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Parentesi sulla gestione dell'amplificazione dei sensori ISO Invarianti


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user92328
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inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:07

Per capire ed evidenziare queste cose sarebbe bastato utilizzare una qualsiasi foto a iso 100 senza aver saturato il sensore e il recupero ad iso 200 e 400 sarebbe risultato perfetto
Alessandro, vedi che, nella foto a 160iso di Otto (quella che ho PP io, insieme a quella a 400iso) è esposta bene per le alte luci per quel tipo di location... basta poco per dare una sistematina alle alte luci del cielo....

Invece, nella foto a 400iso i bianchi del cielo sono proprio andati, caput, finish, bruciati, bruciati nella parte bassa vicino agli alberi, tant'è che ho dovuto fare una PP di ricostruzione del cielo con il clone....

invece nella foto a 160iso si recupera tutto e parecchio bene... (certo che, se si voleva un cielo maggiormente preciso, bastava accorciare un pelino il tempo di esposizione... ma la versione di Otto e il miglior compromesso per avere la migliore qualità/pulizia nelle zone ombreggiate..)


La differenza tra le due foto è abissale, ed anche cosi con questi dati di scatto l'esperimento è valido lo stesso , e dimostra ampiamente che non si possono avere due risultati uguali, come da te suggerito... se avevi ragione tu, dovevano uscire due foto recuperate allo stesso modo (uguali) anche se con delle zone non del tutto recuperate (visto che quella a 400iso ha una zona clippata)...

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:19

"ma la versione di Otto e il miglior compromesso per avere la migliore qualità/pulizia nelle zone ombreggiate.."

E infatti non ho chiesto un test per fare una bella foto che dipende dalla situazione come gestire gli estremi di gamma. Fosse stato un tramonto con un errore così vomitavi. Ovviamente in esterna così come ha fatto non ho criticato la scelta, ma un test non può essere così. Quel "tantino" almeno 2/3 di stop da quello che ha fatto di sottoesposizione per avere i dettagli perfetti a iso 100 sono ciò che occorreva a non avere differenze a iso 400 recuperati.

Un test fatto bene dopo tante chiacchiere?




avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:22

Quel "tantino" almeno 2/3 di stop da quello che ha fatti di sottoesposizione per avere i dettagli perfetti a iso 100 sono ciò che occorreva a non avere differenze a iso 400 recuperati.


2/3 EV. Prendo quello come margine. Effettuo le valutazioni in ACR con spazio colore AdobeRGB.

Magari esiste una possibilità che questo test ti convinca a riprendere in mano i libri. Almeno avrei fatto una cosa buona (è sempre una sconfitta vedere che qualcuno non capisce).

user92328
avatar
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:26

Bah, secondo me il test di otto (con le foto a 160iso e 400iso) è valido lo stesso per dimostrare quello che sostieni tu Alessandro...

Ma poi, Otto ti ha fatto il test come lo volevi tu, ma non hai detto nulla se andava o non andava bene...






INVECE, perchè non lo fai tu questo benedetto test, con tutti i crismi che vuoi tu....?? cosi dimostri una volta per tutte la tua "teoria"..... scusami, ma è cosi semplice...!! ;-) e non ci sarebbe stato bisogno di scrivere cosi tanto e sopratutto di far leggere cosi tanto a chi cerca di capirci qualcosa....

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:31

Salvo, non può farlo perchè non ha a disposizione una fotocamera ISO Invariante, che secondo la sua teoria lavora in modo completamente diverso.

Riguardo le foto di Otto, penso di aver dimostrato come in 3 soli passaggi manifestassero una differenza evidente nella capacità di recupero.
Ma alessandro ha paura dell'effetto microfono.

Da oggi lo chiameremo così su Juza MrGreen
"Attento a star lontano dalla saturazione, altrimenti incappi nell'effetto microfono!"

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:34

Come margine di che? Della foto che ha fatto Otto?
Torni sul posto pensando di trovare le stesse condizioni di luce e accorci i tempi di 2/3 di stop? MrGreen MrGreen MrGreen

Fai come ti ho detto. Misura spot in Av compensando - 3 (in fase di scatto!). Poi fai tutte le prove DI ESPOSIZIONE sulla TUA fotocamera e scegli la compensazione maggiore che riesce a salvare le luci allo stesso modo. Così conosci l' esatta relazione tra misurare le luci in spot, la massima esposizione che puoi utilizzare per esporre il più possibile SALVANDO LE LUCI.
Questo serve a conoscere un aspetto FONDAMENTALE della tua fotocamera.
Poi puoi sacrificare le alte luci quando vuoi per le ombre! MA CONSAPEVOLMENTE.
Da lì effettui il test, utilizzando l' esposizione con le luci salve a iso 100 e mantenendo la stessa coppia f/t fai il test a iso 200 e 400.

user92328
avatar
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:34

Salvo, non può farlo perchè non ha a disposizione una fotocamera ISO Invariante, che secondo la sua teoria lavora in modo completamente diverso.
Ma quindi la sua è solo teoria, visto che non ha la macchina come fa a sostenere una cosa che neppure lui ha provato nel concreto..??



user92328
avatar
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:42

Che poi, cortesemente, mi rifate la sintesi sul perchè di tutto ciò...? quale sarebbe l'eventuale beneficio....?

