| inviato il 28 Aprile 2017 ore 15:22
Sicuramente mi mancherà, bisogna sempre valutare pro e contro. Siccome faccio larghissimo uso di filtri, poter girare con i circolari e qualche lastra da 75mm anziché 10 lastre da 100mm vale il cambio, oltre la già citata tropicalizzazione. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 16:06
Ma io lo preferirei 2,8 fisso! |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 16:10
10 filtri???? cavolo sono veramente tanti poso chiederti nello specifico? (magari imparo qualcosa ) |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 16:18
gnd4 e gnd8 soft gnd4 e gnd8 hard gnd4 reverse (inutile) nd8, nd64 e nd1000 Polarizzatore Sono 9, la custodia comunque è da 10. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 16:48
@jackito Come va il 12 60?? |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 17:07
Effettivamente il 7-14mm f4 Panasonic diventa scomodo con l'uscita di questo Leica, ma il nuovo oltre ad essere tropicalizzato offre la possibilità di montare i filtri, un diaframma più luminoso sul lato corto, una focale standard sul lato lungo, si spera una migliore resistenza al flare e una resa più Leica. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 23:16
Ma quanto queste ottiche possono definirsi "Leica," visto che molte delle compatte panasonic anche abbastanza economiche montano lenti Leica... |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 0:31
Le ottiche sono progettate e costruite da Panasonic quindi non sono Leica Made in Germany, ma per avere quel nome sopra devono rispondere a determinati requisiti e pare che l'impronta Leica ci sia abbastanza. |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 8:54
Ok capisco...Sapresti spiegare meglio cosa si intende per "impronta Leica"? |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 10:02
 Come la tua, solo che e' unica, non per niente la usano per identificarti, e difficilmente viene via. Scherzi a parte, per buona parte e' branding, per l'altra collaborazione di progettazione (lo schema ottico ha la sua grossa importanza in una lente e lo zampino Leica c'è), che poi sia riconoscibile, in un wide poi, e' tutto da vedere. |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 10:08
Il progetto ottico è Panasonic, in collaborazione con i tecnici Leica che alla fine ne validano il progetto. Lo stesso vale per i prototipi che vengono testati e validati anche da Leica. In fase di produzione, oltre ai controlli di qualità standard di Panasonic, Leica effettua ulteriori controlli tramite i suoi tecnici presenti nello stabilimento in Giappone. Questo mi è stato detto da un responsabile Panasonic |
user59759 | inviato il 29 Aprile 2017 ore 10:25
Beh, ragazzi, a proposito degli agreement tra brand diversi, leggo molto romanticismo, frutto della capacità del marketing di far credere che insieme al marchio ci sia dell'effettivo valore tecnico aggiunto. Quando le auto vengono personalizzate col nome di uno stilista o di un marchio dell'abbigliamento, pensate davvero che lo stilista entri nel design e nella realizzazione dell'auto? Conosco il fratello di un mio collega che di mestiere lavora per una notissima stilista che ha firmato diversi prodotti che sono al di fuori abbigliamento ma della produzione e della qualità dei prodotti non ha nessuna responsabilità. Davvero pensate che Panasonic non sia all'altezza di produrre le proprie lenti senza il controllo e la supervisione di Leica? Se le fa solo come Panasonic magari le prendono in pochi, ma se sono firmate Leica.... Anche un anonimo cellulare cinese diventa più pregiato di un Apple con il bollino rosso. Potenza del marketing communications. |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 11:06
Sicuramente Panasonic è in grado di produrre ottime lenti, ma Leica in qualche modo dovrá sicuramente verificare che alcuni requisiti minimi vengano soddisfatti per dare l'ok a usare il proprio nome. Altrimenti, potrai avere il marketing migliore del mondo, ma se ti bruci il nome con una serie di prodotti non all'altezza, poi ci metti anni a riprenderti... Poi, cosa c'è esattamente dietro gli accordi industriali, non lo sapremo mai... E qui entra in gioco il marketing. |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 11:20
Anche le lenti Leica SL dovrebbero essere costruite in Panasonic, la collaborazione tra le due case va avanti da anni e non è allo stesso livello di uno stilista che mette una firma su un auto e disegna si e no il rivestimento di un sedile... |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 11:40
@Mauro quoto! Era cosi anche con Minolta! Schneider! |
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