| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 13:51
tanti conti per i rullini, poi vado in camera oscura e per stamparne una mi ci vogliono da 4 fogli in su. Un foglio costa un po' più di un euro. Sipario |
| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 13:59
“ Una cosa che non ho capito è se sia più complesso realizzare una pellicola a colori rispetto ad una BN o il motivo della mancanza sul mercato di produttori più piccoli, sia solo dovuta ai numeri inferiori rispetto al BN. „ è moltissimo più complesso. Le pellicole bianco nero hanno un paio di strati, quelle colori 3 o 4. Bianco nero ognuna ha il proprio processo e non deve rispettare nessuno standard, quelle colore si sviluppano col c-41 e devi fornire materiale usabile con quello e basta. Soprattutto, se fai una pellicola bianco nero con uno spettro sbilanciato [entro certi limiti] lo puoi vendere come caratteristica della pellicola e buonanotte, mentre nel colore devi avere tutto (sensibilità e resa finale) più vicino al reale possibile, pur con le piccole variazioni di ognuno, quindi con tolleranze su progetto, materiali e processo molto ridotte. Si vociferava che alcune pellicole buffe di lomography, ad esempio, potessero essere prove di ricerca di un produttore terzo venute disastrose ma in un modo che poteva essere commerciabile con quel marchio in piccoli batch (voci, ovviamente). |
| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 14:24
Come hanno hià detto realizzare pellicole a colori, sia negative che positive, è mo,to più complesso rispetto a quelle b&n; a me sembra di ricordare che gli strati fossero addirittura ben più dei 3 o 4 citati, non vorrei dire cavolate ma mi sembra di ricordare che arrivassero anche a una dozzina o più. Non è un caso se i produttori di pellicole a colori sono sempre stati pochissimi (lasciando stare i nomi che erano pellicole rimarchiate): Kodak, Fuji, Agfa, Ferrania, Konika (mi pare) e credo Ilford per un breve periodo. Addirittura soltanto 3 erano in grado di produrre b&n, negativi co.ore e diapositive sia nei formati per fotografia che per cinema: Kodak, Fuji, Ferrania. |
| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 14:34
“ Il problema è sempre lo stesso: chi non vede/sente differenze, pensa che non ce ne siano. Basterebbe ragionare a qualche palmo in più rispetto al proprio naso (/occhio/orecchio) „ vedi Gibus so benissimo che al 90% degli ascoltatori pur percependo differenze gli va bene lo stesso l'mp3... hai scoperto l'acqua calda ma se ci sono differenze ... ci sono non possono sparire, che poi vada bene lo stesso ok non parlo delle pi.ppe audiofile (legittime per carità...) dove si confrontano differenze rilevabili solo strumentalmente. |
| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 14:44
In realtà voleva essere un rafforzativo di quello che avevi scritto tu… ma fa lo stesso |
| inviato il 25 Gennaio 2022 ore 14:47
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| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 6:35
nel frattempo ho fatto il primo rullo di prova della mia nuova medio formato, sviluppo e stampe economica a colori c41, quindi una lavorazione assolutamente standard... consegnato mercoledì scorso ancora non ho ricevuto niente. Un altro problema della pellicola... |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 11:31
Beh Marco diciamo che quello dei lunghi tempi di attesa è uno dei tanti limiti (falsi peraltro) della pellicola annullati dalla immediatezza, anch'essa altrettanto falsa, della tecnologia digitale. |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 13:44
la speranza è che facciano un po' di raccolta per poi mandare un batch di sviluppi tutto assieme in macchina, così lavori una sola volta e magari (chi lo sa) usi anche un lotto di chimica fresca invece che roba che sta lì ad ossidarsi qualche giorno senza lavorare |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 14:15
Paolo io usavo la kodachrome... Ma sul c41 non mi aspettavo questi tempi |
user14408 | inviato il 26 Gennaio 2022 ore 14:40
provate a sviluppare da soli, non è complicato ed è un altro, gratificante, momento del processo analogico ;-) si annullano i tempi di attesa ( sviluppi quando vuoi) e con un poco di attenzione anche il lato economico ha i suoi buoni vantaggi. |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 16:15
Prendevo fino a fine 2020 in negozio fisico in provincia di Roma i rulli da 120 - € 8,00 portra 400 - € 4,00 portra 400 appena scaduta - € 6,00 (supercompetitivo) la Ilford b/n hp5 (quella verde e bianca, la classica insomma, ci siamo capiti). Online (ma sempre da noto negozio fisico) qualcosa in più. Leggendo la discussione mi è venuta la curiosità: la portra sta a 13 euro ! Cinque euro in più. |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 16:28
Ma infatti Marco una volta i tempi non erano questi, nel senso che col C41 potevi attendere al massimo due giorni, con l'E6 al massimo tre e solo col K14 (in teoria una settimana) i tempi potevano divenire biblici. Con l'aumento della domanda di C41 ed E6 i tempi di attesa si accorciarono a un solo giorno per entrambi mentre per il K14, messo in ombra dalla Velvia, i tempi divennero da ere geologiche. Ora invece, dopo il crollo quasi assoluto del mercato legato alla pellicola, i pochi laboratori rimasti preferiscono aspettare di avere un numero minimo di pellicole da sviluppare onde evitare che la rigenerazione dei bagni, già di per sé gravosa, divenga del tutto antieconomica... e come conseguenza i tempi sono tornati fra biblici e geologici |
| inviato il 26 Gennaio 2022 ore 16:36
Oggi l'uso della pellicola dovrebbe prevedere il trattamento in proprio, tranne che per le diapositive, troppo complicato. |
user14408 | inviato il 26 Gennaio 2022 ore 16:43
“ tranne che per le diapositive, troppo complicato. „ non più di tanto e lo dice uno che non aveva esattamente la passione del piccolo chimico |
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