| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:22
“ Ma scusate, ammesso che sia possibile fare andare tutte le componenti a 100°C senza riduzione nelle prestazioni e senza danneggiarle sul lungo periodo, chi è quel folle che realizzerebbe una camera il cui involucro esterno raggiunge temperature di 80/90 °C durante il normale utilizzo? „ sacrosanto. non puoi bruciare le mani dell'utente. cmq è vero che più è alta la temperatura del corpo macchina rispetto all'ambiente e più calore viene smaltito. quindi anche in questo caso son scelte del progettista.. dove mettere l'asticella: salvaguardare le mani dell'utente e smaltire più calore possibile. questa cosa in poche parole " è fare ingegneria " ... ed è bellissimo ! |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:26
Infatti Gert e Black, cito testualmente: “ This is where we come to the first of the two governing factors that affect the cameras when it comes to overheating. Holding a very warm object for an extended period has the potential to result in what is known as low temperature burns. Secondary is to protect the internal components of the camera from the overheating . We limit how hot the external body of the camera can get to protect users, which is one of the causes of overheat shutdown . Some heat management must also be applied to ensure the camera continues to operate. „ Ricordo che sebbene alcuni abbiano iniziato la loro carriera di lettori assidui dei manuali di istruzioni solo con l'avvento della R5, già sulle istruzioni delle serie A7 di Sony questa eventualità (low temperature burns) era già esplicitamente ventilata come rischio derivante dal surriscaldamento dei corpi macchina. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:32
“ fin dove mettere l'asticella. salvaguardare le mani dell'utente ma smaltire più calore possibile. questa è fare ingegneria .. ed è bellissimo ! „ Sacrosante parole!!! In questo caso gli ingegneri sono stati talmente bravi da riuscire a rendere inaffidabili le funzioni video avanzate se, prima delle riprese video, si accende la fotocamera e se ne fa un blando utilizzo! |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:33
Niente, non ce la fa a non fare flame. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:34
Si ma infatti, concordo in pieno. Era solo per dire che a me questa fotocamera mi sembra in linea con lo stato dell'arte attuale. Non capisco perché alcuni si ostini a cercare problemi dove non ce ne sono. Magari con una progettazione migliore era possibile migliorare il raffreddamento, ma a scapito di altri fattori, come dimensioni, costi di sviluppo, costi di produzione, ma come scrive giustamente Gambaccini un'asticella va messa sempre e comunque. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:34
@TheBlackbird Non sopporto l'odore dell'incenso bruciato! |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:36
In compenso qualcosa che brucia si sente comunque... |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:36
“ In questo caso gli ingegneri sono stati talmente bravi da riuscire a rendere inaffidabili le funzioni video avanzate se, prima delle riprese video, si accende la fotocamera e se ne fa un blando utilizzo!;-) „ se è vero questo è un problema. come dicevo prima la certezza del tempo di utilizzo dovrebbe essere una degli obbiettivi più importanti da raggiungere (poco o tanto che sia). cmq il calore si accumula qualunque cosa fai ... detto questo è ovvio che nessun sistema è perfetto ed anche questa macchina avrà degli errori di progetto, dei bug sw o cose simili. vedremo cosa succederà con i vari aggiornamenti. anche la sony a9 appena uscita era un disastro ed poi è diventata un gioiello. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:38
Il "blando utilizzo" che ad oggi lascerebbe poco spazio al video per fotocamera già calda sono un paio d'ore di utilizzo fotografico continuo Giovanni, quello che scrive Bigstefano va sempre circostanziato perché come minimo è capzioso. E per utilizzo fotografico continuo non si intende numero di scatti, ma utilizzo. Inquadratura, EVF attivo in high rate fps, IS attivo, revisione scatti, navigazione nel menu. Tutta roba che comunque scalda. E a quel punto la camera ti lascia poco o niente da girare in 8k RAW o 4K HQ. E il tempo disponibile te lo esplicita a display. Invece puoi girare tranquillamente in 4k 30p. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:39
@Gambacciani_FotoInViagg E' vero ed è un problema universalmente riconosciuto! |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:52
Da non utente Canon, trovo tutta la querelle veramente paradossale: un produttore che ha la serietà di mettere nero su bianco i limiti operativi viene messo sotto il fuoco incrociato di gente che di mestiere fa l'acchiappaclick! Cito dal manuale della mia S1: " If the camera temperature rises under any of the following conditions, recording may stop. Wait until camera cools down. - During continous video recording - When the ambient temperature is high " In questo caso il produttore mi dice una cosa lapalissiana (se la fotocamera si scalda, smette di funzionare e aspetta che si raffreddi), senza la minima indicazione se può capitare dopo 5 minuti o 15 minuti o un'ora ... e nessuno che abbia nulla da ridire. Due pesi e due misure ... |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 15:04
