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Alla ricerca della resa analogica - 2


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avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2022 ore 19:46

NESSUNEGO: scusami, pensavo fossi un appassionato esperto di camera oscura. Ma un A3 colore quanto costa da Colorzenith per esempio? Anche una cifra approssimativa.
ANDREA.TAIANA: sì, Domenico Mancuso sviluppa e stampa sia in bianconero ( prevalentemente) , che il colore. Ha una camera oscura completamente attrezzata, anche con analizzatore colore con timer ed esposimetro ( mi pare il classico Philips di un tempo) convinto, come me, che la pellicola meriti decisamente una trafila completa, prevedendo già in ripresa i passaggi successivi di sviluppo e stampa. Ma vedo che qui su Juza ce ne sono purtroppo pochissimi esperti : a memoria ricordo Domenico, appunto, e Schyter.
Comunque terrò presenti i laboratori nominati da Nessunego. Grazie

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2022 ore 19:57

Io aspettavo il buio e mi chiudevo, per caricare i rullini esposti nella tank, in un piccolo corridoio comunicante con stanze chiuse e al buio e chiudendo le porte di accesso al corridoio stesso. Senza mai nessun problema. Ma veramente stiamo parlando di abc: bastano un paio di prove con una pellicola da sacrificare e da svolgere e riavvolgere; più difficile spiegare che fare. Una sciocchezza davvero che si supera il primo giorno
MACERIC: scusami, mi sono perso le info. Cosa usi per le dia? Quale è lo stato dell'arte oggi?

user198397
avatar
inviato il 21 Marzo 2022 ore 6:59

Mentre vagavo su YouTube è capitato proprio questo video.
Interessanti i vari spunti...


avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 7:37

Dopo tutto quello che abbiamo letto, credo che l'unico modo per ottenere una "resa analogica", sia realizzare foto "analogiche". Altrimenti sarebbe solo un gioco di imitazione, che limiterebbe la creatività che pur esiste praticando la fotografia elettronica.

Dico questo, perché già il tema proposto in titolo, porta alla discussione infinita.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 7:38

Le solite chiacchiere sulle sensazioni, sul come si stava meglio quanto si stava peggio, tanti bei discorsi intrisi, anzi direi grondandi di nostalgia e poi... e poi niente... tutti continuano a fotografare in digitale.
Ovviamente direi!

In definitiva: cui prodest?

user198397
avatar
inviato il 21 Marzo 2022 ore 7:43

@Paolo non farei di tutta un'erba un fascio MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 7:59

Paolo, si sa, è un eccessivo. Per lui, l'unica pellicola accettabile è la diapositiva, meglio se Velvia, con quella sua resa artificiosamente e ruffianamente "accattivante".

Purtroppo per lui, tantissimi e non per moda, fotografano intensamente su pellicola, b/n, colore e dia, con eguale soddisfazione. Magari anche parallelamente all'uso di fotocamere a sensore elettronico.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 8:23

Credo che Pollastrini non abbia detto scemenze come qualcuno vuol far passare. Ho stampato, professionalmente sia l'analogico (dal 1982 fino al 2002) che il digitale. Professionalemente significa non il singolo rullino al mese e la stampina 20x30 alla settimana ma volumi importanti. In tale ottica gli acidi erano quantità elevate b/n, dia, ciba e negativo colore. La resa qualitativa dipendeva molto dalle attrezzature e dalla competenza del fotografo, non dimentichiamo i processi di post produzione come schiarire le ombre col ferricianuro di potassio sulle stampe, i viraggi e altro. Quindi il digitale è stato un felice passaggio (non indolore) che ci ha migliorato la qualità della vita. Però come giustamente dice Pollastrini, se nell'analogico a il fotoamatore o il professionista potevano ottenere risultati simili con attrezzature molto diverse, nel digitale questò non'è possibile. Per questo i fotografi professionisti si rivolgono ai laboratori artigianali e non stampano in proprio se non le prove di stampa. Il problema non'è tanto il plotter da 25000 euro (in realtà un buon plotter costa 5/6000 euro) ma la differenza la fà l'uso di un rip di stampa (tipo EFI)che consenta di bypassare i driver della stampante e permetta un controllo preciso della colorimetria. Ciò non significa che in casa non si possano ottenere ottimi risultati, anzi. Ciò premesso la differenza tra analogico e digitale c'è ma sempre più spesso chi usa l'analogico, sopratutto i giovani nati col digitale, non cercano quella resa, è solo un alibi mentale per giustificare una mancanza di creatività tentando di usare una tecnologia a loro sconosciuta di cui vedono il risultato nelle mostre di fotografi che non avevano la possibilità di usare il digitale perchè semplicemente non c'era.
Per quanto riguarda l'ascolto in vinile devo ricordare che la fruizione della musica negli impianti hi fi rendeva giustizia al vinile solo quando il preamplificatore era con uno stadio valvolare poichè le valvole arricchivano le armoniche pari restituendo un suono caldo e avvolgente a differenza dei transistor che arricchiscono le armoniche dispari restituendo un suono più nitido ma duro ...
Quindi, ognuno è libero di scegliere il sistema che ritiene più opportuno senza dimenticare che prima di tutto dovrebbe essere la coerenza e l'onestà intelettuale a ispirarci senza trovare giustificazioni sopratutto con se stessi per le proprie scelte ...
Personalmente la mia scelta di abbracciare il digitale e l'aver lasciato l'analgico non'è motivata solo da un percorso professionale, ma sopratutto di soddisfazione personale ...

