user90373 | inviato il 08 Settembre 2018 ore 22:22
Nella mia galleria "Momenti" è presente la scansione di una stampa 30x40 ottenuta da un medio formato 4,5x6, tutte le altre sono scansioni di stampe delle stesse dimensioni ma ottenute dal 35/mm. Qual'è il titolo? |
| inviato il 09 Settembre 2018 ore 0:16
Dati biometrici? |
user90373 | inviato il 09 Settembre 2018 ore 7:13
@ Cryber “ Dati biometrici? „ Buona la prima! |
| inviato il 09 Settembre 2018 ore 12:47
La differenza fra un 20x30 da 35mm ed un 24x30 da MF era DECISAMENTE avvertibile, anche per un profano. Ti rendi conto di quel che dici vero Franck? Vorrei semplicemente farti notare che il primo è un fotogramma ingrandito quasi 70 volte (8,3 X lineare) il secondo invece è un fotogramma ingrandito solo 28 volte (5,3 X lineare) ... mi dici che stai parlando? Visto che sei uno che ci ha lavorato per anni col 35 mm e il medio formato, e visto che certamente sei anche uno stampatore così capace da poter fare un confronto del genere mi permetto di darti una dritta: prendi una stampa 20x30 ottenuta da 35 mm; prendi un'altra stampa 20x30 cm (dello stesso soggetto) ottenuta però ritagliando una stampa 37x50 ottenuta da un fotogramma medio formato di 4,5x6 cm ... secondo te, e soprattutto secondo la tua immensa esperienza la seconda stampa è, come dire ... migliore in maniera DECISAMENTE avvertibile rispetto alla prima? NON CREDO PROPRIO anzi ti dirò di più: il 20x30 da 35 mm sarà quasi certamente più dettagliato, e questo per il semplice motivo che sarà stato ottenuto per il tramite di un'ottica che accetta un circolo di confusione di 0,03 mm ... mentre la seconda stampa sarà stata ottenuta per il tramite di un obiettivo progettato intorno a un circolo di confusione (ben più grossolano) di 0,05 mm! |
| inviato il 09 Settembre 2018 ore 14:03
Io penso che ogni cosa debba essere usata per ciò a cui è stata pensata. Non ha senso un medio formato stampato come un 35 e viceversa. |
| inviato il 09 Settembre 2018 ore 15:54
“ Ti rendi conto di quel che dici vero Franck? Vorrei semplicemente farti notare che il primo è un fotogramma ingrandito quasi 70 volte (8,3 X lineare) il secondo invece è un fotogramma ingrandito solo 28 volte (5,3 X lineare) ... mi dici che stai parlando? Visto che sei uno che ci ha lavorato per anni col 35 mm e il medio formato, e visto che certamente sei anche uno stampatore così capace da poter fare un confronto del genere mi permetto di darti una dritta: prendi una stampa 20x30 ottenuta da 35 mm; prendi un'altra stampa 20x30 cm (dello stesso soggetto) ottenuta però ritagliando una stampa 37x50 ottenuta da un fotogramma medio formato di 4,5x6 cm ... secondo te, e soprattutto secondo la tua immensa esperienza la seconda stampa è, come dire ... migliore in maniera DECISAMENTE avvertibile rispetto alla prima? NON CREDO PROPRIO anzi ti dirò di più: il 20x30 da 35 mm sarà quasi certamente più dettagliato, e questo per il semplice motivo che sarà stato ottenuto per il tramite di un'ottica che accetta un circolo di confusione di 0,03 mm ... mentre la seconda stampa sarà stata ottenuta per il tramite di un obiettivo progettato intorno a un circolo di confusione (ben più grossolano) di 0,05 mm! „ Non sono uno stampatore.. parlo di stampe a colori ottenute da laboratori professionali di sviluppo e stampa. Il tuo discorso, a livello teorico può anche avere validità inconfutabili... ma io sono più pragmatico.. Di tutte le implicazioni teoriche me ne faccio n'à cippa, ... al momento in cui presento un album di stampe ricavate parte dal 35mm, e parte dal medio formato. A me interessa il confronto fra due stampe di dimensioni simili, del ritaglio ottenuto da una stampa 35x70 non me ne faccio nulla.. Non mi interessa dimostrare la superiorità di un sistema rispetto all'altro a parità di condizioni... a me interessa il prodotto finale, perchè è quello che dovevo vendere. Di tutte le disquisizioni teoriche, pur volendone ammettere la validità ... mi interessa molto relativamente. Se la maggior parte dei fotografi di wedding usavano Hasselblad, Mamiya o Zenza Bronica, ci sarà pure un motivo..? O eran tutti "grulli" e masochisti..? Ricordiamoci, una volta tanto, che la fotografia è un mezzo per produrre immagini... non per dimostrazioni scientifiche ed accademiche finalizzate al supporto di argomentazioni discorsive di dubbia rilevanza pratica. Ma una appendice "tecnica" la voglio considerare : due stampe di analoghe dimensioni, diciamo 24x30, ottenute da una da un 24x36 cm (ritagliato a 24x30), e l'altra da un negativo MF, le guarderò alla stessa distanza... o nò ?? E quale delle due mi apparirà migliore...? ( e non è solo questione di nitidezza...) |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 8:36
