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Etica nella fotografia Naturalistica. Lo mettiamo un Freno???


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avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 8:26

Leggendo cosa si fa per attirare gli animali, sono felice di fare foto schifose soprattutto quando cerco di fotografare uccelli e di tornare spessissimo a mani vuote perche' gli aironi, quando mi avvicino a loro fuggono immediatamente. Ma quei metodi non li usero' mai! E nemmeno quello di pagare persone quando fotografo in paesi lontani. Quel che viene... viene.
Buona domenica a tutti

avatarsupporter
inviato il 05 Maggio 2019 ore 8:37

Cosa si fa quando si privilegia la forma alla sostanza. Del resto siamo circondati da immagini tecnicamente perfette ma che comunicano poco. Le foto naturalistiche non fanno eccezione se non per il fatto che si rischia di danneggiare un animale, meglio rivolgersi alle foto di paesaggi naturali MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 9:59

Le mie ultime foto, per fare un esempio, dei Falchi Cuculo, gli ho aspettatati perchè sapevo che in questo periodo sono di passo, ma credo di non averli in nessun modo disturbati.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 10:11

Paolo cosa intendi per "trucchetto"?



Beh già il capanno è un trucchetto, quasi innocente (verrebbe da dire) ma è comunque un perfetto esempio di ingannevole camuffamento.
Le mangiatoie riempite anche fuori stagione ne sono un altro esempio.
Le fototrappole, dove tralaltro i selvatici assumono delle pose semplicemente grottesche (basta guardare le fotografie del Leopardo delle Nevi che hanno vinto il WPY sei o sette anni addietro, ma anche tante altre), lo è altrettanto allo stesso modo in cui sono ormai considerati alla stregua di accorgimenti imprescindibili.

Ma l'elenco potrebbe continuare all'infinito Angus, anche perché ogni abuso che oggi, in questa discussione, viene tanto vilipeso nasce da un tale che per primo, tempo addietro, l'ha messo in opera ... più o meno innocentemente verrebbe da dire, tuttavia l'ha messo in opera!
Insomma detta in altre parole la questione è molto semplice: un fotonaturalista, un vero fotonaturalista, se ne va in giro per le campagne, o dovunque voglia, con la propria macchina fotografica ... se un qualche soggetto, sua sponte, gli se pone davanti per farsi fotografare egli lo fotografa ... altrimenti si è solo fatto una bella e rilassante passeggiata all'aria aperta!
Ma se invece lo stesso fotonaturalista se ne va in giro attrezzato come un vero cacciatore, seppure all'apparenza meno cruento, fa danni allo steso modo in cui li fa un cacciatore che se ne va in giro col fucile, forse in questo caso il danno non sarà irreparabile ... ma è un danno comunque Cool

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 10:16

Si inseguono falsi valori, si idolatrano "divinità" fittizie.

Tutto il resto è mera conseguenza.

Come soluzione c'è solo un meteorite






E' precisamente quello che vado ripetendo ormai da anni.

avatarjunior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 10:20

"Se la gente smette di urlare wooooowwwwwwwwww!!!!! di fronte a certi scatti, cessa anche l'impulso a realizzarli..."

Come fa se gli editor pick vengono assegnati a foto di farfalle tirate fuori dal congelatore.......

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 10:45

Beh dai almeno il mimetismo deve essere concessoSorriso
Un'animale selvatico non ti si avvicinerà mai a meno di 100 metri se ti vede...

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 11:24

Paolo mcmlx
non sono tanto d'accordo con la tua analisi...
Una piccola interferenza nelle abitudini della fauna selvatica non ha nulla a che vedere con la moltitudine di comportamenti censurabili che si documentano giorno dopo giorno in questa disciplina....
Non concordo nemmeno con l'immagine che dipingi tu del fotonaturalista che va in giro con le dita incrociate sperando gli capiti qualcosa....fortunatamente be conosco alcuni titolati sia come fotografi che come biologi e di certo non è quello il loro approccio.....

Il fatto che tu metta nello stesso calderone camouflage e capanno con l'illegale alimentazione della fauna selvatica è decisamente discutibile, al pari del fatto che tu paragoni in cacciatore ed un fotografo sulla sola base del fatto che usano vestiti mimetico....

Come sempre in tutto la discriminante è la conoscenza e la sensibilità....
E ciò vale sia per il fotografo che intende approcciare questa disciplina, sia per quello che non intende farlo ma vuole avventurarsi ugualmente nella formulazione di pensieri ed opinioni in merito all'argomento

avatarsupporter
inviato il 05 Maggio 2019 ore 13:20

Mi inserisco su quest'ultimo scambio tra Paolo e Angus. L'etica, titolo della discussione, non é un concetto monolitico ma é frutto di confronto nella società su cosa é socialmente accettato e cosa é comunemente censurato. Perché non partiamo da lì? Magari indicando precisamente cosa ciascuno di noi considera accettabile e cosa censurabile?

Personalmente per una volta divergo da Paolo e considero il camuffamento accettabile. Mi sono sempre chiesto circa il foraggiamento: a pancia non lo trovo molto accettabile e sto cercando di leggere per capirci di più e definire dei limiti (in funzione della specie e del periodo). La manipolazione del soggetto la trovo esecrabile e spererei in una legge che la sanzioni. L'avvicinamento e l'ingresso e il movimento nell'habitat li trovo il problema per me eticamente e culturalmente più difficile da gestire.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 14:20

La manipolazione del soggetto la trovo esecrabile e spererei in una legge che la sanzioni. L'avvicinamento e l'ingresso e il movimento nell'habitat li trovo il problema per me eticamente e culturalmente più difficile da gestire.

