| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 18:48
è cresciuto il mito dell'America, è arrivato il Giappone con la sua tecnologia e noi Italiani siamo rimasti indietro. Negli anni 60 non avevamo niente da invidiare a nessuno, ma dopo con la nuova Hollywood è cambiato modo di fare cinema, negli anni 80 gli effetti speciali hanno preso il sopravvento e basta siamo rimasti indietro Mentre per la musica siamo rimasti troppo tradizionalisti e limitati, c'era della speranza col Prog- Rock, ma la gente ha preferito Vasco Rossi e Ramazzotti QUOTE Per la tecnologia ci hanno superato anche i polacchi :-) ;-) In Italia negli anni novanta si facevano dei buoni flash da studio, non ricordo la marca ma erano una buona alternativa ai bowens ed elinchrom, adesso ci sono i quantuum che sono made in polonia e vendono in tutto il mondo. Che poi non e' cosi' vero che siamo superati da tutto in tecnologia, ieri mi capitato di vedere un programma che parlava della finlandia e hanno comprato il nostro Pendolino per le loro ferrovie. Per il cinema gli americani hanno sempre fatto i colossal , Ben Hur, Via col vento con le grandi produzioni e gli "effetti" erano ben presenti. Noi forse in quegli anni avemo un po' di storie da raccontare, oggi, generalizzando un po' e banalizzando un po', se un film non parla di corna tradimenti e contiene la scena della moglie o marito che trova il partner in flagrante con l'amante non puoi fare cinema :-) :-) Mancano le storie ed il coraggio......un copione con protagonista una persona disabile su una sedia a rotelle e con un "badante" di colore molto probabilmente in italia sarebbe finito nel cestino del mega genio produttore cinematrografico italico, in Francia ci hanno fatto un bel film carino divertente e visto da molti, mi sembra si intolasse "Quasi amici". Rimanendo in Francia "Il favoloso mondo di Amilie" e' film gradevole e di successo. In italia oggi per fortuna ci sono Virzi',Soldini, Ozpetek e sopratutto Sorrentino. Se non l' hai visto ti consiglio "This must be the place" Invece un consiglio che posso darti riguardo te e' cercare di frequentare persone con i tuoi stessi interessi. Non so' se esiste dalle tue parti un club fotografico, oppure rimanendo nel cinema un cineforum o club cinefilo. Da li conoscere persone interessate ai tuoi temi creare un team e cercare di amplificare le tue conoscenze tecniche e mettere in prartica le tue doti. Un saluto :-) Francesco |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 18:57
La scuola sicuramente aiuta dal punto di vista comunicativo, ci sono sfide che vengono poste e le materie che vengono insegnate con un programma, si impara ad essere competitivi, ma ci sono persone anche laureate che sono messe peggio di me, a mio parere. Secondo me poi è un dato di fatto che la scuola non ci insegni ad essere collaborativi. Il tutto dipende da persona a persona. A me, magari, sarebbe servita la scuola prima, ma ormai è come dire che fuori fa freddo ed è meglio farsi dei vestiti pesanti e coprirsi con le risorse che si hanno, perchè andare a comprarli è troppo lontano, per andarci si rischierebbe di morire di freddo e non si possono investire quei soldi per comprarne di fatti da un professionista. Io ci posso anche provare, perchè secondo me al contrario di chi crede solo nelle scuole io credo anche nelle scuole, ma dovrebbero funzionare diversamente. Io posso anche imparare a comunicare meglio ed acquisire una capacità di sintesi migliore, che magari non sarà come aver seguito una scuola, ma potrò migliorare. Anche a prendermi un diploma adesso, non cambierebbe le cose di molto secondo me, perchè non la penso come quelle persone che si convincono che un diploma e una laurea servano e anche se lo facessi, non sarebbe come aver seguito il percorso scolastico durante la giusta età, perchè gli anni passati ad ossidarmi non si cancelleranno facilmente. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 19:03
