RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

la NON buona musica.


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » la NON buona musica.





avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 19:32

Questo è un vero disco noir:


avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 19:57

Io sono misantropo e detesto stare in mezzo alla gente

Anche qui sfondi una porta aperta MrGreen
La misantropia è strettamente correlata al nichilismo, e indica un contrasto personale proiettato anche sugli altri.

Sì, ma questo vuol dire che sei rimasto sotto quella "campana" ideologica dura e pura che è cieca anche a qualunque tipo di autocritica? Un po' come chi scopre Cioran in adolescenza e rimane con l'approccio dello sfigatello in preda al mal di vivere lol
Capisco il discorso che fai, anche perché pure io ho vissuto la musica con queste "premesse"...se non fossi passato attraverso massicce crisi esistenziali (non che ora sia un individuo spensierato), probabilmente a quest'ora avrei una testa "quadrata" e chissà che cosa ascolterei...ma penso che non permettersi di "identificarsi" sia importante per mantenere un nichilismo "attivo" ed evitare di assoggettarsi a delle immagini mentali di sé, pur con tutta la risonanza "interiore" dei nostri trascorsi&convinzioni.
Trovo insomma che sia limitante consolidare le proprie idee attorno ad un determinato periodo di vita che magari (non a caso) coincide con la cultura a cui si dà più valore. Vuol dire in un certo senso darsi la morte cerebrale e non cercare più nulla perché il "top" si considera già passato.





avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 20:18

Io vado a fasi più o meno lunghe e porto le esperienze all'esaurimento naturale. Finita una comincia un'altra.
Non cerco più esperienze da portare avanti insieme e nemmeno sono fan del multitasking (che tra l'altro è un prodotto creato dall'uomo per fabbricare i computer e che adesso si cerca di emulare come criceti scemi sulla ruota della vita).
Meno cinque anni fa non ero così, ero fatto in modo diverso e dieci prima ero ancora diverso. Tra qualche anno magari cambierò ancora, chissà.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 20:54

BELLO e SUBLIME
Burke comincia affermando che esistono due specie di piaceri e di dolori:in primo luogo, piaceri e dolori di una natura positiva e indipendente; in secondo luogo quelli che nascono dalla cessazione della sensazione a loro opposta. In particolare, oltre al piacere positivo (pleasure), esiste un piacere negativo detto diletto (delight), che è appunto negativo o relativo in quanto scaturisce dalla scomparsa di un dolore o di un pericolo e consiste in una specie di tranquillità oscurata dall'orrore e ad una specie di passione mista di terrore e stupore. Il tema del terrore, quale componente ineliminabile del piacere prodotto dall'idea del sublime, assente dal trattato dello Pseudo-Longino e dagli scritti di Boileau, diventa un elemento centrale nella concezione burkiana del sublime, secondo la quale tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in certo senso terribile, o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore, è una fonte del sublime, il quale produce la più forte emozione che l'animo sia capace di sentire. Ma quindi cos'è il sublime? Per Burke è un'idea capace di provocare una sensazione di diletto e sentimenti come lo stupore, l'ammirazione, la riverenza e il rispetto ed il presupposto perché si possa parlare di sublime è la distanza interocorrente tra il soggetto che prova tali sentimenti ed il pericolo, distanza che deve perciò essere tale da non mettere a repentaglio la sua incolumità.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:02

l'ennesima formula artistica che esprimeva un certo malessere, un tormento esistenziale ed anche un'animo sensibile ed attento

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:05




Per rilassarsi un po..con buona pace di Lomography MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:06

Ciascuno la esprime a modo suo e che contenga quello che ci vede dentro.
Alcune persone raggiungono il sublime nel tormento e nella sofferenza (anche fisica) ed altri lo vivono con attività diverse, magari anche soltanto in un circolo lettori o con la cucina itinerante.
I metodi adottati sono ricette personali segretissime.

user214553
avatar
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:07

Mi perdonerai se non ho letto tutte le risposte in calce, ne ascoltato le canzoni; mi ha incuriosito e lasciato perplesso una parte del tuo intervento, in cui associ ad un certo tipo di musica la sacralità, la spiritualità, ecc.

La Spiritualità si può ridurre essenzialmente ad'una sola sentenza:

"Atyantika-duhkha-nivrtti paramananda prapti"

"Completa cessazione della sofferenza, e ottenimento della suprema beatitudine"

Tutto ciò che non collima con questa sentenza non è spiritualità, al di là della concezione errata - più o meno - new-age che si può avere di essa.

