| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 7:35
Quando si scade nelle offese agli autori delle fotografie è ora di cambiare discussione. |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 7:41
Il problema del giudizio di Murmunto è che, eliminando il riferimento alla pp, è applicabile pari pari anche a tutti quei fotografi che ritraggono la semplice realtà così come lui la vorrebbe: nello squallore delle ore centrali del giorno, nella noiosa ripetitività del bel tramonto ripreso con la solita visuale (anche perché se ti giri dall'altra parte che tramonto riprendi?) ecc. Non se ne esce più: la paesaggistica ha sempre sofferto di questi problemi di giudizio fin dai tempi di Turner e dei paesaggisti inglesi del '700 (pittori, dunque); non sarà perciò un problema legato ai soggetti più che ai fotografi? |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 8:17
Il giudizio lapidario dell'utente murmunto è un suo giudizio...nulla più.... Sicuramente indelicato parlare così di un utente del forum non in sua presenza....ma va beh.... Poiché ritengo con convinzione che non tutte le opinioni meritano rispetto e non tutti i giudizi meritano attenzione, credo che in questa discussione abbiano ragione di essere presi seriamente in considerazione solo i giudizi di chi si è consumato le dita a fare fotografia di paesaggio, di chi ne ha studiato le tecniche di produzione e di chi soprattutto fa trasparire quell'immensa passione per la matura che è condizione necessaria per intraprendere o anche solo amare un genere come la fotografia di natura.... Ci sono giudizi di utenti con queste caratteristiche nella discussione... Ed infatti sono tutti molto più equilibrati, sensati ed esposti senza saccenteria rispetto a quello del suddetto utente.... “ Oggi chiamerò Fabio per consolarlo, sarà sicuramente in lacrime. „ beh se legge sicuramente un po' si inca.zza.... |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 8:57
C'è da dire che fin dall'antichità l'uomo ha sempre avuto un rapporto ambiguo con l'ambiente naturale: o negandone la naturalità e perciò "antropizzandolo" più o meno pesantemente, o idealizzandolo; per quanto "naturale" possa sembrare una foto, se ottiene giudizi positivi è perché contiene almeno un minimo di interpretazione idealizzata o, per contro, di denuncia dell'eccessiva ingerenza dell'uomo. Credo che la semplice realtà per ciò che è, ammesso che riusciamo a percep.irla come tale, lascierebbe comunque indifferente qualunque osservatore. Ragazzi, attenti a come utilizzate le voci del verbo percepire, potrebbero uscirne parolacce, almeno per i software più bacchettoni |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 9:04
Murmunto fa riferimento a “ i libri illustrati „ , (con un po' di snobismo, forse). La parola "illustrazione" avrei voluto usarla io in precedenza ma mi sono trattenuto. Penso appunto che le foto con "atmosfere magiche" cui si riferisce Pode siano appunto delle ottime illustrazioni più che delle foto. Ecco, lo so, vi sento già ribattere che non ha molto senso la suddivisione in generi ed avete anche ragione ma l'uomo è fatto così deve incasellare tutto. E quando distinguo illustrazioni da foto non faccio una distinzione gerarchica, o forse si. Nel senso che una foto può ambire ad un ruolo artistico una illustrazione sta in un campo divers (ma non la sto denigrando). Ho conosciuto pittori che per arrotondare le entrate dipingevano le illustrazioni (quelle dell'enciclopedia Conoscere , per intenderci), pittori del circolo di Radici, forse, sottolineo forse, sono stati più bravi come illustratori che neanche come pittori. Oggi questo ruolo per un certo genere di illustrazioni viene ricoperto dal mezzo fotografico. |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 9:14
Andrea, io credo, come ho detto prima, che sia importante parlare a ragion veduta e con una certa conoscenza di quello che si sta "criticando". Già parlare mettendo esattamente sullo stesso piano i lavori di Enrico (Fossati) e di Marchini denota, a mio avviso, pochissima sensibilità sulla materia. dissento totalmente anche sul fatto di incasellare gli scatti di Marchini (a cui fischiano le orecchie non poco) come illustrazioni solo perché c'è un po' di Orton e qualche pennellata per enfatizzare la luce... |
user4758 | inviato il 22 Gennaio 2018 ore 9:21
E' un genere come un'altro... non vedo perchè accanirsi contro chi lo pratica! Saranno belli quegli scatti con contrasti a mille e colori da mondo alieno?!? |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 10:10
Anche ammesso che certe immagini siano "solo" illustrazioni, non vedo perché non possano avere una valenza alla pari con altre, soprattutto quando non fanno mistero della propria natura. Tra l'altro, ci sarà un motivo se certi "cartellonisti" come Marcello Dudovich vengono esposti in musei di primo piano, accanto a "pittori" di chiara fama; quindi non vedo perché la fotografia non debba "macchiarsi" delle stesse contaminazioni. Come ho già scritto più volte, io non ne faccio una questione di "genere", ma di contesto: un'immagine che dichiara apertamente la propria natura si contestualizza da sola, quindi è innegabilmente un'immagine riuscita. Può non piacere? Certo che può, ci mancherebbe, ma nel suo caso la critica si deve spostare su un piano puramente estetico e personale. |
user4758 | inviato il 22 Gennaio 2018 ore 10:28
Ci sta che il genere possa non piacere, ma gli scatti di Enrico, così come quelli di altri che seguono la sua scuola, non sono completamente inventati! si basano comunque su di uno scatto reale, dove vanno ad enfatizzare la luce in determinate zone a discapito di altre e a dare magari una finitura più soft... non stiamo parlando di foto composizione dove vengono introdotti elementi completamente estrenei all'ambiente! |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 10:33
Quotone per Zeppo: non confondiamo fotoritocco con postproduzione (spinta o meno che sia) |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 10:41
“ Ci sta che il genere possa non piacere, ma gli scatti di Enrico, così come quelli di altri che seguono la sua scuola, non sono completamente inventati! si basano comunque su di uno scatto reale, dove vanno ad enfatizzare la luce in determinate zone a discapito di altre e a dare magari una finitura più soft... non stiamo parlando di foto composizione dove vengono introdotti elementi completamente estrenei all'ambiente! „ Enrico segue una scuola ben precisa che anni prima ha avuto la sua fama con Marc Adamus...Ed esattamente come qui, anche lui si è sentito muovere le medesime critiche in terra americana (si parla di almeno dieci anni fa)..Adamus ha fatto da apripista a tutta una serie di seguaci che hanno avuto pari se non addirittura maggiori consensi...Alex Noriega, Ryan Dyar, Chip Phillips, ZAch Schnepf, Ted Gore, Mark Metternich.....Tanti esponenti e tantissime novità anche dal punto di vista delle tecniche applicate. Il grande merito di Enrico è stato quello di far sue quelle tecniche, applicarle con una personale interpretazione alle locations alpine (tra l'altro ricercando nuovi luoghi in modo da svincolarsi dalle classiche icone) e di valorizzare il suo grande occhio fotografico... “ non confondiamo fotoritocco con postproduzione „ Forse intendi dire fotomontaggio |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 10:48
Sì scusa, hai ragione... Dico di non confondersi, confondendomi |
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