“ ma ci sono persone anche laureate che sono messe peggio di me „ Da che punto di vista ? Io non sono laureato, ma faccio la torta di mele mille volte meglio dei miei amici laureati. Ma che senso ha ? “ io credo anche nelle scuole, ma dovrebbero funzionare diversamente „ Per adesso funzionano così, e a te non è rimasto molto tempo. “ Anche a prendermi un diploma adesso, non cambierebbe le cose di molto secondo me „ “ A me, magari, sarebbe servita la scuola prima, ma ormai è come dire che fuori fa freddo ed è meglio farsi dei vestiti pesanti e coprirsi con le risorse che si hanno, perchè andare a comprarli è troppo lontano, per andarci si rischierebbe di morire di freddo e non si possono investire quei soldi per comprarne di fatti da un professionista „ Esatto. Ma un corso professionale come quelli che ti ho indicato, che non richiedono diplomi, lo vorresti fare o no ? |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 19:26
“ è cresciuto il mito dell'America, è arrivato il Giappone con la sua tecnologia e noi Italiani siamo rimasti indietro. Negli anni 60 non avevamo niente da invidiare a nessuno, ma dopo con la nuova Hollywood è cambiato modo di fare cinema, negli anni 80 gli effetti speciali hanno preso il sopravvento e basta siamo rimasti indietro Mentre per la musica siamo rimasti troppo tradizionalisti e limitati, c'era della speranza col Prog- Rock, ma la gente ha preferito Vasco Rossi e Ramazzotti QUOTE Per la tecnologia ci hanno superato anche i polacchi :-) ;-) In Italia negli anni novanta si facevano dei buoni flash da studio, non ricordo la marca ma erano una buona alternativa ai bowens ed elinchrom, adesso ci sono i quantuum che sono made in polonia e vendono in tutto il mondo. Che poi non e' cosi' vero che siamo superati da tutto in tecnologia, ieri mi capitato di vedere un programma che parlava della finlandia e hanno comprato il nostro Pendolino per le loro ferrovie. Per il cinema gli americani hanno sempre fatto i colossal , Ben Hur, Via col vento con le grandi produzioni e gli "effetti" erano ben presenti. Noi forse in quegli anni avemo un po' di storie da raccontare, oggi, generalizzando un po' e banalizzando un po', se un film non parla di corna tradimenti e contiene la scena della moglie o marito che trova il partner in flagrante con l'amante non puoi fare cinema :-) :-) Mancano le storie ed il coraggio......un copione con protagonista una persona disabile su una sedia a rotelle e con un "badante" di colore molto probabilmente in italia sarebbe finito nel cestino del mega genio produttore cinematrografico italico, in Francia ci hanno fatto un bel film carino divertente e visto da molti, mi sembra si intolasse "Quasi amici". Rimanendo in Francia "Il favoloso mondo di Amilie" e' film gradevole e di successo. In italia oggi per fortuna ci sono Virzi',Soldini, Ozpetek e sopratutto Sorrentino. Se non l' hai visto ti consiglio "This must be the place" Invece un consiglio che posso darti riguardo te e' cercare di frequentare persone con i tuoi stessi interessi. Non so' se esiste dalle tue parti un club fotografico, oppure rimanendo nel cinema un cineforum o club cinefilo. Da li conoscere persone interessate ai tuoi temi creare un team e cercare di amplificare le tue conoscenze tecniche e mettere in prartica le tue doti. Un saluto :-) Francesco „ Direi che comunque siamo abbastanza d'accordo, certo non è che siamo nel terzo mondo, ma certe cose fanno un po' incazzare, io sono appassionato anche di videogiochi e l'Italia è rimasta indietro anni luce, solo ultimamente sembri si stia muovendo qualcosina, quando avrebbe potuto almeno competere un pochettino già da anni se ci avesse creduto qualcuno. Io ho citato beh l'America perchè è l'America e il Giappone perchè si è saputo imporre, abbiamo avuto apparecchi giapponesi, macchine, anime e manga e dal punto di vista cinematografico hanno avuto anche loro parecchi maestri