| inviato il 08 Novembre 2018 ore 13:42
“ A me sembra che spesso la post-produzione cerchi di sopperire ad una certa mancanza di idee (o meglio, di visione ) e di capacità tecniche al momento dello scatto. „ Può essere ma spesso non significa sempre, anzi spesso la post aiuta a sviluppare le idee offrendo nuove opportunità. Il punto quindi non è post si post no, ma la mancanza di idee, altrettanto spesso ben percepibile nel lavoro di chi post non ne fa. Il problema è che mentre spesso nel primo caso siamo di fronte ad autori consapevoli di ciò che propongono, una fotografia che punta all'estetica, spesso nel secondo caso non lo siamo e si crede con scatti banalissimi e anche tecnicamente scarsi essendo di fatto delegata la post al software della macchina, di ben rappresentare la purezza della visione fotografica |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 13:58
“ ma chi prende in considerazione un libro come L'occhio del fotografo di Szarkowsky, è evidente che non ha assimilato i quasi 60 anni di evoluzione della tecnologia che il povero Szarkowsky si è perso „ . Boh a me sembra che in ogni capitolo dica cose incontrovertibili valide ancora adesso. La selezione contiene anche delle foto "irreali" come quella famosissima di Lartigue della ruota ovalizzata quindi poco rappresentativa della "realtà". Concordo che probabilmente era più interessato all'aspetto "meccanico" del mezzo e che forse sarebbero da aggiungere dei capitoli... ma il libro è interessante per focalizzarsi su alcuni aspetti peculiari delle fotografia che a volte sfuggono. “ D'altronde sono immagini che dimostrano chiaramente l'intento; se questo è contestualizzato all'interno di un lavoro più complesso, o comunque di un approccio tipico e personale dell'autore, possono piacere o meno, ma non dovrebbero costituire un problema riguardo al concetto di fotografia e alle sue possibili applicazioni „ Inutile c'è sempre qualcuno che non capisce che per certi intenti la post è indispensabile e per altri è assolutamente da evitare. Anche cercare di fare classificazioni (quella è una foto l'altra "pittura digitale") non porta da nessuna parte in quanto ci sono infinite casistiche "intermedie" non classificabili e comunque le eventuali restrizioni "obbligatorie" avrebbero senso solo all'interno di alcuni ambiti (fotogiornalismo ecc.). Gente che poi magari al cinema va a vedere dei film campati totalmente per aria come un "Signore degli Anelli*" o un "2001 Odissea nello spazio" piuttosto che un bel film neoralista come "L'albero degli zoccoli" di Olmi o un bel documentario di Piero Angela *Oscar 2002 alla fotografia |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 14:02
“ A me sembra che spesso la post-produzione cerchi di sopperire ad una certa mancanza di idee „ si può girare il discorso: alcuni fotografi senza idee sostengono chele loro foto sono meglio perché senza post. Riguardo l'abito hai ragione da vendere ma preferisci fotografare una modella agghindata e truccata o appena sveglia? E qui la post non c'entra, c'entra cosa vuoi dire. Magari vuoi fotografare la modella appena sveglia, con le occhiaie e "la barba non fatta" per motivi artistici. Dipende, dipende sempre, per questo la domanda iniziale non mi piace, perché retorica e leading |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 14:22
Ritengo semplicemente che la pp sia una fase integrante del processo, ovviamente se ne puo' fare a meno, come chi preferisce scattare in modalita' automatica. Si puo' benissimo fare un lavoro rinunciando ad utilizzare alcuni degli strumenti a disposizione. Ma in linea di massima questo inevitabilmente porta risultati peggiori, non migliori. Poi ovviamente se uno strumento non lo so' utilizzare e non ho voglia di imparare, allora e' meglio lasciar perdere. P.s per anni, non sapendo usare il flash, ho sempre sostenuto la superiorita' della luce naturale, poi ho comprato e studiato il flash, e ho capito l'importanza di questo strumento... |
user158139 | inviato il 08 Novembre 2018 ore 14:25
“ ma questo a prescindere se si tratta di un semplice scatto una di una elaborazione. „ Quello che sostengo è che ci sono scatti scarsi che ci si industria a migliorare con la postproduzione,* e ci sono scatti ottimi che migliorano ulteriormente con la postproduzione. Nel secondo caso è giustificata al 100%, nel primo forse si dovrebbe imparare a migliorare la capacità di scatto invece di concentrarsi sulla postproduzione. * Postproduzione che ovviamente deve puntare sulla "spettacolarizzazione" per compensare carenze di composizione, esposizione, etc. |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 14:43
(magari il domandatore ha pure un lavoro) |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 15:23
