user225138 | inviato il 19 Ottobre 2021 ore 21:52
“ Lo stonato, il mediocre e quello bravo ci devono essere… „ Certo, a patto che: 1) lo stonato e il mediocre siano consci delle loro capacità; 2) non sommergano il forum di canzoni stonate; 3) siano disponibili ad imparare da quello bravo. Ecco, direi che siamo molto lontani dal soddisfare queste condizioni. Comunque, io ho argomentato la mia posizione e rischio di diventare ripetitivo in modo insopportabile, quindi chiuderei qui il confronto. |
| inviato il 19 Ottobre 2021 ore 21:57
Ma no tranquillo… e cmq condivido il tuo ultimo intervento |
user14408 | inviato il 20 Ottobre 2021 ore 7:52
@fotografoagnostico “ Liquidare un paio di millenni di confronto tra menti sicuramente più acute della mia - e sospetto anche della tua - mi sembra quanto meno semplicistico. „ condivido, è Quantomeno semplicistico. Come è quantomeno riduttivo dire che il lavoro di un critico vale niente e che tutti possono esserlo cinfondendo gusti e conoscenza. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 8:15
Secondo me nel mondo della creativita' ( pittura, scultura, fotografia, etc ... ) i parametri di giudizio, tecnico ed estetico, cambiano col trascorrere del tempo - es. i graffiti dei cavernicoli vs i dipinti sacri altomedievali vs i fiamminghi vs i moderni vs altri - ; quindi non esistendo riferimenti certi, non puo' esistere qualcuno che possa basarsi su vari parametri per esprimere un parere. In base a questo affermo, in maniera del tutto personale, che il critico non ha ragion d'essere. C'e' solo il mi piace \ non mi piace, che e' mutevole a seconda delle epoche\stili\mode. |
user14408 | inviato il 20 Ottobre 2021 ore 9:17
“ i parametri di giudizio, tecnico ed estetico,cambiano col trascorrere del tempo „ e il "lavoro" di uno studioso/critico è proprio quello di capire, analizzare, verificare. non si improvvisa. ci sono alle spalle solide basi. continui a far confusione tra i gusti personali ( a me piace il colore blu a te il rosso) e lo studio dell'evoluzione della rappresentazione che è si figlia di "quella" cultura ma se non sai qual è non se ne comprende il senso. "quindi non esistendo riferimenti certi" avoglia se ci sono! se non si comprende il pensiero/estetica del "momento" gotico, per esempio, non si capsce lo sviluppo verticale e lo svuotamento delle architetture. non è solo questione de mi piace/non mi piace. la Storia dell'Arte e dell' Estetica. Proprio la fotografia,che da sempre sfugge a inquadramenti precisi, arte "dallo statuto debole" più volte definita. proprio il suo elemento macchina/uomo rappresentarazione/riproduzione della (una) realtà fattuale pone da sempre interrogativi (affascinanti). senza il lavoro di studio sull'estetica molti aspetti sfuggirebbero . ci ha provato lo strutturalismo a dare senso e significato ma da diversi decenni analisi superata ( per capirci il lavoro di Barth). |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 9:49
“ se non si comprende il pensiero/estetica del "momento" gotico, per esempio, non si capsce lo sviluppo verticale e lo svuotamento delle architetture. „ In proposito, per me questo testo del 1950 https://www.amazon.it/Architettura-gotica-filosofia-scolastica-Panofsk resta il principale riferimento. Per il resto, sono d'accordo con quanto ho letto nel nel post; a parte forse riguardo a Roland Barthes che, per quanto faccia riferimento a una scuola di pensiero datata, lo trovo intelligente e brillante e penso che leggerlo ne valga la pena. |
user14408 | inviato il 20 Ottobre 2021 ore 10:05
“ lo trovo intelligente e brillante e penso che leggerlo ne valga la pena. „ ah beh su questo non ci sono dubbi! certamente è sempre una ottima lettura immancabile! basta sapere che oggi la questione post-strutturalismo è più articolata e ricca di sfumature. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 10:54
Uhm.... Ci penso su. |
user225138 | inviato il 20 Ottobre 2021 ore 12:21
Ottimo intervento di Maceric. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 13:19
Ho pensato: il critico dunque capisce, analizza, verifica. Allora che cosa ci puo' essere di apprezzabile in un opera oltre il lato estetico, da meritare una simile figura dedicata che opera utilizzando tali abilita' ? Se un oggetto che mi piace lo ha fatto x o y, con questa o quella tecnica, con queste o quelle intenzioni, in un dato contesto storico o in un altro, cosa aggiungono tali informazioni alle sensazioni che la bellezza di cio' che osservo suscita in me ? Son d'accordo che genesi, storia e contesto di un manufatto siano indispensabili per CAPIRE un'opera, ma e' un lavoro che riserverei ad uno storico, dedito all'archiviazione e catalogazione del sapere: separando io nettamente il *capire* dal *godere* della bellezza un manufatto, mi sfugge come un critico possa arrogarsi il diritto di stabilire la valenza estetica di un'opera. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 13:27
Quando sovente non è capace di fare un cerchio con il bicchiere! |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 13:46
HAHAHA !!! |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 14:02
E' bene distinguere la funzione del critico d'arte da quella dello storico dell'arte. “ Son d'accordo che genesi, storia e contesto di un manufatto siano indispensabili per CAPIRE un'opera, ma e' un lavoro che riserverei ad uno storico, dedito all'archiviazione e catalogazione del sapere: separando io nettamente il *capire* dal *godere* della bellezza un manufatto, ... „ Precedentemente ho fatto una menzione ad Aby Warburg ed Erwin Panofsky (che in un certo senso è un allievo di Warburg ma anche del fiolsofo Ernst Cassirer). Se li leggerai ti renderai conto che il loro lavoro va ben oltre "l'archiviazione e catalogazione del sapere". Per quel che mi riguarda, lo studio di questi e altri storici dell'arte e dell'architettura ha avuto un effetto anche sul "godimento" delle opere; certamente complicando le cose, ma non ho alcun rimpianto per l'approccio "spontaneo" e "impressionistico" che avevo quando ero molto giovane. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 14:09
Diciamo allora che sono rimasto molto giovane |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 14:14
Il che ha indubbiamente suoi vantaggi... |
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