| inviato il 20 Luglio 2021 ore 12:32
Sono in piena sintonia, Platax. Fotografare nel libero territorio di un parco soggetti non attirati con esche e set fotografici è precisamente il mio modo di fotografare uccelli in volo. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 13:09
Secondo me l'attrezzatura oggi conta di più del manico. E' come dire: conta piu' l'abito che il monaco. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 13:28
“ Secondo me l'attrezzatura oggi conta di più del manico. E' come dire: conta piu' l'abito che il monaco. „ Per quel tipo di fotografia per conto mio servono entrambi, è come per un tiratore di piattello, serve l'attrezzo apposito e messo a punto in abbinamento alla destrezza. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 22:07
“ Mah... spesso si osservano cose un po' futili. Foto tutte uguali. Figurine Panini. Io ho scattato a circa 200 specie di uccelli che hanno 2 volte su tre dimorfismo sessuale e abiti eclissali. Poi ci sono i giovani dell'anno e gli immaturi. Le condizioni di luce sono infinitamente diverse e così gli stormi, piccoli o grandi, che si presentano davanti all'obiettivo. Forse chi vede tante figurine uguali non vede bene... o forse non vede proprio? „ “ e hai ragione vedendo circa 500 foto al giorno,forse mi colpiscono solo quelle che dicono qualcosa “ Chi non apprezza un genere per questioni indiscutibili di gusto personale non dovrebbe parlare delle foto che non apprezza perché non è capace nemmeno di notare grandi differenze. „ hai ragione infatti se conosci un buon fotografo naturalista al momento libero la mia agenzia lo mette subito sotto contratto,come foto editor devo apprezzare qualsiasi genere non posso permettermi il lusso di non farmi piacere un genere fotografico. “ Qualcuno che odia l'impressionismo potrebbe dire che i quadri di Renoir o di Monet si assomigliano un po' tutti. „ bhè certo ognuno è libero di dire le stupidaggini che vuole non si fà peccato,si passa solo per ignoranti. „ |
user12181 | inviato il 21 Luglio 2021 ore 11:38
A proposito di scarso manico. Questo giovane cuculo stava a terra, non vedevo tracce di nido, quasi sul sentiero, giustamente non se ne voleva andare. Gli ho rotto un po' troppo i c. per fotografarlo con il 25 mm a fuoco manuale (di qui il punto di fuoco incerto, si muoveva e il 25 Zeiss a distanza ravvicinata ha una forte curvatura di campo che penalizza i bordi anche non estremi...), un close-up ambientato come fotografo i fiori. Alla fine ha fatto un voletto di una quindicina di metri, spero che i genitori adottivi lo trovino. Ho la coscienza un po' sporca, spero di non aver fatto danni. Solo dopo sono stato informato dell'allevamento fuori del nido ecc. Pensavo non stesse bene. Ho anche avuto il tempo per una foto con il 100 macro, messa a fuoco migliore. www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202006/c50cd1a36e0ba16a688ddce3c2a0 |
| inviato il 21 Luglio 2021 ore 12:37
La differenza la farà sempre e solo il manico ma soprattutto avere un progetto Una foto fatta bene ogni tanto non vale praticamente nulla Come finire nella pagina foto degli amatori di qualche rivista. Un bello sfizio ma da lì a pubblicare un articolo c'è piu di un oceano in mezzo Ciao |
| inviato il 21 Luglio 2021 ore 22:23
“ La differenza la farà sempre e solo il manico ma soprattutto avere un progetto Una foto fatta bene ogni tanto non vale praticamente nulla Come finire nella pagina foto degli amatori di qualche rivista. Un bello sfizio ma da lì a pubblicare un articolo c'è piu di un oceano in mezzo Ciao „ hai fatto centro,ma non si può dire perchè poi ti dicono che non apprezzi il genere.bhè anche pubblicare un'articolo ormai basta pagare il discorso di una foto fatta bene ogni tanto vale anche per quella di tutti i giorni,non a caso i fotografi di uccelli in volo fotografo di uccelli in volo che vengono pagati per pubblicare e con queste foto ci vivono sono pochissimi,gli altri rimangono sempre quelli delle foto tutte uguali che non suscitano nessun interesse. |
| inviato il 21 Luglio 2021 ore 22:29
Ma come si fa a parlare di fotografia naturalistica e guadagno? Ma esiste in Italia un fotonaturalista che vive dei suoi progetti? Perché se esiste vorrei sapere come si chiama. E se non esiste, allora qualcuno qui crede ancora alle favole. Ora dopo il mito del manico pure il mito dei progetti per pubblicare gratis o per un tozzo di pane il lavoro fotografico di mesi. Ma fatemi il piacere.... Nel 1985 pubblicai per il mensile Reflex una monografia di una trentina di pagine sulla fotografia agli uccelli in sei diversi ambienti:2.500.000 lire con fattura. Ditemi un nome di un fotografo che l'abbia fatto in questi ultimi due anni. I tempi sono molto cambiati da allora: ho pubblicato gratis su Juza più di una decina di articoli letti da centinaia di fotoamatori. E di guadagnarci mi frega il giusto: oggi se rientri delle spese di una piccola parte dell'attrezzatura o di un viaggio pubblicando foto o articoli sei un mago oppure un marziano. Io vivo di altro e fotografo esattamente quello che mi piace. Questo è il mio guadagno, e mi basta. Se qualcuno vive di sogni forse crede ai micci che volano. Ma sia chiaro, se sbaglio cambio idea. Però me lo dovete dimostrare. |
