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Coronavirus 2019-nCoV: parte V


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avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:14

e non ci sono altri calcoli da fare.

non direi proprio. Cool
è necessario inserire nel calcolo, per avere una stima attendibile,
la durata (media) dal contagio alla guarigione o decesso.
l'approssimazione degli infettati veri che è differente da quelli ufficiali.

avatarsupporter
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:18

@Morgana +1

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:23

@Morgana

Con il tuo calcolo tu ipotizzi che tutti gli ammalati di adesso, 31.515, guariscano e che non ci sia alcun altro decesso fino a quando tutti i 31.515 ammalati oggi non siano guariti.

E questo, veramente ahimè, è purtroppo errato.

Bisogna inserire nel calcolo anche quanti guariscono giorno, oltre a quanti muoiono, ed allora si ricasca, purtroppo, nel tasso di mortalità del 30%.

Sono numeri tremendi, di quei circa 29000 ancora ammalati, se non interviene una variante curativa positiva, circa 9000 moriranno.

Il decorso di quella polmonite lì, come tutte le polmoniti, è molto lungo, chi è ammalato oggi muore o guarisce in circa un mese.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:31

Pollastrini,
fai notare gli errori di Morgana ma non guardi ai tuoi.
già ti sei dimostrato pessimo profeta, da un morto ogni 2 sei passato ad un morto ogni 3.
cosa non va sul tuo calcolo?
Non va che ignori tutta una fetta di dati importantissimi.
Non conosciamo ancora l'iter della malattia, quanto durino gli strascichi. Quindi non possiamo conoscere il numero totale delle pesone che guariranno o moriranno tra quegli infetti.
Ne consegue che se prima dicevi vive uno su due
oggi dici vive uno ogni 3 .
è probabile che tra qualche giorno dirai vive uno su 4 !
ecc...
Alla faccia del sistema di calcolo...Cool

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:35

No forse non avete capito il mio discorso, la mortalità ad oggi (nel senso oggi 7 febbraio ore 12 ) era quella, poi siccome la situazione si evolverà la mortalità deve essere aggiornata man mano, visto che come ho scritto non si sanno tante cose, ossia quanti ne moriranno ancora, quanti ne guariranno ancora.
Domani potrebbe essere 2,4%, domani l'altro 1,9 % perché varia il numero di contagiati, guariti e morti, ma a meno di impennata di uno dei 3 valori, non si passerà da un 2% ad un 20% da un giorno all'altro.
Poi a fine epidemia i calcoli potranno essere fatti con estrema precisione

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:38

L'unico calcolo che finora ho pubblicato qui, è l'incremento percentuale dei morti da un giorno all'altro.
non è un dato discutibile quello e nessuno me lo ha criticato.
oggi siamo ad un 13%.

user155906
avatar
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:42

@morgana ti consiglio di non calcolare il pollastrin ,perdi tempo, non vuole comprendere, non ritiene attendibili i metodi dei ricercatori e si è inventato un calcolo tutto suo che riadatta ogni volta insultando chiunque provi a farlo ragionare. insomma la classica partita con piccioneMrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:45

LA MORTALITA' NON EVOLVE GIORNO PER GIORNO, se il Virus non cambia e non cambia il contesto ambientale la mortalità di una patologia è SEMPRE QUELLA, il rapporto tra numero di decessi e numero di infettati su una popolazione sufficientemente vasta. E' quello il numero che serve.

A cambiare sono i dati che rileviamo, più è alto il numero di osservazioni e il periodo di osservazione, più il dato è affidabile.

Ad oggi non ci sono elementi per determinare la letalità, se non come ipotesi molto grossolana, perchè non abbiamo nessuna serie storica che abbracci un periodo lungo almeno quanto il decorso medio della malattia.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 12:50






osserviamo questi due grafici.
il primo (giallo) rappresenta gli infettati in Cina, il secondo (verde) gli infettati non in Cina.
il trend è persino più importante dei numeri. Per ora i due grafici hanno un trend simile.

se nei prossimi giorni quello degli infettati in Cina cambia trend verso il basso è un dato rassicurante, anche se quello del resto del mondo resta invariato o addirittura punta verso l'alto.

viceversa se il grafico degli infettati in Cina punterà verso l'alto è un dato preoccupante anche se quello del resto del mondo rimanesse costante o addirittura diminuisse.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:00

LA MORTALITA' NON EVOLVE GIORNO PER GIORNO, se il Virus non cambia e non cambia il contesto ambientale la mortalità di una patologia è SEMPRE QUELLA, il rapporto tra numero di decessi e numero di infettati su una popolazione sufficientemente vasta. E' quello il numero che serve.

guarda che è esattamente il calcolo che ho fatto io, ma siccome l'ho fatto svariate volte dall'inizio epidemia, ti assicuro che cambia, perchè i primi giorni era al 2,2% quando i dati erano diversi (meno contagiati e più morti in percentuale)
si parla ovviamente di pochi punti percentuale (uno 0.2%) ma cambia.
ripeto, sono dati indicativi, ma ci possono dare un'idea del problema.

quello che dice OOO è vero, bisognerebbe fare entrare anche il calcolo della durata del contagio, ma si passa ad equazioni difficili, che io non sono in grado di fare adesso (forse 20 anni fa quando sono uscita dallo scientifico, adesso non mi ricordo più una mazza Sorry) in cui aggiungere più variabili.
ma anche quelle ci darebbero un risultato indicativo, di certezze non ne possiamo avere, perchè sono comunque calcoli ipotetici, basati su medie matematiche.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:02

E' chiaro che se l'epidemia non viene contenuta in Cina, cioè se quella curva non si appiattisce nell'arco di un tempo ragionevole, sarà pandemia, cioè si diffonderà in tutto il mondo. Utopistico pensare di chiudersi a riccio, non si può isolare mezzo mondo dall'altro.

