| inviato il 04 Giugno 2019 ore 16:34
Nella logica dell'attuale GDPR mi pare però improbabile che possa risolvere la questione il fatto che "la persona rientra nella composizone generale e non sia il soggetto principale ma che faccia parte di un elemento del ritratto stesso (d'ambiente)" Non sono un giurista e oltre non mi spingo, ma la logica stessa di questo impianto di legge mi pare renda irrilevante la cosa, essendo la riconoscibilità il fattore dirimente dell'approccio con la privacy. |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 18:23
Francesco la legge sulla privacy non è che sia proprio molto chiara in certi aspetti e molto dipende dall'utilizzo che se fa dell'immagine. Quando ha un valore commerciale sicuramente potrebbe nascere qualche problema ma se concordi la maggior parte di queste immagini sono alla ricerca di consensi sul web per cui chi non ama vedersi pubblicato chiede la rimozione dell'immagine...poi sta al buon senso dell'autore. Riguardo a mostre e libri è vero che il rischio c'è (per alcune immagini) ma suppongo che non siamo così "famosi" da poter aver problemi (immaginiamo che espongo un ritratto rubato realizzato a Milano in un circolo a Napoli...non entriamo in merito ai libri che ormai è un mercato di nicchia). Mi son fatto l'idea che molti fotoamatori si sopravvalutano ponendosi pippe mentali che non gli riguardano. |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 18:40
Io temo Vincenzo, che seguendo la legge il principio sia semplicemente che senza consenso non pubblichi e stop, se qualcuno è riconoscibile e non hai liberatoria (salvo le fattispecie indicate precedentemente). Poi, che il meccanismo sanzionatorio sia tutto da vedere, che se danneggi l'immagine di qualcuno la faccenda è diversa, che se ci fai lucro subentrano altri aspetti ancora, certamente si. Ma il principio di questa legge, temo, lasci ben poco spazio di azione. Perlomeno in teoria. Certamente, proprio perché non mi risulta ci siano sentenze con richiesta di danni accordata per la pubblicazione di un volto (in situazioni non denigratorie intendo), la pratica applicata è tutt'altro, e ne ho qualche esperienza diretta... |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 20:26
Vedi Francesco, i fotografi della vecchia scuola lavoravano in modo diverso infatti erano fotoreporter che documentavano la strada. Cosa fa un fotoreporter per prima cosa?... un progetto. Se ho intenzione di fotografare la vita dei vicoli di Napoli, avendo un progetto valido e specificando il fine cercherò di arrivare ad un "gancio" (una persona che conosce bene il posto e le persone che ci vivono) che mi permetterà in tutta sicurezza di documentare il posto e familiarizzare con la gente dei vicoli. Una volta che la mia presenza è accettata prende vita il progetto (poi sta alla bravura del fotografo creare un buon feeling e coinvolgerli ottenendo scatti spontanei e costruiti a secondo delle esigenze). Questa per me è la prassi corretta per ottenere un lavoro valido anche legalmente per la pubblicazione e quant'altro perché la liberatoria è la prima cosa che sarà chiesta. Il fotoamatore in genere fa un tipo street selvaggia, lavora senza un progetto e per quanto possa essere bravo ci saranno sempre dei limiti, cerca di copiare i vecchi maestri ma non sa che sono approcci differenti e che gli scatti rubati sono autorizzati... è lavoro. Ho seguito dei progetti di alcuni amici professionisti anni fa è mi si è aperto un mondo che non conoscevo. La parte burocratica non va mai trascurata idem per il "gancio". |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 20:28
“ "Scattare col tuo cuore" E' esattamente lo spirito con cui esco di casa quando mi reco a Milano per fotografare . Vorrei con degli scatti raccontare la giornata che io sto vivendo , vorrei riuscire a raccontare anche qualche stralcio della giornata di chi fotografo . Ma nel momento in cui il fotografato sa di esserlo , per me non è più street ma un semplice ritratto "a comando" . Molto spesso mi ritrovo ad osservare i potenziali soggetti , magari anceh dal mirino , e fare riflessioni su loro e su quel che vedo ... immaginare quale sia il loro perchè di quel momento . Immaginare se siano felici o scontenti ... esattamente coe dice Erick „ Ok immedesimarsi e cercare di essere spontanei. Ma col solo cuore e l'empatia ci fai le foto ricordo. Che poi ci mancherebbe, quelle dei primi passi di mio figlio sono le ultime che cancellerei... Non è che quello che provi passi automaticamente all'osservatore. Pensare questo porta a valutare male il proprio lavoro. E viceversa si può tirare fuori una foto che "emoziona" anche da una situazione noisoa... Ci vuole anche "mestiere", un idioma in comune tra il fotografo e il fruitore della foto, o per dirla più poeticamente alla HCB bisogna allineare la testa l'occhio e il cuore. Per la privacy... credo che tutto sommato i fotografi e i forumisti producano una percentuale di foto "fuori legge" infinitesima rispetto alla massa con l'accoppiata telefoninoe-social... Poi nessuno lo nega: se non è permesso non nè permesso... |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 21:17
Diego Bardone, streeter di Milano. Ha fatto un lavoro prendendo spunto dalla legge sulla privacy: Faceless www.lensculture.com/articles/diego-bardone-faceless-an-ode-to-privacy- Faccio notare che comunque, a parte faceless, nelle fotografie di Diego spesso ci sono persone di cui si vede bene l'identità. Nonostante questo è un fotografo che pubblica e non si fa problemi a fare molte mostre dei suoi lavori. Di sicuro, lo so perché me lo ha detto lui, non chiede la liberatoria. |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 22:19
