RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

La psicologia della foto


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » La psicologia della foto





avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 19:33

Il primo problema che si pone è vincere la naturale diffidenza, spiegare il motivo per cui uno chiede ad un perfetto estraneo di ritirarlo fotograficamente, il secondo è chiarire che fine faranno le sue immagini.
È fisiologico in tutto ciò che molti oppongano un rifiuto. Davanti a ciò è chiaro che non vale la pena insistere e che è giusto rispettare il volere senza pensare di scattare ritratti candid con sotterfugi. Anche come filosofia il ritratto di estranei per strada è cosa diversa dal ritratto candid.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 20:01

E poi quale fotografo con un minimo di intelletto , criticherebbe culture diverse ?

... con un minimo di intelletto Eeeek!!!
Attento, così tu dai del decerebrato a chi "osa" esprimere una critica, per giunta ad affermazioni (l'esistenza dei chakra; un fantomatico "potere creativo innato" che sarebbe attivato dall'energia del sole e dai colori della natura) impossibili da dimostrare.
Insomma, cadi proprio in quell'atteggiamento discriminatorio di cui accusi gli altri.
A me, poi, crea sempre una profonda inquietudine l'idea che una cultura (in primis quella in cui sono inserito) non possa essere criticata in qualche sua affermazione, sia perché la critica è il motore del dialogo, sia perché storicamente questo atteggiamento è sempre stato l'anticamera del successivo passo verso il fanatismo.
Comunque, dato che sono sempre più convinto che i tuoi atteggiamenti diano ragione a chi ha più volte sostenuto che tu vuoi sentire solo ciò che ti fa comodo, chiudo qui la mia partecipazione a questo 3d; buon proseguimento.

user213929
avatar
inviato il 16 Aprile 2023 ore 20:08

Ok.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 22:24

E poi quale fotografo con un minimo di intelletto , criticherebbe culture diverse ?

Non è proprio così e su questo concordo con Daniele Ferrari. Ci sono pratiche di culture diverse che sono ampiamente discutibili come l'infibulazione, le spose bambine, i matrimoni combinati... ed altre pratiche che comportano la violazione dei diritti degli esseri umani.
Non parliamo poi della pena di morte presente in alcuni Stati.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 23:09

Scusa Arless, sei un terapeuta in che senso?

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 23:15

Sinceramente non capisco il perché un thread così interessante nel suo spunto iniziale stia andando alla deriva debordando verso tematiche religiose ed altri credo. Io sono uno spettatore che legge chi ha più esperienza e cultura fotografica di me e dai vari spunti imparo qualcosa::non si potrebbe rientrare in topic parlando di fotografia di ritratto e psicologia della foto?

Vivo in un paese dove ci si conosce un po' tutti e fra gli abitanti ci sono personaggi, molto in là con gli anni, che rappresentano pezzi di storia di questo posto, alcuni continuano a fare il mestiere che hanno sempre svolto sin da bambini, e mi piacerebbe ritrarli per lasciare una testimonianza di quello che sono stati per questo posto, per tessere un filo che possa legare l'oggi con ieri ed il domani ma per farlo dovrei acquisire tecnica per ritrarli al meglio nel loro ambiente e tecnica per approcciarli in modo da far sentire sia loro che me al proprio agio, per questo ho ritenuto interessante questo thread e penso sia un peccato farlo deviare verso altre argomentazioni.

Ho dato il mio punto di vista.

avatarjunior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 19:04

argomento difficile da trattare, merita un agrande approfondimento, se voi pensate che ce chi studia la risposta emotiva degli esseri umani rispetto alle immagini, colori, forma e lu, siamo degli esseri sensibili, solo che non ci ascoltiamo abbastanza, basta esseri presenti quando facciamo una foto e possiamo viverla questa esperienza, se smettessimo di crecare la foto perfetta e ci lasciassimo andare sensa l'ansia da prestazione, potremmo scorgere così tanta bellezza sia dentro e fuori di noi che ne potremmo restare stupefatti. Intorno e dentro di noi ci sta cosi tanta vita, provate a fermarmi mentre fate una foto ad un leone, tigre, un acquila ecc. invece di cercare la foto perfetta provate ad ascoltarvi mentre la fate, provate ad ascoltare l'animale, la pianta e quant'altro, l'esperienza potrebbe risultare fuori dagli schemi imposti dal sistema. buona esperienza a tutti

user213929
avatar
inviato il 17 Aprile 2023 ore 19:20

concordo a pieno

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 19:25

Intorno e dentro di noi ci sta cosi tanta vita, provate a fermarmi mentre fate una foto ad un leone, tigre, un acquila ecc. invece di cercare la foto perfetta provate ad ascoltarvi mentre la fate, provate ad ascoltare l'animale, la pianta e quant'altro, l'esperienza potrebbe risultare fuori dagli schemi imposti dal sistema. buona esperienza a tutti


