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25 Settembre 1962...


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avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2022 ore 8:46

Finito "The Phantom Punch" di Rob Sneddon. Libro fondamentale sull'incontro di Lewiston.
Scritto nel 2015, è lì a dimostrare la mancanza di ricerca bibliografica da parte di chi si è occupato dell'argomento DOPO.
Adesso devo ritirare in biblioteca il libro di Minà su Ali. Poiché comincia dal 1971, se non cita i suoi articoli su Miami, gli scrivo una email sperando che non sia afflitto da Alzheimer come me.MrGreen

user237955
avatar
inviato il 16 Novembre 2022 ore 9:09

Non capisco come facciate ad entusiasmarvi in tale modo per la boxe che io, invece, trovo nauseante.
Non ho ancora ordinato il tuo libro, Paolo, per differenti impegni...ma spero di mettermi in linea perché sono curioso di capire questa vostra assidua attenzione.
Io, da sempre, sono appassionato di atletica leggera femminile; ambiente che frequento appena me se ne offre l'occasione.
Buona giornata.

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2022 ore 10:37

Incredibile sia tornato sul ring, dopo quello che gli e' successo. Certo che il pugilato e' pieno di vite difficili e sfortunate??. "The big cat" Cleveland Williams..e tanti altri..





Infatti a pensarci bene è incredibile, anche se riflettendo sulla complessione del Gattone, e soprattutto sulla situazione di oggettiva necessità economica in cui si trovava dopo un anno e mezzo di mancati guadagni e tre o quattro ulteriori interventi operatori subiti, la cosa appare possibile e anche giustificata.
La realtà nuda e cruda è che il povero Williams è stato un uomo perseguirato dalla malasorte, sia sportivamente che umanamente, un uomo che per quanto valeva, sia come pugile che come uomo appunto, meritava molto di più di quanto poi gli toccò in sorte.

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2022 ore 10:48

Ti dirò Andrea: il Pugilato, a certi livelli di eccellenza, e soprattutto di equità fra i due contendenti, è uno spettacolo di una bellezza assoluta e, a guardare i numeri, è pure molto meno pericoloso di altri Sport di contatto come il Football Americano o l'Hockey su ghiaccio oltre, ovviamente, al richiamo ancestrale, oserei dire primordiale che esercita da sempre sulla parte più profonda della Psiche umana.

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2022 ore 11:09

Senza contare che la Storia e il vissuto personale di gente come Sonny Liston, Cleveland Williams, Zora Folley, Floyd Patterson, Joe Frazier, Joe Louis, il nostro Primo Carnera, Jersey Joe Walcott, Rocky Merciano e tanti altri ancora, sono di per sé fatti e storie talmente affascinanti che ognuna di esse meriterebbe un film... ma un film serio però, un film per capirci come "Cindella Man" non certo uno dei tanti film agiografici - e FALSI - su Muhammad Ali.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 11:15

"IL MIO ALI" di Gianni Minà, 443 pagine (2014), porta una prefazione di Mina Mazzini:
Non ci riesco. Non riesco a chiamarlo Muhammad Ali. Per me è e rimarrà per sempre Cassius Clay... Ti ho amato molto, Cassius. E ti amo ancora.

Minà:
Io non ero Norman Mailer, capace di scrivere "The Fight"sul match storico fra Ali e Foreman...

Si confronti cosa scrive su Mailer Nick Tosches in "Night Train"
The oversized head of tough guy manqué Norman Mailer was no longer alone in blocking the view at ringside. Beside him sat fellow tough guy Truman Capote and Gloria Guinness of "Harper'a Bazaar"
Tosches (1949-2019) aveva lontane origini italo-albanesi. È evidente che aveva invidia della celebrità di Mailer, di un livello superiore come scrittore.
In un libro su Liston non è possibile citare Mailer una sola volta. Alla conferenza stampa la sera in cui Sonny diventò campione del mondo contro Patterson, Mailer era completamente ubriaco. Andò di fronte a Sonny che stava sul podio e gli promise il suo appoggio PR per la rivincita, gridando che solo lui poteva destare l'interesse del pubblico americano in un secondo incontro con Patterson. Sony gli si rivolse con un classico "Bum!". Mailer non si spostava, stava intralciando e ritardando la conferenza stampa. Allora lo fecero sedere su una sedia e lo portarono via di peso...MrGreen
Tosches ha scritto "Power on Earth", la biografia di Michele Sindona. Non ho dubbi che io ne sapessi più di lui su Sindona in Italia. Tosches al solito è certo di conoscere i segreti (?) del Mob USA, non è escluso che il Sindona americano l'abbia descritto bene.
La citazione riportata riguarda uno scrittore ebreo, uno gay e una donna a bordo ring. Che si sentisse un macho?Eeeek!!!(non sono né un ebreo né un gay né un trans, però sono del Milan:-P)

Per chi è interessato: fortemente consigliata la lettura via kindle perché chi scrive di pugilato in inglese ricorre spesso a termini peregrini e obsoleti. Si evidenzia la parola strana su kindle e compare la definizione sotto Oxford American-English. Meglio ancora: "Unabridged Webster" sotto Android (non il "Collegiate"), non lo hanno aggiornato, si trova in p2p con l'avvertenza di spegnere il Wi-Fi.