Diciamo che le mani sull'animale non vanno messe, in alcun modo, se non per salvarlo quando ha avuto un incidente. E su questo credo che non ci siano dubbi. Se tutti rispettassero questa regola, credo che avremo fatto già un grandioso passo avanti. E su questo punto avrei molto da dire anche sulla pratica dell'inanellamento: più di una volta ci scappa un'ala o una zampina rotta (visto di persona, non per sentito dire).

Per quanto riguarda l'avvicinamento, l'ingresso e il movimento nell'abitat, penso invece che la discussione potrebbe andare avanti all'infinito. A questo punto, anche entrare e passeggiare in Piazza San Marco gremita di colombi potrebbe essere eticamente errato. Oppure potrebbe essere sbagliato camminare in un prato, perché si calpesta l'erba. Oppure non si potrebbe correre in auto d'estate a più di 5 km/h, perché a velocità superiori centinaia di insetti si spiaccicherebbero sul parabrezza.

Cerchiamo di essere realistici: vestirsi mimetici mi sembra un po' diverso dal mettere un serpente vivo in frigorifero o dall'usare topini vivi per fotografare i rapaci. Contestando tutto, si rischia di non ottenere alcun risultato.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 14:45

Lupolu sono fondamentale d'accordo....
Chiaramente vestirsi mimetici non rappresenta un problema, ci mancherebbe...
Per quanto riguarda l'inanellamento parlando con diversi biologi che studiano sul campo, mi è sempre stato detto che il danno al singolo individuo (che è innegabile possa esserci) è infinitamente inferiore rispetto al beneficio che l'intera specie trae dalle informazioni che si possono ricavare dalla marcatura....

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 14:47

Beh dai almeno il mimetismo deve essere concesso
Un'animale selvatico non ti si avvicinerà mai a meno di 100 metri se ti vede...




Ma perché ... secondo te è importante?
Facciamo un ragionamento semplice semplice: se io mi avvicino a te con fare anche solo vagamente guardingo tu, ovvamente, ti metti in allarme; al contrario se io mi avvicino con un fare normale, addirittura mettendomi in mostra piuttosto che nascondendomi, tu non avverti in me un pericolo, semmai il contrario, e continui la tua vita indisturbato!
Giusto vero?
Bene, lo stesso vale pure per gli animali!
Se tu tendi a nasconderti loro, che hanno comunque sensi infinitamente più sviluppati dei tuoi, interpreteranno quel tuo atteggiamente come potenzialmente offensivo nei loro confronti ma se tu, al contrario, ti avvicinerai a loro con fare addirittura fracassone loro la prima volta scapperanno, perché sei pur sempre l'animale al vertice della catena alimentare;-), la seconda volta scapperanno ugualmente perché sei comunque invasivo, la terza pure ... solo che stavolta ci metteranno dieci secondi in più prima di decidersi e così facendo alla decima volta ti considereranno per quello che sei ... uno che se ne va a passeggio con la macchina fotografica!
E questo è successo a me, che tralaltro non ho alcun interesse a fotografare gli aironi ma che tuttavia, quando passeggiando al mattino col mio cane mi capita di incontrarli, ormai ci conoscono talmente tanto bene che non si preoccupano più ... insomma sono arrivati al punto da considerarci parte integrante del paesaggio!

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:03

Paolo mcmlx
non sono tanto d'accordo con la tua analisi...
Una piccola interferenza nelle abitudini della fauna selvatica non ha nulla a che vedere con la moltitudine di comportamenti censurabili che si documentano giorno dopo giorno in questa disciplina....
Non concordo nemmeno con l'immagine che dipingi tu del fotonaturalista che va in giro con le dita incrociate sperando gli capiti qualcosa....fortunatamente be conosco alcuni titolati sia come fotografi che come biologi e di certo non è quello il loro approccio.....

Il fatto che tu metta nello stesso calderone camouflage e capanno con l'illegale alimentazione della fauna selvatica è decisamente discutibile, al pari del fatto che tu paragoni in cacciatore ed un fotografo sulla sola base del fatto che usano vestiti mimetico....

Come sempre in tutto la discriminante è la conoscenza e la sensibilità....
E ciò vale sia per il fotografo che intende approcciare questa disciplina, sia per quello che non intende farlo ma vuole avventurarsi ugualmente nella formulazione di pensieri ed opinioni in merito all'argomento







Beh Angus tu parli di una piccola interferenza ... quindi c'è da ritenere che tu consideri una piccola interferenza alla stregua di una goccia, giusto?
Bene, personalmente potrei essere anche d'accordo ... ma ti invito a riflettere sul fatto che anche il Diluvio Universale è cominciato con una goccia!

Come ti ho appena spiegato una volta superato il limite, di poco mi dirai ... certo ... la prima volta è sempre di poco , il problema è che dopo non ci si ferma più ...

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:08

Queste operazioni che vengono descritte, al solo scopo di ottenere una fotografia, sono criminali e vanno denunciate...

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:17

Per quanto riguarda l'inanellamento parlando con diversi biologi che studiano sul campo, mi è sempre stato detto che il danno al singolo individuo (che è innegabile possa esserci) è infinitamente inferiore rispetto al beneficio che l'intera specie trae dalle informazioni che si possono ricavare dalla marcatura....



Anche il dott. Mengele affermava più o meno la stessa cosa!
Quest'ultima è un'iperbole, chiaramente, ma fa il paio con quanto ho appena affermato nel miei interventi precedenti perché mi sembra che qui si tenda (un poco troppo invero) a giustificare tutto con le buone intenzioni ... beh Angus ... lo sai che la via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni vero?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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