| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 10:34
Intervengo con un piccolo fuori tema (se lo ritenete opportuno apro un post separato, ma suppongo che vi diano poche esperienze e cose da condividete quindi temo che resterebbe deserto): Qualcuno ha mai provato la proiezione stereo? So che occorre mettere su ognuno dei due proiettori un filtro polarizzatore orientati particolarmente uno rispetto all'altro e poi osservare con gli occhialini polarizzato (ne ho rimediato qualcuno a un evento). Quello che non ho ben capito (non trovo più dove avevo letto questa cosa) è se occorre un particolare tipo di schermo da proiezione o se va bene anche un muto bianco e se tale necessità di schermo specifico serve a migliorare la proiezione oppure la mancanza di tale schermo non rende proprio possibile la proiezione stereo (3D). Ogni tanto faccio stereofoto da vedere con lo specifico visore e penso che vederle proiettate sia ancora più spettacolare. Chi mi sa aiutare? |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 15:49
Non lo so Diego, ma in quelle rarissime occasioni (una ... forse due volte al massimo) che ho avuto modo di osservare un film, al cinema chiaramente, in stereo non è che ne abbia ricavata chissà che grande impressione anzi tutt'altro. Può anche essere che ciò dipenda dal fatto che oltre una certa distanza, una quindicina ... forse una ventina di metri al massimo (e questo in un cinema accade facilmente), la nostra visione binoculare si perde e quindi anche gli occhialini e le riprese stereofoniche servono a nulla, purtuttavia se devo dire di averne ricevuto una emozione particolare ebbene no ... questo davvero non posso dire che sia accaduto! |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 18:16
Buon anno a tutti. L'occhiodelcigno: secondo te, per i diaproiettori possono sussistere differenze sostanziali nella riproduzione del colore (in termini di qualità, non di quantità ovviamente) se si usano lampade diverse oppure le differenze sono trascurabili? Se si quale consiglieresti per avere una resa più neutra simile a quella di un visore fotografico? |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 18:29
Giuliano1955: oltre agli auguri, ti ringrazio di aver partecipato alla discussione. La tua testimonianza è preziosa e utilissima. Approfitto del tuo intervento per farti i complimenti per i tuoi contributi, esperienze ed immagini che arricchiscono tutti coloro che desiderano veramente imparare qualcosa. Una curiosità: dato che hai sperimentato tutte ottime ottiche da proiezione, pensi che veramente esse siano in grado di rendere giustizia alle migliori pellicole e ottiche da ripresa oppure costituiscono un inevitabile (anche se piccolo) collo di bottiglia nella catena della qualità? Per i twin Rollei anch'io nutro dei dubbi, ora però ho almeno una conferma. Grazie ancora. |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 20:14
Diebu (Diego): non c'è bisogno che tu apra un altro thread, qui va benissimo. Ogni spunto o idea che ti viene in mente costituisce una "variazione sul tema" non un OT, quindi ben venga! Chi imbocca questa discussione non si ritrova su un'autostrada, ma su un ampio tracciato in cui gli off-road possono riservare sorprese interessanti. Quello della diaproiezione 3D stereo è un incipit interessante: io non sono un fautore del 3D (perchè la qualità è sempre inferiore alla visione 2D dello stesso materiale) , ma ho trovato questi link che forse potrebbero interessarti: www.3dstereo.com/ e members.bitstream.net/tlmartin/projectors.html Mi sento però di fare questa riflessione: pensa bene all'occorrente perchè oltre ai filtri polarizzanti e gli occhialini adatti devi avere 2 proiettori e, se vuoi la dissolvenza, i proiettori devono essere 4; devono essere sincronizzati e comandati a coppie per cui ti serve anche una centralina coi fiocchi o una connessione PC da cui eventualmente comandare il tutto con appositi programmi. E le ottiche? per avere un effetto immersivo, se non hai molto spazio, devi dotarti di quelle a tiro corto che, in caso di dissolvenza, devono essere 4 e tutte della medesima focale ... meditate gente, meditate ... Speriamo che qualcuno approfondisca. |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 20:22
