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Cartier Bresson e altri illustri del passato, non li stiamo un po' mitizando?


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avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 19:23

*Se la risposta è sì o sei un ingegnere o hai bisogno di qualcuno di veramente bravo.


ah..ah..questa è buona.....

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:05

La risposta è certamente no! Hahahah simpatica l'allusione all'ingegnere, scherzi a parte, ai tempi di Bresson c'era davvero poca concorrenza e questo è un dato di fatto, siamo obiettivi! Resta comunque il fatto che, lui ed altri, sono stati i capostipiti di un genere fotografico come lo street photography ed è un dato di fatto anche questo, quello che volevo dire però è che Bresson e C. Avevano probabilmente più talento di molti fotografi dei giorni nostri poiché non avevano a disposizione mezzi tecnologici come quelli di oggi che ti permettono di poter vedere in tempo reale lo scatto come sarà dopo il click ti pare roba da poco? Il mezzo non è certo l'unico a restituire un risultato sia esso pessimo oppure ottimo, ma contribuisce di moltissimo al risultato finale! Bresson come Vivan mayer non aveva certo la possibilità di rifare uno scatto guardandolo sul display, questo dimostra la sua bravura, oltre al suo "marchio di fabbrica " che si nota guardando i suoi scatti.

user14286
avatar
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:12

scherzi a parte, ai tempi di Bresson c'era davvero poca concorrenza e questo è un dato di fatto, siamo obiettivi!

Beh, possiamo essere anche macchine fotografiche...

user14286
avatar
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:16

Il mezzo non è certo l'unico a restituire un risultato sia esso pessimo oppure ottimo, ma contribuisce di moltissimo al risultato finale!

E' qui che ti inceppi.
Puoi avere la possibilità di vedere lo scatto anche prima di farlo, ma se sei pippa, pippa resti, detto terra terra.
I "grandi" non sono diventati tali perchè scattavano in condizioni meno "agiate" di noi, ma semplicemente perchè in fotografia hanno avuto qualcosa da dire, il che si può fare anche con una compattina qualsiasi, semplicemente tenendo conto dei limiti del mezzo.
Il valore di quegli scatti (come di qualunque foto di "valore") non ha davvero niente a che vedere con la "concorrenza", o con l' abilità di gestire macchine "poco" performanti. Se si pensa questo si sta ancora approcciando alla Fotografia in termini puramente materialistici.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:37

Ho letto un po' spot, perdonatemi, ma un paio di cose non mi sono chiare...perchè ai tempi di Bresson c'era meno concorrenza?
Almeno una famiglia su tre ha una macchina fotografica di un nonno, o almeno fotografie dei nostri nonni a casa ne abbiamo, vuol dire che qualcuno della famiglia le ha scattate, ma quel qualcuno avrà preferito fare l'impiegato o lavorare in acciaeria invece che tentare la vita del fotografo, quindi la poca concorrenza è data solo da un passione diventata arte per alcuni e per altri è rimasta solo una passione, thò...proprio come oggi!!!

Inoltre distinguete, io lo dico sempre, la realtà da forum da quello che avviene al di fuori del forum, dei vari capa, bresson, erwitt, adams, ecc...ci sono mostre e mostre, non sono fenomi da 1000000 di visiteo da 100 EP, quinid dire che sno sopravvalutati mi sembra un po' esagerato.

Infine non confondiamo la concorrenza dei "grandi" con l'emorragia di immagini senza alcun freno di oggi, non sono cose minimamente paragonabili.

La concorrenza c'era allora come quella di oggi.
Fra 50/100 chi ci ricorderemo di oggi?
E quanti saranno andati nel dimenticatoio?
Le dinamiche sono esattamente le stesse.
Concordo comunque con Fabiopol e Veleno.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:57

Non ce la fai proprio a togliere il mezzo dall'equazione.

Stando al tuo discorso sarei un guidatore migliore dei piloti di Formula 1 perché la mia macchina (ahimè) ha il cambio manuale?

Ma cosa c'entra la concorrenza? Le macchine fotografiche esistevano anche allora, limitandoci ai professionisti, in ogni paese, anche piccolo c'era la bottega del fotografo, anzi a dirla tutta, il livello era più alto allora.

Il digitale sta facendo credere a tutti di essere fotografi, quello è vero. Non rende le foto migliori. Vedere le foto subito dopo lo scatto aiuta ad imparare a tenere una macchina fotografica in mano, ad esporre e padroneggiare la tecnica. Ma salvo alcuni casi specifici (poca luce), non permette di fare cose impossibili con la pellicola.

Tutto il resto, che a te sfugge, è il contenuto, il perché, il significato, la storia e la visione estetica.

A chiunque che pratichi la fotografia con costanza, ma senza porsi delle domande, può uscire la Fotografia eccezionale, ma è un caso. Anche un'orologio fermo segna l'ora giusta 2 volte al giorno.

Quello che contraddistingue gli autori citati nel thread è una visone d'insieme, un livellamento verso l'eccellenza della loro produzione, oltre ovviamente ai contenuti.




avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 23:33

Avevano probabilmente più talento di molti fotografi dei giorni nostri poiché non avevano a disposizione mezzi tecnologici come quelli di oggi che ti permettono di poter vedere in tempo reale lo scatto come sarà dopo il click ti pare roba da poco?


Questo è l'ultimo dei motivi che li fa grandi. La tecnica con l'esercizio la può imparare chiunque. Quello che tutti qui stanno cecando di farti capire è che i cosiddetti 'grandi' erano tali per quello che comunicavano.

