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Avifauna con mirrorless Sony a7iii?


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avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 19:30

One shot one kill

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 19:37

One shot one kill

Cos'è? Un film? MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 19:54

@Banjo, io ho una yashica 12, una Nikkor F2A, un canon 7 (telemetro), la seconda era usata anche nello sport ma dovevi dotarla di un motore con pellicole a metraggi, si facevano foto di ogni tipo dallo sport alla fauna con risultati buoni ma erano riservati a pochi, la dotazione per affrontare le raffiche era piuttosto voluminosa e costosa.

Oggi il digitale ha portato ad un appiattimento delle foto, nel senso che molte più persone possono ottenere scatti buoni, faccio l' esempio dei matrimoni, una volta c'era il fotografo con l'assistente che teneva il flash a torcia, la fotocamera era un' Hasselblad per via dell' otturatore centrale per i tempi con il flash.

E' ovvio che c'erano molti meno fotografi di cerimonia, per via che non potevano cannare la fotografia.

E' chiaro che oggi il “mezzo” aiuta ma sempre la foto la devi “fare”.

user7851
avatar
inviato il 20 Maggio 2018 ore 20:09

Andiamo un poco in OT: sabato in barca sul alto Tirreno per maggiori e minori .... naturalmente si parla di Berte, due corpi, due ottiche (a99II+300GII in FF e A7rIII+70/200 GM in APS-C) in circa quattro ore più o meno 250 scatti totali, di sicuro alcuni molto buoni, ma qualche cosa non torna, alcuni si sono avvicinati a 2500 scatti, non è che aver iniziato con l'analogico mi abbia lasciato qualche limite ?


user7851
avatar
inviato il 20 Maggio 2018 ore 20:13

Mickey,
cavolo quanta ragione hai.

user7851
avatar
inviato il 20 Maggio 2018 ore 20:26

1988 Seul pieno analogico, finale 100mt piani, io e la nuova Minolta 7000i facciamo qualche ottimo scatto a Ben Jonson e Carl Lewis, che tempi con soli 400 Iso facevi miracoli.
Chiuso OT.

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 20:26

Ah!

Ah!

SorrisoSorrisoSorriso

Nel prossimo post Vi spiego come è cambiato lo sport da 50 anni a questa parte ....


avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 20:29

Un po' di rulli con l'F5 li ho fatti anche io ma che strazio MrGreen E quella e' una mitragliatrice anche..
Comunque.. che macchina..

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 22:09

Nel prossimo post Vi spiego come è cambiato lo sport da 50 anni a questa parte ....

Lo sport è cambiato con le tecnologie che lo hanno supportato nel tempo. Io lo so per via dei giornali e TV, ma tu dovresti saperlo per esserci sul campo. ;-)

Anche il modo di fare fotografia è cambiato con l'innovazione tecnologica. Questo però l'ho toccato con mano pure io. ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 22:14

Se non fai raffiche con lo sport fai foto uguali a quelle di 50 anni fa MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2018 ore 22:24

No, 50 anni fa era più difficile, perché non avevi l'AF e dovevi operare a mano. Ora punti e tieni premuto AF-ON, quando decidi premi a fondo e fai un unico scatto. E speri che sia venuta. MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2018 ore 8:01


Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2018 ore 8:07

Bene,

ora vi spiego come si faceva lo sport alla fine degli anni 60, quando a circa 10 anni ho iniziato a fare da spalla a mio padre che faceva il cine operatore professionista, e qualche volta si dedicava anche alla fotografia (a pagamento).

Nello sport i problemi sono due (e credo simili all'AVIFAUNA che non ho mai particolarmente approfondito):

RAFFICA;
AUTOFOCUS.