Paolo: oltre al buon anno vengo al dunque; anch'io dal 3D cine o domestico non ho mai ricevuto emozioni particolari (anzi fastidio), ma sono sempre rimasto più incuriosito dalle retroproiezioni e dagli ologrammi. Dato che hai fatto una impeccabile disamina sulle retroproiezioni, che ottica consiglieresti di usare meglio lunga o corta? |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 20:25
I due proiettori (entrambi con ottiche della stessa lunghezza focale) li ho, quello che mi manca è lo spazio, al momento non riesco a fare neanche una proiezione normale. Di sicuro, se mi cinmentassi in questa avventura mi limiterei a qualcosa di semplice, senza dissolvenze incrociate, tanto per sperimentare e vedere che effetto fa. Ma innanzi tutto devo capire se va bene un muro bianco o servono schermi appositi. Grazie dei link, ora li guardo. |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 20:57
Ciao Superflash, Ti ringrazio e contraccambio gli auguri. Io ritengo il colorplan e ovviamente il supercolorplan delle ottiche eccellenti che rendono pienamente giustizia alle migliori pellicole invertibili quali la Velvia 50 e prima i Kodachrome 25 e 64. Ho ancora una diapositiva test della Leitz che dimostra la qualità assoluta di quel 90mm che ancora possiedo montato sul Leica P2000. Ciao! |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 21:01
Diebu: Forse ho trovato ciò che ti occorre, vai alla metà di questo testo: www.3dphoto.net/text/projection/displaying.html qui c'è tutto per il fai da te con 2 proiettori (Kodak Carousel 4600 AF ma penso valga anche per altri). Lo schermo deve essere, secondo il testo, lenticolare argentato. E ora, buon divertimento! |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 22:18
Paolo: oltre al buon anno vengo al dunque; anch'io dal 3D cine o domestico non ho mai ricevuto emozioni particolari (anzi fastidio), ma sono sempre rimasto più incuriosito dalle retroproiezioni e dagli ologrammi. Dato che hai fatto una impeccabile disamina sulle retroproiezioni, che ottica consiglieresti di usare meglio lunga o corta? Ciao Mario, l'ottica da retroproiezione va scelta seguendo gli stessi identici parametri in base ai quali viene scelta l'ottica per la prioezione normale, in definitiva dipende dallo spazio. Ovviamente anche in questo caso lo spazio da considerare è sempre e solo quello che separa il proiettore dallo schermo ma in questo caso, non dovendosi più preoccupare anche della qualità della visione del pubblico perché in questo caso lo stesso non si trova intramezzato fra l'obiettivo e lo schermo, si ha a disposizione una libertà operativa molto maggiore e quindi si può scegliere anche solo basandosi sulle ottiche di cui si dispone. L'unico parametro da considerare insomma, alla fin della fiera, sembrerebbe essere quello relativo alla qualità delle ottiche di cui si dispone, e questo è vero, però bisogna considerare anche il fatto che se il proiettore dovesse trovarsi troppo vicino alla schermo la forte intensità luminosa prodotta dalla lampada forse, e specifico forse, qualche intereferenza con la visione degli astanti potrebbe introdurla, senza considerare anche il fatto che se si dovesse trattare di una retroproiezione attraverso una vetrina, quindi dando su una strada che soffre comunque di una qualche interferenza causata dall'inquinamento luminoso prodotto dalla pubblica illuminazione, bisognerebbe considerare che detto inquinamento luminoso potrebbe (attraverso la vetrina appunto) rischiarare in parte la zona di buio che separa proiettore e schermo, e dal momento che sarebbe bene che questa zona restasse, per ovvi motivi di comodità di visione, quanto più buia possibile, tanto più questa distanza è ampia tanto minore è il rischiaramente che