paragonabili ai nostri maestri italiani e francesi, perchè poi altri paesi hanno avuto periodi di gloria diversi o sparsi negli anni, come il resto dell'Europa e del mondo, influenzando magari solo gli appassionati e non una cultura intera. Dovrei rivederlo This Must Be The Place, mi era piaciuto, ma dovrei rivederlo per analizzarlo. Lui in effetti mi ha ricordato un pò come vedo la vita, un po' senza senso. Ho visto recentemente anche un film-documentario su Jim Carrey e anche lui dice cose che penso anch'io... Sarò depresso, ma poi quella gente è gente di 50 anni passati che ha vissuto comunque una vita e anche di successo, Sean Penn nel film interpreta, però è realtà, perchè io che ho vissuto una vita semplice, dovrei essere arrivato a pensarla come gente che ha vissuto "anni di gloria" e che ha quasi il doppio della mia età? Mi sono iscritto ad un corso di storia del cinema a Milano, giusto per seguire il tipo di consiglio che dai, perchè alla fine la storia del cinema in grandi linee la so e questo corso è un corso introduttivo alla storia del cinema, ed io un paio di anni fa mi sono messo a guardare film dall'inizio della storia del cinema, seguendo il documentario di Scorsese, un paio di siti che la spiegavano decentemente e un po' wikipedia, che quando non mi soddisfa cerco altro. Sono arrivato agli anni 70 e ho rallentato un pò, anche perchè in passato ne ho già visti parecchi di film dagli anni 60 in poi. Comunque boh a parte la mia conoscenza sporadica è un occasione per ricordarmi meglio cose che mi posso essere dimenticato e vediamo, dovrei impegnarmi a farmi avanti se capita l'occasione di parlare e confrontarmi con qualcuno o forse crearla. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 19:50
“ " ma ci sono persone anche laureate che sono messe peggio di me" Da che punto di vista ? Io non sono laureato, ma faccio la torta di mele mille volte meglio dei miei amici laureati. Ma che senso ha ? Dal punto di vista che non hanno idee chiare e che col tempo si credono arrivate solo perchè si sono impegnate, per poi capire che alla fine non basta. " io credo anche nelle scuole, ma dovrebbero funzionare diversamente" Per adesso funzionano così, e a te non è rimasto molto tempo. Posso non accettarlo perchè mi viene il nervoso che non venga fatto niente al riguardo? Magari se avessi fatto la scuola avrei capito al meglio le sue lacune, i suoi difetti e avrei le capacità di critica, analisi e sintesi per fare un bel progetto da proporre, che non verrebbe preso in considerazione " Anche a prendermi un diploma adesso, non cambierebbe le cose di molto secondo me" " A me, magari, sarebbe servita la scuola prima, ma ormai è come dire che fuori fa freddo ed è meglio farsi dei vestiti pesanti e coprirsi con le risorse che si hanno, perchè andare a comprarli è troppo lontano, per andarci si rischierebbe di morire di freddo e non si possono investire quei soldi per comprarne di fatti da un professionista" Esatto. Ma un corso professionale come quelli che ti ho indicato, che non richiedono diplomi, lo vorresti fare o no ? Se non costassero migliaia di euro li farei. Poi dovrei leggere bene come funzionano, in passato ne avevo cercati, ma appunto costavano parecchio e magari duravano anche tanto. Se costassero un prezzo decente e non durassero anni potrei farli, perchè no. Anni di studio senza pratica non mi servono a niente, se la pratica c'è e mi fa raggiungere risultati concreti in pochi mesi, vanno benissimo. Io non voglio solo perdere anni a studiare nozioni e basta e aspettare a fare qualcosa. Voglio imparare oggi e fare domani, continuare ad imparare domani ed essere migliore nella pratica, ad oltranza, continuando ad imparare. „ |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 20:11
