user177356 | inviato il 07 Dicembre 2019 ore 9:09
“ E che dire allora di Toscani, che il pulsante di scatto non lo preme nemmeno più da sè? E' opera d'arte? di chi è la proprietà dell'immagine? Sua o di chi ha premuto? „ Quella foto rispecchia la personalità dell'autore? In caso affermativo, è arte (ai fini della norma), altrimenti è fotogiornalismo. La personalità rispecchiata nella foto è quella di Toscani o di chi ha materialmente premuto il pulsante? Nel primo caso, la proprietà è di Toscani. Non è difficile. |
| inviato il 07 Dicembre 2019 ore 9:29
Era ovvio...! Ho portato il ragionamento al suo estremo. |
user1856 | inviato il 07 Dicembre 2019 ore 9:38
Il premere il pulsante, a maggior ragione in foto in studio, è irrilevante: hai creato una scena, deciso un'illuminazione, gestito e diretto stylist, mua etc, il tutto partendo da una tua idea o comunque da una tua interpretazione. Se fai premere una combinazione di tasti al computer da chi si trova seduto li, la foto diventa sua ? E se lo farai fare in futuro da, chessò, Alexa (non so se ci sia già una skill simile), la foto diventerà di amazon? Per fare un paragone col cinema, non è il regista che fa da primo operatore macchina. Ma rimane il regista. Idem il direttore della fotografia. Idem quindi il fotografo nel caso di Toscani. |
user33434 | inviato il 07 Dicembre 2019 ore 9:39
TheRealB non so se sei un tecnico della materia ma non credo che ciò che hai aggiunto vada a spostare la sostanza della questione. Secondo me in fotografia l'espressione e l'interpretazione personale entra in gioco nel momento in cui la scena viene composta. Hai un rettangolo o un quadrato e decidi tu cosa è dentro o fuori dallo stesso, qui hai già messo in campo più o meno consciamente la tua sensibilità. La foto in questione è andata ben oltre il valore di oggetto d'arte, è divenuta testimonianza storica. Credo che Fabio abbia invece ben individuato il problema, in questi casi ci si dovrebbe far aiutare da un parere tecnico. |
user177356 | inviato il 07 Dicembre 2019 ore 9:54
“ Secondo me in fotografia l'espressione e l'interpretazione personale entra in gioco nel momento in cui la scena viene composta. „ Stiamo parlando dell'interpretazione di una disposizione, non di filosofia dell'arte. Sul piano meramente fotografico posso essere d'accordo con te, ma il requisito che si evince dalle norme (italiane ed europee) è diverso. A me sembra dirimente il requisito della personalità dell'autore, ovvero una individualità riconoscibile nell'opera. Non basta inquadrare una scena, è necessario che ciò venga fatto in modo personale , ovvero chiaramente distinguibile dalla generalità delle foto analoghe, in modo che l'opera sia ascrivibile al suo autore e non ad altri. Ripeto, non stiamo parlando di filosofia dell'arte ma di legge. |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 22:21
“ Quella foto rispecchia la personalità dell'autore? In caso affermativo, è arte (ai fini della norma), altrimenti è fotogiornalismo. „ ma quindi (per dirne una) chi fa paesaggistica come potrebbe fare a far rispecchiare la sua personalità in un panorama? mettendo un fiore o una cacca in primo piano? |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 22:35
Flyer, lo fa come in qualsiasi altro genere. I campi di girasole di Van Gogh non ne esprimono la personalita' perche'sono paesaggio???? |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 22:39
bellissima similitudine. quindi se faccio una foto di un campo di fiori in primo piano coi colori belli saturi, è arte! |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 22:41
Se lo fai come l'ha saputo fare lui e' Arte, vai tranquillo!!! |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 22:47
al di lá dei fiori, secondo me il punto centrale sta in queste parole scritte qualche intervento più sopra: “ la sentenza del Tribunale milanese non convince, avendo trascurato di considerare la bravura e l'abilità del fotografo il quale ha saputo cogliere tempestivamente, immortalandolo, quel particolare momento di solidarietà ed allegria dei due protagonisti. Non si è trattato, insomma, di una semplice e banale ripresa di un evento in cui la perizia e la sensibilità dell'autore contano niente o ben poco, ma della cattura, tempestiva e competente, di una situazione significativa di stati d'animo e personali dei soggetti ripresi. Il successo dell'immagine, per quanto legato alla tragica scomparsa dei protagonisti ripresi, conferma del resto il valore di quella fotografia „ |
| inviato il 08 Dicembre 2019 ore 23:47
Forse, anzi sicuramente , è un mio limite ma non ho potuto fare a meno di sorridere davanti alla performance dell'artista che si è letteralmente mangiato "l'opera d'arte" di Cattelan: una banana! |
user177356 | inviato il 08 Dicembre 2019 ore 23:50
Prima di sostenere la bravura del fotografo, guardatevi il suo contact sheet. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 0:06
L'arte, l'opera d'arte sono forme di creatività e di espressione. Immortalare la realtà è arte? La fotografia di Falcone e Borsellino è arte? La scelta del punto di ripresa, del momento e l'abilità tecnica bastano come personalizzazione della propria visione, bastano cioè a rendere creativo il processo? Difficile rispondere. Se fosse un fotomontaggio per assurdo lo sarebbe sicuramente, lo abbiamo letto nella sentenza) ma non sarebbe fotografia, almeno non pura al 100% e molto probabilmente non avrebbe tutta questa forza espressiva. Personalmente sono dell'opinione che la fotografia di Falcone e Borsellino non sia un'opera d'arte e che quindi non debba essere tutelata come tale ma le riconosco una forma espressiva molto forte legata allo spessore morale dei soggetti che immortala. È un straordinario documento il cui valore non è meno di un'ora d'arte. E qui però cade l'asino. Quando si parla di monetizzazione della cosa i discorsi cambiano e gli interessi la fanno da padrone. Inutile quindi esprimersi più a fondo perché questi interessi sono codificati e regolamentati dalle leggi. Se si vuole interpretare la legge è necessario studiarla a fondo rispettandone i principi soprattutto quello dell' oggettività. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 0:27
Secondo me nella legge è sbagliata la differenziazione fra opera d'arte e foto qualunque. La proprietà di un'immagine è da proteggere allo stesso modo, a prescindere dalla qualità. Questa disparità crea solo problemi: difficile trovare la linea di separazione. Quindi basta eliminarla. Se uno vuole una foto senza pagarla, che prenda una macchina fotografica o il telefonino e se la vada a scattare. Se uno vuole far capo al lavoro di qualcun altro, lo paga. Semplice no? |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 3:52
Per me e solo per me, quella è una foto di cronaca, la polemica che si è generata intorno è fatta ad arte. |
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