| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 11:46
“ ma quindi sono in regola o no? „ Se non riconoscibili sì se riconoscibili no PS Ho appena visto la tua galleria Venezia, quelle a volto scoperto non sono in regola ma non essendo denigratorie e/o offensive non portano con sé rischi legali se non la possibile richiesta di rimozione. |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 11:51
“ Spiegami così magari mi serve e cambio idea „ Madrano ho abbastanza stima di te da pensare che se ti fermassi un attimo a pensare, al di fuori delle provocazioni, potresti arrivarci da solo. Spiegartelo mi parrebbe più che una perdita di tempo un insulto alla tua intelligenza. Comunque prova a dare un'occhiata al decalogo di Ando Gilardi potrebbe aiutarti a comprendere. |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 12:41
“ Non facciamo terrorismo inutile.... „ Su questo sito ci sono immagini di molte tipologie. Ho spesso la sensazione (sicuramente errata) o il preconcetto che i maggiori "predicatori del divieto" siano coloro che vorrebbero praticare, senza averne il coraggio, ciò che, ad esempio, definiscono "irrispettoso della dignità altrui". Secondo me, se si andasse incontro a pericoli di catastrofe (magari sono io che ho qualche senso di colpa ..... ), su questo sito ci sarebbero meno foto e le catastrofi, subite da coloro a cui sfugge che nella pubblicazione di una determinata immagine sia insita la commissione di un reato, sarebbero poi emerse e discusse. Personalmente non è che abbia letto gran che in tema di catastrofi di questo tipo. Sono d'accordo con Caneca comunque e, in ogni caso, credo che ognuno dovrebbe cercare di approcciarsi alla fotografia applicando il proprio "senso etico", senza con questo voler far intendere che il parere altrui sia insignificante; sarebbe preoccupante per uno che partecipa a un forum, oltretutto come membro supporter  Interessante il video, per quanto mi riguarda, specialmente quando si sofferma sul "racconto comune" relativo "semplicemente" a una partenza e un arrivo, sottacendo ciò che ha determinato "l'evento" (in questo caso la migrazione) e ciò che sarà il "destino" dell'evento stesso. IMHO P.S.: rispetto al professionista più "responsabile", fotografo o giornalista che sia, se per responsabilità si intendono "rispetto dei soggetti fotografati/raccontati", "rispetto per coloro che siano destinatari della foto/racconto" e "oggettività della foto/racconto", mi pare che il mondo in cui vivo mi riporti ben poco di tutto ciò (il senso di responsabilità del professionista). "Oggettività" di una foto poi ..... |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 14:02
“ Ho spesso la sensazione (sicuramente errata) o il preconcetto che i maggiori "predicatori del divieto" siano coloro che vorrebbero praticare, senza averne il coraggio, ciò che, ad esempio, definiscono "irrispettoso della dignità altrui". „ Se ti riferisci a me sei fuori strada non solo pubblico su Juza ma ho al mio attivo diverse mostre di street o comunque di foto di persone riprese in ambienti pubblici e privati poi ovviamente so che se pubblico una foto senza liberatoria vedo incontro a dei rischi, dalla semplice rimozione alla querela di parte, e mi regolo di conseguenza. |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 14:31
@Sig. Mario: Da dove nasce il dubbio che mi riferisca a te? Sinceramente, a parte che sei l'autore del 3d, non riesco a collegare a memoria al tuo nome nessuno degli interventi che ho letto, nonostante abbia visto che sei intervenuto. Ho espresso (anche) delle perplessità ma ho messo IMHO, poi non so' che farci se ho spesso la sensazione che tanti scrivano per “difendersi da qualcosa” o “giustificarsi” da qualcosa. Vedo le tue immagini e la comprensione del tuo dubbio mi risulta ancora più difficile. |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 14:41
Allora ho inteso male, scusami Pensavo siccome sono tra quelli che mettono l'accento sulla necessità della liberatoria e sui rischi che si corrono a farne senza (rischi che spesso corro anche io ma coscientemente e non ignorandoli) ti rivolgessi anche a me |
| inviato il 17 Febbraio 2023 ore 10:20
"Ma ancora si sta a parlare di queste cose?" È su perché le cose funzionano diversamente dal punto di vista legale. |
user109536 | inviato il 17 Febbraio 2023 ore 15:48
Ho letto tutto, incluso il decalogo di Gilardi, poi ho dato un'occhiata alle gallerie di Juza soprattutto a Reportage di viaggio e street e mi sono chiesto: con tutti i distinguo che si possono fare ed escludere le persone ritratte che non necessitavano di una liberatoria alle altre è stata chiesta questa benedetta liberatoria ? Perché se non è così di cosa stiamo parlando ? |