| inviato il 22 Luglio 2021 ore 12:15
“ Ma come si fa a parlare di fotografia naturalistica e guadagno? Ma esiste in Italia un fotonaturalista che vive dei suoi progetti? Perché se esiste vorrei sapere come si chiama. E se non esiste, allora qualcuno qui crede ancora alle favole. Ora dopo il mito del manico pure il mito dei progetti per pubblicare gratis o per un tozzo di pane il lavoro fotografico di mesi. Ma fatemi il piacere....Confuso Nel 1985 pubblicai per il mensile Reflex una monografia di una trentina di pagine sulla fotografia agli uccelli in sei diversi ambienti:2.500.000 lire con fattura. Ditemi un nome di un fotografo che l'abbia fatto in questi ultimi due anni. I tempi sono molto cambiati da allora: ho pubblicato gratis su Juza più di una decina di articoli letti da centinaia di fotoamatori. E di guadagnarci mi frega il giusto: oggi se rientri delle spese di una piccola parte dell'attrezzatura o di un viaggio pubblicando foto o articoli sei un mago oppure un marziano. Io vivo di altro e fotografo esattamente quello che mi piace. Questo è il mio guadagno, e mi basta. Se qualcuno vive di sogni forse crede ai micci che volano. Ma sia chiaro, se sbaglio cambio idea. Però me lo dovete dimostrare. „ leggo che sei amareggiato per i tuoi risultati. mi spiace. la prossima volta non consegnare il tuo prezioso lavoro per pochi soldi. come succede nel mondo degli "stage", credo che bisognerebbe rifiutare di non essere pagati (o cifre ridicole), altrimenti oltre ad averne un danno tu, danneggi anche gli altri poi ognuno fa le sue valutazioni su costi/benefici complessivi e a lungo termine... purtroppo oggi il mercato del lavoro è estremamente competitivo e richiede un fortissimo investimento iniziale per farsi un nome/esperienza (questo vale per tutti i settori, dal medico, al geologo al fotografo etc) se interessa l'argomento consiglio la lettura di: "teoria della classe disagiata" e di "la classe signorile di massa" |
| inviato il 22 Luglio 2021 ore 12:25
Io il "manico" lo stò ancora cercando...mi serve da mettere sulla zappa, per vangare l'orto Chissà quando lo troverò.... |
| inviato il 22 Luglio 2021 ore 16:27
@ C.Cortesi: Sono completamente d'accordo con te, oggi gli editori sono dei veri caimani che spolpano coloro che si offrono di lavorare per loro... Mio padre buonanima, era giornalista professionista di politica interna e docente alla "Pro Deo" (oggi: LUISS) di Roma ed era pagato discretamente bene, erano gli anni 60/65 e, per diventare giornalista iscritto all'ordine aveva fatto prima la gavetta come "apprendista" per poi diventare pubblicista e, infine Professionista cioè colui che vive escusivamente del suo lavoro... Oggi, in verità 5/6 anni fa, ma attualmente sarà ancora peggio, conobbi giornalisti pubblicisti mandati a fare "servizi" all'Auditorium di roma dalla RAI nella fattispecie Rai3; a quanto mi disse una ragazza presente e con cartellino RAI sul pass, era stata chiamata tramite messaggio e mandata a fare un servizio mi pare sul direttore d'orchestra Steve Reich. Le chiesi se fosse dipendente Rai magari con contratto part time, mi disse di no...venivano chiamati così, random quando un evento era scoperto e pagati a parcella magari tra 3/4 e più mesi dopo. Chiaro che giornalista professionsta non ci sarebbe mai diventata perchè, salvo botta di C. oppure ehm! "amicizie" sarebbe rimasta sempre pubblicista e avrebbe dovuto guadagnarsi da vivere diversamente e il "mestiere sarebbe rimasto una "passione"...sicuramente è così anche nell'ambiente della fotografia naturalistica... |
| inviato il 22 Luglio 2021 ore 16:31
A C.Cortesi. Ero affezionato lettore di "reflex" e "Fotografare" e ricordo bene quei servizi.., non associavo il tuo nome all'articolo...complimenri per la bravura... al di la e nonostante l'attrezzatura |
| inviato il 22 Luglio 2021 ore 16:45
Grazie Giancarlo, la situazione attuale della pubblicistica in Italia è proprio quella che descrivi purtroppo. La pubblicistica naturalistica è anche peggio. Come appassionato di fotografia naturalistica , ho avuto la fortuna di aver fatto un corso di laurea in scienze naturali per puro diletto, e di aver frequentato per quarant'anni Maurizio Baldari, uno dei migliori fotografi naturalisti italiani tutt'ora in piena attività anche qui su Juza. |
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