Da ragazzino ho ascoltato tonnellate di metal, quasi mai main stream; scena svedese lato "death" e norvegese lato "black", anche se quest'ultimo genere l'ho ascoltato più che altro perché lo ascoltavano alcuni amici.. tra tutti gli album che ho posseduto, solo 2 o 3 erano black. Le band e gli esempi che hai portato li conosco bene.. Il black, in generale, è un genere di musica definito "depressivo" dagli stessi compositori e fondatori del genere. Le tematiche svariano molto, ma hanno solitamente dei comuni denominatori.. la morte, l'oscurità, la notte, ecc. Vi è poi un aspetto tematico legato ai culti pagani, ma più che altro in contrapposizione al cristianesimo, fenomeno oscurante di questi culti. Alcuni episodi legati al "black metal inner circle", erano intesi proprio in questo senso. Inutile ricordare che alcuni membri della scena black si sono macchiati di crimini gravissimi, sequestri di persona, omicidi, e non mi riferisco solo alle note vicende che riguardarono i mahyem; in una parola, possiamo riassumere sostanzialmente il tutto con una parola... sofferenza, ma non di certo la sua cessazione. Posso comprendere l'azione "antagonista" del movimento, specialmente in contrapposizione al consumismo made in usa, ecc., ma non posso concepire alcuna spiritualità in loro, anche nel momento in cui le tematiche investono i culti pagani. Magari potranno anche aver fatto buona musica, emotivamente coinvolgente, ecc., ma parlare di "sacralità", "spiritualità", "trascendenza", ecc., in relazione a ciò, non ha assolutamente alcun senso. Quando guardo un esponente del black metal, dalla prospettiva Tradizionale, l'analisi è pulita ed elegante. Questi ragazzi avevano o hanno sensazioni non ordinarie; percezioni, pensieri.. di stampo antagonista, ribelle, maniaco, depressivo, ecc.. dal punto di vista delle Tradizioni metafisiche (non voglio fare sincretismo, ma nemmeno portarne una nello specifico) questi pensieri sono oggetti. Nel senso che questi pensieri sono oggetti, illuminati dalla coscienza (consapevolezza, presenza, termini ambigui nell'occidente moderno, ma precisamente definiti nelle Tradizioni). La Tradizione non è interessata all'oggetto, ma al soggetto, che sei tu. Uno di questi ragazzi potrebbe rispondermi "no, ma io sono depressivo, ecc."... vai da uno psichiatra o fai qualcos'altro gli risponderei. La Tradizione afferma, che tu sei colui che sta facendo esperienza di questi oggetti, in questo caso oggetti "sottili" a livello della mente.. è interessata alla coscienza, non a quello che esperisce. A questi ragazzi direi che essi sono la coscienza stessa, non i pensieri nella loro mente. Un pensiero depressivo, malinconico, ecc., è, e rimane un pensiero.. appare e scompare.. se vi si aderisce vi è identificazione, ma ciò è semplicemente ignoranza su ciò che si è. Se ciò non è chiaro, ogni qualsivoglia indagine sull'esistenza nasce dell'errore. Perché io sono sicuro che questi ragazzi si sono interrogati sull'esistenza, ma il tutto è stato consustanziato dell'errore, soffermandosi poi sul solo dominio relativo, travisando l'assoluto che nonostante sia non-conoscibile dai mezzi di conoscenza è auto-rivelato in ogni atto di conoscenza, e sei tu! Non devo vedere i miei occhi direttamente - e in effetti è impossibile - per sapere che essi esistono; lo stesso fatto che vedo implica la loro esistenza. Essi possono posarsi su ogni cosa, ma non possono posarsi su se stessi a loro volta.. eppure non rimangono "sconosciuti". Direi a questi ragazzi che l'oscurità di cui si rivestono è solo una sovrapposizione a ciò che realmente sono, al di là di ciò che credono di essere; essi sono - per analogia - quella Luce tanto odiata, che illumina i contenuti della mente e le esperienze relativistiche... piacere e dispiacere; bello e brutto; vita e morte; giorno e notte; veglia e sogno... sono oggetti che vanno e vengono, e da un punto di vista assoluto sono irreali, ma tu ne sei il testimone reale, immanente e trascendente nei loro confronti.. la costante.