“ Quello che sostengo è che ci sono scatti scarsi che ci si industria a migliorare con la postproduzione „ Quello che dimentichi che ce ne sono di ancora più scarsi che ci si industria a far passare per buoni sono perchè senza postproduzione. Ripeto se il problema è la mancanza di idee si mettano in campo le idee, parlare d'aspetti tecnici al riguardo non ha senso. Due parole sulla leggenda che chi scatta in analogico è più bravo Alle medie usavo senza problemi una Petri a telemetro con esposimetro ad ago caricata con kodachrome 64 sbagliando (tecnicamente) pochissimi scatti, ero un fenomeno? No! Imparate un paio di cose era estremamente facile Oggi per fare lavori come questo www.jucktion.com/forum/nature/nothern-light-dance-at-the-night-at-mt-c occorrono grandi capacità tecniche sul campo e in post...poi sinceramente io non è che apprezzi tantissimo anzi a dirla tutta preferisco ancora di gran lunga Giacomelli e Ghirri, ma questa è un'altra storia |
user158139 | inviato il 08 Novembre 2018 ore 15:52
Mauro, la questione è che a me quella foto non dice proprio nulla, se non appunto della capacità tecnica del fotografo. Così come non mi dicono nulla le foto dei falchi in volo, o del paesino che emerge dalla nebbia nella campagna toscana, o della modella strafiga seminuda e con la pelle innaturalmente liscia. Accetto volentieri l'imperfezione purché la foto mi trasmetta una visione diversa dalla mia, che mi apra qualche connessione neuronale in più (lo so, è un obiettivo davvero sfidante ). |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 16:50
Si ma così non hanno senso le facciate tecniche di prima...se il problema sono le idee ho già detto e continuo a non vederne proposte...criticare tanto per è facile, quel tipo di fotografia può non piacere ma è naturale la si trovi in posti come questo |
user90373 | inviato il 08 Novembre 2018 ore 16:52
Per produrre un'immagine si fanno scelte a priori, un pò come attrezzare e calibrare una macchina utensile per la produzione di un pezzo maccanico. Una volta ottenuta l'immagine/pezzo si valuta se rispondente ai requisiti voluti. Un buon lavoro a monte permetterà di avere un pezzo che richiederà la sola eliminazione di qualhe sbavatura per essere pronto, in caso di errori ci aspetterà un lavoro a posteriori tanto più complesso quanto più i parametri iniziali saranno errati. Alla favoletta che si imposti la macchina utensile per ottenere volutamente un pezzo "non conforme" per renderlo poi "diversamente conforme", qua in officina credono in pochi. |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 16:54
Se si parla in generale si può dire tutto e il contrario di tutto. Il fatto è che obiettivamente in certi tipi di fotografia concentrarsi sull'aspetto della post oltre il minimo sindacale ha poco senso e a volte contraddice addirittura le intenzioni della foto (documento, giornalismo, Street ecc.). In altri invece è senz'altro fondamentale (studio, moda, pubblicità ecc.) Lo so, non ci crederete, ma c'è anche chi riesce ad apprezzare sia Gursky che Gardin. Poi ovvio che alla fine ognuno di noi tende ad approfondire/preferire determinati aspetti... |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 16:57
Ettore dai sai quante volte ho impostato la macchina per avere la corretta post dopo? esempio banale: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2274302 il raw è molto diverso, ma da prove fatte questo risultato mi piaceva e quando scatto per arrivare qui imposto la macchina per avere quel tipo di scatto che con quella post mi fa avere questo Diciamo quindi che forse se qualcuno dice qualcosa forse ha un senso o pensi che tutti amano sparare cose a caso per dispetto? |
user90373 | inviato il 08 Novembre 2018 ore 17:16
@ MatteoGroppi Per me le parole hanno un senso. Se leggo "postproduzione" mi riesce difficile collocarla a monte della produzione. Forse idealmente è possibile, ma praticamente, secondo me, la post viene "dopo". Poi è logico che ognuno pensa,fa, vede quello che vuole, non sarò certo io ad impedirlo, ma qualche perplessità mi permetto di esprimerla. |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 17:21
A me dispiace davvero che tu abbia o finga di avere questo limite, ma a me annoia ripetere le cose con chi ama solo lanciare frecciatine, solo che a volte mi dimentico quale è il tuo ruolo Mi scuso con Marco Palomar per l'OT inutile |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 17:30
@Ettore capisco che la cosa possa non convincerti, ma scattando in digitale, la foto deve essere sovraesposta per poter recuperare più efficacemente le ombre ( quindi con meno rumore) in fase di postproduzione, che se vuoi, puoi anche chiamare sviluppo del raw. L'esposizione a destra per me è scontata, e fa parte del normale flusso di lavoro quando scatto. Poi ovviamente si può anche non fare, semplicemente significa rinunciare a un miglioramento del rumore nelle ombre, ma in nome di quale valore si dovrebbe rinunciare d un minoor rumore non mi è chiaro. |
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