in essa viene provocato dalla illuminazione pubblica ... questo ovviamente a tutto vantaggio della fruibilità e della qualità della visione. Insomma, potendo, credo sia sempre meglio restare più lontani possibile. Resta inteso però che se si dispone di poco spazio allora si possono, e si devono, adoperare anche focali corte, anche se in questo caso io credo sia sempre meglio cercare di non scendere al di sotto dei 45/50 mm, perché al di sotto di questa soglia c'è da considerare che un eventuale problema indotto dalla distorsione potrebbe divenire fortemente limitante. In definitiva però una cosa è certa, se si hanno problemi di spazio e si è quindi costretti a ricorrere alle ottiche grandangolari, ebbene in questo caso la retroproiezione è una vera salvezza ... perché ci lascia liberi dall'assillo provocato dall'esigenza di trovare lo spazio dove posizionare il pubblico! |
| inviato il 01 Gennaio 2018 ore 22:40
Come in sembrava di ricordare e come temevo: occorre uno schermo specifico che non ho e che non posso acquistare (non ho neanche idea del costo) avendo già problemi di spazio per una semplice proiezione sul muro. Ma buono a sapersi, non si sa mai che in futuro... |
user120016 | inviato il 01 Gennaio 2018 ore 23:03
Buona sera a tutti e buon anno innanzitutto. Mi intrometto nella chiacchierata, invitato dall'amico Paolo che ringrazio per avermi segnalato questo thread. Non ho tantissima esperienza in ottiche da proiezione ma ne ho un paio da menzionare. La prima solo per motivi storico-affettivi, perché è quella con cui ho proiettato le mie prime (pessime) dia, ormai 30 anni orsono. Si trattava di un Heidosmat 85 mm f/2.8 che equipaggiava un onesto Voigtlander VP135 A. La seconda lente che mi sento di citare con ben altra enfasi è il già citato colorplan 90 mm f/2.5. Non mi soffermo sulle qualità di questa lente visto che chi mi ha preceduto (Giuliano, il nostro guru Leitz) ha già detto tutto. Unica aggiunta, sempre che non sia già stato scritto e mi sia sfuggito, è che sarebbe da fare attenzione sulla provenienza di questa lente, che sia made in Germany e non in Portugal. Ricordo di aver acquistato il mio bel Pradovit CA 2500 dopo averne letto meraviglie sulle riviste di settore... ma quanta delusione quando, tolto dall'imballo, mi resi conto che il Colorplan 90mm che lo equipaggiava era stato prodotto in Portogallo e non in Germania. Non si tratta di purismo da talebano Leitz ma di una reale differenza in termini di qualità costruttiva oggettivamente inferiore a quella del modello made in Germany che avevo avuto modo di apprezzare sia per una costruzione più curata che per una risoluzione superiore. Pertanto ne richiesi la sostituzione (avvenuta senza il minimo problema) e la nuova (vecchia) lente di produzione teutonica mi diede e continua a darmi ragione, anche se negli anni la frequenza d'uso si è notevolmente ridotta. Spero di aver dato un contributo utile in questo che ahimè è ormai un campo molto di nicchia... |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:25
Ciao Domenico, in effetti anche io ho accennato a questa voce che circola sui Colorplan con innesto P, ma come ho già detto non so fino a che punto sia veritiera. Questo per il semplice motivo che se è vero che la costruzione del canotto è meno solida nel portoghese, purtuttavia otticamente non dovrebbero esserci differenze dal momento che i crogiuoli nei quali vengono fusi gli impasti che serviranno alla produzione di quei vetri sono tedeschi in entrambi i casi. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:32
E comunque è risaputo che i vertici qualitativi nel campo delle ottiche da proiezione Leica l'ha raggiunto con gli Elmarit PRO 150/2.8 e 120/2.8 ... ed entrambi questi obiettivi, come peraltro la totalità delle ottiche appartenenti alla linea PRO, sono made in Portugal. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 15:06
Beh....un 120 od in 150 vanno sempre meglio di un 85 o un 90. |
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