user204233 | inviato il 20 Febbraio 2023 ore 8:35
“ oggi siamo subissati di foto di alta e altissima qualità da tutte le parti E difficile fare foto che spicchino. Anzi difficilissimo. Farne una serie ottima su un soggetto ancora più difficile „ Vero... “ Li si può poi condividere con amici e parenti. Un bel aperitivo e ti porti i fotolibri o appendi 10 foto al bar se vuoi condividere „ Mah... credo ci siano modalità più consone. Instagram resterà sempre una mezza cacata capace di generare modalità di comportamento compulsive, ma se l'alternativa è l'esposizione di fotografie e fotolibri al bar, me ne rimango su Instagram. “ Altrimenti ci sono i circoli fotografici o le sale comunali „ Difatti, l'idea è di iscriversi a qualche corso... per le sale comunali, direi che dipende un po' da dove si abita, a me i canali istituzionali non piacciono, in ogni caso. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 9:00
“ Altrimenti ci sono i circoli fotografici „ Oggi nei circoli fotografici si usa molto l'audiovisivo, la stampa ha sempre più un ruolo minore, purtroppo. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 9:37
“ Mah... credo ci siano modalità più consone. Instagram resterà sempre una mezza cacata capace di generare modalità di comportamento compulsive, ma se l'alternativa è l'esposizione di fotografie e fotolibri al bar, me ne rimango su Instagram. ” I luoghi sono tanti dove puoi esporre quasi gratuitamente o gratuitamente Con i miei amici/parenti ci prendiamo una sala ci facciamo aperitivo e se qualcuno a voglia di guarda le foto Ci sono anche sale comunali/parrocchiali gratuite Fai involantini Invita su Facebook e Instagram Porta prosecco Ed esponi Se riesci organizzati con più fotoamatori così sarà ancora più interessante Anzi raccomando soprattutto di organizzarsi tra fotoamatori Sia per avere più pubblico che per condividere eventuali costi Consiglio: fai qualche copia della monografia della mostra da vendere. (Un mini libricino con foto e biografie fotoamatori data e luogo e anche qualche parola sui progetti) Questa per me è importantissima: servirà a te come ricordo e in più le puoi vendere per coprire costi |
user204233 | inviato il 20 Febbraio 2023 ore 9:41
Ma a me stai dicendo? Temo ti sia sfuggito qualcosa, in generale, eh... aldilà del topic. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 9:58
Ps Non considero i social perché le mie foto sono pensate per essere stampate La foto mordi e fuggi da social che strappa qualche like e viene dimenticata in 3 nano secondi… la invidio a volte ma non fa per me |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 9:59
“Ma a me stai dicendo? Temo ti sia sfuggito qualcosa, in generale, eh... aldilà del topic.” Condivido i miei pensieri con tutti Il tuo era un buono spunto di partenza |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 14:56
Ma io penso che questa foga di stampare lenzuoli sia poi soltanto una moda... Se vuoi i lenzuoli senza dover forzatamente stampare basta fare come me: si proiettano diapositive. E con l'ottica giusta un 50X lo proietti pure in un ambiente relativamente piccolo! |
user204233 | inviato il 20 Febbraio 2023 ore 15:26
“ La foto mordi e fuggi da social che strappa qualche like e viene dimenticata in 3 nano secondi… „ Se si condivide qualcosa online bisogna caricare un file pensato per la condivisione... ad esempio, io caricavo su Flickr, ma anche qui per il poco che ho messo, file che poi dovevo stampare, il bordo bianco esterno all'immagine vera era pensato per la stampa e non per la condivisione online, questo era un errore. A chi ti segue però, o a chi vede la foto, poco gliene importa, quello vede e quello giudica. Giustamente. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 15:45
mi permetto di fare un osservazione : Aspettate sempre almeno 1 mese prima di esporre. Se guardo certe foto che ho caricato online una ventina di anni fa c'è da vergognarsi ( le ho cancellate per fortuna ). Per cui la ricetta è sempre la stessa : fare foto , scartarne tante , post produrre in modo intelligente poche ( solo se si sa postrodurre ) , scartarne ancora qualcuna , chiedere una parere finale a un amico fotografo ( bravo : escludete quello che vi dice #moltobelle) di cui fidate , e a questo punto quando sarete sicuri stampate ( possibilmente in laboratori con i fiocchi ) e condividete in poche e selezionati siti social. Less is more , diceva un architetto. |
user204233 | inviato il 20 Febbraio 2023 ore 15:55
Il ragionamento sarebbe corretto, per quanto riguarda la condivisione online, se esistesse un'app di fotografia o un sito di riferimento per la fotografia, al momento non mi risulta ci sia in giro niente di degno di nota. Nella sezione esplora di Flickr appaiono foto di videogiochi, per dire... e Flickr probabilmente è l'unico in giro che ancora si salva. Il resto lascia il tempo che trova. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 16:11