| inviato il 17 Febbraio 2023 ore 16:42
Si ma la stessa domanda la si potrebbe fare a tutti coloro volano con il drone. Non credo che sotto ogni foto uno debba scrivere "foto eseguita con tutti i dovuti permessi" |
user109536 | inviato il 17 Febbraio 2023 ore 16:50
Ma penso piuttosto ai barboni, ai bambini in africa ecc, tutti con la liberatorio firmata ? Faccio fatica a crederci anche solo per ragioni pratiche senza scomodare l'etica. Vale anche per i droni ma il problema è irrisolvibile, vale solo la propria responsabilità che a volte c'è a volte no anche perché il rischio di essere beccati non mi sembra molto alto e alcuni se lo assumono senza porsi troppi problemi. |
| inviato il 18 Febbraio 2023 ore 15:58
“ Ho letto tutto, incluso il decalogo di Gilardi, poi ho dato un'occhiata alle gallerie di Juza soprattutto a Reportage di viaggio e street e mi sono chiesto: con tutti i distinguo che si possono fare ed escludere le persone ritratte che non necessitavano di una liberatoria alle altre è stata chiesta questa benedetta liberatoria ? Perché se non è così di cosa stiamo parlando ? „ Sulla quasi totalità non viene chiesta, io stesso non la chiedo sempre, tu la chiedi? La chiedi ai musicisti che fotografi e di cui poi pubblichi le foto su Instagram? è lì, in assenza di liberatoria o disconoscimento della liberatoria, che servirebbe un decalogo quantomeno ad evitare denunce. Io fui "beccato" solo una volta, un conoscente comune riconobbe una persona e fu una conoscenza con una persona piacevolissima ma non sempre finisce così, la foto era bella e non offensiva, cerco sempre foto che diano un sorriso e non una risata o peggio. “ Ma penso piuttosto ai barboni, ai bambini in africa ecc, tutti con la liberatorio firmata ? Faccio fatica a crederci anche solo per ragioni pratiche senza scomodare l'etica. „ Questo è un altro punto in cui un decalogo sarebbe utile, non mi dire che è utopico già lo so da solo, perché non sempre la sensibilità personale, di per sé individuale, è sufficiente e avere delle linee guida e quindi aiuterebbe moltissimo |
| inviato il 18 Febbraio 2023 ore 16:16
Non è che le foto debbano essere "offensive" per far prudere il cùlo a qualcuno voglioso di querelarti. Come ho già detto sopra, a tante persone non piace quasi nulla, ed in mezzo a quel quasinulla ci puoi finire facilmente anche tu, che stai lì a fare una foto sfigata ad un edificio sotto al quale ci stanno loro che leccano un gelato, e che se ti vedono che li riprendi con l'aggeggio fotografico pensano già alle mirabolanti vacanze in Polinesia che si faranno a causa legale vinta Quel che serve in realtà, non è una normativa od una regolamentazione in merito, ma più che altro un bel clistere esteso |
user109536 | inviato il 18 Febbraio 2023 ore 17:11
Si per pubblicare su Istagramm la chiedo sempre verbalmente all'inizio o alla fine del concerto, oppure li contatto sempre tramite Istagramm o email. Sono tutti adulti e nessuni mi ha mai detto di no, anzi erano ben contenti. Per fotografare non mi serve perché ho quella degli organizzatori. Per usare le loro foto in concorsi nazionali come sto facendo ora con due ritratti chiedo un'accordo scritto, concesso senza problemi. Recentemente ho fotografato un saggio di bambini, ho consegnato le foto agli organizzatori, non ho pubblicato nulla e nemmeno chiesto l'autorizzazione. E la mia etica. |
| inviato il 18 Febbraio 2023 ore 18:55
“ Si per pubblicare su Istagramm la chiedo sempre verbalmente „ Esattamente come non averla |
| inviato il 18 Febbraio 2023 ore 19:09
Alcune considerazioni: - molte volte la responsabilità della diffusione delle fotografie non è del fotografo, ma dei media. Se il fotografo fa 100 foto, ma ai media interessa diffonderne solo 5, che raccontano la storia che interessa a loro, così faranno. Se vorranno darne una lettura distorta, così faranno. Se vorrano ignorarle tutte, così faranno. - l'oggettività è una cosa che esula dalla fotografia, perché chi fa le foto è sempre un soggetto, con una visione soggettiva e un suo modo di pensare (quando va bene). Talvolta la fotografia può essere anche una spudorata menzogna, senza per questo essere cattiva. Alcuni giorni fa ho fatto una foto ad una mamma, che voleva un suo ritratto. Lo voleva perché lo vuole lasciare ai suoi bimbi. Perché possano ricordarla. Perché sta morendo. Questa donna trasmette sofferenza e declino a chiunque la veda per caso. Nella fotografia è la donna più bella e radiosa del mondo. Perché anche prendersi la responsabilità di mentire, a volte, fa parte della sana etica di chi fa foto. | |

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