| inviato il 14 Aprile 2023 ore 13:32
“ Ecco... qui c'è un grande equivoco che una volta per tutte andrebbe chiarito. La pellicola, a differenza dei sensori, non ha una Risoluzione fissa ma anzi variabile in base al contrasto presente sulla scena ripresa. In altre parole se un sensore ha una risoluzione di 30 megapixels, questa risoluzione è sempre la stessa sia se si fotografa una distesa di neve candida illuminata frontalmente dal Sole di mezzogiorno, quindi con un contrasto che al massimo sarà di 2:1, sia fotografando un tratto di jungla rischiarato dalla luce radente di un'alba, o un tramonto tropicale dove si possono avere contrasti luminosi di 125, 250:1 se non anche di più... ed è proprio per questo motivo che il costruttore dichiara quella che è la Risoluzione della propria pellicola a due estremi, ossia 1,6:1, a simulare un contrasto bassissimo, oppure 1000:1, per simularne, al contrario, uno altissimo e pari a 10 stop di differenza fra le linee bianche e quelle nere. A questo punto la differenza, chiaramente, diviene rilevantissima perché una pellicola media, diciamo una 100 asa colore di buona qualità, ha una risoluzione pari a 100 lp/mm alla mira a contrasto 1000:1, ma questa Risoluzione scende a 50 lp/mm quando la misuri su una mira a contrasto 1,6:1. In sostanza, parlando in termini di pixels, 100 lp/mm equivalgono a circa 34 milioni di pixels, quindi una Risoluzione altissima, che però si riduce a solo 1/4 calcolandola a 50 lp/mm, dove a stento arriva a 8,5 milioni di pixels. Da questa enorme variabilità quindi deriva la diversa percezione della Nitidezza REALE data da un supporto di ripresa rispetto all'altro, nel senso che se l'utente è uno di quelli che fotografa sempre "col Sole alle spalle", quindi inquadrando scene che al massimo arrivano a un contrasto di 2 o 3:1, casomai anche con pellicole a dir poco scadenti come le Kodacolor 200 (oggi tanto di moda) che in situazioni del genere arrivano si e no a 40 lp/mm, allora questi vedranno subito la differenza anche con un sensore, scadente, da soli 10 mega perché il digitale si dimostrerà subito superiore, allo stesso modo in cui, al contrario, chi è abituato a fotografare in condizioni di "Buona Luce", ovverosia in presenza di contrasti di ALMENO 16:1, la superiorità dei sensori non l'avverte affatto... perché ancora non c'è! „ Grazie del chiarimento |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 14:30
Purtroppo, cari Michelangelo, Nessunego e Goldrake, la vexata quaestio pellicola vs sensore non è mai stata affrontata in maniera non dico seria ma quantomeno obiettiva, e questo per tutta una serie di motivi che vanno dalla necessità dei costruttori di macchine fotografiche, che avevano tutto l'interesse a fare fuori la pellicola perché così, regalando agli utenti l'impressione di fotografare gratis li avrebbero spinti ad acquistare sempre nuove macchine via via più performanti, e obiettivi sempre più nitidi, fino ad arrivare agli stessi produttori di pellicole i quali, guadagnando NON dalla produzione di pellicola ma dalla produzione della carta da stampa, credevano di avere anch'essi tutto da guadagnare perché gli utenti, a loro erroneo avviso, sentendosi più ricchi perché non spendevano più per le pellicole avrebbero richiesto molte più stampe, calcolo dimostratosi poi del tutto errato visto che i fotografi, lungi dallo stampare di più hanno smesso del tutto di farlo, arrivando al paradosso per il quale chi più aveva premuto nel passaggio da una tecnologia all'altra, ossia KODAK, la quale oltretutto pensava anch'essa di mietere copiose messi grazie ai numerosissimi brevetti che deteneva proprio nel settore digitale, è addirittura fallita... E TANTO MERITAVA! A questo punto è accaduto che chi aveva davvero da guadagnare nel passaggio dall'una all'altra tecnologia, ossia i professionisti, e qui Nessunego non potrà che confermare le mie parole, l'ha fatto subito attratto non tanto dal risparmio economico quanto, in primis dalla possibilità di gestire da sé tutto il processo produttivo e, in secundis, anche da una oggettiva e quasi infinita libertà operativo/creativa che col digitale, per loro, esisteva fin da subito e che produceva, oltretutto, anche un netto guadagno qualitativo. Ovviamente se i professionisti passano da una tecnologia all'altra poi gli amatori, che seguono supinamente le scelte dei professionisti cui guardano come riferimento, inevitabilmente faranno lo stesso. A questo punto le riviste, che dovendo scrivere sull'argomento si rivolgeranno a quegli stessi professionisti cui guardano gli amatori, ne avranno le stesse risposte che indirettamente hanno gli amatori, e ovviamente ne scriveranno divenendo, di fatto, la cassa di risonanza di un fenomeno che a questo punto diverrà globale e come tale arriverà a oggi, dove tutta questa presunta libertà produrrà l'ultimo mostro, ossia il cellulare il quale, letteralmente, fagociterà la comune macchina fotografica portando a compimento quella stessa opera di distruzione che prima ha annichilito i produttori di pellicole, e oggi si mangia anche i produttori di macchine fotografiche. Insomma una TEMPESTA PERFETTA |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 14:36