C.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 0:26

Bene, grazie ancora a tutti, oltre a fotografare penso che mi concentrerò a leggere e rileggere le varie biografie di questi grandi maestri del passato e a guardare e riguardare le loro foto, ripensando alle vostre osservazioni e a quello che avete cercato di farmi vedere e capire grazie!

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 9:05

Se tu volessi rifare le foto di HCB, ad esempio, semplicemente non potresti perché il mondo è cambiato, il linguaggio è diverso, la gente è diversa, il contesto socio economico è un altro.

Se domani iniziassi a parlare usando l'italiano di Dante Alighieri, saresti scambiato per un folle (molto colto) e saresti fuori dal contesto. Nonostante la premessa, penso che nessuno si azzarderebbe a dire (o pensare) che Dante sia superato da un Baricco a caso.


Quotone. In un'intervista letta tempo fa un editore raccontava come ormai anche lo scrittore più capra inviasse romanzi con trame complesse, flashback, colpi di scena, espedienti narrativi che cinquant'anni fa neanche il più sgamato degli scrittori si sarebbe sognato. Ma questo linguaggio più evoluto non lo rende automaticamente "migliore" di un Victor Hugo...
Questo vale per tutte le "arti"... Se no buttiamo nel cesso Hendrix, Michelangelo, Monet, Charlie Parker ecc.

Il fatto che molti autori/fotografie siano ricordati per motivi per lo più storici... sono anche d'accordo . La prima foto di Niépce ad esempio si ricorda perché è appunto la prima...

Ma Bresson secondo me è un esempio "sbagliato"...

Favorito perché scattava a Parigi... può valere per Doisneau forse.
Ma diciamo dove ha scattato alcune delle sue foto più famose: Valencia, Scanno, Berlino, Pechino, India!!!

Non aveva concorrenza...
La sola Leica M-3 che usava ha venduto, dati alla mano, più di 220.000 pezzi.
Ok meno di un i-phone ma comunque una bella cifra. E c'erano anche altre macchine...

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 16:40

da quello che scrivi ti consiglio di leggerti storia della fotografia.
Se ora vedi uno stile o foto fatte in qualche modo è perchè prima ci sono stati quei fotografi che le hanno fatte.
Detto ciò tua analisi mi sembra molto superficiale, tu guardi foto solo esteticamente e non ti chiedi perchè? dove? in che modo?
quei fotografi hanno fatto scatti che spesso sono belli singolarmente ma hanno anche importanza per il lavoro del fotografo.
Dire: vado su 500px e vedo stesse foto è ridicolo non per difendere a priori grandi nomi ma perchè si osserva una foto e non ci si chiede tutto contesto che è fondamentale, è una lettura un po' banalotta


esatto. Ciò non toglie che spesso veramente si mitizzino autori, oltre il dovuto.

Oggi queste foto hanno in parte perso la loro capacita' di stupire, questo e' perchè ora vediamo la fotografia attraverso il filtro dato anche dalla rivoluzione estetica e culturale determinata dal suo lavoro.

Dire che quella foto possiamo farla tutti è vero, ma la possiamo fare tutti 40 o 50 anni dopo di lui.


s', anche se non mi sbilancerei troppo sul riferle uguali a lui. Di sicuro se ne prende spunto (io sopratutto), insieme ad altri autori, per poi metabolizzare una propria fotografia.
Ma è innegabile il valore di chi ci ha preceduto, sopratutto se sono nomi come quello dell'autore.

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 17:49

Quello che faceva HCB oggi si chiama street photography. Sembra facile ma non lo è. Fotografare per strada è una cosa, farlo come il nostro HCB è più difficile. Il grave è che qualcuno è convinto di essere bravino solo perchè scatta per strada. HCB non è sopravvalutato. E' il migliore.

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 17:49

Quello che faceva HCB oggi si chiama street photography. Sembra facile ma non lo è. Fotografare per strada è una cosa, farlo come il nostro HCB è più difficile. Il grave è che qualcuno è convinto di essere bravino solo perchè scatta per strada. HCB non è sopravvalutato. E' il migliore.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 18:00

Perdonami Enzo, ma credo che sia importante non mettere Cartier-Bresson in una cornice che gli sta stretta.
Non che molto suo lavoro non si debba definire oggi "street" (e intendimi, non voglio quindi polemizzare minimamente). ma dubito che in tali termini pensasse lui.
Dalle foto cinesi, alla kapò, al ritratto del padre con figlio, alle donne indiane... credo che sia stato interessato alla vita, nel senso più ampio possibile.
Le foto che colgono l'attimo speciale in strada, sorprendenti, col momento assolutamente unico sono certamente una parte importantissima del suo lavoro, ma credo che Cartier-Bresson sia molto più che street-photography ;-)

Ripeto, non per contraddire il tuo intervento, che è giusto, ma solo per un'integrazione che trovo sia da farsi Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 19:20

Forse prendere Bresson e osannarlo o bastonarlo a prescindere non va. Meglio cercare di comprendere e imparare da contemporanei che vivono il nostro tempo. Nessuno scatterà mai come Bresson perché è storia. Forse a volte, come canta qualcuno, si glorifica il passato quando il futuro è arido.

user117231
avatar
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 19:24

Beh, sinceramente non credo si possa mettere in discussione il talento innato di HCB.
Ha scattato foto che le guardi e ti accorgi che ogni cosa è al suo posto.
Non è cosa da poco e sopratutto non è cosa da tutti !!! Cool

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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