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Ritardi e rincari nel mercato fotografico: “Un microchip da 3 euro ne costa oggi 800”


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avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 16:49

Alvar secondo me il controllo delle nascite non funziona, tant'è che anche la Cina che non è seconda a nessuno in quanto a programmazione è tornata sui suoi passi.
Il vero “problema” è che l'aspettativa di vita nell'ultimo secolo è aumentata terribilmente, allungando soprattutto la fase terminale e non “produttiva/riproduttiva” della stessa.
A voler essere cinici bisognerebbe intervenire su questo aspetto, ma chiaramente è una cosa impossibile da fare, quindi non vedo una vera soluzione al problema ConfusoTriste

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:16

Per dire, io credo che il controllo delle nascite non sia attuabile per mille motivi, ma credo che sia l'unica soluzione..


Unica soluzione sulla base di cosa? Del sentito dire sui quotidiani generalisti? A sensazione?
Ci sono già studi che dicono che la popolazione mondiale diminuirà spontaneamente in futuro, contrariamente a quello che la gente crede.

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:30

Vi segnalo anche questo interessante DataRoom della Gabbanelli che mostra con dovizia di grafici il crescente fabbisogno di materie prime per la transizione ecologica

www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/materie-prime-salgono-prezzi

E' incredibile, anche, vedere i fabbisogni proiettati al 2040.
Tra soli 19 anni le stime indicano un aumento esponenziale della richiesta di rame, litio,
Cobalto etc

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:31

Guardate la premessa dell'articolo:

Nei primi mesi della pandemia i valori dei prezzi delle materie prime sono crollati del 20-30%. La Cina, che ha un'economia pianificata, ne ha subito approfittato per fare scorte, avvantaggiata anche dal fatto di essere ripartita con quattro mesi di anticipo. Ma subito dopo i prezzi hanno ricominciato a salire, e ora sono alle stelle, perché tutti i Paesi sono ripartiti di scatto, con i magazzini di ogni continente vuoti per colpa dell'organizzazione «just in time» (le imprese si sono abituate, per essere più efficienti, a non accumulare scorte) e, quindi, adesso vanno riempiti da zero.

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:32

E ancora

Le materie prime sono diventate un investimento interessante perché sono prezzate in dollari, moneta debole in questo momento, quindi sono convenienti per chi le acquista in euro o altre valute. Inoltre: investire in titoli di Stato dà rendimenti bassissimi, quindi tanto vale mettere soldi in materie prime e sui titoli derivati a esse legati. A tutto questo bisogna aggiungere l'aumento a dismisura dei costi di trasporto. Il Dry Baltic Index, indice che sintetizza gli oneri di nolo marittimo per prodotti secchi e sfusi (minerali, cereali, eccetera), ha registrato nell'ultimo anno un +605%.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:52

E' incredibile, anche, vedere i fabbisogni proiettati al 2040.
Tra soli 19 anni le stime indicano un aumento esponenziale della richiesta di rame, litio,
Cobalto etc


Considera che se oggi riusciamo ancora a produrre monitor e display, su cui vediamo le nostre amate fotografie, è per la scoperta (e sfruttamento) di nuove miniere di materie rare trovate "all'ultimo momento" quando poco mancava all'esaurimento dei vecchi giacimenti. Molti nuovi giacimenti sono stati trovati "grazie" alla guerra in Afghanistan dopo l'undici settembre ad esempio.
Moltissimi materiali sono difficili e/o costosi da riciclare, dovremmo programmare meglio il consumo dei giacimenti conosciuti (visto che non è certo trovarne di nuovi accessibili).

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 20:34

@AXL

Lo avevo già messo qualche intervento fa, prima del giudizio di Perbo sugli interventi nella discussione.
A me sembra che si dovrà cambiare drasticamente i nostri comportamenti sempre che qualcuno non decida di prendersi con la forza le risorse che necessita.

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2021 ore 20:37

Sorry Sabbia, non me ne ero accorto!


avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:08

Ci sono già studi che dicono che la popolazione mondiale diminuirà spontaneamente in futuro, contrariamente a quello che la gente crede.

Questo è quello che sta succedendo in tutti i paesi industrializzati: il numero dei nati è più basso dei morti.

Questo documento ONU del 2019 indica che Europa e Nord America rimarranno stabili fino al 2100,
mentre la popolazione dell'Africa Sub-Sahariana già nel 2050 raddoppierà e nel 2100
la somma di Africa + Medio Oriente supererà la popolazione del resto dell'Asia.
population.un.org/wpp/Publications/Files/WPP2019_Highlights.pdf

In Asia l'India ha ancora un tasso di incremento del 1% annuo.
Per l'India è previsto per il 2024 il sorpasso della Cina, per un totale di 2,876 miliardi di abitanti:
www.neodemos.info/2018/05/11/lindia-dal-2024-sara-il-paese-piu-popolos




avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:23

A me che fa più incazzare è che ti trovi notizie è il caso di dire, fuori dal mondo, ci sono un sacco di problemi , servono investimenti non da poco e che si fa ? Beh spendono una cosa come 3 miliardi di dollari per mandare una scatola di sardine su Marte .