“ Se non costassero migliaia di euro li farei. Poi dovrei leggere bene come funzionano, in passato ne avevo cercati, ma appunto costavano parecchio e magari duravano anche tanto. Se costassero un prezzo decente e non durassero anni potrei farli, perchè no. Anni di studio senza pratica non mi servono a niente, se la pratica c'è e mi fa raggiungere risultati concreti in pochi mesi, vanno benissimo. Io non voglio solo perdere anni a studiare nozioni e basta e aspettare a fare qualcosa. Voglio imparare oggi e fare domani, continuare ad imparare domani ed essere migliore nella pratica, ad oltranza, continuando ad imparare „ Ok, ho capito. Tu NON VUOI studiare. Tra i link da me proposti, presi a caso, ci sono corsi da 400 euro, ed è tutta roba pratica. teoria zero. Neanche li hai guardati. Lavora, metti da parte qualche soldo, ed iscriviti. Buona fortuna. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 20:13
Trovo veramente imbarazanti tutte le tue apologie sull'evitare di prendere un attestato superiore al tuo ridicolo diploma di scuola media. Nel mondo di oggi, giustamente, se non hai almeno un diploma non sei nessuno. Scorsese avrà anche la terza elementare, ma ha quasi 80 anni ed è cresciuto in un mondo in cui contava solo la gavetta. Oggi le cose sono ben diverse, se non hai un attestato non puoi fare praticamente niente. Le risposte che dai sono davvero ridicole e ti posso garantire che, o ti adegui a noi comuni mortali e prendi un diplomaccio, oppure passerai la vita a rosicare, come già stai facendo. E sei solo all'inizio, piano piano le cose peggioreranno sempre di più, vistoche invecchierai come tutti gli altri, e alla fine sarai obbligato a trovarti un lavoraccio qualsiasi per sopravvivere... Operatore ecologico, facchino... E roderai, ohhh quanto roderai. Strano che tu non l'abbia ancora capito a quasi 30 anni. Devi essere proprio immaturo. Al giorno d'oggi avere solo la terza media significa che sai leggere e scrivere. Nient'altro. Credi che a qualcuno gliene freghi qualcosa se leggi Nietzsche o stimi Scorsese? No, senza un diploma accettabile nemmeno ti prendono in considerazione. Il consiglio che ti stiamo dando tutti è: svegliati e prendi un diploma. Non sei nessuno, non sei più bravo degli altri. Fattene una ragione. Ps. La famiglia Izzo è una delle più potenti famiglie del cinema italiano. Posso scrivere una sceneggiatura anche sulla carta igienica, i soldi li avranno lo stesso. Il cinema in Italia, oltre a fare schifo, è mafia pura. I soldi vanno solo nelle tasche dei soliti 3-4 noti. Gli altri non si beccano niente. Pensare di ricevere soldi dallo stato o dall'Europa per fare un film senza avere le spalle coperte da un gigante equivale a sognare a occhi aperti. A me il cinema italiano fa talmente schifo che nemmeno lo scarico .... |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 20:32
Per gli Izzo hai ragione :-) La cosa e' che se fossimo in una nazione dove e' ricosciuto il merito non glieli darebbero. Io sarei per l'abolizione di questi abomini, soprattutto in periodo come questo. Sarei per un finanziamento pubblico ma con riserva,, sei convinto di fare un capolavoro che rimarra nella storia del cinema? Ok eccoti i soldi, me li restituisci con gli incassi. Non hai incassato......casse tue!!!!!!! Sarei spietato anche con i fondi ai teatri, sono quasi tutti in perdita tranne i direttori teatrali :-) Per i fondi ho detto se hai le conoscenze giuste te li danno, se no nisba, una volta si diceva attaccati al tram e fischia in curva :-) :-) Tornando alla IZZO.....Maryl Streep se la tira meno.......e avrebbe molte piu' ragioni per farlo :-) :-) |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 21:36