Tornando a ciò che hai scritto, la musica ha comunque questa fantastica proprietà, di poter veicolare e suscitare emozioni... amore, gioia, fratellanza, ecc.; ma anche sofferenza, dolore, commozione, malinconia, ecc.
Ognuno ricercherà ciò che vuole nella musica.

Non riesco nella maniera più assoluta a concepire alcuna sacralità nella musica estrema della scena black metal, ne alcuna spiritualità, né tanto meno trascendenza... che poi trascendenza nei confronti di cosa esattamente? Nelle Tradizioni mistiche di stampo metafisico (cioè, che riguardano l'indagine realizzativa del reale in sé e di per sé.. metafisico non significa oltre il fisico, per quanto la realtà trascenda questo mondo), per "trascendenza" si intende la rimozione dell'ignoranza di grado metafisico (ciò, l'ignoranza che verte sulla propria natura a livello individuale, e sulla natura del "mondo" a livello universale). Solo ciò può essere definito "trascendenza", poiché altrimenti si sta semplicemente parlando di un'attingimento diverso dallo stato attuale, di sovrapposizione in sovrapposizione.. ma la realtà trascendente semplicemente "è", al di là di ciò che gli si sovrappone in moto cangiante fenomenico.

Posso invece dire, che la musica è sicuramente un mezzo di espressione meno fallibile della parola. Si può intuire di più della realtà in una nota del sitar che in mille parole, se si posseggono le giuste predisposizioni, necessarie all'aspirante che va cercando la libertà dall'ignoranza di grado metafisico.

Spero quindi di non essere frainteso, poiché riconosco un potenziale indefinito nel suono e nella musica.
Nelle Tradizioni Indiane ad'esempio, il suono ha grande rilevanza; Śabda Brahman, la realtà ultima nel suo aspetto di suono; il Pranava-Omkara (Om) che sintetizza in un suono e in una sillaba i tre aspetti dell'essere (veglia-sogno-sonno profondo), ed il quarto stato immanente e trascendente a quest'ultimi, che ne è il fondamento metafisico; il Mantra; i miti sulla musica dei Gandarva; la musica ed il canto tradizionale "Raga", che ha regole compositive ed aspetti unici nel panorama musicale, inscindibilmente legati alla spiritualità e alla religione. Connotazioni musicali simili si ritrovano nelle dimensioni mistiche di tutte le Tradizioni, dal Sufismo alla Qabbalah (quella vera, non quella new-age che viene trattata da alcune band metal), dall'esicasmo alla Tradizione solare dell'antico Egitto... ecc.
Vi sono poi band nella scena metal, che hanno ripreso queste tematiche nei loro album. Ad'esempio, per quanto riguarda il Sanatanadharma, alcune band hanno utilizzato nella composizione dei testi, alcune storie Puraniche (scritture di stampo "Smrti", mediate e destinate ad una comprensione allegorica di più facile assimilazione rispetto alle scritture non-mediate di grado profondamente filosofico), cogliendone soltanto la facciata superficiale della allegoria. Certo, storie legate a Kali, Durga, o, in generale, ad aspetti "irati" o meno dei Deva, bisogna riconoscere che sono di un certo effetto... ma si è veramente colto quello che l'aspetto allegorico dietro a queste storie vuole fare intuire? No, io credo di no!
Detto ciò, sempre ai fini di non essere frainteso, riconosco alla musica, un potenziale "didattico"; l'autore scrive il suo testo.. su 100 ragazzini, 95 si soffermano sulla musicalità, o sugli aspetti superficiali; 5 di loro si interesseranno alle letture e alle storie che si celano dietro quel determinato testo. Questo è senz'altro un altro aspetto fantastico della musica di un certo tipo.