Ma fuori dalla Cina, al momento, cioè che conta non è il trend, ma l'esiguità dei numeri. Ad esempio in Italia siamo passati da 2 a 3 in qualche giorno, il 30% in più, ma sempre 3 casi restano, sotto controllo, cioè molto lontani dalla massa critica che serve per scatenare una epidemia. Per ora.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:12

guarda che è esattamente il calcolo che ho fatto io, ma siccome l'ho fatto svariate volte dall'inizio epidemia, ti assicuro che cambia, perchè i primi giorni era al 2,2% quando i dati erano diversi (meno contagiati e più morti in percentuale)
si parla ovviamente di pochi punti percentuale (uno 0.2%) ma cambia.
ripeto, sono dati indicativi, ma ci possono dare un'idea del problema.

quello che dice OOO è vero, bisognerebbe fare entrare anche il calcolo della durata del contagio, ma si passa ad equazioni difficili, che io non sono in grado di fare adesso (forse 20 anni fa quando sono uscita dallo scientifico, adesso non mi ricordo più una mazza Sorry) in cui aggiungere più variabili.
ma anche quelle ci darebbero un risultato indicativo, di certezze non ne possiamo avere, perchè sono comunque calcoli ipotetici, basati su medie matematiche.

Scusa Morgana, forse ho letto male, ma ho visto che hai fatto il rapporto tra le morti di oggi e gli accertati ad oggi.

In Italia, secondo questo ragionamento, il tasso di letalità sarebbe 0, visto che ancora non è morto nessuno, mentre invece è indeterminabile, cioè non si può proprio stimare, fino a quando non sarà trascorso almeno il tempo medio di convalescenza di questa malattia.


avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:15

morgana, fammi una cortesia, rifai l'equazione e sostituisci i morti con i guariti. poi fai il calcolo percentuale delle guarigioni....

a questo punto, puoi capire da sola che le percentuali, in questo momento, non significano nulla di nulla. ;-)

se non fosse un virus altamente infettivo, contaggioso e letale, non avrebbero chiuso città e aereoporti con l'esercito. per un poco più di un'influenza stagionale non si mette in piedi tutto sto casino.

i cinesi sanno bene, come tutti i virologi, di che pericolo si corre.

certo che se si crepasse uno su tre, farebbero di tutto per non dirtelo, vuoi veramente diffondere una notizia simile? ;-)

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:28

Pollastrini il tuo indice e' passato dal 35% al 27% in due giorni.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2020 ore 13:29

Scusate ma facciamo un po' di chiarezza. La mortalità non è facilmente calcolabile per via di una serie di variabili sconosciute fra cui i tempi di degenza, il numero reale di contagi, il numero reale di morti.
Tuttavia una prima stima, e parliamo di stima, sarebbe fattibile se almeno si avessero dati che comunque sono irreperibili.

Innazitutto non possiamo calcolare la mortalità rapportando i decessi con il numero totale di persone che hanno superato da vivi o morti la malattia. Manca un dato fondamentale che è il campione di riferimento. Chi ha superato la malattia non lo è, il campione dovrebbe essere il più rappresentativo possibile e la somma dei guariti e dei morti non comprende i degenti gravi ed i convalescenti con sintomi più lievi. per questo non è un campione utile. Piuttosto occorrerebbe prendere ad esempio tutti i contagiati ufficiali dal 01/01 al 15/01. Poi sapere chi di questi è deceduto, chi è guarito e chi è ancora in convalescenza. Allora potremmo azzardare qualche ipotesi. Null'altro.

Chiaramente non abbiamo il dato che associa i decessi ed i guariti a alla data del loro ricovero o contagio. inoltre sarebbe comunque un dato probabilmente falsato da altre variabili. Per esempio potrebbe anche essere che ci siano persone che sviluppano sintomi talmente deboli che non finiscono fra i controlli. O al contrario potrebbero esserci morti nelle zone più rurali che non vengono nemmeno presi in considerazione.

D'altro canto è sbagliata anche l'ipotesi che la mortalità sia il rapporto fra i decessi attuali ed i contagi attuali. Il decorso della malattia è molto più lento della velocità di contagio e non sta al passo. Non ha senso confrontare le due grandezze. Sarebbe più utile appunto estrapolare un campione di 2000/3000 persone contagiate in un periodo limitato e fare i calcoli su quelle.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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