| inviato il 06 Agosto 2018 ore 3:22
Certo, Ooo, hai ragione. Come al polo nord o da noi nei giorni d'inverno: l'aria si secca perchè, con il freddo, l'umidità relativa sale (in realtà si abbassa il volume massimo consentito in stato di gas a quella temperatura = umidità di saturazione), e con temperature così basse l'acqua in stato gassoso si liquefa o solidifica, sparendo dal gas (=l'aria si secca). Però hai notato quella strana cosa bianca e fredda che si deposita a terra in quelle condizioni? La neve! Che bella la neve!!! Ecco quella umidità in forma liquida o solida si va sfortunatamente a depositare proprio sulla superficie che tu vuoi usare come evaporatore, impedendogli di funzionare!!!! Prova a far sudare la pelle dell'atleta dopo che ci hai spruzzato sopra la bomboletta di ghiaccio anti trauma. Mi sa che è difficile. Gli zeer funzionano perchè a contatto del vaso esterno c'è aria secca. Se li metti nella neve (o sotto la pioggia), non funzionano. ....e mi raccomando: non usate le bombolette di aria compressa per pulire gli obiettivi!!! EDIT: “ l'acqua non è immessa nella stanza da raffreddare ma all'esterno! sotto forma di vapore. viene semplicemente usata la sua evaporazione per ottenere il freddo... „ Ti sbagli: quelli ad acqua la sparano nell'aria. Lo schema che hai postato è di un condizionatore normale, non uno "ad acqua". Il condizionatore normale l'acqua la toglie dall'aria e solitamente gocciola in testa ai passanti d'estate quando passano sotto l'elemento esterno dello split Mai visti i bar con i tavolini all'esterno con quei bei getti di aria nebulizzata? Ecco, quelli ti fanno sentire fresco, ma aumentano spaventosamente l'umidità addosso (il contrario di quello che vuoi fare tu). Stesso effetto che senti sulla pelle quando passi vicino ad una cascata. Ripeto: concentrati sulle leggi base della termodinamica, iniziando con quella dei gas perfetti. Vedrai che ti sarà tutto chiaro: espansione -> riduzione della temperatura -> aumento dell'umidità relativa (effetto contrario a quello da te desiderato). |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 3:36
magari l'acqua che condensa tenesse costantemente umido lo zeer, non si avrebbe + bisogno di rifornirlo costantemente d'acqua. Se fosse come dici tu l'acqua allo zeer alle nostre latitudini non servirebbe. fantastico! invece anche quelli costruiti da noi vanno quotidianamente innaffiati.

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| inviato il 06 Agosto 2018 ore 3:47
TUTTI gli zeer vanno riforniti di acqua. Anche i condizionatori "ad acqua" (bufale commerciali se usati in interni) vanno riforniti di acqua. Entrambi, infatti, la vaporizzano. Invece, i condizionatori normali, l'acqua la "producono" (=estraggono dall'aria) e te la ritrovi nei bidoncini collegati o sulla testa dei passanti. Se l'acqua negli zeer non evaporasse (andandosene come gas, da cui la necessità di rimetterla), non si userebbe l'energia termica per far passare l'acqua dallo stato di liquido a quello gassoso. Questa differenza di energia (calore latente di vaporizzazione), viene sottratta al movimento delle molecole e riduce la temperatura (che è una forma di energia cinetica). Questo è il motivo fisico per cui funzionano gli zeer e anche perchè noi sudiamo da centinaia di migliaia di anni (ben prima degli zeer). Sai benissimo anche tu che, se sudi per tre ore, poi ti viene sete e ti devi rifornire di acqua. Capisco che stai cercando di difendere una idea che per 5 pagine ti hanno lasciato pensare che fosse sensata (parlo dell'espansione alare, non degli zeer che ovviamente funzionano in climi secchi). Se non sono riuscito a convincerti, è solo colpa mia che non mi sono spiegato bene, ma la fisica ha le sue leggi. Mi spiace. EDIT: mi fermo qui, ma ti invito a riflettere bene prima di investire soldi in questa idea della portanza. Poi non dire che non eri stato avvisato. |
user117231 | inviato il 06 Agosto 2018 ore 6:52
Tutto giusto.. tranne la cosa delle leggi della Fisica. |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 8:41
“ Capisco che stai cercando di difendere una idea che per 5 pagine ti hanno lasciato pensare che fosse sensata (parlo dell'espansione alare, non degli zeer che ovviamente funzionano in climi secchi). Se non sono riuscito a convincerti, è solo colpa mia che non mi sono spiegato bene, ma la fisica ha le sue leggi. Mi spiace. „ allora faccio la stessa domanda anche a te, sperando che qualcuno mi risponda. secondo te è più conveniente mettere un vaso cilindrico o un vaso a goccia allungata in direzione vento? |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 8:52