Trovo invece interessante l'esempio dell'elettronica, e di Jim Morrison - che hai menzionato tra i tuoi ascolti passati - anche se non userei lo stesso il termine "spirituale"; Jim era sicuramente legato all'aspetto sciamanico-tribale della musica.. famosa è la storia dell'incidente d'auto in cui guardò negli occhi uno sciamano (Navajo credo). Jim era convinto (secondo la credenza funziona così) che i poteri dello sciamano fossero fluiti in lui guardandolo negli occhi mentre moriva. Chi può dirlo se la storia fosse vera, o solo una sua fantasia scaturita da un "viaggio" da peyote.
Il ruolo dello sciamano nella tribù è abbastanza delineato: è sia medico, che psicologo, ma anche guida spirituale. La guarigione della tribù - non solo a livello fisico - a mezzo dello sciamano avveniva in vari modi. Il più interessante - secondo me - coinvolgeva tutta la tribù in una danza che poteva durare giorni. Lo sciamano, guidava il rito in uno stato di trance, spesso indotto da sostanze psicotrope. I ritmi ossessivi, ripetuti, e la danza comunitaria, restituiva alla tribù un forte senso di unione. E tutti guardavano il totem. Possiamo trovare similitudini nei primi free-party legati all'evoluzione della musica elettronica, e di derivazione "t.a.z", in italiano, "zone temporaneamente autonome". Masse di persone radunate in fabbriche dismesse, dove 50 anni prima altrettante persone soffrivano sotto la catena di montaggio; a detta loro, la t.a.z avrebbe dovuto "liberare" la zona da quelle energie pesanti. 3, 4, o più giorni di ballo comunitario, sotto il ritmo incessante ed ossessivo dei 180 b.p.m.. e tutti guardavano il "totem", un muro di casse che si trasforma nel respiro del mostro. Queste "tribù" moderne nomadi e comunitarie, hanno ovviamente poco a che vedere con una tribù Lakota, non vi è alcun aspetto spirituale in ciò che fanno, anche se a loro piace pensare il contrario. Sicuramente possono dar vita a particolari esperienze, seppur estemporanee, transitorie, impermanenti. Lo stesso vale per il movimento "hippy" e la "beat generation". Possono essere un veicolo di passaggio momentaneo, ma non sono di per sé spiritualità, non nel senso Tradizionale del termine.
Anche se mossi da tendenze conscie e sub-conscie diverse o addirittura opposte (ma noj sempre), lo stesso discorso fatto al ragazzo norvegese aderente alla scena black dei primi anni 90, varrebbe anche per l'hippy, per il ragazzo che va alle taz, e per molti altri. Lo stesso discorso non avrebbe troppo senso se fatto invece a un ragazzino stupido che ascolta la trap, o che incarna ideali futili - sia moderni che non - poiché questo non potrebbe mai intuire nulla, poiché alla base nonn vi è una riflessione - giusta o sbagliata - sull'esistenza.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:13

Non entriamo nel dogmatico però.
Ciò che è spirituale per me può essere diverso da quello che intendi tu, Rombro, Andrea e compagnia cantante (per restare in tema MrGreen ).
Non stiamo parlando di colori primari o di forme geometriche, che sono codificati in modo esatto e preciso.
Lo spirito scientificamente parlando non esiste. Esiste la coscienza semmai e pure quella non è calcolabile o misurabile del tutto.
E se uno vuole adottare la funzione spirituale può conferirgli qualsiasi sostanza o significato, entro certi limiti di linguaggio.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:25

@Rombro grazie della dritta per il documentario; con gli Swans ho un rapporto difficile, tanto adoro certe cose tanto ne detesto altre, ma ci darò sicuramente un'occhiata.

@Alex108: hai fatto un intervento davvero notevole (ci vorrebbe una settimana per assorbire e spacchettare tutto) ma hai posto UNA particolare definizione di spiritualità come assioma.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:26

Tanto per chiarire i miei complimenti per le argomentazioni che sviluppate e per le nozioni filosofiche e storiche che esponete. Chapeau.
Nel mia ignoranza rimango umile nella mia fruizione di ciò che più mi appassiona, non arrivo agli estremi di tutto il BM perché tante proposte mi sono sconosciute, e credo che il genere deve essere approfondito meglio (parlo di me)….il ramo melodic death metal invece lo conosco meglio anche perché si avvicina di più a ciò che mi da emozioni.
Mi sento tirato in ballo sul discorso pink F ma era per rispondere al post degrinatorio e per facilità ho scelto di menzionare Gilmour. Per restare nella parte oscura in cui mi sono addentrato con facilità ad esempio sono i Sentenced.
Frozen mi è entrato nel cuore.
Molto dipende dai periodi, ci sono momenti nell'arco della vita che ti fanno scegliere o cercare un genere che fa da accompagnamento allo stato emotivo della persona.
Per caso mi era capitato anni fa (un po' meno di una decina) di imbattermi in questo gruppo finlandese:



Syven

mi hanno rapito, la musicalità oscura di questo album mi ha scosso parecchio, in senso buono….lo avevo in loop per tantissimo tempo è ancora oggi lo riascolto volentieri

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:32

Non sono male, sono sospesi tra il tribale e l'arcano. Ho appena spiluccato qualche altro pezzo dello stesso album.
Provo ad ascoltare qualcos'altro...