Molto bravo Bardone... non penso che ne abbia bisogno a prescindere che siano molto belli i suoi scatti, mai banali o offensivi nei confronti dei soggetti ritratti. |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 22:21
Concordo Vincenzo |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 7:11
Quando si parla di foto illegali (senza liberatoria) si fa riferimento ai soggetti riconoscibili trascurando monumenti, palazzi e tante altre cose che legalmente non potrebbero essere pubblicate per lo stesso motivo dei ritratti. Chi è che realmente attento a non cadere nell'errore di essere tirato in causa per aver violato la privacy?... In primis le agenzie pubblicitarie e chiunque pubblica immagini a scopo commerciale e documentaristico. Se ci ritroviamo in qualche scatto su instagram o altri social nella maggior parte dei casi ci ridiamo su (se non contattiamo anche l'autore per farci inviare un file per fare la stampa!!!), cosa ben diversa se ci ritroviamo pubblicati in un servizio di reportage che non abbiamo nulla a che fare con l'articolo e danni alla nostra immagine. In questo caso i guai sono assicurati. Quando si parla di violazione della privacy non bisogna far confusione tra foto da social e quella commerciale, se non si tratta di ritratti rubati stile fototessera, se non si tocca la dignità delle persone e ritratti di bambini al massimo possiamo ricevere una richiesta di rimozione non oltre. Se qualcuno si è trovato coinvolto in richieste di risarcimento economico per uno scatto rubato si faccia avanti così avremo una testimonianza. |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 8:02
Ad ogni modo io , leggendo tutto quello che avete scritto sulla privacy penso che proseguirò a fare scatti eliminando quelli che possano essere visti in maniera negativa dal soggetto stesso . Se dovesse capitare che qualche soggetto se ne accorga e ne abbia a male , non avrò alcun problema ad eliminare la fotografia . Mostre o aspetti commerciali non mi riguardano quindi per me personalmente la faccenda è facilmente risolvibile . Dopotutto una fotografia non ha mai fatto male a nessuno ... almeno che io sappia . Carina l'idea Faceless di Diego Bardone Tornando al primo post di questo topic : si sta sviluppando una bella discussione e vi ringrazio . Ho appreso che i ritratti non fanno parte della Street Photography anche se è un genere molto ampio e di nebulosa distinzione . Ho appreso leggi e punti di vista sulla privacy . Ora che mi è più chiara la distinzione tra ritratto rubato e Street Life Photo creerò due cartelle differenti nel mio "archivio" e vi rinnovo la domanda su qualche accorgimento e tips su come ottenere scatti spontanei (fermare una persona e chiederle di poterle scattare una fotografia non fa per me anche se un domani proverò pure quest'approccio ) Attualmente non sono particolarmente attratto dagli scatti in posa ma il mondo della fotografia è cosi vasto che non concede mai un attimo di noia |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 10:18
“ qualche accorgimento e tips su come ottenere scatti spontanei (fermare una persona e chiederle di poterle scattare una fotografia non fa per me anche se un domani proverò pure quest'approccio ) Attualmente non sono particolarmente attratto dagli scatti in posa ma il mondo della fotografia è cosi vasto che non concede mai un attimo di noia „ Personalmente credo che la necessità prima riesieda nelle tue... qualità empatiche. Il fotografo nettamente più capace che conosco in questo ambito (non è purtroppo qui su Juza) è, prima ancora che un eccellente fotografo, un uomo capace di entrare in perfetta relazione con qualsiasi cosa respiri... Inoltre, per trovare il giusto grado di spontaneità pur nella "partecipazione" del soggetto (che non è necessariamente "posa"), aiuta il tempo: stare in mezzo alle cose, farsi "assimilare" dalle persone crea maggiore agio. E spesso finisce che sei presente, ma non sei più visto come qualcosa di cui diffidare (o non visto proprio). Ovviamente.... quando è possibile Ciao F |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 11:41
"Inoltre, per trovare il giusto grado di spontaneità pur nella "partecipazione" del soggetto (che non è necessariamente "posa"), aiuta il tempo: stare in mezzo alle cose, farsi "assimilare" dalle persone crea maggiore agio. E spesso finisce che sei presente, ma non sei più visto come qualcosa di cui diffidare (o non visto proprio)."...perfetto. |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 11:43
Quindi la mia idea che sto praticando di frequentare ripetutamente un luogo è condivisa ? Il mio obiettivo , o senza presunzione alcuna , il mio progetto a lungo termine è quella di imparare , scoprire e conoscere Milano sempre più . Trovo sia una città piena di risorse e di aspetti notevoli . Vorrei conoscerla e ricavarne tanti ritratti e street life photo per aver una mia raccolta che fornisca una mia visione di Milano . Per fare questo ho iniziato ad approcciare cosi , frequentando un quartiere spesso proprio per immedesimarmi e viverlo per quanto possibile visto il tempo a disposizione . |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 13:54
"scoprire e conoscere Milano sempre più . Trovo sia una città piena di risorse e di aspetti notevoli"... Dopo ti mando un mp |
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