“ secondo te è più conveniente mettere un vaso cilindrico o un vaso a goccia allungata in direzione vento? „ dipende… da quale punto di vista? aerodinamico? pratico? economico?. per esempio, se vuoi sfruttare il vento naturale: meglio cilindrico. Come possiamo orientare l'ala in funzione del vento? Il cilindro e' sempre orientato correttamente.. |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 9:23
come da quale punto di vista? per ottenere un abbassamento della temperatura. Ma stagionalmente i venti tendono ad avere un loro verso... Quindi cilindrico per tutte le occasioni, ma a noi interessa 2 o 3 mesi l'anno... 4 mesi stando larghi. Potremmo tranquillamente prendere in considerazione il verso del vento dei soli 3O giorni più caldi dell'anno perchè renda il massimo in quel periodo, poi se il mese dopo il vento è parecchio di sbieco non è che l'impianto smette di funzionare, renderà meno, ma ci sarà anche meno caldo. |
user81826 | inviato il 06 Agosto 2018 ore 9:32
Mah Ooo, davvero maleducata la tua risposta, ho speso del tempo per spiegarti con calma il perché non funzionava la tua idea di utilizzare i profili alari e non hai neanche letto con attenzione. La vuoi pane e salame? -Devi ancora capire la differenza tra depressione dovuta a differente densità (stantuffi, siringhe ecc.)e quella dovuta ad altri fattori relativi a fenomeni più complessi, se però non sei riuscito neanche a leggere con attenzione l'esempio dei due recipienti non so come altro spiegartelo. -Con profili alari non hai rarefazione dell'aria. -Non è una valida implementazione del vaso. Sul resto dell'idea non perdo neanche tempo a leggerla con attenzione, sono convinto sia molto interessante e altri come Motofoto stanno facendo interventi corretti. |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 9:42
“ per esempio, se vuoi sfruttare il vento naturale: meglio cilindrico. Come possiamo orientare l'ala in funzione del vento? Il cilindro e' sempre orientato correttamente.. „ “ Potremmo tranquillamente prendere in considerazione il verso del vento dei soli 3O giorni più caldi dell'anno perchè renda il massimo in quel periodo, poi se il mese dopo il vento è parecchio di sbieco non è che l'impianto smette di funzionare, renderà meno, ma ci sarà anche meno caldo. „ Ooo, potresti prendere in considerazione, per il contenitore esterno, una forma combinata con sezione a goccia ma alettata in senso orizzontale con 3 o 4 alettature in modo da aumentare la superficie di scambio a contatto con l'aria esterna, sarebbe adatta a tutte le occasioni . . . |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 10:39
“ Ti sbagli: quelli ad acqua la sparano nell'aria. „ quello che ho io emettono l'acqua sotto forma di vapore fuori. Siccome è in magazzino non so dirti il modello preciso, per ora sono a casa con un piede rotto e non ci vado. “ Mah Ooo, davvero maleducata la tua risposta, „ non è un topic sul funzionamento dell'ala, il linguaggio dovrebbe essere il più semplice possibile, hai argomentato solo sul settore che ti piace, quindi non hai speso nulla se non il tempo verso qualcosa di tuo interesse che qui non vedo perchè debba eccedere, specie con tecnicismi degli addetti ai lavori d'aerodinamica universitaria. Ti sei spiegato? allora sono io che non o capito, e chissà se solo io. @Cirillo ho letto e visto quanto hai linkato, non mi è chiaro il funzionamento ma mi pare che molto dell'idea sia basata sull'orientamento rispetto al Sole. Se ho ben capito quegli edifici del Marocco beneficiano, da una parte di una intercapedine di separazione, per non avere gli esiti del diretto irraggiamento solare, dall'atra tale intercapedine è utilizzata come torre per ottenere un moto dell'aria senza utilizzo di ventole, che riesce, non solo ad evitare che l'interno dell'intercapedine diventi una fornace (se fosse stagna), ma addirittura contribuisce a raffrescare l'interno dei locali. Tutto ciò è molto interessante. Comincio a pensare che sia sufficiente ideare un edificio in funzione di QUESTE esigenze, ovvero quelle inerenti il clima, per evitare spese e macchinari accessori. Di fatto in questo non ci siamo evoluti. I cavernicoli entravano nelle grotte profonde dove potevano trovare una temperatura fresco/fredda sia in inverno sia in estate (14-16°C) Oggi con le conoscenza tecniche gli ingenieri, scienziati, architetti, ecc... avrebbero dovuto realizzare dei capolavori di sistemi