| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 9:38
“ Io sapevo che i test venivano fatti tendenzialmente ad almeno 50 volte la focale (meglio 100) proprio per avere una posizione delle lenti non così distante da quella ad infinito „ Ti faccio un esempio dove palesemente è il contrario. un obiettivo per macrofotografia a che distanza lo usi? è lì che ti interessa una buona resa della lente. non a infinito. Poi se rende bene anche a infinito.. meglio Viceversa, un telescopio deve rendere bene a infinito. non interessa nulla se rende bene a 2m, 10m o 50m |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 9:47
“ Ti faccio un esempio dove palesemente è il contrario. un obiettivo per macrofotografia a che distanza lo usi? è lì che ti interessa una buona resa della lente. non a infinito. Poi se rende bene anche a infinito.. meglio Viceversa, un telescopio deve rendere bene a infinito. non interessa nulla se rende bene a 2m, 10m o 50m „ E' chiaro che i test fatti in casa uno li fa alla distanza che gli interessa di più, io intendevo i test ufficiali, le MTF fornite dai produttori e le numerose review che si trovano in rete. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 10:09
Ciao a tutti stamattina ho fatto un paio di test di allineamento. Con la mia metodologia, che prevede anche di confrontare anche zone al limite della profondità di campo. E vi assicuro che se ne vedono di belle con questo test, più che con quelli fatti alle mire planari. Li ho fatti solo a f/1.8, era l'alba e c'era poca luce. Il Nikon Z è leggermente peggio sul lato sinistro. Ma se lo osservi sul piano di messa a fuoco, la differenza è marginale. E' più visibile nello scatto di prova, dove c'è un albero più vicino (50m vs 280m) e case più lontante (800-1000m vs 280m). @Otto72, oltre al discorso dell'allineamento, ci sarebbe un'altra chiave di lettura: a sinistra ci sono due elementi, uno molto più vicino, uno molto più lontano, del piano di messa a fuoco. E' anche possibile che il Nikon, avendo due elementi asferici, abbia una transizione più nervosa della Pdc. Ad ogni modo, il Summicron migliora molto in stop down, ed ha una resa più uniforme. Aggiungi il leggero disallineamento, ed il risultato è che a sinistra è apprezzabilmente meglio. Comunque, in generale il mio Nikon Z non è di certo perfetto, ma da quello che ho visto, rispetto ad esperienze passate, è più che buono. Se dovessi mandare in assistenza lui, mi troverei a passare le giornate a fare pacchi con tutte le ottiche che ho. Adesso una premessa: io ho mandato due volte in assistenza (non in LTR) un'ottica per il riallineamento, ed ho avuto pessime esperienze. Il primo era un Sony 28 f/2, mandato in assistenza in garanzia a Verona, hanno sostituito il lens block e mi hanno mandato indietro un'ottica ancora più disallineata. Rimandato, hanno cercato di sistemarlo, cambiando di fatto la zona di disallineamento con un miglioramento marginale. E si sono trincerati dietro un "resa nelle specifiche". Il secondo caso riguarda un'ottica Nikon, che si è decentrata dopo una riparazione importante fuori garanzia, e non sono più riusciti a ricentrarla. Quindi io ci penso due volte prima di mandare in assistenza un'ottica per il riallineamento. Il Nikon G, invece è in una situazione più disastrosa, ma la zona meno nitida è nella parte alta, in particolare l'angolo in alto a destra, dove di solito finisce il cielo |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 10:50
ma i test mtf ufficiali del 50 summicron così come di altri leitz e zeiss, salvo ove diversamente specificato, sono con la configurazione ad infinito. o sbaglio? Blade grazie. se riuscissi a organizzare qualcosa in campo ravvicinato sarebbe interessante, visto quello che si legge in rete da fonti autorevoli. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:00
“ o sbaglio? „ I test sono misurati a infinito e distanza molto ravvicinata, spesso a 50cm (anche a dipendenza della minima distanta di maf) per i vari diaframmi |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:03
Se non c'è un elemento tiltabile, le ottiche le puoi smontare e rimontare. Non c'è modo di disallinearle o di riallinearle. Per quanto riguarda il riallineamento, il fotoriparatore Nikon mi ha detto questo:" Per riallineare le ottiche serve una strumentazione laser che pochi hanno, (neanche LTR e Verona, da quanto ho capito), per questo se è in garanzia si ordina il lens block, nella speranza che sia allineato)". In realtà, nel caso dell'ottica in questione, io mi sono fatto una idea di come riallinearla. Bisogna smontarla, arrivare fino all'elemento tiltabile, e poi procedere per tentativi. Cosa che un laboratorio non può permettersi. Dopodichè si blocca l'elemento con il frena filetti (c'è quello ufficiale Nikon per riparatori, ma penso vada bene qualsiasi, evitando il serraggio strong). Si, le MTF Leica sono all'infinito, altri non lo scrivono. Altre