| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:17
Io quel tampone l'ho usato per qulche mese, prima su una Nex 3, poi su un'A6000. Ho fatto un certo numero di pulizie con successo, poi mi sono imbattuto in una macchia che non veniva via, quindi mi sono procurato il kit con gli swab e il liquido e sono riuscito a togierla. Da allora il tampone non lo uso più. A questo punto è suprfluo dire che NON lo consiglio. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 7:24
Grazie dei pareri! L'ha preso un amico, inesperto come me, ed è utile sentire qualche altro commento! |
user81826 | inviato il 17 Ottobre 2018 ore 7:47
Il tampone va alla grande, quando c'è qualche granello lo toglie molto facilmente e puoi usarlo anche in giro in due secondi. Quando c'è del grasso invece devi andare di palette con liquido. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 14:14
So che la Pentax ha in catalogo un tampone simile (dal prezzo abbastanza proibitivo!) e ne fa esplicita menzione nei suoi libretti istruzioni quindi presumo che sia un ausilio alla pulizia sufficientemente valido ed esente da rischi; ritengo anch'io però che il rimedio principe, dopo la spompettata di rito senza risultato, sia il sensor swab e liquido eclipse: in dieci anni di fotografia digitale, ho dovuto farlo solo tre volte: due su Canon e una, due mesi fa, sulla K1, e sempre senza problemi e con ottimi risultati; ritengo molto utile, tuttavia, a questo riguardo, il lentino con luce led da appoggiare sul bocchettone portaottiche per l'accurata ispezione visiva del sensore : evita, nella maggior parte dei casi, la più laboriosa procedura dello scattare le foto al cielo per verificare l'effettiva pulizia, cosa che, in caso di sporco ostinato, dovrebbe essere ripetuta più volte. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 14:46
Grazie ancora dei consigli! Prima o poi mi decido a rischiare |
| inviato il 19 Ottobre 2018 ore 8:59
Purtroppo con l'avvento delle digicamere molti negozianti hanno pensato bene - al fine di compensare il mancato introito della vendita di pellicole - si sono improvvisati pulitori di sensori. Inutile dire che la maggior parte di loro fa solo danni, e che sarebbe meglio evitarli. Oltretutto non sono neanche economici, si prendono circa 35 euro contro i 40-50 che chiederebbero in assistenza ufficiale. Personalmente non permetto a nessuno di toccare i sensori delle mie fotocamere, lo faccio personalmente da sempre e con risultati eccellenti. Il possessore della macchina (ovviamente se in possesso di un minimo di manualità) ha il grosso vantaggio di potersi prendere il tempo che serve per eseguire l'operazione, può eseguire più di un passaggio se serve, ed ottenere un sensore lucido a specchio |
| inviato il 30 Maggio 2019 ore 23:02
Stasera mi sono appassionato a questo 3D e l'ho letto tutto. Che dire.... Anche io penso che il "fai da te", nei lavori di precisione sia la migliore soluzione.... Ti prendi il tuo tempo, ci metti la giusta delicatezza, compri il materiale di qualità... e almeno se fai danni sai che è solo ed esclusivamente per colpa tua. Poi, parliamoci chiaro, il sedicente esperto della bottega sottocasa non è che ha un braccio robotizzato automatizzato, con pressione e velocità costante durante il passaggio sul sensore.... Procederà con più "spensieratezza" poiché avrà fatto "n" pulizie (e per questo sottovaluterà anche il rischio di sbagliare) con un risultato che potrebbe essere anche inferiore a quello che otterrebbe l'utente novizio con le diecimila premure che adotterebbe. Tanto se qualcosa va storto.... Il problema c'era già prima.... Come per l'autore della discussione. PS. A me è capitato con una Vespa d'epoca. La portai dal meccanico per cambiare tutti i cavi di attuazione frizione, freno, cambio. Spesa 100€....dopo qualche mese erano diventati durissimi..... 10€ di materiale, passandoli senza intrecci, ingrassando tutto come da manuale ed è stata tutta un'altra storia. |
| inviato il 30 Maggio 2019 ore 23:38
Anch'io ho letto tutto il thread...e sono per il fai-da-te. Comunque, se dovesse interessare: - Liquido Eclipse e nient'altro, se volete la massima sicurezza. - Lo so, è caro. Allora soluzione molto più economica che dà più soddisfazione: alcool metilico grado di purezza laboratorio (ve lo procura il farmacista). Non è altro che il liquido Eclipse!!!! - Usatelo solo per il sensore (con lo swab). In altri termini, è meglio non usarlo sulle lenti. Per queste, è meglio usare la nota soluzione alcool isopropilico/acqua distillata. - Non conosco le salviettine Lidl. Probabilmente vanno bene, assicuratevi solo (Lidl o non Lidl) che non siano siliconate. - Una buona "loupe" (meglio se illuminata a LED) vi permetterà di controllare il lavoro e di farvi dormire sonni tranquilli. La descrizione delle forbici avvolte nella carta mi ha fatto venire l'orticaria |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 0:32
