| inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:02
Belle Boiler, anche se ho sempre l'idea di preferire una galleria strutturata in base a ricerche e progetti personali e non in base a strumentazioni :) |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:03
ps sembrano elaborate con le cornici di silver efex, è possibile? :/ |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:05
“ Io penso che valga una regola: con macchine di questo tipo chi non padroneggia la tecnica fotografica, quella vera, quella che vale oggi come valeva 20 anni fa, non farà mai belle foto. Non con una Leica M9 o Monochrom. E non ci sarà post produzione a salvarci. „ ma perchè dobbiamo ancora flagellarci con il cilicio.... non voglio togliere nulla alle qualità della Monochrom, ma sinceramente girare con un pacco di filtri colorati come 20 anni fà è una seccatura, oggi si possono applicare in maniera molto efficace dopo lo scatto in tranquillità e cum grano salis.. non capisco questa ostinazione nell' affermare che senza la "sofferenza" (inutile peraltro..) non si possano ottenere belle foto.. mi sà che diamo troppa importanza a dei feticci |
user24614 | inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:06
corretto al momento ho preferito dividere le gallerie per macchina e non per progetto così ho potuto fare dei mix di vari progetti |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:22
“ ma perchè dobbiamo ancora flagellarci con il cilicio.... non voglio togliere nulla alle qualità della Monochrom, ma sinceramente girare con un pacco di filtri colorati come 20 anni fà è una seccatura, oggi si possono applicare in maniera molto efficace dopo lo scatto in tranquillità e cum grano salis.. non capisco questa ostinazione nell' affermare che senza la "sofferenza" (inutile peraltro..) non si possano ottenere belle foto.. mi sà che diamo troppa importanza a dei feticci „ Ciao. Non era mia intenzione affermare che tutto ciò sia utile (o meno). Solo sostenere che è un dato di fatto che con macchine come le Leica M, senza automatismi di sorta, senza visione della profondità di campo, con magari files monocromatici che richiedono l'uso di filtri, con il focus esclusivamente manuale...ecc...ecc, se non conosci la tecnica fai foto peggiori che con le compatte. E' così. A molti questa cosa non piace per nulla infatti e preferiscono la comodità. Concordo con te: i filtri sono una seccatura. Ci sarà chi pensa che i vantaggi compensano lo sbattimento del cambio filtri. Cosa, quest'ultima, che a me non andava giù neppure ai tempi della pellicola. Io uso la M9 per il bianconero e converto dal RAW a colori, usando i vari canali. Con discreto successo, oserei affermare. Ma li ho visti e maneggiati alcuni RAW della Monochrom e non penso di poter ottenere nulla di equivalente con la M9. Di estremamente valido si, di equivalente alla MM no. |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 23:36
concordo con te la Leica M non è per tutti, proprio per le sue caratteristiche richiede fotografi con un pò di "pelo sullo stomaco" sul versante dei risultati ,ripeto, senza nulla togliere alle qualità della monocrome, ritengo che qualsiasi altra buona macchina reflex o mirrorless possa raggiungere risultati notevoli anche in BN con una attenta postproduzione. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 0:17
“ ma perchè dobbiamo ancora flagellarci con il cilicio.... non capisco questa ostinazione nell' affermare che senza la "sofferenza" (inutile peraltro..) non si possano ottenere belle foto.. „ Io do importanza alla mia esperienza e non a opinioni artificiali create leggendo articoli e schede tecniche online. Poco più di un anno fa ho iniziato (di nuovo) a scattare con la pellicola: ho preso una Leica M, poi un'Hasselblad, poi una Mamiya 645AF e ancora una Mamiya 7 (vendendo a mano a mano per monetizzare). Mentre scattavo, ho notato che i miei scatti continuavano a migliorare, almeno secondo il mio giudizio, e ancora più aumentava la soddisfazione per averli realizzati "flagellandomi con il cilicio". Tieni conto che in un anno, ho impressionato solo 25-30 rulli tra piccolo e medio formato, per un totale di 450-500 scatti, rispetto ai 5-10-15k che un "moderno" amatore digitale realizza. Ho venduto il corredo Canon (che nel tempo aveva incluso 24LII, 85L, 17-40L, 50 e 85 Zeiss ecc..) senza rimpianti. Questo lo dico non per arroganza o per farne sfoggio, ma perchè credo che molti avrebbero beneficio dal provare un altro genere di fotografia, meno legata a indaginosi test, crop al 100% ecc.. ma più a quello che si inquadra e a ciò che si vuole comunicare. E il discorso si ricollega alla casa di Solms - e ad altri marchi storici, analogici o meno - per l'approccio alla fotografia che rappresentano, vuoi per i Grandi che ne hanno fatto uso in passato, vuoi per i generi cui tali corpi più si adattano. Se servono limitazioni per scoprire che fotografare non è diventare sapere a memoria tutte le Custom Functions della 1Dx o trovare la lente che risolve tutti i 36mpx anche negli angoli estremi, ben vengano. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 9:15