“ Io sarei per l'abolizione di questi abomini, soprattutto in periodo come questo. „ Concordo in pieno, anche perchè diamo i nostri soldi per arricchire i soliti 3-4 delinquenti. Se solo il cinema italiano fosse accettabile, allora forse la penserei in modo diverso. Inizialmente negli anni'90 i fondi per il fare un film dovevano essere restituiti con gli incassi. Il problema era che gli incassi erano talmente piccoli che divenne impossibile riuscire a restituire tutto. Allora le cose sono cambiate e adesso non c'è più bisogno di restituire nulla. Tanto i soldi sono nostri e noi preferiamo avere l'ennesima commediuola del caxxo invece di tappare le buche nelle strade. Il cinema in Italia fa schifo, sia perché non lo sappiamo fare (e infatti quando parliamo del “grande cinema italiano” dobbiamo tornare indietro di 60 anni con il Neorealismo, Rossellini, Visconti, Fellini. I pochissimi registi importanti attuali sono soltanto delle eccezioni che confermano la regola), sia perché ormai con gli incentivi attuali a nessuno gliene frega più niente di fare un prodotto di qualità. Perché? Perché il produttore di turno comincia a guadagnare nel momento stesso in cui riceve i soldi per fare un film. Se ad esempio riceve un milione di euro, il 20% è da destinarsi a lui stesso per legge (se non ricordo male). Quindi su un milione, netti, da spendere per produrre il film, sono 800 mila. Il produttore ha già guadagnato un botto i soldi, quindi che gliene frega di fare un buon prodotto? E che gliene frega di distribuirlo? Infatti fino a pochi anni fa molti film venivano prodotti (con i nostri soldi) ma poi non venivano distribuiti e rimanevano chiusi in un cassetto. Un intelligente e -forse- meno corrotto politico di turno intuì la beffa e quindi venne aggiunta una postilla alla legge che diceva e dice tutt'ora, che un progetto può ricevere soldi solo se dimostra di avere già una distribuzione. Tutto risolto allora! Eh no, perché il produttore, pur di non sforzarsi a fare un film degno, ha trovato un simpatico escamotage, ovvero crea o si accorda con una società di distribuzione fittizia convenzionata con qualche cinema di provincia. In questo modo –teoricamente- esiste una distribuzione e quindi il film può essere sovvenzionato (con i nostri soldi). Inoltre il dover sottostare alle sovvenzioni statali si è trasformato in una sorta di ricatto, perché significa dover ubbidire alla politica, cioè significa dover fare film politicamente corretti (e addirittura con indirizzi turistici, del tipo: se ambienti il film in un bosco non va bene e non ti diamo un soldo, ma se lo ambienti a Matera e lo dichiari, allora si!). Per questo motivo nell'italietta non si producono film su temi scottanti o difficili, come ad esempio l'omosessualità. Immaginate di scrivere una sceneggiatura che parla di un omosessuale che ha una relazione con un migrante che poi bla bla bla… Ci sarà mai qualche ente che darà soldi per produrre una “porcata” del genere? No! Ecco perchè in Italia si fanno solo commedie di basso livello: una commedia costa poco, è facile da fare, visto che basta prendere un paio di attori di Zelig, è politicamente ininfluente e si può rubare tanto. In più nell'italietta è opinione comune che una commedia incassi di più, mentre un film drammatico molto meno. Motivo per cui i film drammatici sono pochissimi. Per quanto riguarda i thriller, gli horror e i film di genere, semplicemente non li sappiamo fare, poiché manca una vera industria cinematografica. Ci siamo esaltati per quella cosetta di Jeeg Robot, che è davvero a livello di un film di serie b… che tristezza! Inoltre a distruggere il cinema italiano, c'è il grande problema (o la grande bellezza se preferite): le raccomandazioni e il nepotismo. La prima cosa che vi dovete domandare quando vedete un attore o un regista italiano è: ma come ha fatto a fare quel film? Controllate il cognome, con chi è sposato e soprattutto i livelli di parentela che possono essere molto infidi… e vi accorgerete che sono tutti in un modo o nell'altro imparentati fra loro. Tutti. E' allucinante, incredibile. In un modo o nell'altro sono tutti collegati fra loro: quello è il cugino di quell'altro che è sposato con lo zio del fratello il cui nonno è un cardinale.... E' una cricca, una casta, ma quanto è patetica, visto i prodotti infimi che realizzano.... Per finire, anche se non si tratta di roba italiana, ma mi ha fatto troppo morire dal ridere quando l'ho letta (e poi dal piangere), copio e incollo una deliziosa frase presente su Wikipedia nella pagina dell'inutile attore americano Scott Eastwood, figlio di Clint: “Agli inizi della sua carriera durante i provini usava il cognome della madre, Reeves, per evitare il nepotismo.