Scaricato anche i kindle di Mark Kram e Ferdi Pacheco.

Alla fine faccio arrivare a Paolo regolare fattura...MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 12:17

Valerio, amico mio, ma come si fa a scrivere un libro e a intitolarlo IL MIO ALI... anche non volendo considerare chi ha scritto il libro già il titolo ti fa capire due cose: 1) non sarà mai uno scritto oggettivo perché offre dichiaratamente un fin troppo personale (mio... appunto) punto di vista sul protagonista; e 2) viste le premesse non può che essere una agiografia... non certo una biografia.

Hai speso tanti soldi in questa tua lunga ricerca personale caro Valerio, a questo punto allora non posso non darti quello che per me è un suggerimento prezioso: procuranti una copia de "il Re del Mondo", dell'ottimo David Remnick, è una biografia di Ali molto più oggettiva delle altre, altretutto analizza molto bene pure gli altri protagonisti della vicenda, e se anche non può essere oggettiva al 100%, in fondo è una autobiografia autorizzata, quindi deve essere necessariamente... forzatemente direi, non critica, o almeno non troppo, con chi ti ha comunque autorizzato ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 12:24

Comunque Valerio considera una cosa molto importante: Norman Mailer aveva di Ali una altissima opinione e lo considerava un amico... nella realtà dei fatti però Ali lo trattava come trattava quasi tutti i bianchi che gli stavano intorno, ossia da lacché!

L'unica eccezione, ovviamente devo dire, era Angelo Dundee... ed è fin troppo facile intuirne il motivo.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 16:18

@Paolo per aumentare la curiosità per il tuo libro, riporto il commento di Walter Pozzebon, nazionale di rugby piuttosto noto ai tempi:
Un saggio storico-sportivo totalmente di parte, scritto con evidente pregiudizio negativo nei confronti di Alì, il quale a tratti viene addirittura preso di mira in modo quasi sarcastico per il decadimento fisico dovuto alla malattia che lo affligge da anni.
La tesi di fondo: Alì era una macchina da soldi alla mercè della Nation of Islam, Liston una vittima sacrificale della mafia, dei media e della società americana razzista e benpensante.
L'intento, giusto e nobile, di redimere tale figura, passa però in secondo piano di fronte al tentativo di demolire la leggenda di Alì.
Liston viene addirittura accostato a figure quali Lady D e Madre Teresa di Calcutta, considerato loro "precursore" in quanto, in anticipo di oltre 30 anni, visitava gli asili e le carceri, appoggiando la causa dei più deboli (!!!).
La ricerca delle informazioni è senz'altro meticolosa, propria dell'appassionato (l'autore è un tabaccaio di Termoli fan della "nobile arte"), ma il metro di giudizio e di selezione delle fonti, e di conseguenza le considerazioni dell'autore, sono estremamente di parte, e spesso risultano addirittura irritanti nel tono supponente con il quale vengono esposte.
Non aspettatevi infine una lettura facile: alcuni periodi sono più intricati di un cespuglio di rovi, alcune divagazioni non portano da nessuna parte e spesso si perde il filo narrativo, frutto forse di un approccio alla scrittura più emotivo che critico.
Solo per veri appassionati di boxe.
Le poco meno di 200 pagine e la copertina leggera risultano scelte azzeccate: a fine lettura potrebbe venirvi voglia di scagliare il libro lontano, con il rischio di recare danno a cose o a ignari passanti.


avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 16:59

Si Valerio, questa recensione la conosco.

Mi pare chiaro come sia piena zeppa di evidenti contraddizioni visto che da un lato ammette l'accurata ricerca delle fonti, sottintendendo quindi implicitamente che le stesse, e io per tramite loro, raccontiamo una verità inattaccabile, mentre dall'altro mi critica NON perché stia affermando delle falsità, cosa che chiaramente non può fare, ma per il tono sprezzante che adopero verso un omuncolo che in vita sua è stato sempre il campione del vilipendio estremo e del disprezzo più totale, oltre che una persona ottusa, razzista e profondamente misogina.

