| inviato il 16 Novembre 2019 ore 14:29
“ ma soprattutto… CHE TE NE FAI DI UN 500 MM? se ci lavori, te lo paghi in un attimo… ma se non ci lavori „ questo è una passione , un hobby un divertimento , se ti fai quelle domande su queste cose , ci si dovrebbe chiudere dentro una grotta e ricoprirla di sassi poi se vuoi comprare al prezzo più alto .... |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 14:49
Comunque anche il servizio amazon sta perdendo colpi: La spedizione "prime" in un giorno è, il più delle volte, una chimera. Oggi mi hanno spedito un articolo sbagliato, al prezzo, maggiore, di quello che avevo ordinato; contattati, mi hanno detto che quello ordinato non è più disponibile; strano, dato che sul sito è ancora presente. Un altro articolo che sto seguendo è presente, allo stesso prezzo, sia sul warehouse che sulla pagina normale: è ricondizionato o nuovo? |
user177356 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 17:13
“ Non se riferito ad HK: ha rapporti privilegiati con UK in quanto (ex-)colonia; quindi è tutto legale: l'importatore UK compra ad HK secondo le loro leggi e porta in UK con le loro agevolazioni, poi, essendo UK in EU, rivende nel mercato europeo. „ Manco pe' gnente. Le importazioni da qualsiasi paese extra-UE sono soggette ai medesimi oneri (IVA, dazi, etc.) indipendentemente dal paese europeo nel quale avviene l'ingresso delle merci. Se non fosse così, verrebbe meno il principio stesso dell'unità doganale europea (al quale, infatti, il Regno Unito intende sottrarsi con Brexit). Che poi le dogane britanniche siano meno attente di quelle italiane o tedesche è possibile, per quanto improbabile. Che sia possibile evadere i diritti doganali e l'IVA è altrettanto possibile, nel Regno Unito come altrove. Che esistano altre agevolazioni è altrettanto possibile. Passando agli altri commenti, mi cadono le braccia quando leggo questo diffuso risentimento contro il libero mercato e il commercio internazionale. La concorrenza è quella cosa che vi consente di viaggiare oggi in aereo ad una frazione del costo di trent'anni fa (considerando ovviamente l'inflazione, quindi in termini reali), che vi consente di avere servizi di telefonia e connettività internet alla metà dei costi medi di uno statunitense, che vi permette di scegliere un'auto italiana, europea o giapponese in base alle sue caratteristiche e al prezzo, senza contingentamenti o balzelli a favorire una o l'altra. La concorrenza è ciò che consente l'innovazione, perché chi innova potrà trarre profitto a scapito dei concorrenti. La concorrenza fa bene alla collettività, fa molto bene ad alcuni e fa molto male ad altri, che falliscono e lasciano la propria quota di mercato a chi è più efficiente. Perché mi può anche star simpatico il pizzicagnolo sotto casa, e posso essere contento se quella vetrina è aperta e illuminata invece che tristemente chiusa e impolverata, ma se mi offre lo stesso prosciutto e la stessa mozzarella dell'ipermercato, ma ad un prezzo del 20% superiore, che fallisca pure. E lo sostengo essendo stato lavoratore dipendente di aziende pubbliche e private, operatore finanziario, imprenditore, consulente, artigiano. Quindi ho visto come funziona il mercato da tutti i punti di vista, ed ho imparato che è necessario lasciare che funzioni, anche quando mi ha preso a schiaffi (aveva ragione lui, ovviamente). |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 17:31
E vero. Ma chi vende in perdita dovrebbe chiudere, invece rimane sul mercato. Lo scopo era acquisire e vendere poi cloud, TV. Oggi leggevo che Amazon era nera perché non ha preso 10 miliardi dalla difesa per i servizi cloud, poi aggiudicati da Microsoft. Quale negoziante partecipa ad un bando di gara del genere. Fai pagare al cinese pensioni e stipendi, poi vedi quanto costa il made in China. Tre vende abbonamenti per smartphone in perdita da decenni. Che gli frega dietro c'è la banca della Cina. Poi intanto un domani avrà tutti gli utenti già fidelizzati. Concorrenza si ma ad armi pari |
user177356 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 18:47
Concorrenza significa assenza di aiuti di Stato e libero accesso ai mercati, a parità di condizioni. Tutto il resto è restrizione della concorrenza. |