Non sono uno stampatore.. parlo di stampe a colori ottenute da laboratori professionali di sviluppo e stampa. Il tuo discorso, a livello teorico può anche avere validità inconfutabili... ma io sono più pragmatico.. Di tutte le implicazioni teoriche me ne faccio n'à cippa, ... ;-) Triste al momento in cui presento un album di stampe ricavate parte dal 35mm, e parte dal medio formato. A me interessa il confronto fra due stampe di dimensioni simili, del ritaglio ottenuto da una stampa 35x70 non me ne faccio nulla.. Non mi interessa dimostrare la superiorità di un sistema rispetto all'altro a parità di condizioni... a me interessa il prodotto finale, perchè è quello che dovevo vendere. Di tutte le disquisizioni teoriche, pur volendone ammettere la validità ... mi interessa molto relativamente. Se la maggior parte dei fotografi di wedding usavano Hasselblad, Mamiya o Zenza Bronica, ci sarà pure un motivo..? O eran tutti "grulli" e masochisti..? Ricordiamoci, una volta tanto, che la fotografia è un mezzo per produrre immagini... non per dimostrazioni scientifiche ed accademiche finalizzate al supporto di argomentazioni discorsive di dubbia rilevanza pratica. Ma una appendice "tecnica" la voglio considerare : due stampe di analoghe dimensioni, diciamo 24x30, ottenute da una da un 24x36 cm (ritagliato a 24x30), e l'altra da un negativo MF, le guarderò alla stessa distanza... o nò ?? E quale delle due mi apparirà migliore...? ( e non è solo questione di nitidezza...) Amico mio non riesco proprio a spiegarmi In ogni caso, visto che negli anni '80 e '90 i matrimoni li ho fatti anch'io, e pure tanti purtroppo, una cosa posso assicurarti: una buona parte dei fotografi di matrimonio, non certo la maggior parte credimi, adoperava il MF, questo è vero, ma lo faceva per un motivo molto semplice: li liberava dal fastidio di scegliere in fase di scatto. In altre parole mettevano a fuoco e scattavano ... l'inquadratura la facevano a posteriori ritagliando (ora si dice croppando) il fotogramma fino a raggiungere l'inquadratura voluta. In pratica sfruttavano la generosità del formato per permettersi il lusso di NON PENSARE in fase di ripresa! Per quanto invece riguarda l'ostinarsi a paragonare stampe di pari dimensioni ma ottenute da formati diversi che vuoi che ti dica: continui a mettere sullo stesso ring un peso medio e un peso massimo e pretendi pure di spacciarlo per un combattimento equilibrato. Non funziona così o almeno: a me così hanno insegnato ... |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 8:54
Ah, dimenticavo: il mio discorso a livello teorico non è che potrebbe avere validità inconfutabile ... in reltà HA validità inconfutabile perché, al di là di quello che qualcuno vorrebbe far credere, la struttura di una pellicola è sempre la stessa per il semplice motivo che la STESA dell'emulsione è SEMPRE LA STESSA ... quello che varia è solo il successivo ritaglio che fà si che ci siano il formato Leica, i vari medi formati (tutti sostanzialmente inutili ) e i grandi formati ... che poi sono gli unici per i quali è davvero conveniente rinunciare agli incalcolabili vantaggi del piccolo formato! |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 9:56
“ Leone .... adesso costano poco, ma al tempo loro erano inavvicinabili parlo del mondo hassey... „ Rob, si tratta/va di strumenti meravigliosi con cui era possibile ottenere risultati elevatissimi. La fotografia professionale di livello (qualunque tipo di fotografia, soprattutto i matrimoni) era appannaggio assoluto di queste macchine che venivano acquistate a prezzi elevatissimi (4-5 milioni di lire al pezzo, un normale 80mm costava anche 3.5 milioni) per i risultati incomparabilmente superiori al 35mm. Al mio matrimonio, in una chiesetta di un paesino di montagna, c'era un professionista locale con Hasselblad e flash, fece 5 rulli e mi consegnò 50 stampe perfette. Inoltre a 5 miei amici e parenti distribuii 3 corpi macchina Contax (due di loro avevano uno Contax e uno Yashica) e 6 obiettivi dal 18 al 180mm e una ventina di rulli di dia. Mi fecero 700 diapositive Kodachrome 64 da cui ne ricavai 400 buone e in certi casi ottime, con cui tuttora faccio ottime proiezioni. Provai a stamparne qualcuna da aggiungere all'album ma dovetti desistere, la differenza di qualità era eclatante. Anche nell'editoria andava così. Leggevo la rivista Oasis. I fotografi paesaggisti di livello alto usavano tutti il MF. Ma fra i vari giramondo vi erano pure quelli che usavano il 35mm per i tele da usare per gli animali. A volte questi ultimi andavano in posti talmente belli che gli pubblicavano il paesaggio in 35mm. Finchè si trattava di mezza paginetta passava. Ma se osavano pubblicare una pagina intera o addirittura una doppia il risultato era inguardabile. Pubblicai un servizio nel 1990 in 35mm in cui misero a una pagina e mezzo un mio paesaggio fatto con Kr25 con obiettivo Zeiss 28/2, una immagine stupenda in proiezione. Risultato, una porcheria. Al di là dello sgranamento, la zona in ombra che in proiezione era la più bella per la delicatezza della trama, qui era un impasto orrendo e inguardabile. Non pubblicai mai più paesaggi in 35mm. Insomma, i professionisti di tutto il mondo, soprattutto i cerimonialisti seri, mica erano f.essi |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 10:00
