paragonarla a quelle standard. Secondo me vedrai un po' di differenza. Ma il “problema” e che la k1 già di base ha file ottimi… difficile migliorare molto qualcosa di già ottimo Sugli scanner professionali non mi pronuncio. Non ne so nulla a parte che è roba molto costosa |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 10:39
Se la foto analogica "è 100" vai tranquillo che portandola su digitale sarà sempre <100... |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 10:40
“perdonate, ma se devo scattare a pellicola, e poi passare ore a convertire e post produrre i raw, tra togli rumore e aggiungi nitidezza un rullino 36 pose con i vari software, continuo con il digitale è buonanotte io scatto a pellicola, oltre al piacere del risultato analogico e anche per uscire dal loop della PP del digitale” Concordo e odio stare sul computer Infatti mi sono preso la mia m1 mk2 che fa già tutto in camera E in ogni caso tratto a fondo in post produzione solo le pochissime foto “buone” Cioè un paio al mese ad andar bene… |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 10:46
Poi non dimentichiamo un limite intrinseco: 1 L ottica usata in ripresa che nel mio caso va da scarso a pessimo quando uso le compatte di plastica anni 90 2 io quasi sempre stra tiro le pellicole cioè la foma100 per esempio La uso spessissimo a 800iso su 35mm Quindi anche a usare le tecniche più sopraffini a volte è come cavare il sangue alle rape E secondo me non si scatta sempre con un 85 1.4 chiuso a f8 su velvia50 Quindi a volte usare un super macro, il multi scatto fuso, per risolvere pellicole magari da 200 o 400 iso su cui si erano usate lenti o aperture che non permettevano la massima risoluzione… e come sparare con il bazooka al moscerino |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 11:02
Sulla questione gamma dinamica… Ho letto un po' di tutto e anche cose contrastanti La mia esperienza mi dice che i sensori digitali sono ottimi per recuperare le basse luci e la pellicola conserva meglio le alte luci Non ho mai fatto prove misurando gli sto possibili ma credo che sia abbastanza a semplice A mio occhio e ripeto a mio occhio la foma100 potrebbe avere 10-11 stop sviluppata a minchia come faccio io nel lavandino. Magari qualche buon sviluppatore può fare molto meglio. Diciamo che io ogni volta rimango sorpreso di quando sono ben preservate le alte luci e quando “scarsi” sono le parti scure… Quando La tiro a 800 iso vabbè li si scende a 4-5 stop forse. Un leggero sbaglio in fase di scatto e ciao ciao foto. Anzi ormai sovraespongo e poi aggiusto in digitale anche se ancora non ho fatto una prova vera Sul discorso medio formato non mi è chiaro perché i risultati dovrebbero essere diversi usando La stessa pellicola. Il ma avrà sempre più risoluzione ma a logica avrà esattamente la stessa gamma dinamica e grigi a parità di pellicola e sviluppo. Ma qui non ho nessuna esperienza, vado solo di logica |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 11:11
“ Se la foto analogica "è 100" vai tranquillo che portandola su digitale sarà sempre <100... MrGreen „ si ma se quel minore è 60 col plustek e 80 con l'accrocco e digitale il gioco sarà valso la candela |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 11:39
““ Se la foto analogica "è 100" vai tranquillo che portandola su digitale sarà sempre <100... MrGreen ? si ma se quel minore è 60 col plustek e 80 con l'accrocco e digitale il gioco sarà valso la candela ;-)” Mah….. se la foto di partenza è scarsa diciamo 50/100 ovvero è tecnicamente “imperfetta” per mille ragioni (se devi scattare in galleria di notte foto d azione senza flash, per esempio come mi e capitato in diversi cantiere e miniere) La digitalizzazione potrebbe perdere qualcosa ma magari diciamo che sarà 49,999 invece di 50 … Se la grana è grossa come un melone non e che c'è tanto da digitalizzare Comunque anche la pellicola ha un limite. Anche la migliore pellicola. Poi su quale sia ho letto di tutto e i pareri più discordanti compreso quello che essendo un mezzo analogico sia in grado di registrare infinite informazioni (cioè ci leggi pure il futuro praticamente). Ma se dovessi azzardarmi a a fare una ipotesi in base a quanto