La Leica MM non è paragonabile con nessun'altra macchina, è unica nel suo genere. Concordo con quanto afferma Pierfranco, Leica non è per tutti. L'approccio ad una telemetro è intuitivo, è Fotografia, senza fronzoli. Devi vedere prima lo scatto nella tua testa, devi entrare in simbiosi con la lente, devi aver messo a fuoco prima ancora di impugnare la fotocamera. Sono cose che si imparano con il tempo, l'ho sperimentato sulla mia pelle. Non ho le risorse economiche acquistarmi una M9 e relative lenti, dovrei prendere un mutuo... Ma se ne avessi la possibilità, nessun dubbio. Leica M9 e 28mm, 35mm, 50mm e 90mm. Sono molto soddisfatto di quello che ho, senza dubbio, oggi con una reflex pro si può fare di tutto. Ma non è la stessa cosa, e chi ha provato una Leica (nei suoi ambiti di utilizzo) sa di cosa sto parlando... |
user18686 | inviato il 02 Maggio 2013 ore 9:28
Anext condivido quello che dici, ma è anche una questione di "maturità" e non solo di strumenti. Anche con una 1Dx si possono fare solo scatti mirati ad ottenere un certo risultato e si può resistere alla tentazione di finalizzare la propria "arte" alla costatazione che tutte le ottiche che si possiedono risolvono tutti i sui mpx in tutti i 4 angoli estremi. Ho avuto varie possibilità di collaborare con fotografi pro che usano il digitale e ho appurato di persona che nessuno di loro da un quarto dell'importanza che un fotoamatore medio da alla propria (feticistica in genere) attrezzatura, salvo per aspetti che siano strettamente legati al portare o meno a casa le foto che devono fare (robustezza, resistenza agli agenti atmosferici, livello di assistenza del produttore, ecc.). Quindi ben vengano le 1dx, le M9, le 645AF, ecc. ecc. se dietro di loro ci sta un fotografo consapevole di ciò che sta facendo quando scatta una o 10.000 foto che siano. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 9:53
Non condivido assolutamente il discorso pellicola=foto consapevole, digitale=mucchio di immondizia Se ti piace usare la pellicola ok non c'è niente di male, se poi raggiungi ottimi risultati meglio ancora. Ma evitiamo di ritenerci degli eletti, custodi di un sapere superiore per il fatto che usiamo la pellicola. Anche a pellicola si producevano e si producono delle grandi schifezze, l'unico freno è il costo del rullino+stampa Ripeto diamo troppa importanza agli strumenti (vale anche per il digitale) I grandi lo sarebbero stati lo stesso a prescindere dalla scatoletta che avevano tra le mani. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 16:06
Premetto che scatto sia con Canon Digitale che a pellicola soprattutto in BN con Hassy, Rolleiflex e alle volte Polaroid. Per me Anext ha ragione, sono lo stesso fotografo sia quando scatto con i 12 fotogrammi al secondo e l'AF fulmineo della 1DX che quando scatto con la Rolleiflex o la Hassy, il modo di scattare a pellicola e' diverso, hai in mano 2 strumenti diversi e giocoforza sei portato a ragionare e meditare di piu' quando scatti a pellicola. Le grandi differenze sono -12 foto nel rullo contro qualche migliaia nella scheda - esposizione ponderata contro scatto e verifico l'istogramma - 1 foto al minuto contro 12 al secondo - Messa a fuoco ponderata e studiata manualmente anche in anticipo contro AF che sceglie istantaneamente il fuoco magari in AI Servo -post produzione limitata contro PS e ACR o chi per loro -ASA fissi contro ISO modificabili Potrei andare avanti ancora un bel po'. Sarebbe come dire che chi sa guidare una formula 1 e un Camion poi li guida e li usa allo stesso modo. Uno esce di strada mentre nell'altra non ci sta neanche lo zaino. Il bello e' anche scegliere lo strumento giusto in base al progetto. PS mi ero dimenticato che uso anche la GoPro, l'iPhone e un paio di compatte se serve  |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 16:11
Concordo con Anext e Marinaio. In pieno. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 16:16
“ ma perchè credo che molti avrebbero beneficio dal provare un altro genere di fotografia, meno legata a indaginosi test, crop al 100% ecc.. „ Quotone |
user18686 | inviato il 02 Maggio 2013 ore 17:29
Si e no! Non capisco perchè con una digitale si deve per forza di cose scattare a 12 fotogrammi al secondo con autofocus in AI servo e tutte le diavolerie accessorie. Ho vari amici, e so di tanti utenti del sito, che usano la 5d3 con ottiche manuali e che usano tranquillamente ottiche T&S. La foto digitale permette questo e quello, la pellicola solo quello. Altre differenze sono per lo più psicologiche e/o legate al fascino del vintage (o economica nel caso del medio formato, che sul digitale è costosissimo e nell'analogico è diventato molto conveniente), secondo me. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 18:31
Alexalex non hai mai scattato a pellicola vero? e mai con una medio formato? e' evidente che con il digitale non scatti sempre a 12 fps, anzi io l'ho fatto pochissime volte, monto spesso anche li lenti manuali Leica, Zeiss e Voigtlaender. Il vintage non centra niente, sono strumenti diversi dalle prerogative diverse. Sulla Hasselblad uso delle modernissime lenti CFE, cio' non toglie che devi impostare a mano diaframma e tempo sulla lente dopo aver preso un'esposizione accurata manualmente. Vorrei sapere qui dentro in quanti usano un'esposimetro a mano spot e invece quanti si affidano alla lettura esposimetrica con selezione automatica di tempi e diaframmi. La Rolleiflex e' vintage ma la resa del suo Planar f2.8 e' una vera libidine nei ritratti. L'assenza dello specchio ti permette di scattare con un 80mm a 1/15 sec senza fare foto mosse e questo sempre su medio formato. Un buon consiglio e' conoscere di persona di cosa si parla, atrimenti si rischia di scrivere un po' a vanvera. |
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