| inviato il 16 Giugno 2020 ore 8:55
Perfettamente in linea con le considerazioni di Fileo. |
| inviato il 16 Giugno 2020 ore 12:15
A volte ho l'impressione che gli appassionati di HiFi (ma anche quelli di fotografia), si concentrino su piccoli dettagli marginali, che possono determinare delle sfumature di suono, tralasciando elementi dove c'è la "ciccia". Se si pensa alla riproduzione musicale come un qualcosa finalizzato a sentire esecuzioni di brani in maniera il più possibile simile "al vero", prima della raffinatezza di un amplificatore in classe A, si dovrebbe mettere la riproduzione in termini di estensione di frequenze e di dinamica. Poi, certo, se c'è spazio per tutto, tanto meglio. |
| inviato il 16 Giugno 2020 ore 14:51
Grazie a Bergat e Fileo, il vecchio Sony in classe A acquistato in data 1988 è stato un acquisto che oggi non farei più, ma nel 1988 forse non esistevano ancora gli ampli in classe D, più adatti al mio scopo. |
| inviato il 16 Giugno 2020 ore 15:14
Occhio che i classe D sono sicuramente economici ed efficienti, ma a volte hanno problemi. Io ho usato per un po' il famoso primo T amp, quello di plastica, aggeggio molto intrigante per la qualità sonora, ma la sua linearità era un terno al lotto, perché la risposta in frequenza era fortemente influenzata dall'impedenza dei diffusori. Attualmente ho un finale pro (leggermente modificato) in classe H, che, nonostante la sigla potrebbe far pensare a qualcosa di "ultra digitale", è in pratica un ampli in classe AB con doppia alimentazione. Sinceramente ne sono abbastanza soddisfatto, l'unica modifica che potrei immaginare, è una biamplificazione con crossover elettronico, lasciandolo sulla via inferiore e mettendo un finale a valvole su quella superiore, ma probabilmente non lo farò mai |
| inviato il 16 Giugno 2020 ore 15:34
“ l'unica modifica che potrei immaginare, è una biamplificazione con crossover elettronico „ Se ti interessa ti posso fornire lo schema elettrico del mio crossover elettronico stereo con pendenza delle curve a 12 Db/ottava, fatto per tri-amplificazione ( woofer-midrange-tweeter ) + crossover elettronico mono per subwoofer, se vuoi cambiare le frequenze di crossover è facile sostituire i valori dei condensatori o resistenze. |
| inviato il 16 Giugno 2020 ore 15:53
Gli amplificatori in classe D sono sensibili al carico e a priori non è possibile stabilire la curva di rispsta in frequenza nella sezione media e alta. Talvolta con un certo carico si ha anche un'esaltazione di 15dB a 118Khz altre volte con altro carico un'attenuazione decisa della stessa entità. L'uso congiunto in diffusori autoamplificati o in subwoofer, trova invece una sua valenza, in quanto il costruttore/assemblatore ne tiene conto e amalgama opportunamente i componenti. |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 9:02
Infatti gli amplificatori in classe D sono usati spesso nei diffusori pro amplificati, dove si suppone (o si spera ) siano stati ottimizzati per il funzionamento con quegli altoparlanti. |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 11:22
Però tutta questa potenza (400-500-600pch) serve davvero in un ambiente che spesso e piccolo e dove si ascolta a 2,5-3,5mt dai diffusori? Un conto è avere appunto diffusori in grado di riprodurre con decenza la musica fino alle frequenze più basse (e qui i wooferini da 12-15cm credo possano poco...) un altro è produrre pressioni sonore in un ambiente chiuso che non si avrebbero nemmeno ad un evento live stando a 8-10mt dal palco... Io con i miei 250w complessivi sulle Tablette 2000, con certi pezzi che non hanno bassi da metterle in crisi, per il volume generato in gamma media non riesco a starci più di qualche secondo...e la distorsione è ancora lontanissima... |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 11:37
Che servano potenze di 400-500-600 watt, anche per pressioni sonore medie di 85 dB, l'ho ampiamente dimostrato. Però come hai giustamente osservato si parla di diffusori ad ampio spettro. Anch'io ho una coppia di tablette che piloto con i miei 700 watt per canale, ma sarebbe ingiusto pretendere da loro, quello che non possano dare. L'amplificazione giusta per delle tablette è un integrato sui 90-100watt. Poi se ci accoppi un sub è evidente che questo abbia potenze maggiori. Del resto se si rappresenta su un grafico con la frequenza sulle asse delle ascisse, e la potenza sull'asse delle ordinate si vede benissimo che si ha un forte andamento decrescente della potenza necessaria, all'aumentare della frequenza. |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 11:57
Credo che si dovrebbe prendere in considerazione anche il locale d'ascolto. Ascoltare in una stanza di mt 4x4 pone dei limiti che un salone di 50/60 mq non ha. Nella stanza piccola credo che certe potenze sarebbero inutili, ma vada ricercato un giusto compromesso potenza/qualità. O sto sbagliando? |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:00
Concordo con Bergat. Io avevo scelto 600W per SW, poi soli 2 x 60W + 2 x 40W + 2 x 20W per i woofer midrange e tweeter. I bassi con frequenza inferiore a 30 Hz hanno bisogno di alta potenza per essere sentiti dai nostri timpani. Ci vuole pure un preampli che li aumenti molto rispetto alle altre frequenze. Questi bassi profondi non vengono amplificati in fase di incisione della registrazione, perchè creerebbero problemi ( distorsioni ) a quelli che non hanno un vero impianto Hi-Fi in grado di riprodurli. Cioè , chi ha un buon impianto li sentirebbe bene, chi ha uno stereo economico sentirebbe solo distorsioni inutili. Quindi le frequenze inferiori a 30 Hz devono essere molto amplificate dal preampli dell' utente, specialmente a basso volume ( io me lo sono costruito perchè non l' ho trovato in commercio ). Sono poche le persone che apprezzano ed ascoltano quelle frequenze così basse... |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:02
Ma dai 30Hz in giù possono essere ascoltati bene in una stanza di 4x4 mt? |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:07
Si, ma i 4x4 mt sarebbero da evitare assolutamente, l' ideale sarebbe ad es. 6 x4,5x3,5m . Oppure 5x4x3m. Le 3 dimensioni non devono essere né uguali né multiple fra di loro, se no si creano risonanze insopportabili. |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:09
Ma anche in una stanza di 5x3,5 si possono riprodurre correttamente ed ascoltare con piacere valori di 30 hz e inferiori? |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:11
“ Cioè , chi ha un buon impianto li sentirebbe bene, chi ha uno stereo economico sentirebbe solo distorsioni inutili. „ Poi dopo capita, come è successo a me, che magari ti vibra tutto il ribassamento in cartongesso del soggiorno (60mq) e ciao |
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