per riscaldare e rinfrescare, senza costruire il motore di una Ferrari per ottenere il risultato, ma sembra che l'anziana analfabeta siciliana che mette le pezze bagnate alle persiane quando c'è lo scirocco, stracci brutalmente il professore mago di teoria e asino di applicazioni semplici, in termini di senso pratico e assolutamente ecologico. La conoscenza del sapere è ormai divenuta schizofrenica. Ci si inerpica per una disciplina e si perde il contatto con la realtà. Uomini che diventano come alberi con il fusto rachitico ma un ramo laterale che si è sviluppato + dell'albero stesso. La totale disarmonia della conoscenza che diventa settoriale e specifica, con una sua lingua specifica, così che il parlare tra diversi specializzati diventa impossibile, a ciascuno il suo settore. in questo modo si lavora per comparimenti stagni e manca l'armonia del vero progresso. La natura non funziona così. una specie può evolvere solo per una armonizzazione di tutti gli apparati di cui è costituito il singolo individuo, e riuscire a scavare, nuotare, volare, resistere al caldo, al freddo, ecc... e il tutto senza un cervello che coordini l'evoluzione. Senza cervello la natura ha dato soluzioni ai problemi mediante la selezione della specie. Noi con il nostro cervello dovremmo riuscire a cogliere non solo i meccanismi, ma le armonie che li rendono efficaci e riuscire a prenderne spunti, ma si incanala la propria mente su una diramazione di un particolarissimo sapere ed il risultato è che le case dei nostri vecchi erano + fresche delle nostre e che tra noi preferiamo parlare di calcio piuttosto che del sapere, credendo che il linguaggio semplice e comune non sia idoneo a veicolarlo. |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 12:21
“ ho letto e visto quanto hai linkato, non mi è chiaro il funzionamento ma mi pare che molto dell'idea sia basata sull'orientamento rispetto al Sole. „ Ooo in questo caso che ti ho linkato è proprio cosi, si sfrutta l'orientamento dell'abitazione rispetto alla posizione cardinale e la proprietà di certe masse di assorbire il calore e cederlo con una latenza calcolata, qui si tratta di case ecologiche solari. L'esempio delle casette a cupola del marocco non sono correlate alle tecnologie che ti ho linkato prima ma appartengono a un'altra esperienza di casa solare che a suo tempo mi aveva colpito positivamente. “ Se ho ben capito quegli edifici del Marocco beneficiano, da una parte di una intercapedine di separazione, per non avere gli esiti del diretto irraggiamento solare, dall'altra tale intercapedine è utilizzata come torre per ottenere un moto dell'aria senza utilizzo di ventole, che riesce, non solo ad evitare che l'interno dell'intercapedine diventi una fornace (se fosse stagna), ma addirittura contribuisce a raffrescare l'interno dei locali. „ In queste case l'intercapedine ventilata avvolge tutta la cupola e parte del muro inferiore su 360° e soddisfa a entrambe le condizioni sia di torre termica con effetto camino che di isolamento e raffrescamento del'interno del locale. “ La conoscenza del sapere è ormai divenuta schizofrenica. Ci si inerpica per una disciplina e si perde il contatto con la realtà. Uomini che diventano come alberi con il fusto rachitico ma un ramo laterale che si è sviluppato + dell'albero stesso. La totale disarmonia della conoscenza che diventa settoriale e specifica, con una sua lingua specifica, così che il parlare tra diversi specializzati diventa impossibile, a ciascuno il suo settore. in questo modo si lavora per comparimenti stagni e manca l'armonia del vero progresso. „ la scienza oggi dispone di molti mezzi e conoscenze sia passate che attuali, se ancora non si costruisce completamente con il criterio della sostenibilità delle risorse e del territorio la colpa è dovuta alla mancanza di una cultura condivisa e consolidata su ambiente, clima, ecologia ecc. Non è colpa degli scienziati ma dell'ottusità di chi muove interessi e danaro, la sostenibilità ha un costo molto alto spalmabile a lungo termine. |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 13:01
Vero Cirillo, quindi anche i topic aperti sul clima o nel suo piccolo questo, potrebbe contribuire ad un allargamento dell'idea positiva sulla sussustenza. chiacchierare serve. Questa cosa dell'intercapedine a torre termica mi affascina, come mi affascina che il bianco respinge i raggi solari ed il nero li assorba. Mi affascina il funzionamento della serra, quello dello zeer. Mi domando cosa si potrebbe ottenere applicando tutte le cose che già conosciamo, senza accendere neanche un ventilatore a batteria. chiedo scusa per l'OT. |