letto (ma non sperimentato personalmente ) direi che la media e che le migliori pellicole (commerciali ovviamente non quelle della Nasa) potrebbero avere circa 25mpx che ovviamente registrano solo con un adeguata lente. Parliamo di 35mm ma la cosa è scalabile sugli altri formati Detto questo un ottima lente macro con un ottimo sensore sensore magari da 40 o 60 mpx usato sapientemente in multi scatto potrebbe digitalizzare diciamo il 99% ???? E in ogni caso anche con macchina e lente inferiore usando il multi scatto si potrebbe comunque digitalizzare una buona parte dell informazione Ovviamente siamo nel campo teorico e sarebbe bello che qualcuno più esperto spiegasse anche a me queste cose con più dettagli Ovviamente scusate per linguaggio non tecnico e impreciso |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 12:12
Boh, sì, il ragionamento fila, ma pure io non sono un esperto. Unica cosa vedo un po' ottimistico quel 99%, perché non c'è solo lente e sensore da considerare, ma anche altri fattori, come diceva mi pare Diebu, come appunto l'illuminazione, lo spettro, la demosaicizzazione dell'immagine, il fatto che lente e sensore sono fatti per catturare la realtà tridimensionale e qui invece il supporto è bidimensionale etc etc. Ai fini della discussione, dalle mie prove empiriche, posso dire che: - rispetto allo scanner, nel mio caso scanner solo pellicola, 5000 dpi ottici (così dicono, interpolato arriva oltre) con software dedicato, la riproduzione con digitale rende risultati visibilmente migliori, senza troppi interventi in post - tuttavia, se la foto non è "buona" ovvero sottoesposta o sovraesposta, sviluppata "male" oppure con molta grana dovuta al tipo di pellicola e/o alle condizioni di ripresa o di sviluppo... non c'è nulla da fare. In alcuni casi è la pellicola stessa che non si presta, ad esempio Berrger 400, impossibile da scansionare e pure da fotografare, troppo "opaca", leggo in giro che pure ad ingranditore è difficile da stampare... - il lavoro è più veloce e flessibile - costa meno |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 12:27
Volendo stringere sulla questione macchina ho stilato una specie di lista di quelle che potrebbero (a guardare al momento sull'usato) fare al caso mio: Fuji X-T1 Fuji X-A3 Canon M3 Sony A6000 Purtroppo l'A7 non rientra nel budget Ho dato un'occhiata anche a reflex FF e qualcosa potrebbe anche esserci, tipo 5D mark II/III con una vagonata di scatti. Ho lasciato fuori Olympus e Panasonic per la questione sensore più piccolo di quelle in lista (in passato ho avuto una EM-5 che ho adorato) altrimenti ci sarebbero: Oly E-M1 Oly E-PL8 Pana GX80 Pana G7 ma a sensazione resterei su una di quelle della prima lista |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 12:43
Riguardo la qualità, ma che noia. A qualcuno piace usare la pellicola e digitalizzarla proprio per la sua struttura peculiare, materiale. Riguardo le macchine: ricorda che a te serve un sensore, tutto il resto è accessorio. Le canon 5D e simili non puoi usarle con il Canon FD macro che hai per problemi di tiraggio, poi magari non cambia niente per il tuo utilizzo, ma eviterei e prenderei una mirrorless. Tra le Fuji ci sono molte tra X-T1 e X-A3, non fissarti sugli estremi. Comunque, tra quelle che hai visto M3, A6000 e Fuji, le ho provate un po' tutte e vanno tutte bene a bassi iso per quel che devi fare, prendi quella con cui ti trovi meglio. |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 13:07
Tra quelle citate, pur non conoscendola, se rientra nel tuo budget direi A6000. |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 13:18
“ Tra quelle citate, pur non conoscendola, se rientra nel tuo budget direi A6000. „ +1 escluderei la m3 perchè sebbene abbia un buon sensore, è veramente scarsa su tutto il resto. af e velocità sono molto scarsi anche con le lenti m d'altra parte costa veramente poco. ho comprato la mia due anni fa e l'ho pagata 150 euro con scatola, come nuova di fuji non so nulla. |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 13:27