Le foto stampate in piccola dimensione oltre ad evidenziare eventuali carenze compositive servono egregiamente a valutare una sequenza per fotolibri. Concordo sul fatto che le foto debbano decantare. Prima decantano sull'hard disk poi decantano una volta stampate. 1) Non ho capito bene come avviene la realizzazione dei libri rilegati spiralati di Last nel caso di foto in formato importante quali A3 o A3+ e poi mi interessa consiglio per capire che carta usate per separare i fogli stampati e se è necessaria (anche io mi unisco alla richiesta di potere vedere un esempio degli album di Last). 2) Altra questione: se incollate le foto su album tipo moleskine o altri, quale tipo di collante o scotch usate? Siamo preoccupati dal tipo di carta e dagli inchiostri che debbano essere di qualità Archival, Acid Free, senza OBA, e poi usiamo scotch e colle qualsiasi su carte qualsiasi? Quanto dura poi l'effetto collante? La carta qualsiasi può deteriorare la stampa e glibinchiostri sulla carta Archival? 3) Altra osservazione: incollare su carta nera che funge da passpartout può fare risaltare la stampa, ma ciò avviene sempre? Faccio esempio, se stampo su carte matt dove la densità massima dei neri non è mai eccezionale, mettere un passpartout nero, se è nero nero, per contrasto poi non farà sembrare ancora più 'slavate' la stampe du carta matt soprattutto quelle in B/N? |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 16:19
Andrea , ho postato all'inizio discussione (pagina 1) la foto dell'album moleskine in formato A3 che utilizzo : non è "spiralato ". E ' un album da pittura con fogli da 200mg la colla che uso è quella a nastro
 La carta del foglio non si deteriora e nemmeno la stampa non uso separatori delle stampe : dopo dieci e piu' anni nessun deterioramento anche se sono una contro l'altra. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 16:44
Ho usato anche io la colla indicata da LASTPRINCE e mi sembra vada bene. Ho usato anche una colla presa dal solito Fotomatica Treviso. Spesso, poi, mi piace stampare su album in formato leggermente superiore all'A4 e lasciare un bordo bianco sulla foto; dietro quel bordo spesso uso uno scotch biadesivo ( in modo che lo scotch non sia in contatto diretto col retro della foto...non si sa mai!) Ma non ho mai avuto problemi: ho foto incollate da oltre 15 anni e sono ancora lì e non traspare la colla sulla foto. D'altra parte le foto non è che debbano essere eterne, visto che io non lo sono...eterno! E nemmeno la mia fama! I separatori dei miei album sono fatti di carta pergamino un classico: aiutano a sentirsi più tranquilli evitsndo che le stampe, messe a contatto le une con le altre, possano rovinarsi o fare pieghe. Un pensiero un po' ossessivo, ma gli album ce le hanno e mi sta bene così Il bordo bianco a volte mi serve anche a non mettere in paragone il nero fotografico col nero dell'album, ma non lo metto sempre. Però non mi piacciono per niente le stampe matt. In ogni caso, meglio provare. Sempre bene che le foto decantino, sia per la post che soprattutto per la stampa : le mie, tanto che decantano che a volte invecchiano! Però, con la la stampa non è infrequente che, a distanza di tempo la si cambi, realuzzandone un'altra che ci soddisfa maggiormente |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 17:05
Io in casa ho un po' di tutto, provini, stampine 10x15 stampe A4, A2 e anche più grandi. Io penso che il formato della stampa debba essere definito già al momento dello scatto, lavorando per progetti. Mi trovo bene anche con blurb e ho fatto ultimamente dei fotolibri dei miei progetti. Questo aiuta molto per vari aspetti come ad esempio nella: selezione dele foto, nella crfeazione del racconto, nell'impaginazione. Mi piace la qualità, last but not least il libro è uno strumento molto semplice da fruire anche per i non appassionati. Ci sono un sacco di dimensioni e formati disponibili. Le stampe A4 o più piccole sono in scatole, quelle più grandi in contenitori dentro a degli armadi. Purtroppo le stampe grandi sono veramente ingestibili in una casa di normale dimensioni. Se poi si considera il costo di ogni stampa, che poi verrà relegata nell'armadio... è difficile spiegarlo ai famigliari. Magari O.T. ma credo interessante, un lavoro che ha come finalità una esposizione, non può essere trasferito in un libro e viceversa, a parer mio. Un portfolio magari funziona, un libro, che non sia una monografia, invece deve avere delle caratteristiche narrative di un certo tipo per funzionare. |
user204233 | inviato il 20 Febbraio 2023 ore 21:28
Nel titolo del topic ho inserito un richiamo alla condivisione online di fotografie... speriamo arrivi almeno qualche intervento anche su quello, magari sulla falsariga di tutti che sono già arrivati in merito alla stampa, alla conservazione ed all'esposizione di immagini. |
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