[3] Inizia la sua carriera di attore ottenendo piccoli ruoli nei film diretti dal padre, come Flags of Our Fathers, Gran Torino e Invictus - L'invincibile” Cioè, viviamo in un mondo fantastico! |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:05
“ Ok, ho capito. Tu NON VUOI studiare. Tra i link da me proposti, presi a caso, ci sono corsi da 400 euro, ed è tutta roba pratica. teoria zero. Neanche li hai guardati. Lavora, metti da parte qualche soldo, ed iscriviti. „ Ho detto che dovrei leggere bene come funzionano. Anche perchè poi non sono sicuro al 100% di fare cinema, se prima non capisco certe cose di me stesso, che per fortuna adesso sono di meno che in passato. Io fin dall'inizio di questo topic e altre volte, ho ribadito che per me il problema più grande è capire quale strada sia più adatta da percorrere perchè non voglio perdere più tempo, diventare più sicuro, relazionarmi ed imparare a persuadere, ma poi coi ragionamenti su studio e mica studio, cercando di giustificarmi malamente, la gente poi si incavola e vuole dare lezioni di vita, che posso accettare, ma io ho visto superficialità e questioni trite e ritrite, che non è vero che non abbia mai considerato, sarò immaturo, ma non ho 4 anni. Poi se devo ribadire che la questione non sono i soldi e lo studio vero e proprio, ma capire da che parte andare, allora o vuol dire che non so scrivere o che si legge solo quello che si vuole. Allora focalizziamoci su questo: Il diventare decisi porta a far delle scelte sulle quali poi non si devono aver troppi rimorsi. La mia questione è se scegliere di fare qualcosa che viene più naturale, che va sicuramente rivista, fatta meglio, ma può portare a meno soddisfazioni, oppure a qualcosa che deve sforzare per mettere alla prova, affrontando il "rischio" di cambiare totalmente personalità e stile di vita, oppure di evocare ciò che c'è di nascosto. La questione è scegliere ed entrare nell'ottica di due stili di vita diversi, sapere a cosa si va incontro, situazione che io magari sopravvaluto e chi è intervenuto in questo topic sottovaluta. Studiare o non studiare l'argomento non c'entra nulla se poi bisogna fare i conti con il proprio carattere e quello altrui. Immaginiamo una persona un po' negativa, insicura, che ha capito forse finalmente qualcosa in anni di esistenza buttati a capire se potesse trovare soddisfazione in qualcosa. Ora è davanti ad un bivio, crede di consocere i suoi limiti e vuole superarli o vedere quanto in realtà lo limitano. Cosa sarebbe meglio fare, se di ciò che pensa potrebbe fare pensa questo: Scrivere. fare una specie di scrittore, perchè ha sempre scritto cavolate, ma dovrebbe leggere più libri, dovrebbe ristudiarsi la grammatica e forse potrebbe fare qualcosa. Se poi volesse fare libri illustrati e/o pubblicare le sue cavolate su internet in modo bello anche da vedere, oltre che da leggere, potrebbe fare qualcosa per abbellire i suoi scritti, come abbinare illustrazioni, audio e brevi filmati. In questo modo con un piccolo team ci sarebbe la possibilità di creare parecchie cose, questo team potrebbe essere composto da persone in sintonia tra di loro e che col tempo prenderà sempre più fiducia. In questo caso la vita del sottoscritto non dovrebbe cambiare in maniera radicale. Il problema più grosso sarebbe farsi una bella scorpacciata e ripassata di libri, informazioni e studio. Dall'altra parte c'è il cinema. Di cinema questa persona sa qualcosina, si è visto parecchi film, si è fatto i suoi gusti e ha pensato che forse potrebbe esprimere qualcosa