Se qualcuno andasse a guardare su www.analogica.it, c'è un utente molto esperto che ha messo a disposizione i suoi test SERI sulle pellicole (grana, curve sensitometriche, tutte sviluppate con D76 1+1 per rendere confrontabili i test, se ha usato altri sviluppi ha pubblicato ANCHE quelli, oltre allo standard). In passato ha aperto dei topic quando è rimasto basito, lui stesso, perché alcune foto che aveva scattato avevano registrato dati per una latitudine di posa da 17 stop, con pellicole bn. Casi rari, ma 12 stop sono alla portata di tutte le negative e sono 2 stop in più rispetto ai 10 stampabili su carta con processo tradizionale. Le digitali, secondo i test pubblicati dai vari tester online (dpreview (rip), imaging resource ecc...) arrivano poco sotto i 10 reali, le dia arrivavano a circa 7 stop, ma la densità delle dia è troppo alta per qualunque sistema di digitalizzazione, tranne, forse, il tamburo. Tecnicamente parlando lo scanner è un filo superiore alla fotocamera, potendo contare su multiscansione e sistemi dedicati per la riduzione del rumore (vetro opalino tra illuminatore e sensore, sistema IR Ice, nessun sottocampionamento, maggiore D-max), ma la seconda è di gran lunga più comoda, con risultati paragonabili. Se non si scende sotto il m4/3 le dimensioni del sensore, in questo campo, sono così marginalmente significative da poter essere totalmente ignorate. Bello l'accrocchio cinese, completo e prezzato ragionevolmente, sulla carta promette molto bene, a patto di avere tolleranze costruttive adeguate (ovvero montatura salda e senza infiltrazioni di luce). Concordo sul fatto che la cosa più importante sia avere un sensore: scattiamo ad iso bassissimi ed il tiraggio è poco importante, visto che si fotografa in macro e si possono aggiungere tubi per una lunghezza molto maggiore. |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 16:37
" Sul discorso medio formato non mi è chiaro perché i risultati dovrebbero essere diversi usando La stessa pellicola. Il ma avrà sempre più risoluzione ma a logica avrà esattamente la stessa gamma dinamica e grigi a parità di pellicola e sviluppo. Ma qui non ho nessuna esperienza, vado solo di logica" Ciò che cambia in maniera notevole e la "gamma tonale" cioè la quantità di sfumature e la gradualità delle transizioni; questo accade perché la maggiore dimensione della pellicola consente, a parità di scena, di "spalmare" un maggior numero di sfumature. È la stessa cosa che puoi sperimentare da te in un dipinto: più questo è grande e più sfumature di colore puoi utilizzare nel fare una transizione da un colore a un altro (immagina un cielo al tramonto tanto per stare sul semplice). La differenza in stampa, ad esempio tra un fotogramma 24x36 e un 6x6 è notevole ed è chiaramente visibile anche in stampe di piccole dimensioni. |
| inviato il 21 Aprile 2023 ore 17:06
Salve Alex “Se qualcuno andasse a guardare su www.analogica.it, c'è un utente molto esperto che ha messo a disposizione i suoi test SERI sulle pellicole (grana, curve sensitometriche, tutte sviluppate con D76 1+1 per rendere confrontabili i test, se ha usato altri sviluppi ha pubblicato ANCHE quelli, oltre allo standard). In passato ha aperto dei topic quando è rimasto basito, lui stesso, perché alcune foto che aveva scattato avevano registrato dati per una latitudine di posa da 17 stop, con pellicole bn. Casi rari, ma 12 stop sono alla portata di tutte le negative e sono 2 stop in più rispetto ai 10 stampabili su carta con processo tradizionale” non mi è chiaro cosa vuol dire che una pellicola ha 17 stop di latitudine di posa… Cioè Non riesco ad immaginarlo Per capirci: se apro le luci e le ombre su un file digitale da 14stop mi ritrovo praticamente con un hdr Ma il bello del digitale e che posso “nascondere” gli stop di dettagli che non voglio mostrare. Cioè il file potrebbe registrare 14 o anche 15 stop ma diciamo che tengo le ombre chiuse e le luci bruciate e ho un file “guardabile” che generalmente e attorno 11 stop come dice ansel in un negativo con 17 stop dovrei vedere praticamente in hdr spinto perche non posso "nascondere" niente cioe parliamo di 2alla 17 lumen se non ricordo male ???? cioè che aspetto ha un negativo da 17 stop ? immagino che si parli di pellicole speciali per applicazioni speciali ??? |
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