“ In altre parole mettevano a fuoco e scattavano ... l'inquadratura la facevano a posteriori ritagliando (ora si dice croppando) il fotogramma fino a raggiungere l'inquadratura voluta. In pratica sfruttavano la generosità del formato per permettersi il lusso di NON PENSARE in fase di ripresa! „ Non metto in dubbio il tuo modo di pensare/lavorare di quei tempi... Per quanto mi riguarda ... non ho mai avuto tale approccio... se non in qualche occasione in cui occorreva eliminare qualche elemento di disturbo dalla scena inquadrata. E funzionava in particolare col 6x6... , ma molti lavoravano anche con il 6x4,5... e qualcuno anche 6x7 , etc. Personalmente ho sempre curato l'inquadratura anche con i formati superiori al 35mm. Relativamente alla scelta a posteriori dell'inquadratura ottimale... il concetto è valido stampando in proprio il B.N. Per il colore, occorreva rivolgersi ai laboratori, ai quali, col formato quadrato, si poteva tutt'al più indicare se volevi la stampa di formato orizzontale o verticale. Per ritagli particolari occorreva richiedere la stampa professionale, dai costi ben superiori. Relativamente all'ostinarsi all'idea di dover fare il confronto a parità di fattore di ingrandimento, che vuoi che ti dica.. è un'ostinazione puramente concettuale... di scarsa rilevanza pratica. Se parliamo di stampe fino al 13x18 cm la differenza era praticamente inavvertibile, ma a partire dal 20x30 il divario qualitativo era già nettamente visibile. Ed, ai fini pratici.. è anche quello il motivo che induceva tutti quei "grulli", a ricorrere al m.f.. Quanto poi alla frase "“ tutti sostanzialmente inutili „ " ... mi chiedo perchè ho speso tanto tempo per ostinarmi a risponderti... Tempo perso e fatica sprecata... ! Ti dico solo... e concludo, (senza vinti nè vincitori), che il formato 6x7 (in particolare Mamiya RZ) ha avuto un grande successo negli studi fotografici di fotografia di ritratto, moda, etc. Ma anche i paesaggisti, che non volevano o potevano ricorrere al grande formato... hanno ricavato dal 6x7 /6x8 /6x9 notevoli soddisfazioni. |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 10:10
“ La fotografia professionale di livello (qualunque tipo di fotografia, soprattutto i matrimoni) era appannaggio assoluto di queste macchine che venivano acquistate a prezzi elevatissimi (4-5 milioni di lire al pezzo, un normale 80mm costava anche 3.5 milioni) per i risultati incomparabilmente superiori al 35mm. „ Già... C'è chi si ostina pervicacemente a sostenere tesi diverse.. "“ i vari medi formati (tutti sostanzialmente inutili).. „ " Mi viene da chiedermi se il nostro "amico" Paoloxxx" abbia mai utilizzato una medio formato... |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 21:15
Eh.. allora ci sono alcune 120 che derivano dallo stampo del 35.. ma non tutte cosi. Alcune cambiank le basi e la densita dei cristalli presenti nell emulsione.. quindi il fattore di differenza tra un mf e un 35 c è ed è palese soprattutto negli ingrandimenti.. In piu le emulsioni del 120 avendo dei cristalli piu grossi ( se non ricordo male , aiutatemi ) catturano piu informazioni e permettono una resa cromatica superiore. |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 21:41
“ Eh.. allora ci sono alcune 120 che derivano dallo stampo del 35.. ma non tutte cosi. Alcune cambiank le basi e la densita dei cristalli presenti nell emulsione.. quindi il fattore di differenza tra un mf e un 35 c è ed è palese soprattutto negli ingrandimenti.. In piu le emulsioni del 120 avendo dei cristalli piu grossi ( se non ricordo male , aiutatemi ) catturano piu informazioni e permettono una resa cromatica superiore. „ Non la sapevo... cmq un altro punto a favore dell" inutile " medio formato.... |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 22:32
ma sono testardo voglio portare la discussione sui corretti binari non esiste MF vs 35mm in termini assolutistici vince il MF a man bassa poi MF non vuol dire una cosa sola ma è un mondo come 35 mm non è una macchina con un ottica ma è un mondo. Quindi parlare di un paesaggio fatto con una fuji 6x9 confrontato con una zorki 4 , oppure viceversa una leica M con il 50 mm sunmmicron o lux contro una lubitel, oppure una anche rollei con ottiche pre trattamento tessar star, con una contax con 85 1,4 T* ci penserei più di una volta. |
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