| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:44
Allora parliamo di sfocato. Com'è questo?
 Naturalmente la domanda è rivolta a tutti i partecipanti, editore compreso. È la prima volta che ho applicato un sistema complesso di sfocatura, che utilizza " campo sfoca" anziche "controllo sfocatura" o "sfocatura con lente" che usavo prima. In effetti la foto è rinata, lo sfocato del 200-600 presenta sdoppiamento di steli e fili d'erba, in alcuni casi è proprio inguardabile. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:53
"In effetti Alessandro oggi produrre un 600 4 non ha molto senso..." A pellicola, scattare a 800 ASA era il limite vero per il B&N, mentre per il colore le diapositive si fermavano a 100 ASA, il negativo colore a 200 ASA. Oggi a 5000 ISO si fanno foto buone per il web ed anche per stampe non troppo grandi: sul colore ci sono, in pratica, 6 stop di differenza tra digitale e pellicola diapositiva, 5 su pellicola colore. Salvo casi eccezionali, per uso amatoriale , ma che te ne fai di un trabiccolo pesantissimo e costosissimo con le fotocamere digitali di oggi? Se io con la fotografia ci dovessi fare il pane, tipo foto sportiva, etc, per uso professionale vero, dove con una sola foto ci puoi fare un sacco di soldi, mi comprerei un bel trombone luminoso, pesi e costi quello che pesa e costa, quando la roba ci vuole, ci vuole. Ma in foto naturalistica amatoriale, essendoci gli zoom 150 - 600 F 5,6 molto buoni come AF ed immagine nel centro, io il trombone lo vedo inutile, troppo pesante e troppo costoso. Poi i propri soldi, ovviamente, uno se li spende come vuole, io mi sono comprato un 25 F 1,4 che è largo, è peso e costa come un 70 - 200 F 2,8 di quelli veramente buoni, blasonati. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:56
Li è buono..non sempre si riesce a fare un intervento efficace e soprattutto certe aperture permettono tipologie di sfocato irriproducibili in post... Situazione come arbusteti ad esempio,che presentano tanti elementi di disturbo, sono il pane del 600 f4.. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:57
“ In effetti Alessandro oggi produrre un 600 4 non ha molto senso. È l'ultimo retaggio dell'analogico. Lì faceva un'enorme differenza. „ Mi sembra una estremizzazione forzata per giustificare le proprie necessita'/credenze (popolari) non tenendo conto del globale che e' la fotografia dove servono millimetri. Credo che finche' non vedremo "solo" zoom nelle mani del 99% del parco umano fotografante, con certezza non potremo affermare queste tesi. Ci sono limiti di luce, in cui un F4 come un F2.8 costante, se serve res. da utilizzare in stampa, pensare anche solo a fotografia in palazzetti dove addirittura i 200 F2 sono la manna, sono imprescindibili. Un 840mm a F5.6, non e' la stessa cosa di un 840mm f9/10, nemmeno se il secondo, verra' utilzzato sui 24mpx odierni, che guadagnano uno stop di luce su' sensibilita' fotocamera. Mi ripeto ancora (da altro post), il 200-600mm (con conseguente risposta 100-500mm in casa Canon), e' stato creato per erodere il mercato delle due big, su di un genere che tira parecchio a livello worldwide, (la naturalistica amatoriale, il livello amatoriale e' quello che tiene in piedi il mondo fotografico a livello attrezzaturstico, oggi) il cavallo di troia insomma, che ha spaccato il mercato, potevano solo fare quello in un mercato ormai consolidato, ad oggi, e lo hanno fatto, magari anche in perdita sui ricavi, ma il tempo gli ha dato ragione. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:01
No so terminati i soldi “Com'è questo? ” Sarò' sincero mi conosci, non mi piace l'effetto sfocato e si vede che è una PP un po rimediata |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:20
Hai guardato l'hd Antonio? Confermi? |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:27
Si, lo sfocato ha un salto troppo netto, l'occhio si aspetta una progressione |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:33
Ok ho regolato male la progressione. Ho ecceduto. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:34
Secondo me non è così male, devi proprio guardare nel merito per trovare fastidio....il problema è che per come fotografo io interventi del genere non si possono quasi mai fare...devo affidarmi allo sfocato ottico e stop... |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:39
Il fatto dei cespugli in effetti è molto più spinoso, qui la progressione è un po' un disastro....