La RAFFICA c'era già allora, contrariamente a quanto si possa credere.
Poteva anche essere molto veloce, ma la velocità era abbastanza casuale ed il numero di frames complessivi pochi. Personalmente non abbiamo mai superato i 4 (poi capirete perché utilizzo il plurale).
La raffica era mutuata dalla raffica della fanteria militare, inventata ben prima dell'avvento delle mitragliatrici.
Nel 700' si usava la raffica dei fuciieri: gli stessi sparavano tutti insieme.
Lo stesso facevano i fotografi prima degli anni 80'.
C'era il capo fotografo (mio padre) che diceva dove posizionarsi ed in che momento scattare (facevamo sci, come faccio ora) e poi quando passava l'atleta su di una certa porta via la scarica di fucileria: 2-4 colpi quasi tutti insieme.
Io alla fine di una gara facevo mediamente 4-5 rullini quasi 200 pose, una o poco più per ogni concorrente (che erano mediamente un centinaio).
Due corpi uno sul cavalletto con un lungo tele ad inquadratura fissa ed uno al collo con un medio tele (per fotografare i concorrenti all'arrivo).
Ognuno di noi aveva il secondo corpo con un'ottica diversa per poter coprire un pò tutte le situazioni.

L'AUTOFOCUS.
Quello no, non c'era.
Si utilizzava il sistema predittivo: si metteva a fuoco la porta (una sola) dove si riteneva di fotografare il concorrente (sciatore) e si aspettava che passasse li.
Si chiudeva il più possibile il diaframma, ma era comunque un problema.
Allora la situazione normale era F8-11 1/1000 (di più non andava ...) ASA 200 o 400 (se il cielo era coperto).
Una volta all'inizio degli anno 70' venimmo incaricati di fotografare i campionati italiani di salto con gli sci.
Eravamo in 4.
Dovemmo stimare la distanza del saltatore, mettendo a fuoco un pino che ritenevamo fosse alla stessa distanza (qualcuno fece front e qualcuno back focus per cercare di centrare la giusta MF).
E poi via di raffica di fucilieri.
Incredibilmente almeno una foto per concorrente fu in linea di massima a fuoco.
Oggi sarebbe stato un gioco da ragazzi fotografare in raffica con FOCUS-C l'intero salto dallo stacco all'atterraggio, da solo e con tutte le foto perfettamente a fuoco ...

Oggi è cambiato davvero tutto.
Un mesetto fa ho fatto un servizio per la gara sociale del mio sci club.
Un centinaio di concorrenti.
Il risultato è stato di avere oltre 4000 frames praticamente tutti a fuoco, con 4-5 porte diverse riprese (oggi c'è lo zoom, una volta non c'era) e mezz'ora di riprese video con il drone che riprendeva in contemporanea, da solo, in posizione geo stazionaria mentre io scattavo le foto...

Per questo vi dico che qualcosa è cambiato, ma non so se il divertimento è aumentato.

Ah!
Dimenticavo, una volta lo stativo era d'obbligo, oggi non più.
Un volta era F8-11, 1/1000, ASA 400.
Oggi sempre TA o giù di li per staccare i piani F5,6-6,3, 1.500-1/2.000, AUTO ISO (va mediamente da 100 a 1.200, dipende dal meteo, sulla neve).

L'unico limite, oggi, è il BUFFER.
Una volta il problema non c'era, il BUFFER conteneva solo un frame, ed averne di più dipendeva solo dalla scarica di fucileria ...

SorrisoSorrisoSorriso

Oggi faccio anche un pò di calcio, che una volta non facevo.

Le problematiche sono praticamente le stesse, con la differenza degli ISO: in notturna o d'inverno alle 16.30 quando è brutto tempo si sale anche a 25.000 ISO (con le fotocamere adatte) e la media è sempre intorno a 6.400.
Una volta credo che in situazioni simili non si scattava proprio.

Oggi ogni tempo di calcio sono circa 1.500-2.000 frames, una media di quasi uno scatto al secondo ... e mediamente solo il 3% di foto fuori fuoco... impensabile un tempo ...



OH GRAN BONTA' DEI CAVALIERI ANTIQUI! (Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, I°-22)



avatarsupporter
inviato il 21 Maggio 2018 ore 8:12

Bravo Tony!

Ci sarebbe da scrivere un libro, pardon, un ebook... ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2018 ore 8:45

La messa a fuoco predittiva era il sistema forse piu usato, devo dire che lo applico ancora a volte con le lenti messa a fuoco manuale o se scatto vintage.

Altro aspetto da non sottovalutare era l' uso del flash.

Oramai siamo fuori OT al 100%.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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