Da qualche parte l'ho letto ma non ricordo bene dove e non ho voglia a spulciarmi tutta la discussione(lunghissima)..... e francamente stento a comprendere per quale motivo dovrei scattare a 400iso per poi sottoesporre in PP ecc ecc ecc ecc ecc ecc, quando basta fare un solo scatto a 100iso ben bilanciato con le alte luci per aver tutto ben gestibile in PP.......


Nell'attesa continuo a vedermi "Sense8" MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:47

I test di laboratorio non sbagliano. I grafici non sbagliano. La teoria non sbaglia. SE E SOLO SE NELLA PRATICA NON COMMETTETE ERRORI. Non mi è mai successo e mai accadrà.
Se non capite che il sensore ha un limite inferiore per esporre in confronto al convertitore e il file (e ci sono ovvie ragioni perchè sia così, serve al gain non all' esposizione) non ne uscite fuori.

Dal vostro punto di vista, quello dei dati, basterebbe un convertitore da 24 bit su qualunque sensore per avere 24 ev di gd.

E vi piacerebbe! Non ci hanno pensato a farlo su uno smartphone!

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 0:51

Il beneficio su una iso invariant non esiste, in quanto alla stessa esposizione hanno lo stesso gain e lo stesso read-noise.
Serve a capire il funzionamento. E si chiede perchè i due gain su a7r4 sono stati spostati (in realtà solo quello per iso 100 e 200). E voglia a capire il perchè...

user92328
avatar
inviato il 09 Settembre 2019 ore 1:00

Dal vostro punto di vista, quello dei dati, basterebbe un convertitore da 24 bit su qualunque sensore per avere 24 ev di gd.
Francamente ti dico che, mi interessa poco questo lato tecnico che più serve agli ingegneri che sviluppano sensori e tutto il resto...


sono molto più propenso ad approfondire la fotografia da altri punti di vista, facendo foto, studiando la mia macchina, studiando le varie scene fotografiche ma sopratutto la lavorazione in PP, che poi è la sola cosa che veramente importa il cercare di maturare interiormente il modo di interpretare la luce e colori, che sono solo quelli che danno un senso alle nostre foto....

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 1:03

Fai come ti ho detto. Misura spot in Av compensando - 3 (in fase di scatto!).

Volevi dire +3? Non lo faccio perchè non ha senso.
Mi accontento di questo
Quel "tantino" almeno 2/3 di stop da quello che ha fatto di sottoesposizione per avere i dettagli perfetti a iso 100 sono ciò che occorreva a non avere differenze a iso 400 recuperati.

Se nella foto di Otto ti sarebbero bastati 2/3EV in meno per raggiungere il risultato che volevi tu, il mio test ti sarà ancora più favorevole.
Io userò 2/3 EV in meno da 1/3 EV prima del minimo segno di saturazione. Se 2/3 bastano per le foto di Otto con le mie avanzeranno.

Ma quindi la sua è solo teoria, visto che non ha la macchina come fa a sostenere una cosa che neppure lui ha provato nel concreto..??
Già

I test di laboratorio non sbagliano. I grafici non sbagliano. La teoria non sbaglia. SE E SOLO SE NELLA PRATICA NON COMMETTETE ERRORI. Non mi è mai successo e mai accadrà.

Bè dai, almeno sei umile ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 1:11

+2, +3, - 2/3 SENZA STABILIRE per cosa esponi e in quale modalità significano tutto e non significano niente.

Misura spot le luci a - 3. Hai letto bene. MENO 3.
Poi, sempre a iso 100 esponi gradualmente sempre più di 1/3 la volta fino a +3. Recuperi tutte le esposizioni, una la volta fino a non avere nessuna difficoltà a salvare le luci rispetto a meno 3.
Quella maggiore che conserva le luci è quella della TUA fotocamera.
Hai stabilito quanto puoi compensare da una lettura spot della TUA fotocamera leggendo le luci. La tua! Non quella di Otto! Compensi la tua scena leggendo le luci a +1 (se fosse quello il limite che individui), la TUA SCENA.

Da lì fai un test alla stessa coppia f/t e alzi gli iso a 200 e 400 e recuperi in post.

Oh! Ma davvero è difficile?

user92328
avatar
inviato il 09 Settembre 2019 ore 1:24

I test di laboratorio non sbagliano. I grafici non sbagliano. La teoria non sbaglia.
dove prendi tutti questi dati..?? metti qualche link... se hai letto di questi test in rete, ti basta condividere la fonte e cosi sarà di aiuto a chi vorrà replicare il test, per esempio...






avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2019 ore 1:26

Più aiuto di informazioni così precise?
Ma davvero il problema è nel non riuscire a fare una foto a iso 100 con le luci che non sono bruciate?

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