Esiste tutta una letteratura di pulizia del sensore. Io comunque che fotografo con reflex digitali da circa 18 anni, non ho mai avuto necessità di usare kit di pulizia per sensore sporco. Se si ha opportuna accortezza non lasciando la macchina sprovvista di copertura, se si evita di cambiare obiettivi in ambienti ventosi e polverosi, se, quando si cambia l'obiettivo si ha l'abitudine di tenere il corpo macchina capovolto e se si usa sempre impostato lo sgrullamento del sensore, difficilmente si hanno macchie non eliminabili se non con swab o e liquidi come l'eclipse. Comunque quando si acquista una macchina usata è sempre bene controllare che il sensore non abbia difetti o macchie |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 10:54
Concordo con voi sulla cura che il proprietario ha sulle sue cose, però se uno si affida a un "professionista" perché non vuole rischiare su sbagliare e creare danni, dovrebbe poterlo fare senza problemi! Sono l'autore del 3D.. E il sensore non aveva difetti, era solo un po' sporco e ho deciso di farlo pulire perché non mi fidavo di me, non avendolo mai fatto. Solo polvere.. Ed è tornato con un graffio! La macchina era usata, ma il sensore era perfetto, a parte qualche normale macchiolina. È disonestà del negozio dove sono andato, tutto qui. Ho poi trovato un altro laboratorio dove fanno sullo pulizie e riparazioni, non è un negozio di ottica che fa anche pulizie. Ecco lì ho trovato professionalità e sicurezza. Pulisco ora io pian piano il sensore quando serve, ma se capita di averlo molto sporco, so di potermi fidare! Non sempre è possibile cambiare obiettivo con tutta la calma e cura necessarie, e in posti non polverosi. E non tutti possono avere due corpi macchina, sia per il costo, che per il peso! |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:07
Chi ti ha fatto la prima pulizia deve essersi messo d'impegno per far danno: non è facile rigare il sensore, direi impossibile se si adoperano gli strumenti idonei, ecco perché è bene, almeno in questo caso, provvedere da sé: nessuno avrà più cura di noi nel maneggiare la nostra roba! Poi, s'intende, ognuno deve fare quello che si sente di fare (non nascondo che anch'io,;chiaramente, la prima "pulizia" l'ho fatta con non poca trepidazione, poi ci si prende la mano e diventa una cosa di routine, normale come cambiare l'obiettivo) comunque, meno male che c'è ancora chi il proprio lavoro lo fa con cura e attenzione. |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:22
Ho usato per anni il "lecca lecca" della Pentax, ricordo di averlo pagato una 40 di €. Funziona bene dove non arrivano lo "sgrullasensore" e la "peretta". Facile dire stare attenti, certo, posso cambiare gli obiettivi in una camera sterile, diciamo che torno sul posto il giorno dopo e il soggetto non c'è più. Con le digitali ad ottica intercambiabile, è normale che il sensore si sporchi. Con le reflex Pentax mi accadeva di meno, probabilmente perché il sensore era più lontano e più protetto, ma ho l'impressione che ora, con la ML Sony, si sporchi più facilmente ma si pulisca anche più facilmente, non so bene, forse la finitura del sensore fa attaccare meno lo sporco. Finora con l'A7II l'ho dovuto pulire spesso, ma è bastato sempre il perettone di Amazon, solo una volta ho dovuto dare un colpetto di lecca lecca. Comunque, ho notato che se lo si pulisce subito, è anche più facile togliere la polvere. |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:28
Io, per la pulizia, mi servo sempre dallo stesso studio fotografico e non ho mai avuto problemi. Come gli porto la macchina va fuori e fotografa il cielo, così ha una visione delle macchie da pulire, guardando la foto appena scattata, ma soprattutto una garanzia, per tutti e due, delle condizioni del sensore Questo è “essere professionisti”. |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 12:18
una persona seria ti avrebbe risarcito. comunque sempre fare qualche foto un attimo prima e magari davanti al tecnico pulitore a futura prova di quando la si ritira , cosi' non solo starà piu' attento ma se lo graffia lo paga pure |
| inviato il 31 Maggio 2019 ore 21:21
Vi presento il mio sensore dopo due anni di servizio
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