user81826 | inviato il 06 Agosto 2018 ore 13:26
Ooo ma seriamente, di cosa stai parlando? Tutto questo pippone sui compartimenti stagni, particolarissimo sapere, armonizzazione e velati giudizi sulle persone solo perché ti sei sentito risentito del fatto che ti è stato spiegato che stavi facendo considerazioni sbagliate con tutta la gentilezza e positività del mondo? Non riesci proprio a rimanere in tema e parlare in maniera propositiva del progetto anziché giudicare velatamente le persone di mente stretta, ottusità, disarmonia, conoscenza parziale delle cose, contraddizione e chissà cos'altro? Ma leggi ed usa la logica per rispondere, prima di accusare le persone almeno fai un po' di attenzione a quello che è scritto! Hai aperto un topic proponendo una tua idea basata su due principi (parole tue), sono intervenuto perché interessato alla discussione ed ho contribuito spiegandoti che uno dei due principi del tuo progetto non funziona (all'altro in gran parte ci ha pensato Motofoto). Dopo che mi hai risposto in malomodo, pretendendo di portare la tua verità antiscientifica grazie ai disegnini trovati online, ho approfondito la questione spiegandoti in una maniera semplicissima il principio di funzionamento di un profilo alare. Non sono un maestro nelle spiegazioni ma mi sembra di aver scritto in maniera piuttosto chiara come funzionano le cose e sono rimasto sempre in tema. Non è che su non capisci una cosa perché leggi male o non ci arrivi allora automaticamente sono gli altri a fare discorsi elitari oscurantisti o chissà cosa, un po' di umiltà! Tra l'altro l'ho fatto alla stessa stregua delle tue spiegazioni con stantuffo, siringhe ecc. e anziché trattarmi come tutti gli altri utenti intervenuti (e come te stesso), ti sei solo risentito del fatto che la tua idea non funzionasse. In parecchie pagine ancora devi rispondere 1 sola volta in tema, ho mosso delle critiche alla tua idea e invece che rispondere costruttivamente hai solo risposto fuoritema suggerendo agli altri di non essere ottusi. Se non bastasse ti ho anche riassunto il tutto con "non c'è rarefazione", alla pane e salame come volevi, e di fronte al concetto semplice non rispondi neanche. Perché non torni in tema (lo puoi trovare in prima pagina su tuoi diversi post) e non la smetti di disprezzare il contributo che è stato dato pacatamente da altri utenti alla discussione? |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 13:34
“ Mi domando cosa si potrebbe ottenere applicando tutte le cose che già conosciamo, senza accendere neanche un ventilatore a batteria. „ Senza usare ulteriore energia e adoperando elementi passivi si possono mitigare in una certa misura i fenomeni menzionati, soluzioni applicabili per chi abita in zone a bassa densità di popolazione e con risorse naturali disponibili. Ma oltre un certo limite non si può andare e la conseguenza, per fare un'esempio contrario, è che in una città sovra popolata con milioni di abitanti la tecnologia passive sono una frazione di quelle standard, come conseguenza della densità abitativa il tasso di inquinamento e di sfruttamento delle risorse è elevato . . nulla a che fare con criteri di sostenibilità. mi scuso anch'io per l'OT |
| inviato il 06 Agosto 2018 ore 13:41
ok, ti chiedo scusa e rientriamo in tema. si, per me la tua delucidazione è troppo complessa e ha sortito l'effetto di confondermi, non di chiarire. che ci vuoi fare, non ci arrivo. Basta come atto d'umiltà e basta per farti esprimere in un modo più semplice? ricominciamo allora, e proprio sul profilo alare. vediamo quali di queste mie affermazioni sono giuste e quali sono errate. 1. la velocità dell'aria è ininfluente ai fini qualitativi della creazione della portanza su un profilo alare, lo è solo ai fini quantitativi. 2. quello che invece ne compromette i temini qualitativi è l'inclinazione del flusso dell'aria rispetto al profilo alare, se essa esce al di fuori di determinati range non si può sperare in nessuna portanza. 3. Quando si genera portanza, dopo il bordo d'attacco, sopra l'ala si genera una depressione. 4. una depressione è un'area di pressione inferiore rispetto a qualcos'altro, nella fattispecie rispetto al resto dell'aria attorno all'ala ed in particolare rispetto all'aria che si trova al di sotto dell'ala, nonchè, rispetto alla pressione media dell'aria che l'ala sta attraversando. |
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