| inviato il 27 Marzo 2025 ore 20:04
Chi sente artista pecca di vanità. Peccato veniale. Il fanatico-tifoso del brand è un caso psicologicamente più complesso che sottende un vissuto ed un presente da disarticolare e riallineare. C'è una bella differenza. |
| inviato il 27 Marzo 2025 ore 20:37
Il problema non e' sentirsi un artista ma trattare chi si pensa non lo sia come mentecatti. Non e' un peccato in nessun caso ma comunque lo vedo altrettanto degno di disarticolazione. Sul riallineamento non mi esprimo. |
| inviato il 27 Marzo 2025 ore 20:58
La tifoseria in genere appartiene ai frustrati. L'attrezzatura è una scelta personale in base alle proprie esigenze. Una foto tecnicamente perfetta può far dell'autore un bravo fotografo ma questo non vuol dire che faccia buone foto. |
| inviato il 27 Marzo 2025 ore 21:28
@ Miopiartistica “ Appassionarsi ad un brand è una fattispecie della sindrome di Stoccolma. Loro ti inkulano facendo soldi sulla tua dabbenaggine e tu li ami. „ Questa me la segno e appena capita l'occasione la utilizzo (ovviamente citando la fonte). |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 4:54
“ @ Bruno. Perché pensando alle foto, di quali attrezzi parleresti, di meccanica. „ A parte il fatto che le foto si fanno anche con l'ottica e ho solo con la meccanica, perché mai dovrei pensare alle foto e parlare di attrezzi? E comunque l'argomento qui è un altro, si parla del tifo per il brand X piuttosto che Y o Z, e di fatto anche tifo contro. Ribadisco, è un atteggiamento tanto stupido quanto infantile, ed aggiungerei anche un po' patologico. |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 6:19
Il fanatico-tifoso del brand è un caso psicologicamente più complesso che sottende un vissuto ed un presente da disarticolare e riallineare. ******************************************** oh oh... qui siamo a un passo dal "campo di rieducazione". E io che pensavo fossero finiti col crollo del muro... |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 6:25
Comunque tanto l'identificarsi con un marchio: Canon, Nikon o quel che si vuole, quanto con uno status: artista, ARTISTA o "scattino" è chiaro sintomo di un problema psicologico... se non psichiatrico. |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 9:04
Il discorso prescinde dai marchi, e da tutto quanto. Il problema delle tifoserie esiste ed e' applicabile a qualsiasi campo. Una persona prima sceglie qualcosa (in tutti i campi), un partito, uno schieramento politico, un brand, una squadra di calcio e poi vive in funzione non dei contenuti e delle inevitabili variazioni nel corso degli anni ma della scelta iniziale, giusta o sbagliata che sia nei contesti particolari. Ed e' questo che sta distruggendo il nostro mondo. O si e' pro o si e' contro. Oggi non e' piu' ammessa la discussione. Non sono piu' ammessi Il dubbio, il confronto. Ed il fatto di essere pro o contro non nasce da considerazioni razionali ma nasce dalla scelta iniziale, giusta o sbagliata che sia ma anche se cambiassero le condizioni non ci si chiede se sia ancora valida ma si continua imperterriti a sostenerla davanti a tutto. Oggi si e' persa la libertà interiore, intellettuale di pensare, di scegliere, di analizzare, di tornare sulle proprie decisioni e soprattutto della libertà di poter cambiare o anche solo di poter criticare una scelta che era magari anche giusta ma era giusta per i contenuti quando e' stata fatta che pero' potrebbero non essere piu' validi. Il mio schieramento che ho scelto e' giusto senza se e senza ma e non potrei mai metterlo in discussione, mai. Se sono tifoso della mia squadra di calcio, anche se la mia squadra di calcio commette errori non e' mai colpa sua, e' colpa degli altri, sempre, perche' la squadra di calcio che ho scelto io non puo' sbagliare perche' io non posso sbagliare. Tutti i rigori dati contro la mia squadra di calcio sono sbagliati o perlomeno discutibili, tutti quelli dati a favore sono giusti. Senza se e senza ma. Questo si puo' applicare a tutto, ad un brand, ad una idea. |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 10:20
Sono d'accordo. Si tratta di una polarizzazione che viene applicata in modo scientifico in tutti i settori. E' un viaggio verso la stupidita' diffusa. Piu' si diventa fedeli ad una idea, meno la si mette in discussione e piu' ci si isola. Alla fine e' marketing. Ma non solo, fondamentalmente e' politica e condizionamento delle masse. E' un modo subdolo di intrappolare tutti. |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 10:50
E' un modo subdolo di intrappolare tutti. ******************************************** Beh mica tanto! Alla fine dipende tutto dalla capacità di raziocinio del singolo. Io per esempio sono Canonista perché nel 1978 Canon mi dava tanto quanto, o anche più degli altri a costi inferiori. E aveva un Sistema di obiettivi e accessori mediamente superiore agli altri, con delle vere e proprie esclusività che altri proprio non avevano, a dei prezzi quasi stracciati. Questo col distema FD. Col sistema EOS hanno iniziato a lievitare coi costi, però loro erano gli unici ad avere un AF che funzionava e quindi, a parità di prezzo, erano di fatto economici. Con gli RF hanno deragliato del tutto... e io mi guardo bene dal NON SOTTOLINEARLO a ogni pié sospinto. |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 11:04
una cosa che negli anni da praticante sportivo ho notato, è che più la persona è incapace di praticare quello sport (inetto, scarso come pochi, scoordinato da far piangere ecc) più è accanito quando si tratta di tifare/difendere/giustificare la squadra Se vai dall'atleta a chiedergli un commento sulla partita appena persa 9/10 ti risponde "di m.erda, si poteva far meglio" Fai la stessa domanda al tifoso e ti tirerà fuori le meglio scuse... I migliori comunque sono i falsi modesti e quelli che parlano in prima persona come se facessero parte della società o della squadra.."si abbiamo vinto ma abbiamo giocato male" Magari è lo stesso per i tifodi da brand fotografico |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 11:50
Non hanno senso, specie se si difende ciecamente questo o quel modello/brand/formato solo perchè lo si possiede, spesso arrapicandosi sugli specchi per esaltare pregi o vantaggi che non ci sono; che poi è proprio su questo che fa leva ii marketing Bisogna essere sempre obbiettivi e non farsi incantare dai pifferai |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 12:00
mmmm i vantaggi possono anche esserci, ma possono non interessare ad altri... Il punto è non fissarsi che quello che per te è un vantaggio sia un vantaggio universalmente riconosciuto e fondamentale per tutti |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 12:39
esattamente |
| inviato il 28 Marzo 2025 ore 14:37
Purtroppo coloro che tifano fanno un chiasso tale da sembrare l'umanita' intera. |
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