user111807 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 19:19
TheRealB ?E lo sostengo essendo stato lavoratore dipendente di aziende pubbliche e private, operatore finanziario, imprenditore, consulente, artigiano. Quindi ho visto come funziona il mercato da tutti i punti di vista, ed ho imparato che è necessario lasciare che funzioni, anche quando mi ha preso a schiaffi (aveva ragione lui, ovviamente).? Grosso modo anch'io ho avuto esperienze simili alle tue , ho avuto modo di colloquiare con te in altri thread ma abbiamo una visione differente di come va e dove va il mondo , rispetto le tue idee e non ho la verità in tasca. Dal mio punto di vista questo sistema è al capolinea finché c'è stato lo spazio per espandersi é filato tutto liscio, ma ora lo spazio vitale é finito per uno che ce la fa almeno un altro soccombe. E purtroppo il mercato si sta concentrando in poche mani , non è detto perché io sto bene e ho avuto successo tutto va bene, purtroppo non è così se ti ferisci ad un piede e non ti curi tanto é una piccola cosa periferica e marginale succede che poi ti viene la cancrena. Spero di essemi espresso con chiarezza senza fraintendimenti. Buona serata. |
user177356 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 19:48
Domenic, è vero, ci siamo confrontati in altre occasioni ma sempre in modo civile e rispettoso. Ciò che mi lascia da pensare è che l'italiano medio critica il libero mercato (al quale appioppa spesso epiteti come "turbocapitalismo") senza averlo mai sperimentato. La nostra economia è stata per decenni al riparo dalla concorrenza, con aziende statali ipertrofiche, governi sempre pronti a difendere le aziende italiane, anche quando poco efficienti, e a svalutare la lira per difendere gli esportatori (fin quando hanno potuto). Io sono estremamente critico sulla concentrazione di potere nelle mani di soggetti privati, che siano la Fiat dei tempi andati, Amazon o Google dei giorni nostri. La risposta però è creare le condizioni perché tutti possano competere e diventare la prossima Amazon, o semplicemente l'unico alimentari del quartiere (purché sia possibile a qualcun altro di prendere il suo posto, se più bravo). Quando sento le lamentele per la pressione fiscale (e sono il primo a sostenere che sia al di là dell'umana accettazione), oppure per l'oppressione della burocrazia sulla piccola imprese, vorrei che per coerenza si sostenesse anche la necessità di un taglio draconiano alla spesa pubblica, che vuol dire ridurre gli organici, efficentare gli uffici, rivedere le pensioni troppo generose, obbligare davvero la pubblica amministrazione ad acquistare beni e servizi dal miglior offerente. Insomma, credo che vediamo tutti gli stessi problemi, ma le ricette per risolverli sono spesso lontane. |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 19:51
Francamente ...... meglio parlare di fotografia e di negozi di materiale fotografico ..... Argomenti sui quali tutti quanti .... abbiamo un minimo di competenza...... |
user111807 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 20:30
Maurizio la fotografia è il mio hobby. Le mie competenze professionali sono altre . Il mercato fotografico non vive in un mondo a se stante dove ci sono regole diverse... |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 21:00
Certo Domenic ... ma concorrenza e tutela della concorrenza, processi industriali, impatti territoriali delle scelte, singole e pubbliche che siano, organizzazione del lavoro in strutture complesse per essere trattate e discusse in modo utile richiedono un minimo di competenza specifica e di conoscenza di ciò che si parla .... altrimenti sono chiacchiere da bar e/o sfoghi dovuti a frustrazioni personali con nessun beneficio per gli altri utenti. Come tutti, anch'io so che esistono tachicardia, sovrappeso, ernie e quant'altro ma certo non pretendo di dire la mia su come bisogna essere curati ai malati e ai medici che li curano, per il semplice motivo che non ho alcuna competenza per farlo e, francamente, penso anche che a loro non interessi la mia opinione su un tema che non conosco. |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 10:39
