| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 8:59
“ @Skylab59 I "vecchi" hanno già dato... MrGreen I "giovani", o quelli che non hanno dato abbastanza, sono stufi di passare la loro vita davanti ad un monitor Eeeek!!!;-) In effetti per coloro che hanno passato serate e serate in camera oscura per produrre in definitiva poche foto non sembra vero poter vedere uscire dalla stampante bellissime foto in BN e a colori senza troppa fatica. Un vero miracolo CoolCoolCool „ I "giovani" a volte si avvicinano alle vecchie tecniche più per noia della "pappa pronta" a voler dimostrare di saper cucinare, che per una scelta dalle basi almeno un pò radicate nella ricerca di un modo espressivo "altro". Quando si accorgono che una volta ripreso il menù del ristorante serve meno tempo per digerirlo che per condividerlo, mollano tutto. |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 9:23
Ah ah, forse è vero... io sono un "diversamente giovane" che fa esattamente quello che dici tu Poi però ogni tanto mi chiudo in cantina |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 10:54
“ @Skylab59 Poi però ogni tanto mi chiudo in cantina ;-) „ Barolo o D-Warm (sviluppo a tono caldo)? |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 14:12
A parte gli scherzi credo che quello della condivisione a breve termine sia uno dei motivi del successo avuto dal digitale. Usanza che va diffondendosi anche tra i "pellicolari" che tendono a postare scansioni del negativo piuttosto che delle stampe finite, ottimizzando tempi e costi. Devo ammettere di esser tentato anch'io da questo modo "light" di procedere dal momento che non sempre ( 40si e 60no) riesco ad ottenere scansioni da stampa che rendano merito alla stessa, quindi ciofega per ciofega meglio risparmiare tempo e "schei". |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 16:21
Penso che se lo scopo dell'operazione è quello di sviluppare e stampare in analogico in camera oscura, allora per la semplice condivisione online il metodo più semplice e sbrigativo è quello di rifotografare la stampa con una digitale e calibrare il file in modo che esca a monitor il più possibile simile alla stampa d'origine. Qui un mio esempio fatto veramente in velocità... non ho nemmeno tolto la foto dall'album (si vedono ancora gli angolini di plastica). Si può fare di meglio |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 16:43
io ho iniziato a pellicola (poco e senza sviluppare o camera oscura), comprato digitale, accumulato anni di roba mai aperta e smaronamenti eterni nel sistemare le poche cose che mi andavano, ora la digitale la tengo solo per le ferie (non tutte) sennò vengo ucciso e mi diverto molto ma molto più in camera oscura che nel resto delle cose. I provini a contatto sono una rottura di balle, certo, come pure lo sviluppo: è roba meccanica e sempre identica a sé stessa. Però sempre meglio che star lì a ritoccare l'ennesima curva o scegliere tra una raffica di sei foto identiche. |
| inviato il 28 Febbraio 2023 ore 18:46
“ @Skylab59 Penso che se lo scopo dell'operazione è quello di sviluppare e stampare in analogico in camera oscura, allora per la semplice condivisione online il metodo più semplice e sbrigativo è quello di rifotografare la stampa con una digitale e calibrare il file in modo che esca a monitor il più possibile simile alla stampa d'origine. Qui un mio esempio fatto veramente in velocità... non ho nemmeno tolto la foto dall'album (si vedono ancora gli angolini di plastica). Si può fare di meglio ;-) „ Certo che lo scopo è quello, ma mentre fino a qualche anno fa era l'unico modo di fruizione dell'immagine ora qualcosa è cambiato in termini di possibilità d'utilizzo della stessa. All'inizio rifotografavo le stampe ma ho sempre avuto difficoltà con i riflessi (uso carta semilucida) e anche di uniformità di illuminazione, al che ho optato per la scansione che però abbisognerebbe di strumenti più performanti e costosi di quelli amatoriali in mio possesso e, a questo punto, forse il giochino della condivisione digitale non pagherebbe le spese. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 0:03
“ Per @Skylab59 „ Ho ri provato a ri fotografare una stampa e non mi sembra venuta male.
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| inviato il 02 Marzo 2023 ore 6:10
Ettore non me ne frega niente di come sia venuta questa pseudo scansione, la fotografia però è molto bella... e alla fine solo questo conta. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 8:12
Ettore, sul telefonino si vede bene. Quanto corrisponda alla stampa lo puoi valutare solo tu. È chiaro che se si utilizza una camera più performante i risultati migliorano ancora (meno rumore e migliore gamma di grigi). Ovviamente per te la priorità sta nella stampa su carta. Per la condivisione non ti vale la pena spenderci troppo tempo e soldi. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 8:55
“ @Skylab59 Ovviamente per te la priorità sta nella stampa su carta. Per la condivisione non ti vale la pena spenderci troppo tempo e soldi. „ Questo è, trovare un modo semplice, rapido, economico per effettuare i passaggi non essenziali. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:06
Scusate...non ho capito. Rifotografate le stampe con un apparecchio digitale? Ai tempi avevo provato questa soluzione, ma non ho mai ottenuto risultati migliori di quelli dello scanner Epson V500 (che ho sempre usato anche per provinare il 35 mm e il 6x6) |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:10
Ho paura che abbiamo fatto scappare Francesca, comunque... |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:16
@Rustyman Nel tempo ho fatto diverse prove. Ho uno scanner piano Epson Perfection 4490 photo, piuttosto vecchiotto. La scansione delle negative 24x36 mm viene piuttosto spappolata. Rifotografando invece una stampa ben fatta, il risultato è migliore. Più aumenta il formato della negativa, migliore risulta la scansione. Tutto ciò sempre nell'ottica della condivisione online. Lo scorso anno ho realizzato un fotolibro partendo da scansioni di negative 24x36 mm (stesso scanner). E' venuto passabile... giusto giusto Non avevo però stampe all'altezza. Queste alcune delle foto. |
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