“ TEMPESTA PERFETTA „ O naturale evoluzione. Anche i produttori di carrozze, quando sono arrivati i primi motori termici, devono aver avuto esperienze simili. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 14:41
È probabile |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 14:46
Interessante la spiegazione. Probabilmente è il motivo per cui fare un paragone in termini di risoluzione con un sensore digitale è un terreno scivoloso e ci sono molte opinioni a riguardo. Andrebbe però sottolineato questo...che il sistema pellicola abbia una risoluzione variabile a seconda della scena, non è certo un plus... Cioè nel complesso ci sono tanti buoni motivi per preferire la flessibilità e la costanza di rendimento dei sensori digitali, sebbene la pellicola in condizioni top possa dire la sua. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:05
Beh, i produttori di carrozze sono diventati carrozzieri. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:34
Uno dei vantaggi del digitale che all'inizio mi ha conquistato (e che di solito non si ricorda) è la possibilità di cambiare ISO ad ogni foto. Cioè, vi ricordate quando mettevi un rullino da 36 da 100iso e quegli ISO ti tenevi fino alla fine? |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:49
Interessante la spiegazione. Probabilmente è il motivo per cui fare un paragone in termini di risoluzione con un sensore digitale è un terreno scivoloso e ci sono molte opinioni a riguardo. Andrebbe però sottolineato questo...che il sistema pellicola abbia una risoluzione variabile a seconda della scena, non è certo un plus... Cioè nel complesso ci sono tanti buoni motivi per preferire la flessibilità e la costanza di rendimento dei sensori digitali, sebbene la pellicola in condizioni top possa dire la sua. ************************ Oddio Simone, dipende dall'angolazione dalla quale osservi la cosa. Perché se è vero che la pellicola ha un rendimento mutevole è anche vero che farla rendere anche meglio del digitale è possibile... basta impegnarsi nel cercare di tirar fuori il meglio che può dare. Allo stesso modo in cui la resa "lineare" del digitale è un vantaggio, si, ma solo in certe condizioni, perché in altre situazioni quei vantaggi non te li da. Alla fine dipende tutto da te... quindi da cosa ci devi fare e da cosa sei capace di fare! Inoltre poi io ho fatto l'esempio di una buona pellicola ma esistono, anzi esistevano, pellicole negative colore sia ottime che eccellenti. Per non parlare del Bianco & Nero dove le risoluzioni di cui ho parlato sono addirittura ridicole! |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:53
24 di più sono troppi |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:59
Uno dei vantaggi del digitale che all'inizio mi ha conquistato (e che di solito non si ricorda) è la possibilità di cambiare ISO ad ogni foto. ********************** Secondo me invece quello è l'ultimo dei vantaggi. Per me prima vengono la possibilità di adattare la Temperatura Colore del sensore a quella della scena che stai riprendendo, poi l'immutabilità della risoluzione al variare della sensibilità e infine il non essere limitato ai soli trentasei fotogrammi. Per me sono questi i veri vantaggi del digitale. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:03
Comunque i vantaggi del digitale, soprattutto in ambito professionale, sono indubbi. È la reale utilità per il semplice fotoamatore che io vedo molto meno. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:06
fotoamatore è libero per definizione... può anche prendere un 600mm f4 per le paperelle sotto casa, così per il gusto del brandeggio. |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:12
Paolo come tanti qui anche io vengo dalla pellicola con una limitata esperienza di sviluppo e stampa casalinga solo bianco e nero. Pero personalmente non tornerei mai all'analogico per una questione di tempi e costi. Rimpiango quel periodo pero non tornerei indietro. Detto questo ammiro e apprezzo chi continua quel filone. Per tornare al post di quanti mpx abbiamo bisogno la risposta non esiste perché è legata al piacere che si ricava da certe features. A me i miei 21mpx bastano e avanzano.... Fossero cm meglio ancora |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:13
Paolo uno dei vantaggi non da poco è la postproduzione.... Va saputa fare ma non ha limiti o quasi se non il "buongusto" |
| inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:24
Caro PaoloMcmix, parole sante, ma venti e passa anni fa in quanti dicevamo certe cose? Spesso i difensori della pellicola erano additati alla sacra rota digitale, non si voleva ammettere che una Tecknical Pan sviluppata in tecknidol era meglio non solo degli scarsi sensori dell' epoca, ma anche di quelli che sarebbero venuti a ruota. Chi si ricorda della Kodak ektacolor 25 ISO? Negativa a colori spettacolare? Personalmente non torno indietro, ma credo che ultimamente la dinamica e la definizione di molti sensori, aiutata purtroppo da programmi di PP esagerati e usati molte volte male, abbiamo portato, a volte, la fotografia in un mondo poco reale, quasi artificiale e diversa da quello che l' occhio ha visto al momento dello scatto. Adoro il digitale ma mi pongo dei limiti. Questa è la mia umile opinione di fotografo scarso. |
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