| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 15:13
@Alessandro in buona sostanza, stai dicendo che Merklinger ha preso la vacca per le balle? Ho fatto tente prove per capire i limiti del suo approccio. I raggi a fuoco all'infinito sono i più parassiali. Se dividi la lunghezza focale per f/ ottieni il diametro della pupilla d'uscita di un obiettivo. Ho usato un 30mm a f/16 nei due post. Secondo Merklinger si dovrebbe avere RELATIVAMENTE a fuoco tutti particolari più grandi di 30(mm)/16=~2mm. La differenza pratica fra iperfocale e Merklinger è questa: - iperfocale: si stabilisce un cerchio di confusione (che storicamente risale agli anni 1930 e si riferiva a una certa stampa visionata a una certa distanza con ottima acuità visiva dell'osservatore). Come hanno già scritto in tanti (in particolare Alessandro Pollastrini che su certe cose non molla! ), decisivo è il formato di stampa e la distanza di osservazione. - Merklinger ha notato che paesaggi (quindi: con particolari all'infinito o quasi) mostravano sfondi non perfettamente a fuoco anche su stampe 10x15cm con l'iperfocale. Mettendo a fuoco all'infinito, lo sfondo è al meglio, si tratta di capire come si mantengano a fuoco i particolari vicini. Partendo da semplici considerazioni di ottica geometrica, M. ha lasciato la scelta al fotografo di cosa mantenere a fuoco. Per essere chiari: se all'infinito ci sono particolari di dimensione 10mm, bisogna fare in modo che l'apertura dell'obiettivo (non la lente frontale, la pupilla d'uscita), sia più piccola di 10mm, per cui f/4 è sufficiente con un 30 mm (30/4=7.5<10mm). Il metodo funziona meglio con grandangoli e f/ alti, naturalmente. Sapere a priori cosa si vuole tenere a fuoco permette di scegliere diaframmi in cui la diffrazione non diventa importante. Ho svolto tante prove a cavalletto mettendo in relazione Merklinger e diffrazione e le ho già postate parecchie volte. Ho una formazione sperimentale, non teorica, per cui hanno priorità le foto, non le teorie mal digerite Alessandro, posta qualcosa con l'iperfocale, forza! Poi si potranno discutere i relativi meriti |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 15:32
Ce n' è più di una in galleria. Ora dovreste essere in grado di riconoscere quelle con il fuoco sul punto di interesse, ad infinito o in iperfocale. Ripeto, portano a risultati diversi. Nessuna sostituisce l' altra. |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 16:11
“ Allora, supponiamo che abbia un panorama con oggetti che vanno da 1m a 1500m e di fotografarlo con un 24mm ad f8. Se metto a fuoco a 200m avro' alla distanza di un metro un dettaglio fino a 2,985mm (meno non distinguo). Se metto a fuoco a 1500 il dettaglio distinguibile sempre a 1m sara' di 2,998mm :)). Peccato che tutto cio' che sta oltre i 200m lo veda con un disco di confusione molto maggiore :) Ma di che state parlando? lasciate stare l'iperfocale, non serve na cippa ;) Saluti :) „ Quando calcoliamo l'iperfocale, tenendo conto di focale dell'obiettivo, diaframma, formato del sensore e dimensioni di stampa, vediamo nitido dalla metà della distanza a cui mettiamo a fuoco fino all'infinito. Quando mettiamo a fuoco direttamente a "infinito" limitiamo la pdc e rischiamo di vedere sfocati i soggetti più vicini, o sbaglio? Certo che con un grand'angolo e un diaframma abbastanza chiuso siamo facilitati e già mettendo a fuoco il soggetto più lontano otterremo comunque una pdc molto ampia. |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 16:26
"Quando mettiamo a fuoco direttamente a "infinito" limitiamo la pdc e rischiamo di vedere sfocati i soggetti più vicini, o sbaglio? " Non sbagli affatto. Cambia la pdc e la progressione. Parte tutto dal piano di fuoco. |
user170878 | inviato il 24 Gennaio 2019 ore 16:39
Grizzly qui si parla di quanto sia inutile l'iperfocale se e' tua intenzione massimizzare la nitidezza su tutto il frame. Non facciamo come al solito minestroni. Se in un paesaggio vuoi massimizzare questo allora devi fare come ti ho detto, senza se e senza ma; se invece vuoi mettere a fuoco un soggetto in primo piano e basta e' chiaro che' meglio focheggiare il primo piano, poiche' in quel caso il disco di confusione teoricamente si annulla. Ma questo lo capirebbe anche un bue o un asinello :) |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 16:55
