user55404 | inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:04
Certo, Diego Bardone ha scelto quel tipo di street proprio per bypassare tutti i relativi permessi di pubblicazione e mi sembra anche giusto. Però a mio avviso il lavoro proposto lascia un po' a desiderare. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:05
“ Alla fine io concordo con quanto dice in modo semplice Sara Munari in questo articolo. saramunari.blog/2015/02/06/fotografia-di-strada-e-privacy-ecco-quanto- „ Ancora una volta, si parla solo di pubblicazione. Perché solo in quel momento entra in vigore la normativa. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:06
Coincidenza vuole che in questa discussione, gli interventi meno rispettosi delle idee altrui, sono da parte di quelli a favore del fotografo e contrari alla tutela della privacy. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:06
“ Ci sono momenti in cui la nostra sensibilità dovrebbe farci capire quando è meglio non scattare „ Purtroppo, questo che è un insegnamento che dovrebbe trovarsi al primo posto nell'educazione di un fotografante (che almeno in teoria è innanzitutto essere umano), sembra un dettaglio, di fronte all'urgenza di appagamento di un ben modesto ego... E la privacy c'entra meno di zero con questo. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:10
Giusto Francesco. C'è da dire che ad esempio nel caso in oggetto non è dato sapere (e non sembra) se la situazione si presentasse in modo da far ritenere che fosse meglio non scattare. Ma ripeto, sarebbe bastato da parte del soggetto chiedere per cortesia di rimuovere la foto. Se il fotografo avesse avuto buon senso a questo punto avrebbe acconsentito, e questo sarebbe stato il modo civile di risolvere la situazione, senza legalismi o violenze. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:12
“ Ma ripeto, sarebbe bastato da parte del soggetto chiedere per cortesia di rimuovere la foto. „ non sono d'accordo. La ribalterei così: sarebbe bastato da parte del FOTOGRAFO chiedere per cortesia di poter fare la foto |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:12
“ Buon senso: Foto scattata, soggetto chiede cortesemente di eliminarla perché infastidito dallo scatto, fotografo comprende ed elimina. „ Buon senso e rispetto per la persona altrui. Concordo Lookaloopy, c'è modo e modo di risolvere le cose: ci vuol rispetto da entrambe le parti e capire che quello che a noi non dà fastidio ad altri può darne parecchio. Purtroppo la gente alle volte viene esasperata da atteggiamenti altrui che irritano e le persone non capiscono quando è il caso di smetterla (e non mi riferisco all'autore della discussione). |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:13
“ Coincidenza vuole che in questa discussione, gli interventi meno rispettosi delle idee altrui, sono da parte di quelli a favore del fotografo e contrari alla tutela della privacy. „ Sicuro? E questi? "Solidarietà totale con quel signore.Voi non siete fotografi siete solo dei............." "Selezione naturale. Piano piano, a forza di schiaffoni, spariranno i fotografi street che puntano le loro fotocamere e obiettivi in faccia alla gente Concordo con l'atteggiamento del signore ripreso" Quanto al buon senso, chi si ostina a chiedere che sia l'altra parte ad usarlo ne denota un'assoluta mancanza. Come si dice, chi ha buon senso lo usi per primo. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:16
“ Giusto Francesco. C'è da dire che ad esempio nel caso in oggetto non è dato sapere (e non sembra) se la situazione si presentasse in modo da far ritenere che fosse meglio non scattare. „ Grazie del rilievo Lookaloopy. Che mi ricorda di dire che assolutamente, in nessuno dei miei interventi, mi riferisco al caso specifico, ma a un'idea generale. E di chiarire che: 1) chi esercita violenza come risposta a uno scatto rivolto a lui, è colpevole senza se e senza ma. 2) una reazione grave e totalmente censurabile, parallelamente, non definisce di per sé la correttezza dell'atto originario. Mi spiego meglio: se io sputo a un passante e quello mi spara, va in galera e ci resta. Giustamente. E questo non dimostra in alcun modo l'onorevolezza del mio sputo |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:20
Concordo Francesco. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:20
“ Sicuro? E questi? „ in realtà mi riferivo ad affermazioni rivolte ai partecipanti alla discussione. Quelli da te citati sono riferiti ad ipotetici fotografi. Ma mi rendo conto che sto cavillando e riconosco al 100% che hai ragione tu |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:20
“ Ci sono momenti in cui la nostra sensibilità dovrebbe farci capire quando è meglio non scattare, quando lo spaccato di vita personale di due persone è più importante di qualsiasi nostra foto. Questa sensibilità, in questi ultimi anni, è venuta sempre a meno mentre ha preso il sopravvento la foga di fare qualcosa solo perché altri la fanno o perché comunque consentito. „ Concordo in pieno, Peda. |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 15:21
Look e Francesco mi sembrate persone di buon senso Grazie McBrandon |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 16:02
Non esiste solo il "diritto alla fotografia"... esiste il diritto allo scatto SE…. La possibilita' di scattare una fotografia e' limitata anche da una serie di altri divieti. Ad esempio, ferrovie, antenne, aeroporti, caserme, carabinieri, autoambulanze, autopattuglie, poliziotti carabinieri, etc etc NON possono essere fotografati. Alcune zone della citta' NON POSSONO ESSERE FOTOGRAFATE. Una telecamera su luogo privato deve essere SEGNALATA con appositi cartelli. Persino una telecamera privata NON puo' riprendere una strada pubblica. Quindi in citta' praticamente NON POTRESTI SCATTARE QUASI MAI. Avrai sempre una stazione metropolitana, un vigile, un poliziotto o qualcosa di simile nei paraggi che non puoi fotografare. Insomma le limitazioni non sono solo quelle legate alla privacy… |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 16:11
“ Ma ripeto, sarebbe bastato da parte del soggetto chiedere per cortesia di rimuovere la foto. Se il fotografo avesse avuto buon senso a questo punto avrebbe acconsentito, e questo sarebbe stato il modo civile di risolvere la situazione, senza legalismi o violenze. „ E quale sarebbe la motivazione per avere cortesia per un abuso subito? Io non sono e non voglio essere cortese con chi mi punta un obiettivo in faccia. Posso essere padrone che ciò mi dia tremendamente fastidio? Tu (in senso lato) fotografo con quale diritto ti prendi la briga di puntarmi addosso un obiettivo? Cosa vorresti rappresentare con un mio ritratto fatto in strada? Un conto è fare un ritratto o azione street senza essere visti o che lo scattare la foto sia del tutto invisibile alle/a persone/a, altro volerlo fare con spudoratezza e in modo impavido, in questo caso si mette in bilancio pure l'aggressione verbale o anche peggio. Ne vale la pena per un ritratto in strada? Magari se si chiedeva il permesso non sarebbe successo niente, sopratutto perchè un ritratto, in strada, per me non è da considerare street e nemmeno prenderci dei rischi. |
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