di più concreto e soddisfacente amalgamando immagini, scrittura e musica. Così si è informato parecchio, ed è bello il cinema, anche se complicato da realizzare e costoso, ma il problema non sono i soldi e lo studio, visto che la passione c'è e quel che c'è da fare si farà per farlo. I soldi si possono mettere via lavorando anche part-time, per dedicarsi seriamente allo studio, come se andasse all'università, lo studio lo potrebbe continuare da autodidatta, ma anche prendendo in considerazione un corso pratico e teorico. Il problema è che in questo caso il carattere sarebbe esposto al 100%, non essendo abituato a spiegare niente a nessuno, essendo abituato alla conoscenza di poche persone, dovrebbe convincersi a diventare una specie di dittatore, un diplomatico e dovrebbe farlo tutto il tempo, per riuscire a ricreare ciò che ha nella sua mente al meglio. Questo se non si prova e se non si trovano le persone adatte, non potrebbe essere possibile saperlo neanche con tutta la conoscenza cinematografica del mondo. Quindi alla fine per uno come me allora sarebbe stato utile studiare sociologia, psicologia, filosofia e antropologia, per rendere al meglio nel cinema. Io ho solo detto che non mi interessa avere un diploma o laurea, perchè non la penso come la pensa Heisenberg, visto che se veramente ha lavorato sul set e nel mondo del cinema dovrebbe sapere che conta più qualcosa di concreto da mostrare che un titolo di studio. Io un portfolio/reel da mostrare potrei incominciare a crearmelo mentre studio, senza avere prima un titolo di studio e poi mostrare. Se poi in Italia guardano davvero titolo di studio e conoscenze, allora non lo so, perchè in effetti a parte i Licaoni non ho preso informazioni da nessun italiano. Io non è che devo stare per forza in Italia. E poi nell'arte, in generale, se vuoi essere un artista ma non hai niente da dimostrare di tuo, nè progetti in mente, cosa studi a fare, per far vedere che ne sai a gente che non ne sa? E per studiare intendo stare anni dietro al lavoro degli altri quando gli altri stessi non sapevano neanche loro cosa volevano dimostrare, ma volevano dimostrare qualcosa anche non sapendo il perchè. |
user14286 | inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:07
eh, la zappa fa paura a tanti... cmq la mancanza di qualità non affligge solo il cinema italiano; a hollywood non è che producano opere intellettuali, per dire... il problema è sempre lo stesso: sostituisci all' arte la volontà di fare soldi, e la frittata è fatta. aqualunque latitudine; in qualunque ambito; succede anche nello sport, abbiamo ucciso pure quello. è un epoca decadente, dove in nome dell' avidità stiamo riuscendo a far appassire tutto quanto può avere una qualche forma di significato. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:19
“ Per questo motivo nell'italietta non si producono film su temi scottanti o difficili, come ad esempio l'omosessualità. Immaginate di scrivere una sceneggiatura che parla di un omosessuale che ha una relazione con un migrante che poi bla bla bla… Ci sarà mai qualche ente che darà soldi per produrre una “porcata” del genere? No! „ it.wikipedia.org/wiki/Chiamami_col_tuo_nome_(film) Coincidenza? Comunque Jeeg Robot non è male dai, la serie A non la abbiamo purtroppo. Non seguo più il calcio da anni e ho scoperto che lo SPAL è in serie A, non tornare in serie B sarebbe un trionfo. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:27
Heisenberg99 condivido e mi hai illustrato cose che non conoscevo. Penso che se questo funziona per il cinema funziona allo stesso modo per i vari enti, persino il presidente della FIAF (federezione italiana associazioni fotografiche) e' una nomina politica, cioe' uno che non capisce un caxxo di fotografia ma per un tozzo di pane (250.000/300.000 Kg all'anno) si sacrifica per il paese :-) In genere e' uno bombato alle elezioni (leggasi non eletto) o ex senatore, ex presidente di regione eccetera. Poi quando si parla male dell'italia c'e' il solito "patriota" che cita Dante,Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci......fatevene una ragione Leonardo se ne andato in Francia e ce stato fino alla fine della sua vita..........la prima fuga di cervelli avveniva piu' di 500 anni fa' :-) :-) |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:32
