| inviato il 13 Novembre 2020 ore 18:04
Quando usate lo spot e inquadrate il soggetto a cui volete dare la giusta esposizione quale mirino scegliete? |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:02
“ anche qui c'è un'imprecisione. L'istogramma del LV mostra la curva del JPEG, per fare ETTR è opportuno usare quella del RAW, dopo aver misurato con la modalità spot le alte luci. „ Max, molto interessante, “dopo aver misurato con la modalità spot le alte luci." Misuro le alte luci con spot, otterrò la chiusura del diaframma o un tempo più veloce, dovrò compensare l'esposizione, e qui mi perdo ;-) Potresti cortesemente spiegare come, grazie! |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:13
Sembra che su questo tread la risposta non sia prevista prima di 3 anni |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:18
“ Max, molto interessante, “dopo aver misurato con la modalità spot le alte luci." Misuro le alte luci con spot, otterrò la chiusura del diaframma o un tempo più veloce, dovrò compensare l'esposizione, e qui mi perdo ;-) Potresti cortesemente spiegare come, grazie! „ per sapere quanto compensare devi sapere cosa vuoi fare e conoscere quanto il tuo processo può reggere. come fai a saperlo? io direi che il modo più semplice è fare delle prove, se ti serve su digitale ci metti venti minuti scarsi. |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:36
La misura spot può essere utile nei casi in cui c'é uno scarto di luminosità importante fra il soggetto e lo sfondo, per esempio ritratto in controluce, foto di teatro dove i soggetti sono illuminati da faretti spot, ecc...ma poi va ponderata in funzione della luminosità del soggetto perché tutti gli esposimetri, qualsiasi sia il sistema di misura, sono tarati su un grigio medio a riflessione 18% (il famoso cartoncino kodak, che corrisponde alla luce incidente), quindi se il soggetto é più chiaro di un grigio medio bisognerà sovra-esporre e viceversa se é piu scuro...anche in spot, anzi soprattutto in spot visto che ormai quasi tutti gli esposimetri integrati usano il sistema a matrice che pur se tarato sul grigio medio é meno previsibile perché non fa una misura uniforme sulla luminosità média di tutto il campo inquadrato ma analizza le differenti zone dell'inquadratura per compensare l'esposizione in funzione di migliaia di situazioni tipiche memorizzate dal fabbricante nella fotocamera, in questo senso la misura spot puo servire pure a farsi un'idea più precisa della luminosità del soggetto.....io che sono della vecchia scuola preferisco usare la misura media ponderata centrale molto piû previsibile, oppure la misura della luce incidente o del cartoncino kodak (che é lo stesso) che pero non sono utilizzabili in tutte le circostanze. |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:40
in pratica la uso sempre |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:47
“ Sembra che su questo tread la risposta non sia prevista prima di 3 anni „ Siamo in media, la discussione iniziò esattamente 121 mesi fa Mezzo secolo scorso con la ferraglia manuale o imparavi da subito ad interpretare l'esposimetro o non portavi a casa una mazza. |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:48
“ per sapere quanto compensare devi sapere cosa vuoi fare e conoscere quanto il tuo processo può reggere. come fai a saperlo? io direi che il modo più semplice è fare delle prove, se ti serve su digitale ci metti venti minuti scarsi. „ Tykos, garzie mille per la tua immediata risposta! Se ho ben capito: misurazione spot sulle alte luci, ricompongo, o anche no vari scatti sovraesponendo di volta in volta, poi in post vedo il limite delle alte luci clippate, diciamo EV +1.0 Così potrei usare sempre questo stesso valore di sovraesposizione (es. EV + 1.0) verificata dal test effettuato e rientrerei sempre nei limiti di un ETTR corrispondente al RAW? In questo caso dovrò sempre usare la misurazione spot sulle alte luci? Se così fosse potrei anche impostare il valore EV di default. Grazie! |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:54
“ Siamo in media, la discussione iniziò esattamente 121 mesi faMrGreen „ capita, sono questioni talmente ricorrenti....se si ragruppassero tutte le discussioni che trattano (e si ripetono) dello stesso argomento il forum Juza sarebbe ridotto almeno della metà |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:54
Banalmente, prova a fotografare una gara di ginnastica e a fare foto decenti con l'atleta ben esposto/a. Luci che sparano ovunque, faretti untati verso di te, finestroni da cui il sole vomita cascate di luce, sponsor con cartelloni luminescenti (e intermittenti, che ce lo facciamo mancare?), etc.. Nei casi piu' fortunati riesci a gestire fotografando in manuale sovraesponendo, ma solo quando c'e' costanza nell'illuminazione. Spesso invece la situazione cambia anche drasticamente. Ad esempio, se passa una nuvola e copre il sole verso le 2 del pomeriggio a giugno, la palestra diventa istantaneamente una caverna. Che la divinita' poi ti scampi di dover mai fotografare un saggio, dove molto spesso mettono dei × incapaci a gestire le luci... |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 9:54
