user133617 | inviato il 14 Marzo 2019 ore 22:53
Del tutto inutili?A me piace questo bla bla bla..... |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 0:16
La rappresentazione pittorica è in qualche maniera accostabile alla pittura,o la ricorda,e quindi azzerderei anche in larga parte all'utilizzo del colore ,a patto che non si tratti di pittura in bianco e nero. Alcune fotografie scattate e poi rielaborate di oggi nell'uso dei colori ricordano forse di piu' la playstation 3 o 4 ,tanto è esasperta la saturazione e la vivacità dei colori ,che richiamano scenari di fantasia,nella spettacolarità delle sfumature,per un controluce che non abbaglia piu',nemmeno col sole in faccia. Il racconto nella fotografia di paesaggio, come qualcuno ha con qualche ragione sottolineato piu' volte,con queste modalità sembra passare in secondo piano,come se l'immagine non potesse far a meno di sorprendere,inoltre la capacità di rielaborare la scena, sembra prevaricare spesso perfino l'interpretazione individuale e si fa sempre piu' rara abbagliati dall'uso dei colori,ipersataturi che diventano un nuovo standard. Anche la composizione o la disposizione degli elementi è riformulata piu' volte e rivista attraverso il sofware che amplifica gli spazi quando e dove servono assecondando una visione basata sull'applicazione rigorosa di regole e geometrie degli spazi che la natuara non puo' possedere.Applicando lo stesso metodo alla piuttura, resterebbe ben poco anche dei tratti del pittore ,che fotografati da vicino non apparirebbero altrettanto perfetti,salvo poi sussurrare l'ombra del dubbio... Direi che l'utilizzo di una pellicola per avere i colori vivaci o del filtro per attenure i riflessi o del grandangolo per enfatizzare gli spazi,fa sorridere con nostaglia ed amarezza ma è veramente acqua di rose. |
| inviato il 24 Marzo 2019 ore 23:01
Tutti molto interessanti i vostri commenti. Ovviamente e giustamente ognuno con le proprie opinioni. Ieri era al MIA PHOTO di Milano e, pensando a questo post, mi è venuto in mente di pubblicare qualche fotografia di esempio, anche un po' estremizzanti, per spiegare un po' meglio cosa intendevo dire quando ho aperto questo topic. Sono tre fotografie che erano esposte al MIA. Fotografia sicuramente che racconta. E' di Fabio Bucciarelli
 suntrust bank lobby hours Le seguenti sono fotografie che io intendo "pittoriche". La prima è di Marco Palmieri, la seconda di Alessandro Vasopolli
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 E' indubbio che la prima fotografia usa un linguaggio molto diverso dalle due successive. Tutte e tre sono fotografie e hanno la dignità di essere tali. Ma nel post mi chiedevo, Il linguaggio fotografico da il meglio di se nel raccontare, prima fotografia, o nelle due successive dove vi è una predominante estetica rispetto al racconto, che io ho definito, forse in modo un po' improprio "pittorico"? |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 8:51
a mio parere, le ultime due non hanno nulla di fotografia...ossia, forse di partenza c'era una fotografia, ma quello che vediamo alla fine non lo è. Bello e comunicativo fin che si vuole, ma non è fotografia. Non saprei come definire un confine, ammesso che esista, tra una fotografia a cui sia regolato solo il WB e questi due esempi, ma di sicuro sono due cose differenti. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 9:00
Come ho premesso, ho voluto mettere esempi molto all'opposto tra di loro per farmi capire. In ogni caso anche le ultime due erano esposte in una fiera di fotografia. Ovviamente, tra i due estremi degli esempi e compresi anche quelli c'è il mondo della fotografia. Ma ripeto, la mia domanda del topic è: ritenete che il linguaggio fotografico sia più idoneo, abbia più specificità, a rappresentare il primo esempio o gli ultimi due? E perché? |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 9:12
Queste discussioni sono le stesse del '800. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 9:51
per rispondere alla tua domanda, per me la risposta è: entrambi. La fotografia può essere idonea per raccontare, così come per esprimere creatività. Nella costruzione di uno still life, piuttosto che un ritratto o un paesaggio, può esserci tantissima creatività/arte e zero racconto. Pur avendo alla fine un risultato che si possa ancora chiamare fotografia. Poi, siamo tutti d'accordo, credo, che la creatività non debba avere confini, ma volendo chiamarla ancora "fotografia", il risultato finale dovrebbe rimanere entro certi limiti o mantenere determinate caratteristiche. E' anche vero che, al pari delle automobili o delle macchine fotografiche, la tendenza odierna sia quella di avere demarcazioni sempre meno nette tra categorie. Non è improbabile che nel prossimo futuro a qualche artista non venga l'idea di appiccicare una texture fotografica, elaborata, su una stampa 3d e sulla quale apporta ritocchi con la vernice e che emetta dei suoni più o meno accordati. A questo punto, come classificare un'opera simile? Fotografia, scultura, pittura, musica? Probabilmente solo "arte". |
user133617 | inviato il 25 Marzo 2019 ore 9:59
Quoto arconudo.Solo lui. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 10:06
@Ancor Io non associerei necessariamente il concetto di arte con quello di creatività ed entrambi metterli in antitesi con il concetto di racconto. Arte è uno stato elevato di opere espressive. Anche le fotografie di Pellegrin o di Majoli, per fare due esempi conosciuti, che hanno un'elevata percentuale di racconto, potranno n giorno forse essere definite opere d'arte |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 13:05