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:38

Si hai reso perfettamente l'idea arcano/tribale….il fatto di non usare strumenti classici ma locali ne è la peculiarità.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2022 ore 21:51

Belli questi Syven! I finnici hanno sempre avuto un gusto per le sonorità “diverse”, anche in ambito metal.

Questo per me è un capolavoro (e ci entrano tutti i temi che stiamo discutendo, Malinconia inclusa):


user214553
avatar
inviato il 01 Agosto 2022 ore 22:02

Nessun dogma o credenza; semplicemente l'esperienza diretta fondata sulla logica e sulla ragione. Se comunque si ha una comprensione Tradizionale del termine "spirituale", questo non può essere soggettivo, nel senso della comprensione arbitraria, essendo la coscienza-spirito lo stesso soggetto cosciente, riesci a capire... ma non è questo il punto del mio discorso.

Porti come esempio le forme come qualcosa di tangibile, ma queste sono essenzialmente insostanziali.

Abbiamo un vaso. Lo osserviamo e osserviamo superficialmente una realtà chiamata "vaso". Osserviamo poi che è fatto di argilla. Possiamo osservare poi che la sua causa materiale è l'argilla, e magari che la causa efficente è il vasaio, ma quest'ultimo non è rilevante nell'esempio.
Quando lo osserviamo meglio però, vediamo che è argilla sopra, sotto, fuori, dentro... se lo pesi, pesi argilla, se lo guardi guardi argilla, se lo tocchi tocchi argilla, ecc. Non esiste una sostanziale realtà chiamata "vaso" separata dall'argilla. "Vaso" è semplicemente un nome, una forma (fai attenzione), ed un particolare utilizzo sovraimposto all'argilla. Di colpo questo "vaso" non è più così tangibile, ma è invece un dato evanescente.. prima era un pezzo di argilla informe, ora è un vaso, domani sarà cocci, ecc. Non è un dato sostanziale, ma solo una delle indefinite possibilità dell'argilla, che dal non-manifesto è venuta in essere. In realtà nulla è stato creato, ma è solo una modificazione dell'argilla. "Vaso" è un dato insostanziale.. se non è così, tieniti il tuo vaso, e dammi indietro la mia argilla! L'argilla esiste in sé, mentre il vaso - che comunque non è altro dalla argilla - senza di essa non esiste. Abbiamo quindi che l'argilla non è la causa materiale del vaso, ma è la sola realtà, e che quindi "vaso" (nome-forma-transazione) è sostanzialmente irreale. Portare le forme come esempio di tangibilita auto confuta l'intento, capisci? Il vaso è non-duale nei confronti dell'argilla, nessun secondo è realmente emerso dall'argilla. Se l'effetto "vaso" è irreale, allora la causa non è più tale, ma è la sola realtà non-duale.

Puoi tranquillamente sostituite la parola "vaso" con la parola "universo", e la parola "argilla" con la parola "coscienza-esistenza".

Tu dici che la spirito scientificamente parlando non esiste... ma esiste la coscienza.. ma cosa credi che si intenda con "spirito", se non la coscienza in sé e di per sé? Dici bene invece quando affermi che questa non è calcolabile, e non solo dal punto di vista scientifico. È proprio ciò che ho affermato anche nel messaggio precedente; tuttavia, vivifica qualsiasi calcolo e... tutto in realtà. Se non è così, dimostrami l'esistenza di un qualsiasi oggetto (materiale, mentale, di percezione, ecc.) separato dalla coscienza! Non si può, poiché è il sostrato, il fondamento, l'esistenza stessa.
Tutto posso dubitare, tranne che esisto... e che cos'è l'esistenza?

Se si riflette attentamente, si auto-indaga l'esistenza in maniera sincera e sistematica, non si può - come dici tu - attribuire ciò che si vuole al termine spirituale... ma tant'è, sei comunque libero di aderire alle tue convinzioni, non è mia intenzione quella di sostituire le tue idee con le mie, ci mancherebbe

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me