“ cmq la mancanza di qualità non affligge solo il cinema italiano; a hollywood non è che producano opere per intellettuali, per dire... il problema è sempre lo stesso: sostituisci all' arte la volontà di fare soldi, e la frittata è fatta. aqualunque latitudine; in qualunque ambito; succede anche nello sport, abbiamo ucciso pure quello. è un epoca decadente, dove in nome dell' avidità stiamo riuscendo a far appassire tutto quanto può avere una qualche forma di significato. „ Secondo me non è la qualità in se, perchè il loro mestiere tecnico lo sanno fare, ma sono compitini e gli attori in media sanno recitare più degli italiani forse. Più che altro c'è il calo di idee e di rischiare di non piacere alla massa. Io guardando i film italiani dagli anni 70 in poi, vedo attori che sono calati nella recitazione, non quelli che erano già bravi e affermati, ma ne sono venuti fuori di nuovi che non sono/erano credibili come quelli delle generazioni precedenti. Quelli poi veramente bravi sono poi misconosciuti... Gli americani invece hanno raggiunto uno standard buono, ottimo, ma non sono più usciti i De Niro o Al Pacino, per dire. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 23:59
“ Poi quando si parla male dell'italia c'e' il solito "patriota" che cita Dante,Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci......fatevene una ragione Leonardo se ne andato in Francia e ce stato fino alla fine della sua vita..........la prima fuga di cervelli avveniva piu' 500 anni fa' :-) :-) „ L'italia è purtroppo la culla della cultura che culla gli ignoranti. Gente che dice che è un bel paese, che oh abbiamo il cibo migliore del mondo, abbiamo avuto i romani, il rinascimento e appunto Dante, Galileo, Da Vinci eh... Non sanno neanche di cosa parlano. C'è chi crede davvero che La Gioconda l'hanno rubata i francesi e dovrebbe tornare in Italia. Poi come abbiamo detto, l'ultimo vero contributo di cultura, che l'Italia ha dato al mondo, è stato nel secondo dopoguerra e chi ci ha governato non ha saputo sfruttare il flusso e diffondere una mentalità dinamica. A me poi criticate perchè sono contro l'istruzione in Italia, ma quella è una delle cause principali della rovina del nostro paese negli ultimi 40 anni, non si è evoluta, ci sono state solo più persone prima con la terza media, poi con il diploma e poi con la laurea, giusto perchè di generazione in generazione siamo stati meglio, i giovani non sapevano cosa fare nella vita e allora in massa sono andati a laurearsi. E' una distrazione che ha portato alla rincorsa di una soddisfazione personale, per sentirsi pronti ad affrontare la vita. Dunque siamo più istruiti rispetto al passato, ma istruiti in che modo? C'è chi crede che un avvocato italiano sia più preparato di un avvocato americano, perchè l'università in Italia è più difficile. Ok, ma intanto a 30 anni un americano saranno almeno 6 anni che lo fa, un Italiano a meno che non è un genio sta tirando avanti tra un lavoretto e un altro, come un terzamediato come me. Non è così per forza, ma a quanto pare si va su quella strada. Il mondo andrà avanti, non si sa come andrà avanti, ma se andrà avanti con una mentalità come quella attuale e non cambierà nulla dal punto di vista politico, si arriverà al punto che una laurea non varrà più nulla davvero e ce ne vorranno più di due e qualcuno sul forum scriverà che ha il diploma e vorrà fare il regista di film porno e gli sarà consigliato di prendersi almeno 2 lauree a caso e tentar fortuna. |
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