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Scansioni a tamburo e scansioni high-end in generale


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avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 7:28

Tra la metà degli anni 80 sino ai primi anni 2000 questa tecnologia era parte integrante dell'industria roto-litografica.

Tutto il settore prestampa e stampa era molto diffuso su tutto territorio ed ogni cittadina aveva più di una tipografia. Anche se attrezzati con scanner relativamente validi, la maggior parte di essi, per lavori di maggiore qualità, si rivolgeva a centri specializzati per la prestampa muniti di scanner a tamburo.

La fotografia digitale prima e l'avvento della stampa online dopo, hanno raso al suolo tutto questo.

Parliamo di volumi d'affari importanti con investimenti notevoli dove i 30000€ di uno scanner erano quasi nulla.

L'ambito della stampa fotografica era una piccola porzione di questo mondo, credo che gli unici scanner ancora funzionanti operano proprio in questo settore di nicchia.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 9:53

Sono scanner venduti magari in un momento di transizione tecnologica quando tutti passavano dalla pellicola alla digitale e si intuiva che lo scanner professionale era uno strumento che sarebbe presto sparito
************************

Precisamente.
Per cui dipende da quanto ha lavorato quello scanner.
E se ha lavorato poco è stato di certo un bell'affare.
In ogni caso 30.000 $ non erano poi una cifra esorbitante visto che uno scanner a tamburo, alla fine del secolo, costava circa 300.000.000 di lirette.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 10:27

Si Paolo, non sei lontano dalla realtà, anche se i prezzi che citi sono più corretti per i primi anni 90 quando si aggiravano sui 250.000 dollari (non saprei in lire, le mie letture in proposito hanno sempre fatto riferimento al mercato anglosassone data la cronica povertà italica e quindi la relativa scarsa diffusione); a fine anni 90 il costo degli scanner a tamburo era già sceso (per poi in sostanza fermarsi su quei livelli) e costavano in genere tra i 40.000 e gli 80.000 dollari salvo qualche eccezione, tipo Howtex 4500 che credo fosse sotto i 10.000 dollari ed era già abbastanza compatto da stare su una scrivania.
Al contempo gli scanner piani professionali di Screen, Aztek, Kodak/Creo, ecc. partivano da oltre 10.000 e arrivano fino a oltre 40.000 dollari.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 11:19

Ecco Diego, le tue parole confermano i miei ricordi: 250.000 $, col cambio Dollaro $/Lira che negli anni '90 oscillava intorno a 1250 Lire per Dollaro, si assesta grosso modo intorno alla cifra fa me indicata.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 12:36

@Diebu
In realtà il nord Italia è sempre stata una regione europea con una forte tradizione di stampa. Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e area veronese stampavano per mezza Europa.

Scanner a tamburo erano molto diffusi.

Non conosco invece la situazione per l'ambito della fineart

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 13:03

Probabilmente hai ragione Fileo; riguardo invece al trovare informazioni di prima mano, cioè da persone che con quegli strumenti ci lavorano/lavoravano, non quelle per sentito dire, o si guarda all'estero o non si trova niente (o quasi) purtroppo.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 13:34

Insomma, oggi o vecchi scanner Hasselblad a tamburo virtuale o praticamente nulla, zero: solo discorsi su curiosità storiche gli scanner a tamburo. Meglio attrezzarsi, almeno per il B/N, con una bella camera oscura; in molte zone d'Italia molto più semplice e pratico stampare foto in proprio : ingranditori e tank oltre ai chimici, si trovano oggi, ora dappertutto facilmente e a costi accessibili. Quanto alla manualità...divertente e, in fondo semplice!

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 13:43

Certo Claudio, il problema però è che se stampare in proprio il B&W è alla portata di tutti, o quasi tutti, non altrettanto può dirsi per il colore Triste
Per le diapositive poi, ma questo resta un discorso assai relativo vista la diffusione quasi nulla di questo supporto, il ricorso alla scansione è a tutti gli effetti un passo obbligato.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 13:57

Insomma, oggi o vecchi scanner Hasselblad a tamburo virtuale o praticamente nulla, zero: solo discorsi su curiosità storiche gli scanner a tamburo.
Direi "relativamente veccchi" visto che sono stati dimessi "solo nel 2019"; comunque finché se ne trovano in giro, sia da acquistare usati che da noleggiare (certo mi rendo conto che questa opzione è limitata solo ad alcune città).