Senza contare che non ha neppure capito che io non accosto la figura di Liston a quella di Teresa di Calcutta, me ne guardo bene, ma, piuttosto, stigmatizzo la disparità di trattamento (da parte dei media) verso l'interesse, sincero ed empatico di Liston verso le persone più deboli e indifese, contrapposto all'atteggiamento quantomeno ipo.crita e interessato, per non dire lalso, di Lady Diana che, però, riceveva il plauso di tutti.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 18:08




Da sx: il Nobel Gabo Marquez, Sergio Leone, Muhammad Ali, Robert De Niro, Gianni Minà, al "Carrettiere" in Trastevere.
Il giorno dopo Ali visitò Papa Wojtyla accompagnato da Minà. Lui diceva di essere un ministro dell'Islam (non mi è chiaro cosa significhi). Lo stato di "religioso islamico" era stato il motivo per cui aveva rifiutato l'arruolamento.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 20:01

@Paolo precedentemente avevo postato
avevo Remnick cartaceo in italiano. Non trovandolo più, l'ho su kindle in originale. Sotto "Search" e Patterson compaiono 120 rimandi. Li ho letti tutti di notte.
Il tuo riferimento a rapporti FBI del 2014 mi ha costretto a scaricare "Phantom Punch" di Sneddon, pubblicato nel 2015, dopo le "rivelazioni" FBI.

È molto più agevole citare un ebook che un libro cartaceo.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 23:29

Lui diceva di essere un ministro dell'Islam (non mi è chiaro cosa significhi).




È ovvio che non ti sia chiaro il titolo di "ministro dell'Islam", a volte declinato pure come "ministro portavoce dell'Islam" caro Valerio, e questo per il semplice motivo che sono titoli che in realta non hanno alcun valore né teorico, né pratico né, ancor meno religioso, erano solo titoli fittizi, semplice fumo gettato negli occhi dell'ego ipetrofico di Ali, che Elijah Muhammad gli gratificava per giustificare i milioni di dollari che in maniera sfacciata gli sottraeva per, a suo dire, il sostentamento e la crescita della Nazione dell'Islam.
Milioni di dollari che costrinsero Ali, ormai divenuto una semplice marionetta stretta nelle mani rapaci di Elijah Muhammad, a combattere fino alla soglia dei quarant'anni allorquando, da circa sei o sette anni, già mostrava i segni inequivocabili del Morbo di Alzheimer... e non del Parkinson come di solito si afferma.
Non dobbiamo dimenticare infatti che nel 1977 potè affrontare Shaver solo perché era stato preventivamente "trattato" a base di antidolorifici e psicofarmaci, durante la preparazione e, alla fine della stessa, con massicce dosi di diuretici atti a smaltire l'eccesso di grasso causato dalla forte ritenzione idrica.
Insomma una catastrofe!
Questo certamente dal match con Shavers in poi, ma è molto probabile che anche la preparazione per il terzo match con Norton sia stato caratterizzato da "trattamenti" di questo tipo.
Trattamenti che, ovviamente, avvenivano all'insaputa di Ferdie Pacheco, che già da tempo, peraltro inutilmente, avvertiva l'entourage di Ali dei rischi sempre crescenti che egli affrontava a causa della bramosia di denaro del "Clan Muhammad" ossia Elijah Muhammad insieme con i figli Herbert e Wallace.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2022 ore 23:47

Credimi Valerio, lo sfruttamento di Ali da parte della Nazione dell'Islam, anzi del Clan Muhammad, è stato di gran lunga peggiore di quello che dovette subire Liston da parte di Carbo.

Con l'unica differenza che quando Liston uscì dal carcere, sulla parola, sul finire del 1952, non poteva fare altro che firmare il famoso contratto-capestro che lo legava alla Mafia, mentre Ali, nel 1964, era un uomo libero che scelse da sé, in piena autonomia, di legarsi alla Nazione dell'Islam.
In altre parole Liston non ebbe la possibilità di scegliere e andò incontro al suo triste destino; Ali invece, pur potendo scegliere, decise da sé di legarsi mani e piedi alla NOl e andò incontro a un destino peggiore, anzi molto peggiore! Triste

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2022 ore 11:39

@Paolo la stroncatura del rugbista sotto Amazon non può avere giovato alle vendite del tuo libro.
Sto tentando di riattizzare l'interesse.
Va sottolineato: il libro è del 2010 (ce l'ho). Si basa essenzialmente su Nick Tosches. Il quale gli incontri di Liston li ha visti in TV o in circuito chiuso, mai dal vero. Oltretutto non c'è evidenza che Tosches sia un esperto di boxe agonistica. Lui si riteneva un esperto di Mob USA. Quando scrive di Michele Sindona forse ci azzecca per l'America, ma per quanto riguarda l'Italia dimostra una conoscenza molto superficiale delle cose, lo dico perché la vicenda Sindona l'avevo seguita in ITALIANO, non tradotta in inglese.
Il libro di Maurizio Ruggeri esce nel 2019. Nel frattempo era uscita la biografia (non autorizzata) di Jonathan Eig su Ali (2017). Eig aveva chiesto aiuto ad un neurologo. Sono andati a controllare il parlato di Ali ed è saltato fuori che la velocità era scesa gradualmente nel tempo, prima della diagnosi di Parkinson del 1984.
Il 3d è su Charles "Sonny" Liston, Ali c'entra fino ad un certo punto.



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