| inviato il 14 Gennaio 2023 ore 22:47
Vi racconto una storia vera. Mio padre faceva il perito merceologico e, a quei tempi, usava una Minolta semiautomatica, non ricordo il modello ma forse la X300. Ad un certo punto si fece cogliere dal consumismo e comprò la XGM che definiva di livello superiore. Tanto al punto da stoccarla nel cassetto, insieme al suo Rokkor cinquantino 1.7 Mi diceva che la voleva usare solo per occasioni speciali, ma là rimase per veramente tanti, troppi anni. Quando mio padre lasciò per sempre quella casa, l'appartamento restò in quelle condizioni per quasi due anni e, malauguratamente fu occupato da un manipolo di malviventi magrebini che lo vandalizzarono. Ovviamente, tra le cose sottratte, per lo meno risparmiate dal vandalismo puro a cui invece avevano dato corso per altri oggetti della casa, c'era la XGM. Ecco, io credo che anche gli oggetti abbiano un destino e quello di quella XGM era di finire chissà dove |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 8:37
Grande macchina la XGM la cambiai solo per passare alle X 700. |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 9:38
@Marmor che storia triste, e quanta rabbia che mi è venuta (più per la casa che per la xgm, devo ammettere) Ma tra x300, xgm e x700 cosa cambia? |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 10:13
La X700 può andare anche in "program" ma mi sa che ci vogliono gli obiettivi MD con il blocco "tutto chiuso" |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 10:35
Ah, pensavo che anche la x700 avesse, come unico semi-automatismo, la modalità a priorità di diaframma. Che in realtà è quella che uso più spesso in digitale, confesso che rarissimamente scatto in manuale... |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 11:43
Si, ci vuole ovviamente il blocco a tutta chiusura degli MD che erano chiamati così probabilmente per " minimum diafragm". A proposito, molti di voi sapranno che il termine Rokkor deriva dal Monte Rokko che era vicino alla fabbrica Minolta . Un po' come in Asahi il nome degli obbiettivi Pentax è Takumar in onore di un pittore Takuma che era fratello del fondatore della AOCo, Asahi Optical Company |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 11:53
"Ma... e la "P" verde non l'hai vista sulla ghiera dei tempi? MrGreenMrGreenMrGreen" Io non ho la x700, ho la x300. Ok che sono distratto, ma non così tanto! |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 12:16
Ah... pensavo avessi entrambe... ok, scusa... Forse dovrei fare una precisazione riguardo a quello che ho scritto prima... è molto probabile che il Program della X700 funzioni anche se la levetta di blocco non c'è (non tutte le ottiche ce l'hanno)... dovrebbe essere sufficiente chiudere completamente l'obiettivo a f/16 o f/22 (che non a caso spesso sono colorati di verde) |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 12:35
LORENZO: Dovrebbe essere come dici se si tratta di obbiettivi MD ( minimum diafragm) e non i precedenti MC ( meter coupled).L'importante, da quanto so , che per la priorità di tempi e per la P l'obbiettivo sia messo al diaframma minimo, che comunica con la reflex. Però credo che anche se non inserisci il diaframma minimo, la macchina funziona anche lo stesso in automatismo ma solo per i diaframmi compresi tra la massima apertura e quello impostato |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 12:41
Cioè, se imposti f/8 e l'apertura massima e f/2 8, dovrebbe funzionare da 2,8 fino a 8. Dico dovrebbe perché io le Minolta le colleziono e non le uso( ne ho 9, le due della serie SR degli anni '60 e le sette SRt101 e 101b, SRt303 e 303b, SRt 100, 100b e 100x) ma sono reflex degli anni dal 1966 al 1975 e quindi non automatiche. L'attacco MD è del '77. |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 15:49
"Ah... pensavo avessi entrambe... ok, scusa..." Ma figurati, tranquillo! Di manual focus ho solo la x300s e la SRT101 Poi aggiungo che non sapevo molto delle differenze tra MC e MD e, soprattutto, del funzionamento di queste ultime, e di questa "primitiva" modalità automatica. Molto interessante! |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 16:03
Le differenze tra MC e MD sono ovviamente figlie della loro epoca. Gli MC sono nati nel 1966 per la necessità della prima SRt 101 ( che hai tu come me, bellissima)di lavorare a tutta apertura. Si chiamavano MC come meter coupled. Attraverso camme meccaniche trasmettevano al corpo macchina e all'esposimetro ( di qui meter) informazioni circa la massima apertura e permettevano il lavoro del simulatore di diaframma. Gli MD del 1977 servivano anche a sostenere certi automatismi. Ne nacquero diverse generazioni differenziate sia dall'estetica che da altri fattori come i rivestimenti superficiali delle lenti. Prima degli MC ci furono gli SR ( o preMC)nati nel 1958 per le reflex della serie SR che iniziò con la SR2 di quell'anno. Minolta era molto attiva in quegli anni con interessanti soluzioni: ad esempio, una tra le prime a inserire l'esposizione TTL a tutta apertura. Da dire che con la SRt 101 del 1966, Minolta inserì anche l'esposimetro CLC ( contrasto light compensator), un sistema antesignano del Matrix, grazie a ben 2 cellule CdS posizionate con angolazioni diverse in modo da valutare anche le ombre e ottimizzare la media esposizione |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 16:09
Leonardo: a proposito, la tua SRt è la prima del '66, o la 101b rinnovata nel 1975? |
| inviato il 15 Gennaio 2023 ore 16:36
Una bella bestia era anche la Xm o meglio ancora la Xm motor…un mostro |
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