user33434 | inviato il 12 Settembre 2020 ore 13:41
Belles13 riporto la parte che ci interessa. “ we produce a negative from the digital archive in a quality that is better than when I photographed directly with a negative camera. From this archive, we introduce the grain from the Tri-X film that I worked with my whole life, and they produce for me a 4×5-inch negative, then we go to the enlarger and we print again. „ La parte in cui dice "noi introduciamo la grana" non significa che loro aggiungono la grana della trix al file ma che riproducono l'immagine con una trix piana 4x5 che poi va sotto ingranditore. Fa questo perché per lui la texture della grana della trix è parte del suo linguaggio. E' un processo ben descritto con tutte le sue varianti nella seconda edizione di "Way Beyond monochrome" da pag.275 a 295. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 13:47
Belles13 “ Le fuji le ho avute e anche vendute, usando Leica non ho necessità di usare le copie a basso costo „ siamo arrivati al "dunque" ...... quando si arriva a citare Leica in una discussione, usando le parole che hai usato, andrebbe attivata anche su Juza la "Legge di Godwin" ... discussione da chiudere. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 14:22
Schyler come sei permaloso, mi riferivo alle Fuji apsc, la serie gfx sono la copia di un altro marchio |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 14:28
Io, per avere l'"effetto" della pellicola, uso la pellicola, altrimenti, col digitale, cerco di ottenere un'immagine che mi soddisfi tecnicamente ed iconograficamente, senza alcuna fisima nel voler trovare un effetto di postproduzione, che riproduca le caratteristiche di pellicole non più esistenti. E poi, se in passato usavamo un dato film negativo, che poi avremmo stampato su carta chessò, Agfa, o Kodak o Fuji... avremmo ottenuto risultati diversi. Quale "riprodurre" quindi in digitale?... Leica: ottime macchine, ottime ottiche. Contax (a telemetro) e Contarex: ottime macchine, con ottiche strabilianti... |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 14:34
“ Belles13 „ fossero state riferite pure ad una Zenit E, io nn le avrei usate ma è questione di sensibilità personale. Ma capisco che è intrinseco ai Leicaisti ... Ma ritornando in topic, fondamentalmente i preset vanno benissimo... ce ne sono migliaia di funzioni e possibilità con il dgt e questa è una delle tante. Riferirsi alla grana o alla tal pellicola analogica è esattamente scimmiottare l'analogico e il dgt nn credo ne ha bisogno. Chiamateli almeno con un altro nome sti benedetti preset, senza riferirsi alla tal pellicola; è un po' come fare la carbonara con la panna... La pellicola ha la sua resa specialmente se stampata analogica e il dgt non potrà mai replicarla; punto. Poi se Salgado aggiunge la grana in PP è un "problema" suo ... |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 14:52
Mauro sul numero 10 di reponses photo sul bianco e nero con l'intervista a Salgado ha specificato proprio l'introduzione di una grana come la tri-X nel file digitale, all'epoca Ramieel non era disponibile e ha dovuto ripiegare sulla ditta DXO,dei pivelli in confronto, ma lui fu entusiasta dei risultati |
user33434 | inviato il 12 Settembre 2020 ore 14:52
Chiamateli almeno con un altro nome sti benedetti preset, senza riferirsi alla tal pellicola; Concordo, se alla Fuji avessero chiamato il profilo Provia "neutrale" e quello Velvia "Rosso saturo" nessuno avrebbe nulla da ridire. Il problema è cercare di spacciare qualcosa per qualcos'altro. Mi ripeto, Salgado al PC non ha aggiunto nessuna grana. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 15:03
Le li avessero chiamati in un altro modo non saremmo qui a parlarne. La furbata è stata proprio quella. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 15:06
Salgado no ma i sui collaboratori si |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 15:15
“ La furbata è stata proprio quella. „ Beh ... il mare magnum dei fotoamatori dilettanti è talmente ampio che sapevano benissimo che qualche fotogonzo l'avrebbero pescato... Chi crede che grana e caratteristiche della pellicola si possano replicare, è decisamente un ingenuo. Ovviamente i preset e tutte le fisime della PP vanno benissimo ... basta essere consapevoli che "quelle" caratteristiche dell'analogico non le replicherai mai. Pane al pane, vino al vino. |
user33434 | inviato il 12 Settembre 2020 ore 15:26
Belles proprio con Raamiel un paio di mesi fa abbiamo fatto una bella chiacchierata su questo processo, lo ringrazio ancora perché è persona gentilissima e mi ha aiutato a scavalcare un problema. Non ho nessun intenzione o interesse a convincerti ma esistono dei problemi pratici nel procedimento che rendono impossibile l'aggiunta della grana durante la postproduzione al pc. Non riesco a semplificare tanto da farlo entrare in un post breve da cellulare ma più tardi quando avrò un pc ci proverò. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 16:42
forse i colori si riescono anche ad emulare se uno e bravo, ma la cosa impossibile da replicare non é solo la grana ma anche quella specie di porosità che ha la pillicola, il file digitale e puilittissimo (pure troppo) e all'aumentare degli iso si manifesta l'orribile rumore cromatico |
user33434 | inviato il 12 Settembre 2020 ore 19:39
Allora, la "grana" che viene aggiunta in post produzione (non mi riferisco al rumore) si ottiene in buona sostanza andando ad aggiungere un livello che sovrapponga una texture di proprio gradimento all'immagine. Cosa succede se faccio questa operazione su di una matrice per il processo in questione? Che quella texture andrà ad incrociarsi con la texture della carta che andrò ad usare come matrice, andando a neutralizzare un picco livellandolo oppure accentuandolo in modo eccessivo. A questo aggiungici un secondo step che è quello della generazione della vera grana che la pellicola che useremo avrà sicuramente (a maggior ragione nel caso in questione visto che parliamo di TriX). Come se non bastasse dovrai aggiungere altra grana derivante dalla carta che userai per la stampa finale, credo che a questo punto sia intuibile che invece che trovarci con una grana che fornisce struttura e corpo alla stampa mi ritroverò con un macello di proporzioni epocali con piccoli puntini neri o bianchi distribuiti in modo cinofallico su un area che invece dovrebbe avere tutta la stessa tinta. Il problema è parzialmente risolvibile, sempre che per qualche motivo si voglia aggiungere la grana in post produzione, usando un acetato come filtro per la stampa ma in realtà anche lì quello che tenderà ad essere dominante è il pattern della distribuzione delle macchioline di pigmento sparate dall'inkjet. Se proprio uno ci dovesse tenere così tanto a questa famosa grana aggiunta in post credo che l'unica sia usare un imagesetter ma siamo lontani dalla tecnica di stampa che abbiamo inizialmente preso in questione e le emulsioni sono a quel punto completamente uscite dall'equazione. Spero di essermi spiegato in modo chiaro, un ulteriore approfondimento senza scrivere un pippone di svariate pagine non credo che riuscirei a farlo . PS Non ho nulla in contrario ad aggiungere grana digitale ad un'immagine, anzi credo che in alcuni casi renda l'immagine più efficace, il mio discorso è strettamente legato al fatto che anche se non inapplicabile al CtP sia quantomeno da ritenere altamente sconsigliabile. |
| inviato il 12 Settembre 2020 ore 19:43
... " cinofallico " .... |
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