osservazioni: - Il summicron ha un calo di contrasto evidente a TA. Se fosse un pregio, non ci sarebbe motivo per cui a f/5.6 lo recupera. Per questa ragione, indipendentemente dal motivo (riflessi, aberrazione sferica...), per me è un difetto, e la cosa non è neanche opinabile. Poi può piacere, come piace l'aberrazione sferica del Trioplan - Checchè se ne dica, ad oggi a TA il Nikon Z è molto buono, superiore ad altri obiettivi nella stessa fascia di prezzo, fra cui includo il Summicron. Poi in stop down gli altri recuperano. Ma a f/5.6 sono tutti buoni Le prove a distanza intermendia e corta le farò quando ho tempo. Volevo anche scrivere una recensione su un obiettivo poco conosciuto, il Nikkor Micro 70-180 |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:09
Si scrivono chiaramente che è all'infinito. Quei .pdf si trovano sul sito della Leica |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:13
A TA il summicron per me è inutilizzabile per landscape su 24 mpx figuriamoci su 45, per ritratti ambientati è la resa al centro è sufficiente, probabilmente su 45 mpx prende qualcosina in più al centro e potrebbe essere un ottica interessante se costasse poco... altrimenti 58 nikon che è af A f5.6 il nikon chiude e non di poco... poi che le ombre si recuperino è vero ma il recupero si paga... e se si puo è meglio non pagare |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:21
“ non mi pare ci sia misurazione a breve distanza „ Mi stò confondendo forse con le nuove uscite. Ma mi pare fornisse anche una volta gli mtf a corte distante |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:22
“ Il Nikon Z è leggermente peggio sul lato sinistro. Il Nikon G, invece è in una situazione più disastrosa, ma la zona meno nitida è nella parte alta, in particolare l'angolo in alto a destra, dove di solito finisce il cielo „ Ed il Summicron è centrato perfettamente? Tre obiettivi non sono certo abbastanza per fare una statistica, ma due obiettivi Nikon su due con qualche problema di centratura fanno un po' pensare, soprattutto il nuovo Z che sembrava dovesse essere il riferimento assoluto per tutti i costruttori di ottiche. Cosa serve mettere 12 lenti in un 50mm (quando con 6 lenti, a parte a TA, si possono ottenere i risultati che ci hai fatto vedere, ed anche il Summicron APO ne ha 8 ed il Voigtlander 50mm APO 10) se poi sembrerebbe che non sia così facile avere tolleranze adeguate. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:25
Non è il punto di maf diverso ma la diversa progressione dello sfocato tra un doppio gauss alla summicron e una lente attuale asimmetrica, con mille lenti ed e elementi asferici. L'apertura delle ombre, sia pure per una lieve velatura che abbassa il contrasto, aiuta molto la foto. Il contrasto mancante nei vintage (se hanno un buon microcontrasto) si aggiunge facilmente in post, mentre è quasi impossibile da togliere se è di partenza alto come negli obiettivi moderni. Da un buon vintage é semplice riprodurre in post la resa aggressiva di una lente moderna, mentre la dolcezza di un vintage non può essere aggiunta in post |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:25
Io non so quanta esperienza tu abbia a riguardo. Ma con la metodologia di test che utilizzo io, di difetti ne saltano fuori. Non ho provato il summicron, ma, come ho scritto prima, in genere ottiche Leitz e Zeiss per Contax vintage sono ottime a riguardo. Poi, sempre in generale, i tele soffrono meno dei grandangoli. C'è da dire che le ottiche vecchie avevano schemi ottici più semplici, e forse un controllo qualità migliore....la globalizzazione pesa. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:29
Se guardi i test fatti in un certo modo vincono sempre le lenti più contrastate e moderne, oppure cariche come gli Zeiss anche antichi. Ma se guardi l'immagine fotografica nella sua interezza non puoi non notare che la resa delle lenti antiche (se di alto livello) è complessivamente migliore |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:30
“ Da un buon vintage é semplice riprodurre in post la resa aggressiva di una lente moderna, mentre la dolcezza di un vintage non può essere aggiunta in post „ Scusa, ma questa, come ha scritto prima Giancarlo, è una assunzione sbagliata. Non è che l'ottica "chiude le ombre", semplicemente non le apre. Poi tocca al sensore avere abbastanza gamma dinamica. Nella realtà, la riproduzione più fedele è quella dei Nikon. Poi, se hai uno scatto a basso contrasto, puoi aumentarlo, ma posterizzi. Ti ritrovi cioè con un nero uniforme nelle ombre. Quando ci saranno le condizioni adatte, farò uno scatto in controluce, e poi vediamo con le ottiche vintage che "leggono bene le ombre" cosa salta fuori. Con un 35-70 f/2.8, perfetto otticamente, non opacizzato, sono riuscito ad ottenere uno scatto che era quasi uniformemente grigio. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |