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I paesaggi intimi, minimali e grafici di Bruce Percy


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avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 2:05

Secondo Percy si concepisce in genere l'acquisizione di nuove attrezzature nei soli termini dei nuovi vantaggi ch'esse possono offrire e non tanto delle conseguenze che il cambiamento possa avere sul proprio work-flow.

Mi colpisce, ancorchè del Suo lavorare in analogico, la premurosa Sua attenzione al rapporto fra l'attrezzatura e le proprie "compositional-abilities".

Un rapporto a Suo dire di vera e propria sintonia (tuned) lentamente stabilita nel tempo e nei riguardi della quale il cambiamento non puó che essere rischioso.

Ma non da evitare.

La strategia è ch'esso sia condotto per step "minimi ed organici" ed affrontato in ogni caso con l'invito a se stessi d'esser "pazienti", consapevoli del fatto che occorrerá del tempo, "pochi anni", perché vi sia una riconciliazione, propriamente quella sintonia fra la strumentazione e le proprie doti creative.

Il mondo stesso e le cose cambiano forma e vengono quindi visualmente reiscritte attraverso la camera. Quella riconciliazione dunque non é un semplice ritorno.
Ed è questo morphing evolutivo secondo Percy una delle cose piú belle della fotografia.


[ Una Mamiya 7 con "solo" tre lenti per 12anni, aspect ratio 6×7. Quindi dal 2010 un Hasselblad, square aspect ratio, infine un' Ebony Horsemann SW23 ]




Ben










avatarsupporter
inviato il 24 Novembre 2019 ore 2:50

Che io sappia anche Gregory Crewdson e Andreas Gursky (due Autori molto differenti) fotografano con banchi ottici in grande formato per poi scannerizzare, ovviamente con sofisticate apparecchiature professionali, e quindi intervenire, anche in maniera pesante, in post produzione.

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:01

Mi sembrava strano che lavorasse solo in analogico, di pellicola e stampa, non sono un intenditore di pellicola ma quegli effetti mi sembrano difficili da raggiungere senza postproduzione digitale. A questo punto per quale motivo scattare in analogico? La risposta che mi son dato parte appunto da Gursky. Le ragioni possono essere 2: avere il completo controllo dei movimenti abbinato ad una risoluzione stratosferica, e questo lo puoi avere solo con una banco ottico con pellicola di grande formato e successiva scansione su scanner a tamburo (banchi ottici con dorso PhaseOne garantiscono credo risoluzioni inferiori). Ma tutto questo ha senso se poi vuoi fare postproduzione digitale e stampe gigantesche come Gursky tre metri per cinque, altrimenti non ne comprendo la ragione, (se le disponibilità economiche lo consentono movimenti e dorso digitale li puoi avere).

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:04

Uno dei motivi per cui tanti fotografi utilizzano ancora banchi ottici, è il tilt & shift. Sarebbe bello se qualche azienda trovasse il modo di tiltare tutte le lenti anche su digitale

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:15

tilt&shift non sono di per sé un problema in digitale, Canon offre 5 obiettivi TS e Nikon credo 4. Schneider pure fabbrica obiettivi PC per 35mm ed anche per medio formato digitale. Il banco ottico però ti consente di muovere anche la stendarda posteriore e di effettuare tilt e swing e decentramenti dietro e davanti contemporaneamente. Ma oggi tutto questo lo puoi fare anche in digitale (molto costoso), quindi, se i soldi non sono un problema e non stampi 5 metri, perché pellicola e scansione?

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:17

Perché appunto il digitale è molto costoso :)) per ogni lente T&S devi sborsare minimo 2000€, mentre con la stessa cifra ti fai un banco ottico completo

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:30

lui dice poi di essere passato dal medio formato Mamiya e Hasselblad al banco ottico Ebony 23 (bellissimo oggetto) con dorso pellicola 6x9 per potere avere in medio formato la libertà di mettere a fuoco da 30cm ad infinito con un 50mm (equivalente ad un 24mm).
Ora mi chiedo, non riesco bene a vederlo e giudicarlo con le immagini osservate dal sito su un computer, ma dove si vede questa necessità del fuoco in profondità da 30cm ad infinito in quelle immagini?