Spese assurde per tenere in piedi basi militari ovunque , altrettante abbandonate senza dedicarle ad altri usi, è un continuo buttare soldi in pagliacciate da circo .

Gli Stati ( tutti ) ne hanno ben di soldi per migliorarne un sacco di situazioni ma ancora giocano ai soldatini, bombe, missili, aerei, navi, supposte volanti da mandare nel nulla a scoprire il nulla cosmico

Ehh ma è per la sicurezza, è per la ricerca .

E si ferma il mondo per i chip ?

Mi viene da ridere per non piangere.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:43

Beh spendono una cosa come 3 miliardi di dollari per mandare una scatola di sardine su Marte .


Quello è uno dei pochi investimenti sensati... Le tecnologie, gli impianti produttivi, i brevetti che si creano attorno ai progetti spaziali, sono uno degli investimenti più remunerativi da sempre. Si guadagna davvero tanto, molto di più di quello che si è speso.
Ad esempio il velcro, i tessuti delle tende da campeggio, i display lcd... tutte cose nate e inventate grazie alla ricerca spaziale.


Spese assurde per tenere in piedi basi militari ovunque , altrettante abbandonate senza dedicarle ad altri usi, è un continuo buttare soldi in pagliacciate da circo .
Gli Stati ( tutti ) ne hanno ben di soldi per migliorarne un sacco di situazioni ma ancora giocano ai soldatini, bombe, missili, aerei, navi


Su questo mi trovi d'accordo... ma girano interessi economici enormi. Anche qui in Italia abbiamo intere zone la cui economia è basata su mine antiuomo, bombe, missili, proiettili, fucili, ecc ecc. Li ritroveresti tutti giu a Roma a implorare qualche nuovo contratto dell'esercito.


E si ferma il mondo per i chip ?


I "chip" sono una delle produzioni più difficili e costose da mettere in piedi. Ci vogliono diversi anni a creare da zero una fabbrica e le sue linee produttive. E non si può nemmeno costruire dappertutto.

L'intera fabbrica è sollevata e ancora ad un "gimbal" gigantesco per evitare le vibrazioni dall'esterno. Già se ti passa un'autostrada vicino, le vibrazioni del traffico ti fanno buttare via interi lotti. Tutte le zone sismiche sono da evitare... una scossa troppo grossa per gli armotizzatori ti fa gettare nella discarica settimane di produzione.

E negli ultimi decenni, tra inondazioni ed incendi sono state colpite diverse fabbriche di elettronica, soprattutto in Asia. Quando si danneggia una di quelle grosse, non è sostituibile in tempi rapidi e i prezzi salgono alle stelle.

Ad esempio, giusto qualche settimana fa:

www.askanews.it/economia-estera/2021/03/30/crisi-chip-giapponese-renes

Ci vogliono anni per adeguare la produzione alla domanda anche in situazioni logistiche normali... Aggiungi ora anche gli attuali problemi di trasporto navale (e non solo) e i tempi si dilatano ancora di più.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:45

In pratica dove ci sono i soldi e il benessere non si fanno figli e dove si fanno figli non ci sono i soldi .

e bisogna stare attenti a come si parla o si scrive perché si viene additati come razzisti.

A me sembra sempre che questa situazione più che preoccupare, faccia comodo

Scusami, è in risposta ad Ettorebest, scrivo da tablet e non posso quotare se non facendo i contorsionismi

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:51

In pratica dove ci sono i soldi e il benessere non si fanno figli e dove si fanno figli non ci sono i soldi .


Dove non ci sono i "soldi", non c'è nemmeno un sistema pensionistico, sanitario e di welfare...

E l'unica alternativa è fare tanti figli, nella speranza che alcuni di loro arrivino all'età adulta vivi e possono con il loro lavoro accudire e mantenere i genitori vecchi.

Anche qui in Italia si faceva esattamente lo stesso fino a non molto tempo fa, non è una questione ne culturale ne etnica.


avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 23:09

Ls83, capisco quello che hai scritto e non fa una piega, ma io parlo anche di una situazione prima di oggi, possibile che se lo ha fatto la Cina in altri paesi è impossibile ? O meglio era impossibile ?

La famosa silicon Valley ? Per dirne una



avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 23:18

Ci sono fabbriche in altri paesi, soprattutto in America. Ma il grosso è in Cina e paesi confinanti per un semplice motivo logistico..... I giacimenti delle materie prime necessarie ai chip sono per la maggior parte nel sud-est asiatico e di questi moltissimi sono in Cina.
Lavorare i materiali vicino a dove si estraggono fa risparmiare sui trasporti a lungo raggio. Non è solo per gli stipendi bassi che la produzione è là.
Anche a parità di tasse e stipendi, una fabbrica qui è "fuori mercato".


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