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| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:40
Troppo brusco ,a mio parere, il passaggio tra zone a fuoco e fuori fuoco Claudio Concordo con Leone Giuliano se i costi di questi supertele fossero più avvicinabili diciamo 7-8000 euro ce l avremmo tutti o quasi . Per il resto la differenza nella resa d una fotografia si vede eccome , microcontrasto superiore sfocati sempre superiori effetto ottico tridimensionale conseguentemente più avvertibile , il vero ed unico problema che ormai fa storcere il naso a molti sono i pesi e le dimensioni , un ottica che supera i 2kg comincia ad essere più impegnativa per l uso amatoriale in questo senso il 400 f 4,5 di Nikon va nella giusta direzione , offre anche una gran nitidezza, dalle prime foto che vedo sembra tenere parecchio di più rispetto ad uno zoom moltiplicato, spero l esempio venga seguito |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:48
Una volta 500/600/700/800 erano esclusivamente possibili con un fisso f/2.8 o f/4 da moltiplicare o duplicare (o con i catadiottrici manuali). Oppure un ben più economico 400 da croppare. Poi arrivarono i primo 150-600, poi il 200-500 Sony, il 100-500 Canon, i 600 e 800 f/11 Canon. Non dimentichiamoci che con il passaggio a mirrrorless si è superato il limite tecnologico della messa a fuoco a f/8, così se io volessi, ad esempio, moltiplicare o duplicare un 100-400 f/5.6 a 400mm otterrei un 560mm f/8 o un 800mm f/11 mantenendo non solo la messa a fuoco ma una BUONA messa a fuoco con un peso inferiore ai 2kg, discreta qualità e ottima stabilizzazione. Ultimo aspetto la qualità ad alti ISO delle moderne fotocamere che tollerano anche diaframmi così chiusi, cosa che 10 anni fa o più non era immaginabile. Fatta questa premessa è possibile rispondere alla domanda “ È terminata l'era dei supertele in naturalistica? „ No, assolutamente. Piuttosto direi che è terminata l'era dell'esclusività dei supertele luminosi, grandi e pesanti in naturalistica per via della naturale concorrenza di ottiche più economiche, buie, leggere e versatili. Gli amatori che preferiranno lo sfocato di un 300 f/2.8 o un 500 f/4 ci saranno sempre ma saranno di meno. I professionisti che vogliono quel qualcosa di più per vendere la foto magari investiranno comunque in un supertele perché ad esempio una foto scattata a bordo campo con un 200 f/2 o un 300 f/2.8 a massima apertura spesso* ha un impatto maggiore di una stessa foto fatta a f/5.6 o f/11. *spesso non vuol dire sempre, chiudere il diaframma si può, aprire oltre la massima apertura no |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:52
Nikon ha presentato i suoi supertele, ma se ne dovessi volere uno mettiti in fila….. terminata? Per chi non se li può permettere…. Che ci siano in giro più panda che golf GTI non ci piove, che siano la stessa cosa anche no. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:57
"..lo sfocato del 200-600 presenta sdoppiamento di steli e fili d'erba, in alcuni casi è proprio inguardabile." Ti fornisco una possibile spiegazione. I tele lunghi e luminosi d'alto bordo hanno la stabilizzazione fatta tramite un servo che è provvisto di un datore di zero nella catena di reazione: "sentono" il treppiede, se li metti su treppiede non danno problemi nemmeno se lasci la stabilizzazione accesa, ed anche in uso a mano libera, posizionano meglio il gruppo ottico mobile rispetto alle stabilizzazioni senza datore di zero, tipiche delle ottiche normali, quelle da poco prezzo, le stabilizzazione con datore di zero tendono meno dare sfocato brutto. La stabilizzazione di ottiche normali, senza il datore di zero, va spenta su treppiede, altrimenti è proprio lo stabilizzatore che non avendo un riferimento di posizione, in assenza di movimento, può muovere lui il gruppo ottico flottante di stab e ti fa delle foto che sembrano mosse, oppure sfocate da una parte. Il tuo caso a me sembra riconducibile ad un problema tipico che possono avere le stabilizzazioni, di più quella da poco prezzo, ossia introdurre un errore di parallasse dell'immagine nello sfocato . Se sposti un gruppo ottico in modo tale da farti muovere l'immagine ortogonalmente all'asse ottico, fai un errore di parallasse fuori del piano focale quando sei a fuoco e chiaramente l'errore di parallasse nello sfocato lo si vede meglio coi tele molto lunghi: sui tele, lo sfocato diviene innaturale, sfrangiato e contrastato, e questo lo si vede già alle grandi aperture. Per evitare quel problema lì, dovresti lavorare con stabilizzazione spenta, sia a mano libera che su treppiede. Se lo fa lo stesso, l'ottica è vile. |
user109536 | inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:59
Una domanda da uno che vorrebbe provare un po' di caccia fotografica: ho il 40- 150 f2.8 Olympus con i due moltiplicatori 1.4x e 2x ( due occasioni stracciate) che uso esclusivamente per concerti. Come sono messo ? NB mai fatto caccia fotografica |
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