Meglio attrezzarsi, almeno per il B/N, con una bella camera oscura;
per chi ha tempo e spazio sarebbe sicuramente una bella cosa, anche se comunque il tema scansione va oltre al solo fine "stampa"; diciamo che quanto meno sono due cose che non si escludono a vicenda.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 15:01

D'accordo sia con Paolo che con Diebu: la scansione è sicuramente obbligata per il colore . Io scelsi la scansione delle diapositive, allora non così costose come oggi, perché mi sembrava il metodo migliore per avere un confronto visivo di qualità tra originale e copia digitale e anche per avere un riferimento chiaro ( colori, dominanti , etc) di paragone per le mie stampe.
Purtroppo, come dice Diebu, gli scanner tipo Hasselblad si trovano ancora solo in pochi centri e quindi non alla portata di tutti. Non parlerei proprio più di scanner a tamburo, eliminiamoli definitivamente dai discorsi pratici.
Per la pubblicazione sui social o per archivio/ricordo a questo punto credo che possa bastare un buon modello di scanner piano. Per chi, invece, guarda le proprie foto su stampa o con monitor di ultima generazione 4K o 5K credo che nasca il problema. Non so se siete d'accordo

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 18:38

C'erano Rizzoli, Mondadori, DeAgostini ecc ecc che erano nelle "attenzioni" di Scitex, Hell-Siemens, Crossfield, Dainippon.
Poi cerano le piccole tipolitografie che pure avevano degli scanner a tamburo a fine anni 80'.
Ricordo che, per un eventuale acquisto per la fotoincisione tessile, ero andato a vederne uno usato che vendevano in una lito, in un angolo buttate per terra c'era un mucchio di riviste di produzione "indigena". Guardo meglio, erano tutti pornacci. Il Basilini, venditore della Dupont, mi spiega che lì facevano riviste porno, passavano Le ore in postproduzione alla consolle ad ingrandire poppe ed allungare caxxi. MrGreen
Non ne facemmo nulla, per noi costava tanto ed usciva in quadricromia senza possibilità di interfacciarsi ai Scitex Response che usavamo nel tessile, per Scitex il programma tessile era un ramo morto ed i programmi editoriali di allora (che costavano centinaia di milioni) non avevano i canali speciali come oggi ha Photoshop

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2024 ore 21:07

... ed i programmi editoriali di allora (che costavano centinaia di milioni) non avevano i canali speciali come oggi ha Photoshop
******************

E non solo: fotosciopp ha anche abbattuto i prezzi, per i produttori... per l'utente finale invece sono rimasti quelli di prima se non più alti!
Ah, dimenticavo: adesso con fotosciopp taroccano pure gli obiettivi Eeeek!!!

user254277
avatar
inviato il 21 Febbraio 2024 ore 0:06

...non con l'obiettivo di analizzare per la milionesima volta "se ha senso oppure no" scattare con pellicola e poi farne la scansione, quanto per parlare


Beh, per quanto mi compete, " HA SENSO " eccome se ha senso!

Però, l'idea di portare o di spedire il mio fotogramma ad altri pur per una superscansione a tamburo, non mi garba proprio; fastidio, tempi lunghi di attesa, costo dell'operazione, altro tempo lungo per la restituzione e magari con il fotogramma impregnato di sostanze strane ed appiccicose e carco di polveri e scorie.

Io preferisco digitalizzare tutti miei fotogrammi ( BW e Velvia ) con Nikon D850 o con Sony RV attraverso le lenti del micro Nikkor 2,8/105mm

Baci e abbracci


avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2024 ore 0:26

Ma non abbiamo detto che ormai gli scanner a tamburo non esistono praticamente più? Torniamo a parlarne?
Comunque, per tantissimi la scansione professionale ( con Hasselblad) e/ il noleggio di tali scanner resta un miraggio, appannaggio di chi vive in alcune grandi città. Quanto a spedire propri originali per far fare la scansione a terzi, non li spedirei nemmeno a mio fratello!MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2024 ore 0:57

Ma non abbiamo detto che ormai gli scanner a tamburo non esistono praticamente più? Torniamo a parlarne?

Sono molto poco diffusi ma ci sono, per chi fosse interessato posso indicare quelli che conosco io ma anche una ricerca nel web fornisce dei risultati.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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