| inviato il 19 Marzo 2019 ore 13:35
Se ti interessa ho un gioiello che ti consiglio è potrei anche vendere. La fuji 6x9 con il 100 3,5. Pov spesa e moltissima resa vista la dimensione del negativo |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 14:22
“ Adobe ha messo a disposizione questo formato RAW per chi lo vuole utilizzare, evidentemente Hasselblad ha deciso di usarlo, come hanno fatto altri produttori di fotocamere. Di DNG ce ne è uno solo. „ Forse c'è un po' di confusione, magari non mi sono spiegato bene; c'è differenza tra i RAW dei Dorsi Digitali Hasselblad e quelli degli scanner. Con i Dorsi Digitali Hasselblad si ha la possibilità di usare, mi pare, o il formato 3FR o il formato DNG di Adobe; invece con i suoi scanner il formato RAW è solo il .fff (o 3F che dir si voglia) che è diverso da quello dei dorsi, non è un DNG e può essere letto solo dal software Flexcolor o da Photoshop (previa installazione di apposito plug-in). Ovviamente c'è la possibilità di fare la scansione direttamente in Tif o Jpg ma io non lo consiglio. |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 16:03
ahh.... ok |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 16:42
Personalmente con Pentax mi sono fatto bastare la 645, ma la 67 è stata un must per decenni, usatissima specialmente in Usa, ma anche in Europa. A mano libera a 1/60 nessuna problematica vibratoria, con la 645. Ma col medio grandangolo utilizzata anche a 1/30, con ingrandimenti stampati. Col flash con la 67 solitamente si utilizzano le ottiche ad otturatore centrale, visto il ridicolo sincro di 1/30, ma in luce ambiente ed esterni per come l'avete stigmatizzata sembrerebbe che sia inutilizzabile sotto il 1/500, cosa che francamente mi suona come leggenda forumistica. Dermachelier, Weber, Meisel, Testino... non mi pare che abbiano avuto le problematiche sollevate nei loro decennali usi senza flash, con ISO generalmente bassi (o max 400), da buoni sprovveduti... della nitidezza e micro mosso. Comunque la Mamiya 7 è anch'essa scelta top e forse più indicata per l'autore del 3d, al quale consiglierei di considerare nella sua scelta, l'aspetto assistenza/eventuali ricambi. |
user92023 | inviato il 19 Marzo 2019 ore 17:15
@Remember. Ciò che ho scritto l'ho testato con le mie stesse mani! Ho anche imparato che i fotografi, quando parlano dei bassi tempi di posa che sono in grado di utilizzare, sono come i cacciatori ed i pescatori quando, la sera con gli amici, raccontano quali prede hanno cacciato/pescato nella loro carriera...  Poi ho sentito dire da sempre che la Pentaxona era "usatissima", ma all'atto pratico, ho SEMPRE e SOLO visto adoperare Hassy&Mam. RB 67! Non ho dati precisi, ma mi sentirei di scommettere che le due da me indicate, facevano il 95% del mercato pro! Opinioni, eh! Ciao. G. |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 17:46
G., anche con opinioni divergenti bello confrontarsi così, cosa che in tempi social sembrerebbe diventato desueto. La RB e la più pro RZ erano per utilizzo tipico da studio, o con cavalletto. Per gli amanti della mano libera e degli esterni, soprattutto nella moda, laddove non si sceglieva volutamente il formato quadrato, ti assicuro che la 67 era la n°1, ottiche incluse. Anche come diffusione, ripeto, per i cultori degli esterni e mano libera. Quanto alla fermezza di mano, sembra che ci siano notevoli differenze tra gli umani utenti. Ma con questo non voglio affatto insinuare che al tempo tu fossi affetto da simil-sintomi precoci del Parkinson, sia chiaro. Lo dico in generale. |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 17:58
pensate che con una Rolleiflex biottica, con un minimo di attenzione si poteva scattare anche a 1/15 di sec., la sua forza era quella di non avere sbattacchiamenti di specchio e, soprattutto, l'otturatore centrale, si sentiva solo un flebile ziip. Anche Hasselblad permetteva tempi decorosi per via dell'otturatore centrale, ma lo specchio che si alzava c'era. |
| inviato il 19 Marzo 2019 ore 18:42
E' chiaro che tutto si può utilizzare a mano libera e anche io in rari casi lo faccio ma poi quando confronto i risultati con i fotogrammi scattati su treppiede la differenza c'è. Poi dipende anche dalle dimensioni a cui uno intende stampare, più sono grandi più si noterà la differenza qualitativa. Insomma, se a mano libera (con i tempi appropriati) i risultati sono da accettabili a discreti, qualche volta buoni o molto buoni, se vuoi l'eccellenza devi usare il treppiedi, e visto che in genere uno sceglie il medio formato per via della superiore qualità allora perché castrarlo usandolo a mano libera? Questa almeno è la mia filosofia ed è quella che mi fu insegnata quando anche io, novello fotoamatore, mi avvicinai alla fotografia e al medio formato, e devo dire che la condivido in pieno. Ovviamente con macchine a telemetro o biottiche la differenza qualitativa tra uno scatto a mano libera e uno su treppiede si riduce, e potrebbe incerti casi anche azzerarsi. Infine voglio concludere con un consiglio, io quando non posso proprio usare il treppiedi e il soggetto è statico uso la seguente tecnica: dopo avere accuratamente messo a fuoco cerco di essere più fermo possibile, e, cercando di non cambiare inquadratura, alzo manualmente lo specchio con l'apposito tasto (e si apre anche l'otturatore ausiliario), così elimino il grosso delle vibrazioni; a quel punto infatti resta solo l'otturatore centrale che dà pochissime vibrazioni, anche perché si muove coassialmente all'obiettivo. |