....e infatti lo capisco anch'io.... Ma il tema del topic è questa domanda: """" Ciao a tutti, possiedo una fuji xt20 con il 18-55 2.8-4 e ritrovandomi spesso a fare foto di paesaggio, uso la tecnica dell' iperfocale. Il problema è che a volte mi capita di avere delle foto in cui il primo piano è sfocato...... Come dovrei scattare per avere tutto a fuoco? """" Che tutto a fuoco non potrà mai essere perché il piano veramente a fuoco sarà sempre e soltanto uno, gli è stato detto. Ma per sodfisfare la sua esigenza, credo che calcolare l'iperfocale per estendere al massimo la pdc non sia inutile. Se sbaglio, chiedo perdono. |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 16:58
@Grizzly_ ho postato due Merklinger col primo piano a 70 cm e 120cm e il fuoco all'infinito. A uno ho addirittura imposto Piccure+. Sicuramente è demenziale ricorrere a Merklinger quando quello che deve essere PERFETTAMENTE a fuoco è vicinissimo, quei fiori e foglie lo dimostrano. Ma se in primo piano ci sono steli d'erba da 3mm, vengono a fuoco, prova... |
user170878 | inviato il 24 Gennaio 2019 ore 17:07
Grizzly, purtroppo sbagli. Ti ho spiegato cos'e' meglio fare ;) Saluti :) |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 17:12
""" @Valgrassi: ho postato due Merklinger col primo piano a 70 cm e 120cm e il fuoco all'infinito. A uno ho addirittura imposto Piccure+. Sicuramente è demenziale ricorrere a Merklinger quando quello che deve essere PERFETTAMENTE a fuoco è vicinissimo, quei fiori e foglie lo dimostrano. Ma se in primo piano ci sono steli d'erba da 3mm, vengono a fuoco, prova...;-)"""" ----------- Posso chiederti a quale focale è stato fatto lo scatto e con quale macchina? Edit C'è anche da dire che non sempre si può chiudere a f11/f16. Quando bisogna aprire è più complicato gestire la pdc. |
user170878 | inviato il 24 Gennaio 2019 ore 17:21
“Edit C'è anche da dire che non sempre si può chiudere a f11/f16. Quando bisogna aprire è più complicato gestire la pdc.” Non c'entra la f. A parita' di f, qualunque essa sia, la massima estensione di nitidezza sul frame, e quindi di pdc percepita, la ottieni puntando l'oggetto piu' lontano. Cosi' e' ;) |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 17:31
Non voglio insistere. Ma se avessi necessità di nitidezza accettabile da 70 cm a salire per la massima pdc, utilizzando un 25 mm a f4, difficilmente ci potrò riuscire mettendo a fuoco a 200 metri. Comunque adesso voglio fare delle prove. |
| inviato il 24 Gennaio 2019 ore 17:57
Val, puoi fare due confronti. Stesso obbiettivo, stesso diaframma (vogliamo tenere conto di nitidezza, luminosità, diffrazioni, rumore, tempi, gd, iso? Sei d' accordo?), fuoco ad infinito e iperfocale (per non sbagliare metti a fuoco mezzo metro più distante). Non vorrai misurare fili d' erba, fiori e tutti gli elementi in un paesaggio e la loro distanza spero. Il "primo piano" è diverso, come lo sfondo e come lo è TUTTA la progressione della pdc a partire dal piano di fuoco. Una pdc si estende dal piano che è a 2 metri (da 2 metri a 1 metro e da 2 metri ad infinito), l' altra da infinito verso a 2 metri. La situazione è diversa anche per oggetti a 15 metri. A me neanche interessa. Fatto e rifatto. Dipende dalla scena. L' iperfocale oltre che inutile è anche complicata con i tele (valla a prendere a 75 metri). Magari se si ha la certezza di superarla (montagna a 2 km) si mette a fuoco il punto più vicino e sei apposto dalla metà della distanza ad infinito. Oppure metti a fuoco ad infinito. Coi corti si sceglie. Dipende. Se il punto di interesse non è troppo vicino ma supera di poco l' iperfocale, conviene mettere a fuoco lì. Il piano di fuoco conta sempre. Non bisogna nè abusare, nè credere che sia la stessa cosa, nè credere che un' azione sia meglio dell' altra sempre. |
user170878 | inviato il 24 Gennaio 2019 ore 18:38
Vorrei far presente a chi approccia il metodo merklinger, che la formula merklinger si ricava semplicimente a partire dalla nozione di circolo di confusione sul piano del sensore, ed applicando una “trasformata” dai punti luce sul piano del sensore a quelli sul piano dell'immagine (oggetto) definendolo disco di confusione. Non e' che la teoria del circolo di confusione sia una bufala. L'applicazione del metodo dell'iperfocale per ottenere la maggiore estensione di nitidezza sul frame e' una bufala. Come al solito minestroni e chi piu' ne ha piu' ne metta :)). Saluti ;) |
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