Quando vedi i giudizi del pubblico ti cascano le braccia, a quel punto il concetto eventuale si va a far benedire. L' arte in fotografia o questo segmento fetta-costola è diventato necessario per la sopravvivenza,perchè come dicevano l'altra sera in un simpatico documentario, c'è una sola specie con la capacità di interferire con gli altri ecosistemi. La tecnica che ricorda le pennellate almeno nella definizione,dei contorni non altrettanto minuziosi e precisi dei dettagli è ottenuta in diversa maniera e si discosta da quella precisione dell'immagine di stampare e riflettere l'immagine che imprime la luce.In larga parte è l'elaborazione al computer che orienta la fotografia verso la pittura,nell'intento di differenziarsi dalle altre fotografie e interpretazioni. Anche nella prima foto nella schematizzazione dei colori e divisione degli spazi traspare una visione,di tipo pittorico,se la fotografia fosse stata elaborata diversamente rendendo piuì morbidi i contorni,si sarebbe spostata da quella durezza delle linee ma anche forse chiarezza, velocità del messaggio e forse anche spazio preciso di riferimento interpretativo. Allo stesso tempo il racconto sembra celato anche nelle altre fotografie ma con un tempo di lettura diverso,perchè nella staticità dello spazio cosi' definito dalle forme geometriche o nel movimento lento del corpo le due immagini lasciano percepire che c'è un messaggio da interpretare,come se quelle forme fossero li' per un motivo o qualche ragione....e diversamente rispetto all prima foto dove appare subito tutto piuttosto chiaro e leggibile.A questo punto potrebbe di nuovo sorgere la domanda sull'immgine immeditamente identificabile e riconoscibile come fotografia e tangibile nel visibile rispetto ad opere che sono fotografie ma con forte richiamo interpretativo verso la pittura,che rimandano anche in ogni caso alla capacità tecnica dell'autore di saper utilizzare il mezzo fotografico e non soltanto rielaboralro o ridipingerlo sul monitor piuttosto che sulla tela.Pittura e fotografia possono interagire ma non sono la stessa arte. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 13:53
Secondo me è sbagliato parlare di rappresentazione pittorica... dal mio punto di vista la fotografai è un modo per rappresentare fatti, storie, concetti ed idee come qualsiasi altro mezzo di comunicazione che si avvicina ad essere forma artistica; piuttosto assomiglia alla pittura in quanto è visiva e quindi condivide concetti simili su colore, linee e prospettiva; in altri contesti esistono anche elementi comuni come potrebbe essere la metrica per poesia e cantato/musica. Pensando alla letteratura con solo parole scritte è descrivibile una persona, un paesaggio ad evocare nel lettore sensazioni simili ad un quadro o ad una fotografia... |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 14:27
quello che mi piace dei critici di arte è che troverebbero collegamenti e significati persino in un piatto di minestra, se ciò servisse a venderlo o a esibirsi in una sorta di spettacolo circense delle parole. Ho guardato per anni Telemarket quando aspettavo l'ora di dare da mangiare ai due figli piccoli, e MAI, dico MAI, hanno presentato qualcosa per il quale non fosse possibile fare 30 minuti di elogi e collegamenti a correnti, artisti, ecc. Scusami, caputo, ma quella prima frase non mi ha permesso di leggere in altro modo quanto hai scritto dopo...ma, in realtà, anche volendolo prendere sul serio, a parte dimostrare una invidiabile capacità di composizione, come contenuti è talmente generalista e vago che non richiede nemmeno di vedere le foto a cui ti riferisci...anzi, potrebbe tranquillamente essere applicato a 3 fotografie a caso, basta che la prima abbia colori e dettagli intensi, la seconda siano dlele forme geometriche qua e la e nella terza ci sia una persona. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 15:34
Parlando di fotografia si finisce sempre sul discorso arte non arte... Credo che uno dei punti cardini di una forma artistica è la comunicazione... l'aspetto negativo che il marketing e le "tendenze", per quanto espressione di un periodo e contesto sociale, riescono a trasformare in arte anche la monnezza... (senza offesa per nessuno e non mi riferisco solo al contesto fotografico) |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 16:00
@Darp La discussione e il topic non riguardano affatto "arte o non arte". Ma a quale tipo di espressività il linguaggio fotografico esprime il meglio di sé. La fotografia, come la pittura, la scrittura ecc non sono arte di per se, ma tecniche e linguaggi. Dopo di che saranno eventualmente gli utilizzatori di tali tecniche (fotografi, pittori ecc) a fare opere con un valore espressivo tale per cui saranno forse definite opere d'arte |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 16:05
“ Secondo me è sbagliato parlare di rappresentazione pittorica... dal mio punto di vista la fotografai è un modo per rappresentare fatti, storie, concetti ed idee come qualsiasi altro mezzo di comunicazione che si avvicina ad essere forma artistica; piuttosto assomiglia alla pittura in quanto è visiva e quindi condivide concetti simili su colore, linee e prospettiva; in altri contesti esistono anche elementi comuni come potrebbe essere la metrica per poesia e cantato/musica. Pensando alla letteratura con solo parole scritte è descrivibile una persona, un paesaggio ad evocare nel lettore sensazioni simili ad un quadro o ad una fotografia... „ il mio precedente intervento @Gaga e che vedendo gli altri commenti sembra che gira e rigira si finisce alle solite cmq ok |
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