Faccio però sommessamente notare che questo si può (e si deve) fare solo se la tecnica (perlomeno quella di base) è stata assimilata piuttosto bene. In caso contrario assisteremo al solito diluvio di immagini stereotipate e poverelle, che anche se saranno state scattate con tanto sentimento sempre stereotipate e poverelle resteranno...

avatarjunior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 21:22

La conoscenza di se ti eleva in ogni situazione, all'ora si apprendere una sagezza invisibile ma visibile a coloro che aprono il proprio cuore alla grande bellezza, questo non sarà mai lo strumento o una tecnica che può dartela, ma la presenza che metti in quello che vivi in quel momento

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 22:32

Ceramente, ma se non cammina sulle gambe di un minimo di tecnica ben digerita tutta conoscenza di sé che si può avere invece di elevarti in ogni situazione non ti porta da nessuna parte, in fotografia e non solo.
L'empito viscerale da solo, senza supporto di intelligenza, esperienza e tecnica invece che alle porte del cosmo al massimo ti conduce alla porta del cesso.

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 22:40

...se smettessimo di crecare la foto perfetta e ci lasciassimo andare sensa l'ansia da prestazione, potremmo scorgere così tanta bellezza sia dentro e fuori di noi che ne potremmo restare stupefatti. Intorno e dentro di noi ci sta cosi tanta vita, provate a fermarmi mentre fate una foto ad un leone, tigre, un acquila ecc. invece di cercare la foto perfetta provate ad ascoltarvi mentre la fate, provate ad ascoltare l'animale, la pianta e quant'altro, l'esperienza potrebbe risultare fuori dagli schemi imposti dal sistema. buona esperienza a tutti

La perfezione non esiste e tuttavia si cerca di fare il meglio possibile. ;-)
Mai avuto ansia da prestazione, eppure cerco e voglio fare buone foto. Ma il punto è un altro, ipotizzo. Perché si fotografa?
Chi lo fa per lavoro ha necessità di vendere il prodotto e quindi deve fare buone foto e vendibili.
Chi lo fa per portarsi a casa ricordi può scattare foto se vuole e gliene fregherà il giusto se la foto sarà buona o meno.
Chi lo fa per comunicare cercherà di comunicare le proprie idee, emozioni, il proprio modo di raccontare e di esprimersi...in maniera tale da farlo al meglio. Che sia per piacere, per denaro od altro motivo è un altro discorso.

Sì, esiste la questione, forse un po' romantica, del fermarsi e godersi la scena ("certe volte non scatto" cit.), ma c'è anche chi vuole scattare ed immortalare la scena consapevole che ce la si può godere prima, dopo e durante lo scatto. Senza tecnica e senza conoscenza non sarai in grado di comunicare agli altri la scena vista e per come l'hai sentita dentro te stesso/a, in più con il tempo i ricordi possono diminuire d'intesità ed una foto bene fatta aiuta anche a ripristinare le emozioni.

La conoscenza di se ti eleva in ogni situazione, all'ora si apprendere una sagezza invisibile ma visibile a coloro che aprono il proprio cuore alla grande bellezza, questo non sarà mai lo strumento o una tecnica che può dartela, ma la presenza che metti in quello che vivi in quel momento

Pensa ai quadri, alcuni dipinti ti aprono il cuore alle emozioni. E ciò vale anche per la fotografia.
La tecnica ci vuole, altrimenti gli autori non sarebbero stati in grado di comunicarti le emozioni, le sensazioni e tutto quello che ti volevano mostrare e comunicare.

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 22:44

Che sia pittura, fotografia, musica, scultura... senza un minimo di tecnica non si va da nessuna parte ed al tempo stesso non basta da sola la tecnica.

user213929
avatar
inviato il 17 Aprile 2023 ore 23:04

Polemica effimera , certe cose sono implicite .

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2023 ore 23:28

Polemica effimera, certe cose sono implicite.

Nessuna polemica. ;-)
Di fatto se non sai come comunicare quello che provi, ciò rimarra qualcosa di unicamente personale. Così rimarrà personale se aprirai il tuo cuore, ma rimarrai solo nella fase di "apertura", senza passare alla comprensione ed alla comunicazione.

Ora seppur è vero che l'ansia da prestazione può guastare il momento presente che una persona si sta godendo, è altrettanto vero che se ci si vuole godere quale momento appieno non dovrai portarti dietro la macchina fotografica, perché ti verrà voglia di fotografare. Ma quel punto sorge una domanda "Perché hai iniziato a fotografare?".
Chi documenta o comunica con la fotografia o con altri mezzi, non sarà totalmente assorto dalla scena da dimenticarsi di rappresentarla o scegliere di non farlo. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, come si suol dire. Quindi in un certo senso un minimo di "ansia positiva" nel riprendere al meglio un soggetto od una scena sarà sempre legato allo scatto in sé come qualcosa di inscindibile.
E' sì qualcosa di implicito, ma non sempre e non tutti ne hanno la consapevolezza. Anche se ansia non è il temine adatto, meglio, forse, "stimolo".

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me