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 8:37

Condivido tutto quello. che hai detto...
Ma... se piace il "vecchio" BN, come impatto visivo, resa, mood..... (o come lo si vuol chiamare).... va' usata la pellicola.... con tutti i suoi limiti....

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 9:03

BLVE: apprezzo sempre i tuoi interventi che sono sensati oltre che competenti. Le due cose viaggiano a braccetto e sono gemellate per la grande esperienza sul campo. Come sempre apprezzo anche l'amico PAOLO MCMLX per la sua onestà senza fronzoli: ha abbracciato una tecnologia e uno stile fotografici e gioca con questi senza troppi proclami. Ho posto una serie di quesiti ai quali il solo Nessunego ha risposto indicandomi dei laboratori fotografici ( spero professionali) cui potersi rivolgere, confessando anche lui, come tantissimi, di non praticare la stampa fotografica in proprio. Ora però io mi chiedo: ha senso andare avanti per 15 pagine continuando ad esaltarsi, senza ragioni oggettive, valide per la supposta resa analogica? Insomma, ha senso discutere di niente, non di fotografia ma di sensazioni autocelebrative, vuote per ben due post, pagine e pagine di un qualcosa di inutile, senza ragioni tecniche o scientifiche, senza niente che serva in qualche modo a migliorarsi ma solo a continuare l'infinita celebrazione di una sensazione, di un " quanto è bello appartenere a questo categoria" al " come ci piace la pellicola" ?
Non so per quanto si possa ancora andare avanti con simili argomenti/bandiera ormai da anni sentiti e risentiti. Basterebbe un rigo." Ci piace cosi "ed è concluso il post. Sembra quasi una conta, mi dispiace dirlo. Mz alla fotografia certe discussioni aggiungono ben poco.
Tutto questo senza voler offendere nessuno visto che ho molto amato la fotografia in pellicola

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 9:16

Vedi, I forum ed i blogs dedicati alla fotografia hanno preso il posto della corrispondenza dei lettori sulle antiche riviste di fotografia, anni 60-80: leggere per credere.

Allora la disputa era Nikon-Canon-Pentax (e Olympus), tra "stampisti" e "diapositivisti" (con tante sottocategorie) e chi aveva in eccellenza Agfa, Kodak, Fujufilm, ecc.

Per non parlare delle ottiche, dalle mode per i supertele, i supergrandangoli e poi gli zoom... Ed i relativi fabbricanti.

Insomma, il "bar Sport" della fotografia, è tra i pochi che non ha mai chiuso.

Ho cominciato a fotografare nel 68, sotto la guida di mio nonno, che scattò le sue prime foto nel 1909... Ho imparato che è importante non prendersi troppo sul serio anche e soprattutto quando la fotografia, come fu per me per molti anni, entrò a far parte del mio lavoro.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 9:23

Ma perché una cosa deve essere oggettivata per avere senso? Tutte le cose più importanti della vita sono non oggettive e non oggettivabili.
Il senso del post era: vuoi una resa analogica? Scatta in analogico, perché con il resto non funziona altrettanto bene.
Poi c'è chi dice che non nota differenza tra resa analogica e digitale e ovviamente non sarà alla ricerca della resa analogica.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 9:26

".....rip di stampa (tipo EFI)...."

Quel RIP lì non te li regalano mica.

Io non li uso, faccio tutto da me, con molto tempo, per me il tempo è irrilevante, ma se non vado errato, un RIP così può arrivare a costare ben oltre il migliaio di euro, correggimi se sbaglio, io sapevo sui 2-3000 euro.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2022 ore 10:03

Puma ma dai, mica fa il porta voce

è semplicemente quello che è stato scritto.

avatarsupporter
inviato il 21 Marzo 2022 ore 10:30

Ciò premesso la differenza tra analogico e digitale c'è ma sempre più spesso chi usa l'analogico, sopratutto i giovani nati col digitale, non cercano quella resa, è solo un alibi mentale per giustificare una mancanza di creatività tentando di usare una tecnologia a loro sconosciuta di cui vedono il risultato nelle mostre di fotografi che non avevano la possibilità di usare il digitale perchè semplicemente non c'era.


riassumendo, se un giovane scatta a pellicola manca di creativita, mentre se usa il digitale va tutto bene é nei ranghi, e ci sta pure chi applaude a questa sciochezza, andiamo bene

io esaltati della pellicola non ne vedo, forse della dia MrGreen, ma vedo continuamente interventi di chi a pellicola non ci scatta piu da molti anni, alcuni proprio mai fatto, che pero per qualche oscuro motivo gli brucia il culo se la si usa, e guai ad aprire un topic per condividere la bellezza nell'usare argentico

ma andate sui topic della Z9 o della nuova fuji apsc o qualunque altra cosa e piu adatta a voi, oppure sui tanti post di fotoritocco



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