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:35

Probabilmente fa scatti rasoterra, ed utilizzando la pellicola, non ha tutta questa manovrabilità di poter provare lo scatto ''Prima''. Adesso comunque ci sono altre soluzioni digitali in ambito ''dorsi'' con una spesa più contenuta rispetto al passato. Comunque sicuramente sul suo blog si trova ogni risposta alle nostre domande

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:39

Antonio, non è proprio così, la Ebony 23 oggi la trovi solo usata e costa una bella cifretta. Gli obiettivi per il banco ottico poi, se li compri nuovi costano cifre stellari ben più dei TS o PC per 35mm, anche sull'usato quelli meno vecchi costicchiano. Lo so perché qualche mese fa mi ero proprio guardato intorno per cercare una Ebony 23 o 45 poi avevo lasciato perdere. Diciamo che a lui piace fotografare in quel modo e se sta bene a lui sta bene anche a noi. La Ebony è così bella che mi piacerebbe anche solo come soprammobile, Sorriso

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 9:48

Mi correggo, ho visto adesso il libro Altipiano ed in effetti lì è pieno di foto con profondità di campo da 30cm ad infinito. Devo dire che rispetto alle altre che avevo visto, quelle di altipiano sono più "colorate" e definite, quelle della pagina '19-'18 sono molto più "annegate nel bianco". Noto un certo cambiamento di stile.
Edit: infatti leggendo le note a Patagonia 2016 ho trovato questo
But I think this new lighter imagery came about because of what I'd learned during my recent trip to Hokkaido. It was there that I finally felt I came to terms with lighter tones in my work.
Since visiting Hokkaido in December 2015, I feel my images have been moving towards the higher registers of luminosity. Rather than focussing on the dark tones and 'drama', I now feel I've found a few more octaves of light to play with. I feel I'm in new territory.

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 10:17

Anche io vorrei una bellissima Ebony 23 in una vetrinetta :) però poi sarei tentato a farmi tutto il corredo e scorrazzarmela in giro :)

Secondo me si può parlare dei ''periodi'' di Bruce Percey. La sua vita fotografica ha visto diversi cambiamenti di progettazione, mantenendo sempre in alterato il suo stile. Credo sia una cosa molto bella

avatarsenior
inviato il 24 Novembre 2019 ore 11:15

... si Antonio, molto bella ed anche encomiabile.


...in quelle note, segnalate da Andrea (che ringrazio), Percy parla di " piú alti registri di luminositá " ... di "aver trovato un po' di ulteriori ottave di luce da suonare" e questo dopo aver visitato Hokkaido nel 2015. L'aspetto interessante è che gli effetti a Lui procurati dalla visita di quel luogo, propriamente quel luogo nella sua specificitá, lo inducano a ritenere d'esser da allora in poi in un "nuovo territorio" della Sua "imagery". Il "genius loci" viene assimilato ( "i learned" ) ed esteso sino ad assurgerlo a rinnovata e soprattutto generalizzata ( ancorché propria ) possibilitá espressiva. Al tempo stesso questa possibilitá, nell'essersi rinnovata, non è definitiva né assoluta, dogmatica. Per sua natura è suscettibile d'un cambiamento continuo per successive introduzioni "minime ed organiche", ... evolve nel tempo diluito della conoscenza: sono le fasi della vita d'un artista.



...un gentile augurio di buona domenica a Voi tutti,



Ben

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2019 ore 7:48

Autore che non conoscevo.
Grazie Antonio per averlo proposto.
Come qualcuno ha già espresso, anche io, vedo una particolare analogia con alcuni lavori , "masterpieces", di Kenna, soprattutto, per quanto riguarda le rappresentazioni degli alberi.
Inquadrature sempre giuste, composizioni essenziali con il soggetto che è spesso unico, quasi fossero ritratti ad elementi paesaggistici.

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2019 ore 8:19

Davvero un autore di spessore. Ho provato ad emulare questo stile "minimale" quando sono stato ad Huangshan, ma visto che in questo forum ho spazio limitato, e le foto non avevano un riscontro positivo ho smesso di postarle, relegandole al mio sito personale.

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2019 ore 9:21

Grazie ragazzi. Enrico vado a vederle :)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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