user92023 | inviato il 19 Marzo 2019 ore 22:31
@Remember. Si, anche a me piace discutere senza litigare, e senza -soprattutto- insultarsi a vicenda (io cerco sempre di non farlo, comunque!)! In realtà, tutto è opinabile. Per esempio, sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con te che le RB/RZ erano da utilizzarsi con il cavalletto. Ad un certo punto, fui sul punto di comprare una RB ma, brandeggiandola, mi resi immediatamente conto che non sarei mai stato in grado di adoperarla a mano libera (sono mingherlino!). Così lasciai perdere...eppure ho un (lungo) video nel quale si vede Annie Liebivitz gestirla con la leggerezza di un fuscello...Certo Annie è un bell'...omaccio! La Pentaxona: trovai un carissimo amico che mi affidò la sua per un mese, con l'intesa che l'avrei acquistata se mi fosse piaciuta. Con dispiacere, non la presi. Sia per il problema del micromosso (senza neppure il conforto dell'utilizzo con il flash -sincro a 1/30 di sec.!!!-), sia per l'ottica (il normale di base...un 90 mm., se ricordo bene). Feci scatti omologhi sia con quella, sia con una delle mie Rollei (Planar 2.8 F). Ed anche da quel punto di vista la ragazzona ne uscì con le ossa sbriciolate... Così lasciai (con dispiacere, ripeto!) perdere... Questa fu la mia esperienza, poi qualsiasi oggetto trova fruitori entusiasti e detrattori... di certo io non fui retribuito da nessuno per essere "contro" anzi, come ho detto, mi dispiaque! Sui numeri della sua diffusione, francamente non saprei, non ne ho. Anch'io ho "sentito" che era molto diffusa, ma evidenze reali non ne ho mai avute; al contrario ho sempre visto i top professionals con in mano o Hasselblad, o Mamiya! Pentaxone: zero! I tempi di scatto: anche quì... Allora con le Rollei, "facevo" anch'io il 15' di sec. Con le Rollei, però; mica con le Hassy!!! Poi, lo "scatto fenomeno" può sempre capitare! Una volta, in una chiesa, con EOs 5 ed EF 28-70/2.8 L e dia 100 ASA, appoggiandomi per bene al portale trattenendo il respiro, gambe larghe, pressione sul pulsande di scatto progressiva, ecc. in una SEQUENZA di scatti a 28 mm., "azzeccai" 1 (dico "UN") fotogramma ad un secondo secco. Di certo, però, NON sono MAI andato in giro a dire che facevo un secondo a mano libera (per onestà intellettuale)! Magari altri lo avrebbero fatto (pur senza mentire in senso strettamente letterale...ma concettuale, si!)! A presto! Ciao. G. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 12:33
Allora grazie ancora una volta a tutti, mi scuso se non ho risposto in questi giorni. Mi sono informato e un mio amico che lavora esclusivamente in analogico mi ha consigliato di stare nel mondo Mamiya. In particolare mi ha consigliato la rz pro2. Vi do altre informazioni riguardo al mio modo di fotografare in modo tale da restringere il campo di ricerca. Scatto al 99% delle volte in esterna facendo ritratti ambientati e sul digitale monto sempre un 50mm. In analogico scatto a colore e poi faccio scannerizzare il negativo.... lo so non amo il bw ahah. Un altro dato che non avevo considerato è il prezzo. Da scemo pensavo che il costo per un kit completo diciamo sarebbe stato abbordabile, ma cercando in giro anche per un solo corpo si chiedono più di 800£. Certo, potrei aspettare e risparmiare qualcosa con il tempo per poi fare un acquisto, al momento non ho tutta questa fretta, però comunque non vorrei svenarmi nell'acquisto. Anche se so perfettamente che per quello che possono offrire queste macchine e per quello che costavano tempo fa, più di 1000£ sono irrisori. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 13:03
Facendo la posta agli annuncio a suo tempo ho portato a casa una RZ (non pro II) e il 110 f 2.8 a 470 € mi pare, se scatti sempre con il 50 questa è un ottima soluzione, della pro II mi manca solo la messa a fuoco "fine", ma c'ho fatto la mano |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 13:13
Poi una cosa di cui mi sono accorto è che nella 7 e anche nelle altre il sistema di maf è galileiano. secondo voi ci si fa presto l'abitudine o è solo una rogna? |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 13:20
Si fa presto |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 13:33
“ mi ha consigliato di stare nel mondo Mamiya. In particolare mi ha consigliato la rz pro2. „ Prima di comprarla prendila in mano e guarda se per dimensioni e peso si confà alle tue esigenze. E' molto grande e pesante. |
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