“ non c'è niente di strano, anzi non potrebbe essere altrimenti. il fenomeno in questione non è affatto lineare. „ Che non potrebbe essere altrimenti è una considerazione gratuita, gli elementi per l'ovvietà non ci sono... da un lato l'aumento di temperatura aumenta l'inefficienza dei componenti elettronici, dall'altro consente una maggiore dissipazione del calore, da un lato altri componenti a temperatura più alta potrebbero diffondere calore in quella direzione, da un altro lato può accadere l'esatto contrario, così come da un lato vi sono punti della macchina in cui l'incremento della temperatura accelera, e altri in cui rallenta... insomma non vedo perchè dire che "non potrebbe essere altrimenti". “ la termocoppia degli exif riporta un valore di temperatura, uno solo e probabilmente è la cpu. le zone di surriscaldamento sono molteplici ed il blocco arriva sul componente messo peggio. „ Secondo me le temperature nei core della CPU sono più elevate del dato salvato negli EXIF, ad ogni modo questo discorso è assolutamente ragionevole e rappresenta il tipo di controllo che mi sembra più semplice/affidabile/adeguato effettuare in un prodotto del genere, ma siamo sempre lì: in quei test questo non avviene (non avviene un blocco dovuto al controllo diretto della temperatura su un componente "messo peggio"), quindi o sono falsi/sbagliati, o gli interrogativi rimangono. “ il mio xiami 10 sul cruscotto ieri si è bloccato per surriscaldamento. faccio causa alla xiami ? „ Questo ad esempio è un commento che nulla c'entra con la "polemica" in causa, è fuorviante, e quindi quale vuole essere il senso di scriverlo? “ chiunque capisca un minimo di come funzionino dei sistemi elettro meccanici, sa che stiamo parlando del nulla. veramente sembrano le discussioni sulla terra piatta. „ “ non solo tutte queste chiacchiere sono da terrapiattisti, e le polemiche strumentali „ Gambacciani, avevo letto tuoi interventi che mi sembravano interessanti perchè parevano oggettivi e super partes. Ora leggo considerazioni gratuite, o non pertinenti, o esagerate/ingiustificate. Peccato... a che pro? “ Alla faccia della fuffa. Basta leggere il passaggio che ho quotato. „ Appunto, il passaggio che hai quotato cosa c'entra con le stranezze che emergono da quei test? Rileggitelo... cosa c'entra?... “ ll lavoro di Cicala porta alla luce con evidenza il fatto che tutte le teorie sul surriscaldamento farlocco erano campate per aria, per i motivi che ha egregiamente spiegato Giovanni poco sopra: „ Ma sulla base di cosa?... Lookaloopy, in una discussione si argomenta, altrimenti il citare cose senza una pertinenza traendo conclusioni senza una logica conduttrice è inquinamento, non hai spiegato nulla. Posso anche citarti il discorso del papa di domenica mattina e dire che ciò conclude che l'uomo è stato sulla Luna, ma se quel discorso non giunge di per sè a tale conclusione e io non spiego per quale ragione da tale discorso deriva la conclusione, è normale che chi mi legge si faccia due risate. L'ho letta stanotte, una bella intervista ad un product manager giapponese. Una di quelle (classiche) che fa la bella faccia, senza fornire risposte essurienti rispetto alle anomalie che sono emerse. Può fare un discorso paraculo per l'azienda, veritiero (in buona fede, non potendo entrare nello specifico per via di segreti/interessi aziendali legittimi), oppure può fare un discorso paraculo per l'azienda, fuorviante ma conveniente (non entrando nello specifico perchè si tradirebbe). Insomma, voler trarre qualcosa da questo tipo di interviste lo trovo abbastanza ingenuo. Evito di dire di più perchè non ho veramente voglia di discutere anche di ciò che viene detto nell'intervista (tantomeno se le discussioni vengono fatte in questo modo). Dab, riguardo la S1 esistono prove fatte (e ripetute) che evidenziano comportamenti alquanto strani (che possono trovare una logica in una direzione poco simpatica)? Io non ne conosco... se esistono non li ho visti. Semplicemente. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 15:39
Leonardo ho argomentato esaurientemente, se non comprendi il nesso tra quanto ho scritto e quanto ho citato è un tuo problema di comprensione, la correlazione è evidente, tant'è che sei l'unico a non riscontrarla. Piuttosto se ritieni che abbia torto puoi controargomentare, o limitarti a contestare come stai facendo. In un caso o nell'altro a me sempre poco ne cala, i dati su cui ragionare sono tutti qui e i riferimenti ci sono, chiunque può farsi una idea precisa qualora lo volesse. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 16:51
La sola verità è che sono tutte, tutte congetture: sia le prove del complotto in giro in rete che le speculazioni in coda al teardown - solo che in coda al teardown con estrema onestà intellettuale c'è scritto chiaramente, che sono solo speculazioni! (*) E sono congetture/speculazioni perché nessuno tranne i progettisti Canon sa quali temperature utilizzi il firmware per decidere quando spegnere la macchina, nonché nessuno sa come l'algoritmo demandato ai calcoli li usi per stabilire quando è il momento di spegnerla . Aggiungete che per forza ci saranno variabilità nei risultati dei calcoli interni del FW, dovuti a fluttuazioni/margine d'errore nelle misure o cambiamenti di temperatura interni/esterni, ed il gioco è fatto: ecco prove con esiti che differiscono fra di sé, a volte del tutto fuorvianti e spesso, a differenza del teardown, fatte male. Ma tutte le prove, tutte, tendono ad una stessa conclusione: quando la faccenda si fa calda, dentro e fuori, la macchina tutela le componenti interne oppure il comfort d'uso del fotografo (temperatura esterna stimata dell'apparecchio, la plastica a 40 gradi scotta signori miei) e si spegne: e nessuno di noi può dire, né potrà mai dire, se a ragione (secondo me a ragione) o a torto (i cosiddetti "complottismi"). (*) il teardown in sé no, non è speculazione, è smontaggio e misurazione di dati strumentali, peraltro interessanti e che indicano che l'oggetto è pienamente utilizzabile per come è stato concepito |
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