Leo45 grazie! A parte le situazioni più adatte alla misurazione spot o alle scelte personali, in questo caso pensavo all'utilità per capire in caso di ETTR qual'è il vero limite per il RAW, dato che quello indicato dall'istogramma si riferisce al JPG |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 10:03
“ Siamo in media, la discussione iniziò esattamente 121 mesi faMrGreen „ frequento da molto tempo questo forum, ho imparato molte cose, vi ringrazio tutti! Oggi ho postato per la prima volta e ... non sarà l'ultima Non mi aspettavo tante risposte così immediate, Grazie! |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 11:35
“ Tykos, garzie mille per la tua immediata risposta! Se ho ben capito: misurazione spot sulle alte luci, ricompongo, o anche no vari scatti sovraesponendo di volta in volta, poi in post vedo il limite delle alte luci clippate, diciamo EV +1.0 Così potrei usare sempre questo stesso valore di sovraesposizione (es. EV + 1.0) verificata dal test effettuato e rientrerei sempre nei limiti di un ETTR corrispondente al RAW? In questo caso dovrò sempre usare la misurazione spot sulle alte luci? Se così fosse potrei anche impostare il valore EV di default. Grazie! „ mhh, non direi. Cioè, sostanzialmente dipende da cosa ti serve e cosa vuoi fare. Perché misuri spot? - per misurare varie parti di una scena e capire come esporre mettendo le varie cose al posto giusto (tipo le mille possibili interpretazioni del sistema zonale, se parliamo a pellicola. Oppure per capire se andiamo troppo sotto/sopra la gamma dinamica del sensore, col dgitale) - perché hai una scena con un soggetto fondamentale e te ne freghi del resto (tipo sfilata: te ne freghi se lo sfondo viene nero o se una luce spara, l'importante è che la modella sia esposta correttamente) Il secondo caso è facile: spot sul soggetto, eventuale correzione se lo preferisci più o meno luminoso, finito. Il primo caso è complesso, e prevede che tu scelga che foto vuoi ottenere da quella scena e quindi quale deve essere il tono medio (vuoi una foto molto scura? vuoi un high-key? devi saperlo prima), misuri le ombre e le luci, capisci se ci stanno nella tua gamma e scegli l'esposizione per starci dentro e decidere cosa eventualmente perdere. A pellicola è probabilmente più facile a meno di non avere una digitale con sensore iper fico. In questo primo caso se il tuo spot è la macchina fotografica certo, devi ricomporre (o pastrocchiare con il selettore del punto, che ci vuole mezz'ora). Quello che non mi sembra interessante è esporre sempre e comunque al limite, perché vuol dire che tu scatti una roba purché sia e decidi a casa cosa deve saltar fuori. È un po' un modo barbaro di procedere, vuol dire non avere le idee chiare e potrebbe portare problemi sui toni (potrebbe perché non sono esperto: la risposta del sensore è proprio linearissima? in questo caso non porta problemi), oltre a richiedere il triplo di lavoro a casa. È molto buona se si vogliono quelle foto tutto aperto e smarmellato. |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 11:46
saro out-of-course, "scaduto", un vecchio dinosauro, ma preferisco sempre esporre giusto come facevo per le diapositive, anche in PP preferisco aggiustare l'esposizione per trovare la giusta luminosità piuttosto che ricorrere ad artifizi, maschere, ritocchi locali, ecc...che uso con molta prudenza...giustamente il digitale e i raw con la loro lavorabilità mi hanno impigrito al livello del calcolo della giusta esposizione che prima facevo istantaneamente quasi inconsciamente, adesso non solo ci devo pensare ma ho tendenza a essere più "nonchalant" sapendo che potro recuperare in PP, ma é vero fino a un certo punto, in certi casi (ne stiamo discutendo sul GPP) é meglio sacrificare le luci (come si faceva con le diapositive) per evitare l'effetto HDR che appiattisce e rende artificiale la foto...avere 14 EV di dinamica disponibile ha certo i suoi vantaggi ma bisogna saperli sfruttare con buon gusto, recuperare tutto a volte é contro-produttivo. |
| inviato il 28 Febbraio 2025 ore 13:08
Per mio modo di vedere non esiste una regola ferrea da applicare in tutte le foto, l'esposizione ( a parte sballamenti totali ) fa parte della volontà dell'operatore di presentare il contenuto dell'inquadratura a modo suo, per questo in special modo con il digitale si ha disposizione un infinito modo di testare luce e comportamento delle aree di lettura imposte all'esposimetro e anche se potrà sembrare tecnica superata il miglior modo per farlo per me resta sempre farlo in manuale in modo da non farsi comandare dalle funzioni auto e quindi osservando i movimenti dell'esposimetro sulle varie zone e cosa ne esce, una volta capita l'interpretazione le funzioni auto tramite compensazioni e zone di lettura saranno infallibili. |
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