The realbe.. hai lavorato in molti settori.. e ti sei preso schiaffi dal mercato… ti viene il dubbio che NON FOSSE IL MERCATO AD AVERE RAGIONE? libera concorrenza significa lavorare in rispetto delle regole ANTITRUST che di fatto esistono e sono infrante ogni secondo. Libera concorrenza significa che TUTTI appongono il marchio CE ai dispositivi (pagandosi i test) e non che i cinesi appongono abusivamente il marchio ( con la stupida ragione che per loro significa China Engineered). Libera concorrenza significa che TU azienda italiana NON TI FAI FARE I PRODOTTI IN CHINA DA BAMBINI DI DIECI ANNI CHE LAVORANO 12 ORE AL GIORNO. Libera concorrenza SIGNIFICA CHE TUTTI PRODUCONO PAGANDO DIPENDENTI e no che qualcuno LAVORA IMPIEGANDO SCHIAVI. ora non so se sei stato in Cina.. Ma sai come son fatte le famose CERTIFICAZIONI di produzione ETICA?. Ti suggerisco di andare e vedere con i tuoi occhi. Sai quanti DOCUMENTI DI IMPORTAZIONE FALSI sono prodotti in Europa ogni giorno?. @Muncias Se invece di pagare il prezzo giusto per un prodotto Italiano o europeo tu preferisci spendere meno SFRUTTANDO BAMBINI E SCHIAVI … contento tu.. |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 10:48
“ non interessi la mia opinione su un tema che non conosco. „ beh.. certo. Nessuno di noi e' Vate… Cio non toglie che un'esperienza di commercio internazionale qui dentro possano averla in tanti e che, anche chi ha fatto sempre il dipendente, possa essere interessato ad ascoltare da loro (per quanto di parte) una campana diversa. tornando alla fotografia... Oggi fa tanto ridere.. ma Ferrania Bencini Comet… sono realta' locali distrutte dalla globalizzazione. Come stiamo distruggendo i negozianti (costretti a vendere tutti lo stesso materiale cinese). Dov'e' la concorrenza tra CANON SONY e NIKON? Qual è il vantaggio che il consumatore trae da questo cartello? Tra venti anni rideremo di marchi come euronics o mediamarket… e nemmeno ricorderemo piu il negoziante all'angolo. Oggi ridiamo di come si e' distrutta Olivetti.. nel settore computer.. come ci si e' lasciati sfilare la produzione di microprocessori e di tutto il resto. Non e' che fossero aziendine da due soldi.. erano grandi aziende.. su cui le regole antitrust non hanno vigilato. La perdita per voi che abitate in Italia e' IMMANE Perche' la famosa libera concorrenza tanto auspicata da TherealB oltre ad n certo livello, portata come ora all'estremo... non ha l'obiettivo di migliorare il mercato. L'OBIETTIVO E' DI SPOLPARE E SACCHEGGIARE IL MERCATO, qualsiasi cosa succeda dopo…. |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 11:01
“ le condizioni perché tutti possano competere e diventare la prossima Amazon, „ capisci bene che questo e' un ossimoro.. per non dire peggio. Gruppi simili hanno raccolto capitali INIMAGINABILI, hanno lavorato IN PERDITA A DIECI ZERI per decenni (senza che nessuno obiettasse o chiedesse il loro fallimento), Hanno distrutto un mercato, distrutto la concorrenza, DEFINITO STANDARD, occupato spazi. Impiegando capitali SUPERIORI AL PIL DI INTERI STATI. SI COMPORTANO COME GLI ANTICHI ROMANI. SONO UN ESERCITO DI OCCUPAZIONE DEL MERCATO. fanno terra bruciata e poi RICOSTRUISCONO SECONDO LE LORO REGOLE. Come razzo fai a sostenere che tutti possono diventare la prossima superpotenza…  |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 11:35
Poi però non lamentiamoci se anche le produzioni locali di eccellenza vengono dislocate dove tutto costa meno e così si perdono anche posti di lavoro. Tutti vorrebbero 10000 euro di stipendio al mese e comperare a sempre meno ciò che piace. Un mercato interno così regge solo se va fuori regola. |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 11:52
In effetti la libera concorrenza si verifica nel momento in cui non ci sono aiuti pubblici. Non necessariamente un aiuto pubblico è rappresentato dalla sovvenzione con danaro da parte di uno stato. L'aiuto può essere rappresentato da una detassazione dell'impresa. Nei paesi Tax Free la detassazione è totale. Nel caso di specie le macchine fotografiche passano attraverso paesi Tax Free. Conseguentemente ricevono una "sovvenzione" pubblica rappresentata dalla completa detassazione. Ergo Non si verifica la libera concorrenza indicata nel presupposto enunciato nel primo capoverso. |
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